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Capitolo 15 le principesse sirene

"Sirene..."

Sussurra Vic, sconvolta nel vedere due sirene, le prime in vita sua.
Per poi lasciarsi affogare dall'angoscia a causa del loro stato.

"¶Nessuno la vista sparire.
La stella che un giorno ritroverò.
Ma se il mio cuore è triste, la speranza non perderò."

Due corpi stesi a terra, che cantano alimentando uno scudo che le protegge da un gruppo di cacciatori che attendono solo che le sirene si arrendino.

"¶La pioggia non posso fermare.
Ma sempre più forte io canterò."

Il canto è appena un sospiro, presto alle due donne non rimarrà fiato per respirare.
Figurarsi per cantare.

Calipso osserva i suoi compagni, i loro occhi che gridano giustizia.
E non hanno bisogno di parole.

"Caleb vai a prendere Elia, non dire a nessuno del perché.
E portalo qui velocemente.
Noi prenderemo tempo."

Caleb annuisce velocemente, per poi correre verso il villaggio.
Lasciando i quattro contro i venti cacciatori.

Calipso torna velocemente umana, sfiorando i sette pugnali sistemati nella sua cintura.
Un regalo della sua migliore amica.

"¶ Pioggia di smeraldo, grido al vento un desiderio.
Stella a cui appetito fatti vedere."

Tristano e Vic tirano fuori le spade, mentre Deb mostra con forza i suoi occhi viola e l'energia che scoppietta nelle sue mani.
E da anni che non combatte e ha tanto da sfogare.

"Andiamo ad applaudire?"

Chiede Calipso, nascondendo la sua paura dietro all'ironia.

"No.
Io direi di andare a suonare quei brutti tamburi."

Sorride Deb, creando sotto di sé una nuvola di energia, porgendo la mano alla amica e invitandola a salire.

Calipso accetta senza ripensamenti, ormai dando vita a questa avventura.

Trattiene un urletto quando la nuvola si alza di slancio.
E si tiene alla amica, cercando di non cadere a causa della velocità improvvisa.
Mentre i due vampiri corrono sotto di loro allo stesso ritmo.

"¶Destino che mi guida, con il tuo aiuto so.
Che non mi arrenderò.
Più fortuna avrò."

Il tutto succede in un momento, tanto che i cacciatori non si rendono conto di nulla.

Calipso libera la guerriera che in se, mostrando una abilità perfezionata nell'ultimo anno.
Si lancia giù dalla nuvola, cadendo su un cacciatore che in pochi istanti perde la vita sotto i suoi artigli.

Per poi tornare velocemente umana e lanciare i pugnali con agilità, colpendo un'altro uomo.
E contando mentalmente due.

"Attento Tristano."

Vic lo sposta, parando l'affondo di un cacciatore diretto a Tristano.
Il vampiro si riprende velocemente, stordito a causa della lupa.
Vederla combattere è più divertente che vederla incazzata.

Ma lui non deve essere da meno.

Schiena a schiena combatte come il più nobile tra i combattenti.
Mentre sfere di energia riducono in cenere chiunque sfiorino.
Anche Deb sta dando il meglio di sé, osservando da lontano altri venti cacciatori arrivare in rinforzo.

Alza la mano verso il cielo caricando energia di passione e guerra.
Uno spostamento d'aria, un senso che si allarma.
Una freccia che non va a segno su Deb.

"Sta attenta strega.
Concentrati."

La sgrida Elia, fingendosi annoiato, nascondendo l'ansia che ha sentito quando ha visto quella freccia partire.
Tanto da saltare sulla schiena di Caleb, parare la freccia usando la lancia e uccidere con goduria chi ha tentato di ucciderla.

Deb si limita ad annuire, nascondendo la delusione nel sentirlo così indifferente.
Concentrando il dolore che sente nell'energia che sta accumulando.

Chiude gli occhi, vede la freddezza di Elia, il suo rifiuto.
E la dea deve avere pieta per i suoi nemici.

La sfera si carica di energia dolorosa, per poi diventare un'onda di fuoco che investe i rinforzi che non arriveranno mai.
E non torneranno più a casa.

Anche i suoi compagni hanno sterminato tutti i nemici rimasti.
Ed ora guardano incantati lo scudo ancora vivo sulle sirene.

"¶Ornata da pietre preziose la stella che cerco dove sarà.
Ma sono sicura che la fiducia sempre mi aiuterà.
Perché..."

Calipso prova ad avvicinarsi, ma Deb la ferma, con lo sguardo ancora viola e intento a vedere oltre.

"Se non ti accolgono non puoi entrare."

E questo è un enorme guaio.
Le due donne ormai sono all'estremo.
E sembrano intenzionate a resistere fino all'ultimo respiro.

"Io ci provo."

Stupidamente Tristano si lancia contro lo scudo.
Con il risultato di essere scaraventato lontano dai suoi compagni.

Per fortuna nulla di grave e il vampiro si rialza senza mostrare danni gravi.

"Ci ho provato."

Ridacchia, correndo velocemente dai suoi amici.

Calipso osserva le due stese.
Identiche se non per i capelli, una bionda e una bruna.
La seconda ha gli occhi chiusi mentre sussurra, invece la bionda canta con più fermenza, guardando il cielo.

"¶Sorride serena la luna, promette che ancora mi salverà.
E il sole acceso questa mia passione non spegnerà.
Che forza mi dà."

Calipso inizia a girare intorno alla cupola.

"GUARDAMI.
VOGLIAMO AIUTARTI.
GUARDAMI."

Ma la sirena continua a guardare il cielo, sorda alle sue parole.
Non resisteranno a lungo.

Dopo un paio di giri, trova una crepa.
Una piccola crepa, ma c'è.

Si spinge contro la cupola, sentendo da subito una energia contraria a stringerle i muscoli.

"Calipso."

La richiama Tristano, ma è troppo tardi, lei è già entrata.
Ma non abbastanza da essere al sicuro.

Calipso si spinge verso l'interno, trasformandosi in lupa per aver maggior spinta.

"Ti prego.
Voglio aiutarti."

Cerca di gridare, ma esce appena un sussurro a causa della stretta che sente alla gola.

E forse è il fato, forse la bionda la sentita, forse la sirena ha sentito l'energia della lupa.
L'importante è che si volta verso di lei.
La vede, la sente e sente che può fidarsi.

Calipso viene risucchiata con forza nella bolla, riprendendo fiato e osservando le due donne all'estremo delle loro forze.

"Se abbassi lo scudo possiamo portarvi in salvo."

Ma la sirena continua a cantare, indicando la seconda donna stremata a terra.
E la lupa capisce senza problemi che se smette di cantare e abbassa lo scudo, la seconda donna morirà disidratata.

"Allora fai entrare gli altri."

Ma la bionda nega ancora, chiudendo gli occhi ormai esausta, continuando a cantare in un sussurro.
La situazione è grave.

"Va bene, proviamoci."

Calipso usa tutte le sue, usando il muso fa leva sulla prima donna, riuscendo per miracolo a caricarla.

Si muove per spostarla, prova a caricarla ma è quasi impossibile e sospira affranta.

"Dobbiamo aiutarla.
Non può farcela da sola."

Parla tra i denti Tristano, non potendo sopportare la visione della lupa che si sforza con tutto il fiato che ha.

Alza la spada per colpire lo scudo, ma Elia lo ferma parando con la lancia.

"Se lo scudo si rompe, loro muoiono."

Non resta che rimanere impotenti davanti a una tale disperazione.
Intanto la lupa stringe i denti, provandoci ancora.

"Vi prego, datemi una mano."

La bionda quasi si commuove per la disperazione che sente nella lupa.
Nemmeno le conosce eppure si dispera per aiutarle.

Cosi, con le ultime energie rimaste, afferra la sorella ancora a terra, e aiuta la lupa a caricarla.

"Si, brava.
Resistete."

Finalmente le due donne sono caricate sulla schiena della lupa, che sposta la coda sui loro corpi per non farle cadere.

Sposta lo sguardo verso i suoi compagni annuendo.
Ora o mai più.

"Andiamo.
Vic e Tristano liberate il passaggio.
Caleb e Elia dietro, io vi farò da guida verso una fonte d'acqua."

Deb da ordini, che vengono eseguiti velocemente, mentre lei segue l'amica in corsa volando su di lei.

La bionda è ormai crollata, si sente solo il canto sussurrato della sorella.
Ma anche lei è ormai agli sgoccioli.

Osserva davanti a sé, cercando con i suoi poteri una fonte d'acqua.
Fino ad arrivare a un misero pozzo, l'unica loro speranza.

"Ok.
Andiamo."

Si posiziona davanti alla amica, facendole segno di seguirla.
E Calipso si fida ciecamente.

"¶Raggi di brillante il mio sogno è importante, mare che mi avvolge non mi tradire.
Destino che mi guida con il tuo aiuto so che non mi arredero. .
pioggia di smeraldo grido al vento un desiderio, stella a cui appartengo fatti vedere.
Destino che mi guida, con il tuo aiuto so, che non mi arrenderò."

La schiena le duole, le zampe faticano sotto il peso doppio.
Ma non demorde, non ora che sono vicine.

Tristano con Vic continuano a correre, in modo da spostare qualsiasi ostacolo potrebbe dare problemi al passaggio della lupa.

"Il pozzo, nell'angolo a Ovest del villaggio."

Grida Deb dall'alto, facendo da strada anche ai due vampiri, che accelerano velocemente il passo.

Il pozzo è ormai vicino, Calipso lo vede.
E un problema le sbuca nella mente, come farà a portarle lì dentro?
Pochi passi e sarà vicina, deve pensarci in fretta.
E l'unica idea le sembra tanto malsana quanto unica.

Tristano, che ormai corre all'indietro per osservare la lupa, la vede accelerare il passo.
Sposta lo sguardo da lei al pozzo, dal pozzo a lei, e le idee della lupetta gli sono chiare.

"Pazza di una lupa.
Guarda se mi tocca salvarla."

Sussurra a se stesso, accelerando il suo passo.

Succede in pochi secondi, Calipso chiude gli occhi, compiendo gli ultimi passi, fino a saltare.

Le due donne scivolano dalla sua schiena, cadendo in acqua.
Mentre Calipso trattiene il fiato, tornando umana, pronta all'impatto doloroso.

Ma invece di sbattere contro la lastra di acqua, viene afferrata con dolcezza da due braccia forti.

"Cadi proprio ai miei piedi lupetta.
Un po' di contegno."

Spalanca gli occhi, trovandosi davanti il viso sorridente del vampiro.
Il solito buffone strafottente.

Scende velocemente dal suo abbraccio, pronta a urlargli contro le peggiori cose.
Se non fosse che un urlo disperato supera ogni sua incazzatura.

"Cora.
Ti prego.
Cora."

La brunetta si è ripresa quasi completamente.
Al contrario della sorella, che galleggia sulla superficie dell'acqua, quasi in fin di vita.

"Spostatevi."

Tristano stringe a se Calipso, spingendo entrambi contro la parete rocciosa.
Mentre Deb scende in picchiata, fino a trovarsi in piedi davanti alle sorelle.

"Ha usato troppe energie, non riesce ad assorbirle dall'acqua."

Sussurra, osservando la pelle della bionda sempre più pallida e secca.
Sposta lo sguardo sulla sorella, che si è ripresa, ma non abbastanza da cantare per salvarla.

"Deb, puoi farlo."

Le sussurra Calipso, sapendo bene cosa frulli nella testa della amica.
E soprattutto le sue straordinarie capacità.

Deb si morde il labbro, davvero combattuta sul da farsi.
E da anni che non usa quella parte della sua natura e si era ripromessa di non usarla più.

Ma ora guarda questa donna che si è sacrificata per la sorella, come avrebbe fatto lei stessa.
Ha davanti un amore tanto grande, da non potergli dare le spalle.

"Ok ma..."

Ma Calipso la frena, annuendo a qualsiasi suo dubbio.
Sapendo che ciò che sta per fare è qualcosa che potrebbe renderla un fenomeno da circo per molti.
O un pericolo di cui disfarsi.

"Ti copro io.
Pipistrello, torniamo su."

La lupa si slancia sul vampiro, aggrappandosi al suo collo, facendosi prendere a posa di sposa.
Lasciando il vampiro confuso, ma anche molto divertito.

"Tieniti forte lupetta e evita urletti da gallina.
Ho l'udito molto sensibile."

Di tutto ignaro di cosa stiano architettando le due donne, si limita a eseguire.
Piega le gambe, caricando più potenza possibile, per poi saltare con una tale forza da superare di qualche metro la bocca del pozzo.
Atterrando con eleganza davanti al resto del gruppo, sotto lo sguardo di un lupo geloso e furioso di vederli così stretti.

"Spero che il volo sia stato di tuo gradimento lupetta."

Calipso sbuffa, tornando con i piedi per terra.
Dove è giusto che stia, a terra, odiando molto la sensazione di vuoto sotto i propri piedi.

"Ho avuto di meglio pipistrello.
Ora, allontanate tutti dal perimetro e controllate che nessuno si avvicini o veda qualcosa."

Tutti eseguono senza problemi, tranne Caleb che inizia a sentire la frustrazione di questi continui ordini senza spiegazioni.

"Potresti anche dirci cosa sta succedendo e decidere insieme.
Non siamo i tuoi schiavetti."

Gli ringhia contro Caleb, ancora toccato dalla gelosia, ma anche dal suo anima alfa che sta stretto agli ordini.

Ma davanti a sé non ha una omega qualsiasi.
Ha Calipso, che risponde allo stesso tono.

"Non ho tempo da perdere con il tuo orgoglio.
Fa come ti dico, oppure togliti dalle palle."

Rosso contro blu, uno scontro mai esistito in natura.
Eppure, grazie al medaglione, Calipso se ne frega delle pressioni dell'alfa e lo tratta come un qualsiasi lupo alla sua stessa altezza.

A Caleb non resta che affogare nella tempesta di questo sguardo blu e eseguire.
Seppellendo il suo orgoglio che ringhia contro se stesso.

Una volta che l'alfa è lontano, Calipso fa un lungo respiro, è stata davvero dura.
Lo nasconde bene, ma la sua lupa omega ancora trema per quello sguardo di fuoco.

lo sguardo mio è rapito ormai, da un cielo che ha milioni di stelle.
Accese nel blu, che mi spingono nell'oceano."

Una voce melodiosa si innalza dalle profondità del pozzo.
Ma non è la voce delle due sirene e chi le ha sentite cantare se ne accorge facilmente.

"¶ Di chi sarà la voce che, tra venti e maree, mi chiede un aiuto.
Il grido di chi ha bisogno di una luce nel buio."

All'improvviso una luce viola esplode dal pozzo, quasi a sfiorare il cielo.
Accompagnata da un getto d'acqua, che crea come una colonna la cui cima fa da piedistallo alle due sirene
La bionda ancora svenuta e la sorella immobile al suo fianco.
E tutti si chiedono di chi sia il canto che comanda l'energia dell'acqua.

"¶ Dal destino non puoi scappare mai.
E il cuore mi dice di non arrendermi."

Attraverso la colonna si vede una donna illuminata di viola, che risale fino ad uscirne alle spalle delle sirene.

La donna che sta cantando è Deb, la stessa che se ne frega degli sguardi sorpresi degli amici e che porge un amano alla brunetta, invitandola a cantare per la sorella.

"¶Proteggerò chi, un grido alzerà, la paura non mi vincerà".

L'energia scorre da Deb all'acqua e da quest'ultima alla sirena.
Come un circolo naturale di amore, vita e energia.

La brunetta si alza, stringendo la mano di Deb, caricandosi di quell'energia che non sente da giorni.
E canta, come solo una sirena può cantare.

"Torno nell'oceano più blu tra le onde a cui davo del tu.
Creature del male, vi posso fermare ancora
E non vedervi più."

La musica, la magia, l'amore, illuminano l'acqua intorno alle tre donne.
Scorrendo tra di loro come un respiro di ossigeno e vita.
E la bionda finalmente torna a respirare, ad assorbire nel corpo e nell'anima l'acqua che la circonda, mentre il cuore torna a battere al ritmo del canto della sorella e della donna sconosciuta.

Torno nell'oceano più blu
Tra i ricordi che amo di più.
Con questa mia voce, difenderò il bene ancora.
Cantiamo insieme e non molliamo mai."

Finalmente la bionda si solleva, sotto lo sguardo lucido della sorella, che la stringe a se.
Mentre Deb atterra di fianco alla lupa, sospirando per il meraviglioso spettacolo.
Guardando con felicità le due sirene abbracciarsi e cantare insieme.

"¶Torno nell'oceano più blu tra le onde a cui davo del tu.
Creature del male, vi posso fermare ancora
E non vedervi più."

Il canto affievolisce, come l'acqua del pozzo che piano scende tornando al suo livello a metà del grosso pozzo.

"Siamo vive.
Siamo vive."

Gridano le due sorelle tenendosi le mani e saltellando sul fango che il loro spettacolo ha creato.

Poi all'improvviso si voltano verso Calipso, facendola ingoiare a vuoto dato che la guardano in un modo che non le piace molto.

"Tu ci hai salvate."

Gridano le due sorelle, per poi correre verso la lupa e lanciarsi in un abbraccio che le fa finire tutte e tre a terra.

"Grazie."

Continuano ad urlare le due stringendo la povera Calipso che annuisce cercando un modo per scappare da queste due scatenate.
Anche perché la schiena ancora le duole per il trasporto.

"Be', c'eravamo anche noi."

Sbuffa Tristano, fingendosi offeso per non essere stato preso in considerazione.
Ma in pochi secondi si trova le due donne addosso, non cadendo solo per miracolo.
Sordo ai ringraziamenti delle sirene, poiché con lo sguardo sulla lupa che mima un grazie per averla liberata da quelle due.

"Cosa possiamo fare per ringraziarvi?"

Chiedono le due sirene rivolgendosi ora a tutti i loro salvatori.
Ed è Deb, con un sorriso dolce, a rispondere.

"Potreste fare tornare l'acqua al fiume.
Questo branco ne ha molto bisogno."

Le due annuiscono, stringendosi ancora la mano e guardandosi come a mettersi d'accordo.

"Perfetto.
Preparatevi a essere meravigliati."

Sorride la bionda, saltellando felice sul posto insieme alla sorella.
Facendo sbuffare Calipso, poiché altre due come Deb non potrà sopportarle a lungo.

Tutti fanno un passo indietro, dando spazio alle due donne e rendendosi conto che molti del branco sono arrivati attirati dalla curiosità.
Ma a loro non importa, poiché a loro interessava solo che non vedessero Deb.
Che, per la cronaca, gli deve molte risposte.

"¶Cambierà con l'amore riuscirò a spegnere il male che c'è qui che non può più dividerci."

Comincia la bionda, lasciando che il suo corpo di illumini di luce e di brillanti.
Di vita che scorre tra la linfa del suo corpo collegata alle acque che scorrono ovunque intorno a noi.

"¶E le bugie che qualche volta sentirò
le trasformerò in gioielli di purezza e fedeltà."

La stessa cosa fa la brunetta, mostrando la loro unione quando le loro luci e essenze si mischiano e uniscono in una danza.
Facendo spalancare occhi e bocche a chiunque le stia guardando.

"¶Mare che incanti come il cielo blu,
le tue principesse lottano,
non le abbandonare mai."

L'acqua del pozzo si innalza ancora una volta.
Ma questa non più come una colonna d'acqua, ma prendendo le sembianze di una barca su cui le due sirene continuano a cantare, lasciandosi trasportare verso il fiume.
Seguite dal pubblico, ormai incantato e succube di tanta bellezza.

"¶Guidaci e il nostro sogno arriverà
sulla stella del destino la giustizia tornerà."

La barca che naviga in aria, rilascia piccole gocce di rugiada che si posano sul terreno che sorvolano.
Ridando vita a quel terreno che più non respirava.
Fino ad arrivare alla culla vuota di un fiume madre triste, e qui il respiro manca a chiunque.

"¶L'assoluto di un amore può rendere caldo un vento freddo vincendo le difficoltà che nella vita incontrerà"

La barca esplode in piccole gocce, con sembianze di fiori, che si posano sul terreno arido del fiume.
Vengono assorbiti dal terreno, sotto lo sguardo di attesa di tutti.

"¶Riaccende ogni cuore che da troppo tempo ormai si era spento, schiarisce ogni ambiguità, traduce tutto in verità."

Pochi istanti di dolce melodia e i punti dove si sono posati i fiori, ora sono fonte di schizzi d'acqua.

Piccole fontane che si alzano e si abbassano a ritmo della musica.
Colorate della luce che vive nella natura di madre terra.

"¶L'assoluto di un amore può cambiare i connotati al mondo cancella la fatica tua riempiendo di poesia un nuovo giorno."

Le due sorelle si abbracciano, osservando il fiume tornato alla vita com'è successo a loro due.
Giurando di portare nel cuore il canto della strega, e usarlo quando un giorno qualcuno chiederà il loro aiuto.

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