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2. Il nuovo mondo

Erick era stupito, impaurito e molto molto curioso. E si sa che la curiosità sa essere molto convincente con la mente. Voleva sapere cos'era successo; cercò di raggiungere una qualunque finestra, ma la sua attenzione fu catturata da una ragazza che si ergeva con la sua altezza notevole su un banco poco distante da lui. Era Nancy! Ma cosa aveva intenzione di fare?
Nancy emise un urlo pieno di determinazione che fece voltare tutti i ragazzi e le ragazze in quella stanza verso di lei. Era molto strano ciò che stava facendo e inoltre Erick riconobbe un'insolita luce nei suoi occhi.
<< State a sentire, razza di idioti! Non sappiamo cosa sia successo lì fuori, ma dentro il nostro instistuto è un inferno! È l'ora di smetterla di fare le mammolette e di reagire! Basta scavare come maledette talpe! Tanto sappiamo già chi è morto e chi è vivo. Capisco che la cosa per voi sia dolorosa, ma io voglio sapere cosa è accaduto e perché non è ancora venuto nessuno ad aiutarci! Voi, no?>> Nancy si insinuò negli occhi di tutti i presenti per capire cosa pensavano di ciò che aveva appena detto. Ma il silenzio fu totale e deludente. Tutti erano curiosi...ma anche molto spaventati.
<< Okay, nessun problema. Se volete morire qui...fate come volete. Io me ne vado e cercherò di capire cosa sia accaduto, perché come già tutti avrete notato grazie alle nostre care finestre, la città non è in buone condizioni. Proprio no. Chi si unisce a me?>> Nancy li fissò uno ad uno, cercando mani alzate e leggere vocette sussuranti un timido "io".
Lidia alzò subito la mano, per poi guardarsi intorno in cerca di qualcuno che l'avesse imitata. Anche Jack, Calvin e George si unirono al gruppo. Erick voleva capire cosa aveva intenzione di fare Thomas, prima di rispondere. Ma anche il suo migliore amico alzò la mano, seguito a ruota da Erick.
<< Nessun'altro?>>tentò Nancy, senza soddisfazione<< Okay, allora noi partiamo.>> Detto questo, la ragazza scese dal banco su cui si trovava e fece cenno al suo nuovo gruppo di seguirla verso l'uscita dall'aula.
Tutti gli altri ragazzi li fissavano,alcuni in cagnesco, altri con una scintilla d'ironia, come per deriderli della loro stupida scelta. Erick si chiese se non fosse davvero il caso di non muovere più un passo e restarsene al sicuro nella loro aula di tutti i giorni. Invece proseguì e oltrepassò la soglia. Con quel gesto stava dicendo addio a tutti i suoi compagni, perché tanto sarebbe stato inutile mentire, sapeva per certo che non li avrebbe più rivisti.
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Pochi minuti dopo, il gruppetto di sette era già in marcia negli sporchi corridoi del loro istituto, che oramai quasi cadeva a pezzi. Dei brutti fregi rossi, aventi vagamente la forma delle dita umane, contraddistinguevano ogni singola parete di quei concentrici corridoi. A terra c'erano milioni di cartacce che sembravano formare un tappeto marroncino e scricchiolante. Il silenzio ronzava nelle orecchie e per la prima volta sembrava possedere un suono tutto suo. Nessuno parlava o fiatava.
Le aule erano quasi tutte aperte (dove la porta non era stata distrutta) ma lo spettacolo al loro interno non era dei migliori, anzi era il peggiore che Erick avesse mai visto. Morti dappertutto, polvere e cemento erano i nuovi studenti della scuola.
Tutto procedeva lentamente, come in un video al rallentatore... quando ad un tratto nell'aria viziata riecheggio' un grido straziante, se non da incubo.
<< Cos'è stato?>>
<< Dovremmo andare a vedere?>>
<< Ho paura...>>
<< E se avesse bisogno di aiuto?>>
<< Sarebbe giusto andare a vedere...>>
<< Ma non sappiamo cosa sia stato a produrre quel rumore orribile...potrebbe essere pericoloso...>>
Nancy li mise a tacere con un semplice e breve discorso: << Andiamo a vedere. Probabilmente è solo un ragazzo o una ragazza che ha bisogno del nostro aiuto, come noi pochi minuti fa. I mostri non esistono, ragazzi...>>
Così, seguendo la fonte del rumore tornarono da dove erano venuti. Le urla provenivano dal corridoio dell'aula di biologia, dove le luci si erano fulminate o erano semplicemente esplose. Fatto sta che in quel posto era molto più buio di qualunque altro.
I gemiti strazianti andavano avanti. La porta dell'aula di biologia era socchiusa. Nancy, la aprì, ma ciò che videro fu sconcertante. Non avevano mai visto niente del genere. Non l'avevano neanche mai sognato nei loro incubi più spaventosi.

Ciao a tutti raga, cosa ne dite???
Bye bye!😘

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