Hai bisogno di "conforto"
I corridoi non erano mai stati così stretti e perché l'aria era così pesante? Mi sentivo soffocare, come se qualcuno stesse stringendo il mio collo in una salda presa e chissà perché immaginavo quella persona con i capelli corvini e gli occhi verdi.
Svoltai l'angolo e mi assicurai di essere fuori portata dalla porta dell'ufficio di Alex. Mi appoggiai contro il muro, come se fosse una ciambella di salvataggio. Non percepivo più il mio corpo, le mani si erano informicolate, le ginocchia erano diventate molli, sentivo la testa pesare sopra le spalle e il cuore scoppiava dentro al mio petto.
Le parole di Alex si ripetevano dentro alla mia testa, era come una cantilena, un disco rotto che ricominciava sempre da capo.
Era finita.
Finita.. Era mai davvero iniziata?
Eppure, anche se non c'era stato un vero e proprio inizio a quell'urgano di emozioni, adesso era finita.
Mi sentì sopraffare da un sentimento incontrollabile, una sensazione mia provata prima. Non era amore, non era rabbia, tantomeno delusione, era senso di vendetta.
Desideravo che Alex provasse quello che provavo io, ovvero senso di impotenza verso l'amore sfrenato che sentivo per lei.
Per un attimo venni accecata da quel pensiero, le mie iridi si arrossarono e strinsi gli occhi in una fessura sottile dalla quale trasmettevo la rabbia che invadeva il mio corpo e colpiva chiunque, come delle frecce scagliate da una feritoia.
Mi diressi in sala mensa e presi posto in fondo alla stanza dove quasi mai nessuno si sedeva.
Non credevo alle parole di Alex, avrei voluto illudermi che le due intenzioni fossero buone, ma quel sentimento furioso si era impossessato di me, delle mie emozioni, del mio corpo, della mia mente... Mi aveva sopraffatta e non riuscivo a pensare per colpa di ciò.
Io credo che se ami una persona, devi saperla lasciare andare, ma non era il caso di Alex.
Lei lottava fino allo sfinimento, per le
cose che amava (le quali erano davvero poche).
Evidentemente non ero fra quelle, per lei non valeva la pena combattere per me, preferiva lasciarmi andare perché era più semplice.
-Ehi tesoro tutto bene?- La voce di Lorna interruppe i miei oscuri pensieri e fui malamente riportata alla realtà.
-Ho chiuso con Alex, o meglio.. lei ha chiuso con me.- Con un'unghia torturavo la pelle ruvida attorno al pollice.
Tenni lo sguardo basso e mi concentrai su quel gesto veloce e impreciso. Sentivo che se avessi alzato lo sguardo anche solo per un attimo, sarei crollata in lacrime.
-Oh cazzo mi dispiace.- Lorna poggiò la sua mano sopra la mia interrompendo così il movimento del mio pollice nel quale sfogavo la mia tensione e in quel momento la frustrazione assalì maggiormente i miei nervi.
-Vabbè non importa Piper! Fanculo a quella stronza! Sai quante persone vorrebbe uscire con te? Te lo dico io, tante! Stasera usciamo insieme, senza storie e ti faccio dimenticare io Alex.- Aggiunge un po' di malizia sull'ultima frase, alzai scherzosamente lo sguardo su di lei e con tono divertito le dissi
-Apprezzo le tue avance, ma mi sento costretta a rifiutare... Non voglio rovinare la nostra amicizia.- Lorna inizialmente non capì se fossi seria, forse pensava che il mio attuale stato di shock mi avesse fatto perdere momentaneamente la testa, ma quando scoppiai in una risata fragorosa lei mi seguì a ruota, riempiendo il mio povero braccio di deboli pugni.
-Scherzi a parte.. Ci penso io a farti dimenticare di lei.- La sua mano accarezzò compassionevolmente la mia spalla. Il mio sorriso svanì lentamente, come il Sole quando tramonta.
-Per quanto tu possa provarci...- Abbassai nuovamente lo sguardo sui miei pollici che si erano ricongiunti e si martoriavano con frenesia -Non c'è nessuno come Alex Vause.-
ALEX:
-Quale parte di "non sono disponibile per nessuno" non ti è chiara? Porta il tuo culo fuori dal mio ufficio cazzo!- Passai rabbiosamente la mano sopra alla scrivania, i fogli che vi erano accumulati sopra si sparpagliarono sul pavimento e la mia segreteria corse fuori impaurita.
Mi lasciai ricadere sulla poltrona.
Portai le mani contro le tempie e spinsi con forza i palmi contro di esse, nella speranza di fermare la pulsazione accelerata che rimbombava nella mia testa.
Qualcuno aprì la porta ed io scattai in piedi, pronta a tirargli dietro la prima cosa che mi capitava fra le mani.
Avevo già afferrato un pesante libro, quando riconobbi la chioma folta e riccia di Nicky e riposi l'oggetto sopra la scrivania.
-Che calda accoglienza..- Si lamentò divertita Nicky, chiudendo con indecisione la porta dietro di lei.
Mi risedetti e lasciai perdere le vane chiacchiere della mia amica.
La conoscevo bene, usava il sarcasmo come arma ed era quasi più brava di me in quel gioco pericoloso.
-Devo licenziare la mia segretaria.- Conclusi, facendole segno di sedersi davanti a me. Nicky camminò nell'ufficio come se fosse un campo di battaglia. Guardava i fogli sparsi a terra e mi lasciava rapide occhiate, come dire "che cosa è successo?"
-Sono quasi sorpresa che non abbia dato lei stessa le dimissioni.- Disse infine accomodandosi di fronte a me. Era chiaramente preoccupata e non solo perché le avevo quasi scagliato un libro contro, ma per il modo in cui mi stavo comportando.
Era la mia migliore amica e capiva all'istante se qualcosa non andava, era come se il mio corpo le inviasse dei segnali che lei captava forte e chiaro.
-Che ci fai qui?- Andai subito al dunque. Volevo restare sola e sembrava impossibile.
-Una visita amichevole.- Sorrise allegramente, i suoi ricci sventolarono sopra le spalle e si ondeggiarono contro la schiena quando si sporse in avanti per dirmi -Non hai una bella cera.-
-Oddio Nicky vaffanculo.- Mi alzai in piedi e le diedi le spalle, mi incamminai verso la vetrata, osservavo New York sotto di me.
Quando avevo fatto sesso con Piper, proprio contro quel vetro, sentivo che la città si faceva piccola sotto di noi, ma adesso percepivo come un senso di soffocamento e dovetti distogliere lo sguardo da quei palazzi e concentrarmi su altro.
-Non è giornata. Non sono dell'umore per sostenere le tue battute. Non oggi..- Incrociai le braccia al petto e camminai nervosamente su e giù per la stanza, facendo risuonare i passi contro il pavimento.
-Uhh.. che è successo? Per caso qualche dipendente si è rifiutato di fare sesso con te?- Ridacchiò divertita. Se non fosse stata Nicky, la persona che mi era sempre rimasta accanto, le avrei tirato una sberla così forte da sentire io dolore per lei.
Quando la riccia si accorse che non stavo ridendo, capì che la situazione era più complicata del previsto e fece un bel respiro, come se dovesse riprendere aria per affrontare un discorso serio.
-C'è questa Piper, una bella donna... ragazza.. insomma abbiamo fatto sesso più volte e.. e non lo so Nicky. Ho appena chiuso con lei, ma non è come le altre volte, ho questa sensazione fastidiosa che mi punzecchia la stomaco... che cazzo succede?- Mi innervosì. Avevo chiuso così tante volte con le donne, non mi importava cosa provavano, se mi annoiavo dei miei giocattoli, passavo al prossimo, ma stavolta era diverso, più complicato.
Era come se sapessi che non sarei più riuscita a dormire, se Piper non si fosse adagiata accanto a me.
-Azzarderei a dire che provi qualcosa per lei.- Mi schernì Nicky, prese la cosa alla leggera, come se fosse una cosa normale, un sentimento umano, ma non per me.
Le rivolsi uno sguardo agghiacciante e aspettai che tornasse seria, prima di rifiutare a priori la sua ipotesi.
-Okay allora scopatene un'altra. La gente fa la fila per te, basta che ne scegli una.- Sollevò le spalle e mi studiò a lungo, ma non dissi niente, così riprese lei la parola -Okay stasera ci penso io a te. Troveremo una bella ragazza e te la farai finché questa donna non sarà solo un ricordo lontano.-
-Certo..- Passai l'indice sopra la rilegatura di un libro e lo feci scorrere lungo tutti gli altri, fino alla fine dello scaffale
-Non c'è nessuno come Piper.- Sussurrai a bassa voce, evitando di farmi sentire.
......
Ciao a tutti! Scusate se ho pubblicato in ritardo, ho dovuto fare dei controlli in ospedale.. comunque tutto bene!
Sono contenta di essere finalmente riuscita ad aggiornare e spero vi piaccia il capitolo. A presto❤️
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