Pill twelve
Wish we could turn back time
(pt. nine)
-Adesso andiamo James- disse Rose cauta, afferrandogli delicatamente il braccio.
Il moro annuì ed ingrandì la catena, tutti e 5 infilarono le loro teste all'interno e fecero girare la giratempo. Albus guarda Harry ed Harry guardava Albus.
Harry sorrideva dolcemente, e prima che tutto scomparve Albus vide la sua bocca muoversi e formulare una frase.
"Sono fiero di te"
La giratempo comincia a girare all'impazzata.
Un'improvvisa ondata di luce. Un fragore assordante. E il tempo si ferma. Poi si gira, ci pensa su, e comincia a svolgersi al contrario, all'inizio lentamente.. E poi accelera
I ragazzi vennero sbattuti violentemente nella loro era.
James finì nel Lago Nero, Rose e Lily sbatterono contro la quercia e Albus e Hugo rimasero impigliati nei rami dell'albero secolare.
Dopo aver curato i lividi delle ragazze, asciugato James e fatto levitare Albus e Hugo a terra, i 5 ragazzi si guardarono tutti negli occhi.
-Dov'è la giratempo?- chiese James
-Si è teletrasportata nell'ufficio della McGrannit- disse severa Rose
-Cosa?- rispose James tra l'arrabbiato e lo stupito -E se qualcosa fosse andato storto? Come lo aggiustiamo se la giratempo è nell'ufficio più ben protetto del castello?!- sbottò il maggiore dei fratelli Potter
-Se qualcosa fosse andato storto avrei ancora la giratempo fra le mani. Non sono così incosciente- rispose con tono accusatorio
-Lo spero per te- borbottò James
-Bene!- intervenne Lily -Io direi che è ora di andare a dormire! James accompagna Albus al dormitorio- l'ultima frase la disse con così tanta velocità che i due fratelli ci misero un po' a capirne il significato
-No!- risposero in coro
-Ci vado da solo grazie!- disse secco Al
Lily sorrise.
-Albus tesoro, se non ti fai accompagnare da James avrai molte difficoltà a deambulare fino al tuo letto- disse con quel tono dolce-velenoso che solo lei riusciva ad usare
-E lo stesso vale per te James- aggiunse
I due impallidirono e si scambiarono uno sguardo preoccupato.
-Okay!- dissero in coro
**
James e Albus vagavano in silenzio per i corridoi deserti della scuola, finché non arrivarono alla scalinata che conduceva alla Sala Comune dei Serpeverde.
Albus si voltò verso il fratello, molto imbarazzato.
-Allora ciao- fece per voltarsi ma James lo afferrò per un braccio e lo fece voltare.
-Senti.. per quello che ti ho detto prima, mi dispiace..- iniziò
-Non importa- tagliò corto e cercò di voltarsi di nuovo, ma la presa si strinse sul suo braccio.
-Davvero, a me non importa in che casa sei.. tu.. tu sei mio fratello, ed io ti voglio bene-
Albus si girò completamente, James non lo guardava, era rosso in viso.
Fece qualche passo verso di lui e lo abbracciò.
-Ti voglio bene anch'io-
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