INCONTRI CASUALI
Pov's Scott
Quel giorno, Scott era di nuovo solo. A scuola, era rimasto con Stiles. Già erano famosi come i due ragazzi che sono finiti in punizione insieme il primo giorno di scuola. Secondo Stiles, esistevano nomee peggiori. Scott, ne era invece sicuro. Meglio ragazzoinpunizione che ragazzoasmatico. Almeno credeva.
Comunque, quel pomeriggio, Stiles era in punizione. Allo sceriffo, il loro aiuto non serviva. Illuso, diceva Stiles.
Scott, quindi, stava camminando da solo, verso casa.
"Guardate! C'è l'asmatico!" Scott si girò, da bravo idiota. Dietro di lui, stavano arrivando Jackson e altri suoi amici. Erano i più popolari, e Scott sapeva che lo sarebbero stati anche alle medie e alle superiori. Mentre lui adesso era conosciuto come quelloconlapunizione, loro erano gli "atleti". Inutile dire che Scott non li sopportava.
Guardandosi intorno, alla ricerca di aiuto, Scott provò a scappare. Non era uno scontro alla pari, quello.
Correndo, però, venne subito raggiunto da Jackson e spinto per terra.
"Hai un attacco di asma?" Lo prese in giro. Scott provò a rialzarsi, però un altro degli altri, con un calcio, lo ributtò per terra. "Ti serve l'inalatore?" Scott, guardandosi intorno, provò di nuovo ad alzarsi. Inutile dire, ma si ritrovò di nuovo per terra. Jackson ormai rideva, senza più fermarsi. "Poverino. Ti serve aiuto?" Scott, che provava ad alzarsi, smise e disse. "Sei soltanto un codardo, Jackson!". Quel suo atto di coraggio, per Jackson, era troppo. Mentre stava preparando un pugno, una mano gli bloccò il braccio. "Lascialo stare."
Scott guardò chi lo stava aiutando: un bambino biondo, posizionato dietro ad un ragazzo, di almeno 10 anni, moro ma con gli occhi verdi.
"Stavamo solo scherzando." Disse Jackson, prima di andare via, seguito dagli altri suoi compari.
Scott, mentre provava ad alzarsi, vide la mano del ragazzo davanti al suo volto.
La prese.
"Grazie." Disse. I due ragazzi si guardarono, poi dissero "Di niente. Come ti chiami?" Scott, rispose. "Scott McCall." Gli altri due sorrisero. "Io sono Derek Hale." "Io Isaac Lahey." Scott sorrise. Derek, quello più grande, lo guardò preoccupato. "Sicuro di stare bene?" Scott annuì. "Grazie ancora." Isaac sorrise. "Avevo visto che ti stavano menando, quindi ho cercato aiuto. Sennò avrebbero menato entrambi." Derek sorrise. "Stai attento, Scottie." Mentre se ne stava andando, Scott si girò e chiese "Scottie?" Derek rispose ridendo.
Mentre se ne andava, Scott pensò a quanto gli sarebbe piaciuto rivederli.
Angolo autrice
Terzo capitolo!
Sto pensando di farne altri uno/due delle elementari, e poi andare alle medie.
Poi faccio un altra storia. Così.
By Rowhiteblack
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