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Incontro con il mio personaggio preferito

Sebbene quella fosse una calda giornata primaverile, io mi stringevo forte nella mia felpa. Non avevo freddo, lo facevo solo perché è ciò che faccio quando mi sento sola. Mi stringo in una specie di abbraccio per non sentire la solitudine.

Non so come Jessica, la mia migliore amica, fosse riuscita a convincermi,eppure ero lì. Non ero mai stata ad un incontro tra fanboy e fangirl, tutti vestiti da personaggi dei libri, e, in quel momento,pensavo che non ci sarei mai più voluta andare. Jessica c'era già stata un sacco di volte e conosceva almeno metà dei ragazzi che ci circondavano. All'inizio era stata con me, ma poi mi aveva chiesto se poteva andare incontro ad alcuni suoi amici che non sapevano come raggiungere il parco in cui eravamo essendo di un'altra città. Io avevo detto che andava bene e le avevo chiesto di poter andare con lei.

-No,stai tranquilla. Vado e torno. Intanto tu fai amicizia- con queste parole era scappata.

Dopo ciò mi ero seduta sopra ad una panchina, con un libro stretto fra le mani. Era "Il ladro di fulmini", il primo libro della saga "Percy Jackson e gli Eroi dell'Olimpo", di Rick Riordan.

Prima di uscire di casa, quella mattina, mi ero resa conto che mi mancava qualcosa. Così mi guardai allo specchio, per capire cosa mi ero dimenticata. Da brava ragazza senza molta fantasia avevo deciso di vestirmi da normale mezzosangue, ovvero indossavo la maglia arancione del Campo. Non volevo fare cosplay di personaggi a cui sapevo di non somigliare. Almeno avevo anche un'arma: una spada in legno che usava mio cugino da bambino.

Ecco cosa mi stavo dimenticando: la spada. Andai in camera e la presi. Era piuttosto corta, forse quasi ridicola. Ma era meglio di niente.

Eppure sentivo ancora di star dimenticando qualcosa. Guardando in giro i miei occhi si posarono su una cosa: la libreria. Più precisamente sui libri di Percy Jackson. Decisi di prendere con me il primo, l'inizio di tutto.

Avevo fatto bene a prenderlo, perché in quel momento era l'unica cosa che mi impediva di pensare a cose tristi. Lo sfogliai per un po', rilessi i miei punti preferiti. Poi chiusi il libro e accarezzai la copertina.

In quel momento un soffio di vento mi colpì il viso. Sbuffai, spostandomi i capelli dagli occhi.

Alzai lo sguardo e vidi tutti i ragazzi che mi circondavano che parlavano e ridevano. Accarezzai di nuovo la copertina, nel punto in cui era stampata la testa del ragazzo che teneva alto il fulmine. Accarezzai la testa di Percy.

"Vorrei che tu fossi qui" sussurrai.

Rimasi ad accarezzare quel punto per un po', poi guardai l'ora. Era passata quasi un'ora da quando Jessica se n'era andata. Presi un respiro profondo e sbuffai, con gli occhi chiusi. Decisi che me ne sarei andata entro dieci minuti, se la mia amica non fosse tornata prima.

Mi accorsi di aver tenuto gli occhi chiusi per tutto il tempo solo quando all'improvviso vidi un ragazzo seduto di fianco a me. Stava sorridendo. Mi stava sorridendo.

Certo,vedere una ad occhi chiusi su una panchina non è una cosa normale. Le ipotesi erano due: o stavo dormendo o avevo assunto delle sostanze di dubbia legalità. In entrambi i casi non ci facevo una bella figura.

-Non stavo dormendo, stavo pensando. Nemmeno mi ero accorta di avere gli occhi chiusi- borbottai al ragazzo, cercando di recuperare la mia dignità. Lui sorrise ancora di più. Doveva avere uno o due anni in più di me. Era alto, abbronzato, con un sorriso smagliante ed i capelli neri spettinati. Ma la cosa che mi colpì di piú furono i suoi occhi: aveva due splendidi occhi verde mare. Indossava come me una maglia arancione e si rigirava tra le dita una penna. Era esattamente come mi ero immaginata che fosse Percy Jackson.

-Oh, tranquilla. Mi sono seduto perché mi sembravi sola, non strana-

-Oh, ehm... okay- ero davvero in imbarazzo.

-Comunque io sono Percy, Percy Jackson- disse porgendomi la mano.

-Io sono una mezzosangue del Campo non precisata- replicai stringendogliela.

-Mm strano, non mi ricordo di te al Campo- disse pensieroso. Io sorrisi, sembrava che cercasse di ricordare davvero.

-Il mio vero nome è Alessia e il tuo?- gli chiesi.

-Percy Jackson- rispose convinto.

Scoppiai a ridere.

-Vuoi fare il misterioso?-

-No, è il mio vero nome!-

Ero non poco confusa. Sembrava davvero convinto. Forse non mi aveva trovata strana perché aveva assunto lui delle sostanze di dubbia legalità.

Io non risposi, aspettavo che lui mi dicesse che scherzava.

-Okay, te lo dimostro- detto questo, si alzò e tolse il tappo alla sua penna, che si trasformò in una spada.

Ero sotto shock.

-Come diavolo hai fatto?!- chiesi a bocca aperta, spostando continuamente lo sguardo da lui alla spada.

-Te lo avevo detto che ero io- disse semplicemente e tornò a sedersi.

Io ero ancora stupita.

-Hai mai sentito dire che tutte le storie sono vere?- mi chiese rimettendo il tappo alla penna.

Certo che lo avevo sentito. Era una frase di Shadowhunters, ma era anche la mia filosfia di vita. Una volta una mia amica mi aveva detto di smetterla di dire che amavo un personaggio, perché non esisteva. Ma lui esisteva, era parte di me.

-Posso?- indicai la penna. Me la diede in mano ed io la tenni con la massima cura.

-Io non ci riuscirei mai- dissi.

-A fare cosa?-

-Quello che fate voi. Siete troppo... wow- non ci potevo ancora credere.

-Fa parte della nostra natura. Molti potrebbero dire di non riuscire a fare quello che fai tu-

-Io non faccio nulla di speciale. Voi siete eroi ed avete qualche anno più di me. Anzi, nella tua prima avventura eri molto più piccolo-

-Io non riuscirei a leggere un libro nel tempo che lo leggi tu. Non riuscirei ad affezionarmi a personaggi che so non esistere e star male per loro-

-Perché non ti piace. Annabeth ne sarebbe capace-

-Già- sorrise pensando alla sua ragazza.

-Annabeth è perfetta. Forte, coraggiosa, intelligente, bellissima-

-Tutti sono perfetti a modo loro. Però sì, lei è perfetta- Disse l'ultima parte più debolmente, arrossendo, che dolce!

-La fai spesso questa cosa del saltar fuori e rivelare la tua identità alla gente?-

-Se qualcuno che crede in me richiede la mia presenza, io arrivo-

-Sei il mio personaggio preferito, in tutte le avventure. Altri mi piacciono molto, ma tu sei tu-

-Perché? Cioè, come hai fatto ad affezionarti senza conoscermi?-

-Ma io ti conosco! So cosa hai vissuto, ciò per cui ti sei battuto, le tue emozioni, i tuoi pensieri. So tutto di te-

Lui sorrise.

-Ora non ti senti più sola, vero?-

Scossi la testa.

-La tua amica dovrebbe arrivare presto- disse guardandosi intorno. Come faceva a sapere che la stavo aspettando? Subito non mi porsi il dubbio.

Si alzò.

-Devi andare?- gli chiesi preoccupata. Non poteva lasciarmi, poi sarei rimasta ancora sola.

Rispose, ma non alla domanda che gli avevo rivolto. Rispose ai miei dubbi, alle mie paure.

-Ancora non l'hai capito? Io ci sono sempre. Anche se non mi vedi, non mi puoi toccare o sentire, io ci sono. Sono parte di te, Alessia. Sono parte di tutti coloro che mi vogliono bene e che mi considerano parte della loro vita. Non me ne andrò mai-

Mi sentii sollevata.

-Quindi la prossima volta se accarezzo un libro di Harry Potter sbuca fuori lui?- chiesi sorridendo. Lui sorrise a sua volta.

-Anche lui c'è sempre. Ci siamo tutti sempre.- mi fece un enorme sorriso.

Aprii gli occhi quando mi sentii toccare una spalla. Davanti a me c'era Jessica.

Mi guardai intorno, alla ricerca del ragazzo dagli occhi verdi. Non ne vidi nemmeno l'ombra.

-Tutto bene? Scusa se ti ho fatta aspettare, ma è successo un pasticcio, poi ti racconto. Comunque loro sono...- non ascoltai i nomi dei ragazzi con Jessica, ma fissai la copertina del libro. Mi sembrava quasi di vedere il mare in basso che si muoveva. Sorrisi, pensando a quello che era successo. Quella era la vera magia dei libri. Ora non vedevo più Percy, ma sentivo la sua presenza, era come se il libro mi stesse chiamando.
-Scusa Jess, devo andare a leggere-.





Due note:

Mio cugino ha veramente una spada in legno, perché da bambino era violento.

Una mia amica mi ha detto veramente che un personaggio di cui sono tuttora innamorata non esiste. Ma io so che esiste, è parte di me.

Artemis_29
percabeth2212




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