Cara Clarisse,

è da un po' di tempo che desidero scriverti, ma ogni volta che inizio non riesco mai a concludere nulla. Ma devo, ne sento il bisogno,anche se questa lettera farà la fine di tutte le altre o comunque non ti arriverà mai.

Ma se ti scrivo mi sembra di parlarti. E non sai quanto desideri vederti e parlarti. Vorrei ridere, scherzare, come abbiamo sempre fatto.

Perché eri la mia migliore amica. E lo sei ancora. Anche se siamo lontane,anche se non so quando o se ci rivedremo, tu sei la mia migliore amica.

Molte persone trovavano che fossimo una coppia strana noi due, non sapevano come potessimo andare d'accordo. Da un lato c'eri tu, la bellicosa figlia di Ares, forte e scontrosa; dall'altro c'ero io, la bella figlia di Afrodite, sempre gentile con tutti, rimasta sconvolta dalla morte di Charlie.

Ma funzionavamo, funzionavamo alla perfezione.

Ci sono tante cose che vorrei dirti, ma mi rendo perfettamente conto che sono tutte scuse, nient'altro che stupide scuse per cercare di giustificare quello che ho fatto. Te l'ho detto, poco prima di morire, ti ho detto tutto. E so che mi hai perdonata. Non avresti dovuto, ma lo hai fatto. Non mi hai perdonata perché sono morta da eroina, come molti ragazzi. Non mi hai perdonata perché alla fine ho cercato di aggiustare tutto. No, tu mi hai perdonata perché mi volevi bene. Mi avresti perdonata comunque, vero?

Tu sapevi quello che ho passato e io quello che hai passato tu. Siamo sempre state insieme, nella gioia e nel dolore. Nell'ultimo periodo più nel dolore, a dir la verità.

In effetti, abbiamo sofferto molto, noi due. Prima tu per Chris e poi io per Charlie, ma condividevamo il dolore. E' sempre stato più facile andare avanti con te al mio fianco. E so che per te è stato lo stesso.

E ora che io non ci sono più, Clarisse, come farai? Hai Chris, che ora sta meglio, hai tanti amici, ma non ci sono più io. Sei forte,continuerai come hai sempre fatto. Ma non avere la propria migliore amica sempre vicina è brutto.

Io so cosa provano le persone vive che perdono i cari, ma so anche cosa provano i morti che li abbandonano, i loro cari.

Quando muore una persona che amavi, tu piangi e ti disperi. Ma a farti piangere è il fatto che non ci sarà più, che non potrete più fare nulla insieme. La mancanza la senti quando il tempo passa, quando ti accorgi che non sta ridendo a una tua battuta o ti sta accarezzando i capelli quando sei triste, quando ti rendi conto che non è con te anche nei momenti più banali. Io ho sofferto tantissimo per Charlie, anche perché mi sentivo responsabile. E volevo cambiare le cose. E' stato questo a farmi andare avanti. Ne sentivo sempre di più la mancanza,ma dovevo cercare di rimediare.

Invece quando muori, capisci subito quello che hai perso. Ti rendi conto che non potrai mai viaggiare, vedere il mondo, fare scoperte utili e diventare famoso. Ma quello che volevo io era diverso. Io volevo solo i miei amici e il Campo. E anche se sono morta giovane, li ho avuti.Ho avuto un amore vero, un'amicizia speciale e una grandissima e pazza famiglia pronta ad accogliermi. E' stato bellissimo e non lo cambierei con nulla al mondo.

E ora ti chiederai cosa c'è di diverso, vero? Questi sono i pensieri che fai anche quando muore un tuo caro, solo che c'è anche lui al tuo fianco. La differenza c'è, ma forse non riesci a capirla.

In fondo, queste sono le parole di una morta che non può più farne nulla della sua vita, è normale che io parli così.

In ogni caso non è questo che volevo dire. Quando muori, soffri subito,come se fosse morto qualcun altro. Ma poi ti rendi conto che sei tu ad essere morto, che chi hai lasciato sta bene, è vivo. E allora accetti quello che ti è successo. I rimpianti, i rimorsi, quelli ci sono. Ma non sulla mia morte, non su quella. Sulla mia vita. A dir la verità ho solo due rimpianti, ma che mi lacerano dentro.

Il primo è l'essermi unita alla causa di Luke. Non dovevo farlo e lo so. Sono stata una stupida, ho ceduto al fascino di chi mi voleva imbrogliare.

Il secondo è non averlo detto a nessuno e non aver smesso di fare quello che voleva. Quando ho iniziato ad uscire con Charlie, avevo già capito che non era una buona cosa. Ma è servita la sua morte,la morte di una delle due persone a cui tenevo di più per darmi coraggio. Me ne vergogno terribilmente.

Però l'ho accettato. Ho accettato tutto il passato.

Quando muore qualcuno a cui tieni, non lo accetti. Vai semplicemente avanti.

E tu stai andando avanti, ne sono sicura. Ora starai in pace per un po'. Non voglio fare l'uccello del malaugurio, ma si sa che i semidei hanno una vita difficile.

Ma tu no, okay? Tu vivrai una vita lunga e felice, vivrai la vita che ho sempre voluto per noi.

Anche se non mi vedrai, sappi che veglierò su di te, intesi? Non ti abbandonerò più, però tu cerca di tenerti il più distante dai guai possibile. No, lo so che non lo farai, solo stai attenta.

So che c'è Chris con te e sono tranquilla. E tu devi esserlo per me.C'è Charlie qui. Mi ha perdonata, non mi incolpa per quello che gli è successo. Mi guardava e vedeva il mio dolore, i miei sensi di colpa. E soffriva con me.

Che cosa strana, vero? Credevo che mi avrebbe odiata. Ma, in effetti,nemmeno io lo avrei odiato al posto suo.

Quindi ora vivi. Per me, per te, per tutti.

E,amica mia, prima di concludere la lettera, volevo dirti un'altra cosa.

Mi dispiace di aver rubato la tua armatura ed essermi spacciata per te.Non sentirti responsabile di quello che mi è successo, ho fatto tutto io.

Pensa che grazie all'entrata in battaglia dei figli di Ares, abbiamo vinto.Ora forse ci sarebbero solo i resti del Campo se avessi deciso diversamente.

Perciò non odiare me per quello che ho fatto, e non sentirti in colpa. E'giusto che sia andata così ed io sono felice del risultato.

Mi manchi terribilmente, ma non raggiungermi tanto presto. Il mio posto è qui, il tuo lì.

Buona vita, amica mia.

Ti voglio un mondo di bene, ricordatelo sempre.

Con affetto e un milione di abbracci,

Silena.

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