Mangiare una caramella pseudo-magica poteva essere divertente. Mangiarne una davvero magica?! E finire a girare in tondo, con il rischio di vomitare la crema di Edgar, in un vortice nero? No, per niente. Non ci trovava nulla di divertente.
Aveva la nausea e la pelle così chiara e colorata, da pensare di essere diventata un cartone animato. Quando però la nausea le passò, a Veronica il colorito non passava, mentre si fissava le mani (da quando aveva unghie così splendide?).
Provò a fissarsi allo specchio a due ante nel corridoio, ma; oltre che a vedersi tutta come un cartone, per la precisione come una Disney Princess con abito a sbalzi verdi e blu e un diadema argentato; oltre che vedere passara davanti e dietro a lei cartoni animati Disney, si accorse che la scritta sulla sua testa le era stranamente familiare. Aspetta, forse un po' troppo familiare!

HOUSE OF MOUSE

Per tutti i... non era possibile! Il posto dove ogni sogno diventa realtà per ogni Disney! Lo guardava ogni giorno e non si era mai stancata di quel bel programma e ora era lì! Meglio che a Hollywood!
In quel momento, Paperino, passando vestito in Smoking e Rollerblade con un piattino, porse in fretta alla ragazza un biglietto, dicendo (o meglio, starnazzando):- Questo è per voi!-
Veronica lo prese, dubbiosa, domandando:- Da parte di chi, scusa?-
Il papero avrebbe risposto, se non fosse stato per lo scivolone che il rollerblade gli fece fare contro un cartone con la giacca di pelle e l'orecchino, mentre lui rotolova per le scale con il suo solito povero starnazzare.Sia lei che il cartone si precipitarono a tirarlo su, mentre i canarini gli giravano intorno alla testa fischiettando.
Giunse proprio in quel momento la sua ragazza, Paperina, che si mise a ridere placida:- Paperino, pasticcione! Max gli sta insegnando a servire con i pattini, ma hanno iniziato solo oggi.-
Mentre lo portava via, il ragazzo commentò:- Poverino. Non gliene va mai bene una.-
Veronica non poté trattenersi dal rispondere:- È inciampato addosso a te. Potevi almeno scusarti con Paperina.-
Lui sbuffò, facendo spostare la ciocca dalla fronte:- Per così poco... sarebbe inciampato lo stesso.-
- Sei un irresponsabile!-
- No, mi spiace. Il mio nome è James Pleiade Hawkins, anche se preferisco Jim. E tu? Ti chiami Peperina e sei cugina, Principessa?-
Veronica si era bloccata solo a capire che quel giovanotto era nientemeno che il "principe" del Pianeta del Tesoro! Ma cercò di mantenersi indifferente incrociando le braccia.
Rispondigli per le rime, le disse una vocina!
- Non vedo perché dovrei dirtelo, Jimbo.-
Cacchio!
Lui rise come se nulla fosse:- Vedo che il vecchio Silver ti aveva parlato di me e purtroppo ti ha passato il suo vizio.-
... mantieni l'indifferenza! -_-
Fece un profondo respiro e poi disse con calma e regalità:- Comunque, io sono...-
In quel momento una vocina dall'altoparlante disse, risuonando per il corridoio:- Attenzione a tutti! Tra poco avremo due importanti ospiti in sala! Prego, non mancate! E buon divertimento!-
Veronica cercò Jim con lo sguardo, ma il ragazzo era scomparso nella calca.
Una vocina lì vicina commentò, saccente:- Umph. Principessa, eh?-
Lei fissò la mensola, da dove arrivava la voce, e vide un topo vestito con giacca, cappello e pipa. Decise di ignorarlo con finta eleganza e avanzare verso la sala: lì sarebbe stata notata di meno.
Il topo, intanto, continuava a fissarlo, mentre il suo tondo compare sotto urlava:- Basil! Sbrigati! I posti riservati non lo saranno ancora a lungo.-
Lui scosse la testa, affrettandosi a scendere dalla mensola:- Arrivo, Topson. Calmo. Tanto so già di che si tratta!-
- E allora evita di dirmelo, grazie.- gli intimò il collega, mentre lo aiutava a salire su Ugo, che si diresse verso la sala.