Non riesco a dire una parola, ho...come la gola arsa dalle fiamme e non mi é possibile dire una parola. La sua voce...quanto mi é mancata. Non riesco a dire niente. Mi sento un idiota e sto facendo una figura di merda davanti ai miei uomini.

-Christopher...Sei ancora lì?-dice, e avverto una piccola nota di tristezza. Cerco di riprendermi e di dire qualcosa di sensato.

-Diosa...-é tutto quello che esce dalla mia bocca

-Christopher...Stai bene?

-In realtà no, ma adesso che ho sentito la tua voce sto un pó meglio. E tu come stai?

-Ora che sento la tua voce mi sento bene. Dove sei?

-Sono a casa mia, in Ecuador.

-Voglio vederti...

Il mio cuore sta emettendo troppi battiti al secondo. Non é possibile che batta cosi veloce.

-Mi sei mancato così tanto che non credevo fosse possibile sentire la mancanza di una persona che...Con cui ho avuto poco tempo.

-Tu non puoi sapere quanto manchi a me. Io ti avrei detto tutto. Te lo giuro. Ma avrei preferito farlo al tempo giusto, farti capire le cose...Io non sono come tu ti immagini certe persone che fanno parte di questa realtà del mondo.

-Chris...Io non so molto di come voi...vivete. Ma non ho mai visto Louis fare male a qualcuno, neanche a Harry.

-Perché lui lo ama.

-E tu ami me?

La sua domanda mi sorprende, ma riesco a rispondere in assoluta sincerità. Felice di dirglielo.

-Si. Io ti amo, mi Diosa.

A questo punto non mi importa di quello che pensano i miei uomini, non mi importa di fare la figura del cretino. Mi é bastato uno sguardo per farla entrare nella mia testa. E un solo appuntamento per innamorarmi di lei.

-Prendo il primo volo disponibile e sono da te.-dico, sto per alzare la mano per dare un ordine, ma le sue parole mi fermano.

-Voglio venire io da te.

-Come?- non sono io a dire queste parole, ma Tomlinson che ha urlato così forte che lo sentito pure io, e forse anche gli altri.

-Louis ha un jet privato, se parto ora sarò lì per...la sera?

-Credo...per mezzanotte o giù di lì.-dico un pó frastornato.

-Mi vieni a prendere tu?

-Ovviamente.

****

Forse é solo la mia impressione, ma la mezzanotte ci ha impiegato un pó di più ad arrivare. Sono in macchina con Erick al mio fianco, Sebástian alla guida e Aarón sul sedile passeggero. Erick si é unito perché non ha sonno.

Sebástian inchioda di colpo. Sto per chiedere il perché, ma non c'è ne bisogno. E bravo Tomlinson. Jade é al centro e una ventina di uomini le sono affianco per proteggerla. Scendo subito e corro verso di lei. Mi nota e subito e mi corre incontro a sua volta. Il suo profumo mi invade appena é tra le mie braccia. Mi sento completo.

La mia felicità raggiunge i massimi livelli quando la stringo al mio petto e ci addormentiamo insieme nello stesso letto.