Entro nella cabina telefonica, compongo il numero e dopo una breve conversazione con la voce metallica della cabina entro al Ministero.
Di solito non uso mai l'ingresso per visitatori, ma dato che è tardi, questo è l'ingresso più vicino a casa.
Il Ministero è disabitato, se non per un paio di guardie, tutti gli uffici sono vuoti, ma se avrò un po' di fortuna ne troverò uno occupato.
Il rumore dei tacchi echeggia nel corridoio, arrivo alla sua fine ed entro in una stanza. Bingo!
-Ginny che ci fai qui a quest'ora?-
Alza la testa dalla pila di documenti che sta esaminando, gli occhiali sono sulla scrivania. Ha gli occhi rossi che fanno risaltare il verde.. quel verde che mi fa così impazzire..
-Potrei farti la stessa domanda- ribatto piuttosto acida mentre mi aggiro per l'ufficio che il mio adorato marito condivide con una deliziosa ragazza che a me sta così simpatica che le preparerei, con molta gioia, il funerale!
-Dai Gin sto lavorando, sono giorni pesanti..-
-Giorni? Siamo sposati da due anni, ne abbiamo meno di 25 e ti rendi conto che i miei genitori hanno un rapporto più bello e confidenziale?!-
-Ginny ti stai comportando da ragazzina..-
Si è rimesso gli occhiali, il suo sguardo è corrucciato e si agita sulla sedia, lo sto innervosendo.
-Si Harry, sono una ragazzina. Sono una ragazzina perchè ti amo, sono una ragazza perchè sono gelosa della tua collega, sono una ragazzina perchè spero che una sera tu venga da me e tu mi dica che mi ami senza una ragione, sono una ragazzina perchè io, al contrario di te, non voglio lasciarci andare alla vita di tutti i giorni!-
Credo di aver urlato tutto quanto, lo dovevo buttare fuori. Ho conficcato nella mano le unghie così tanto affondo che ora esce il sangue. Lo guardo scendere giù per il braccio, macchia la mia pelle bianca, poi Harry mi prende le mani. Non l'ho nemmeno sentito muoversi, alzo lo sguardo.
È così bello.. lo penso dal primo giorno in cui l'ho visto, quel giorno avrei voluto essere Ron, partire con lui su quel treno..
-Ginevra Potter che ammette di essere gelosa, questa mi mancava-
Mi sorride.
-Interessante, vuoi fare altri commenti o preferisci baciarmi?-
Mi mordo le labbra, non fa altro che fissarle, si avvicina lentamente, mi sta facendo impazzire. Ogni millimetro che ci separa è mortale, poi, appoggia le sue labbra sulle mie.
Per una frazione di secondo è solo questo, solo un semplice tocco.
Poi mette le mani sul mio sedere e mi solleva, ormai non è più solo un bacio..
Mi ritrovo incastrata tra lui e il muro mentre mi tempesta il collo di baci, con mani tremanti gli tolgo la camicia, mentre io sono già quasi completamente nuda.
La cosa mi fa sorridere, pensavo che non mi desiderasse più. Invece sembra che lui desideri me più di quanto mi aspettassi
I nostri corpi sono un tutt'uno, sento il suo fiato sul collo, sussurra il mio nome insieme a parole dolci e piccoli baci.
Poi, piano piano l'attimo di euforia si placa e lui mi guarda sorridendo.
Mi porge i vestiti e dopo non essere più.. nudi torniamo a casa, mano nella mano, come prima.
-Sono fortunato ad avere te-
Mi dice d'un tratto
-Si sono d'accordo-