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Pill forty

Immaginate..
Immaginate l'uso scorretto di una giratempo da parte di un diciassettenne James Potter.
E ovviamente in questo errore non può non coinvolgere anche la sua non ancora fidanzata e futura moglie, Lily Evans.
Immaginate i due, attraversati tempo e spazio, arrivano davanti al numero 13 di Grimmould Place mentre il loro unico figlio esce di casa con la sua famiglia..

Lily e James atterrarono uno sopra l'altro, cosa abbastanza strana dato che le giratempo non spostano il luogo, ma solo la data.
Ma d'altronde con James Potter tutto è possibile.
Lily si alzò per prima e gli tese la mano. Non era ancora innamorata di lui o perlomeno ancora non lo sapeva. Ma l'odio il disgusto che provava per lui erano quasi inesistenti.
-Dove siamo Lily?-
-Quando-
Lo corresse lei guardandosi attorno
-Aspetta un momento- disse James -Io conosco questo posto- Lily lo guardò in attesa che parlasse
-Questa è casa di Sirius. Si..! Si! Vedi? Tra il numero 12 e 14! Manca il 13!-
-Wow James sai contare!-
-No, non capisci! Il 13 è casa di Sirius, la casa e occultata dalla magia! Se questa è casa di Sirius siamo salvi!-
E non appena ebbe finito di pronunciare quelle parole, il numero 13 si materializzò. James e Lily si nascosero sotto il mantello aspettando di vedere Sirius e chiedergli aiuto.
Ma quello che uscì non era Sirius.
Era un uomo sulla trentina con gli occhiali tondi e i capelli neri arruffati con in braccio una bambina dai capelli rossi. Accanto a lui c'era una donna della stessa età con i capelli rossi che gli sorrideva. La giovane coppia venne subito sorpassata da due bambini di più o meno 5 anni.
-James, Albus non correte!- li rimproverò la donna
-Tranquilla Ginny, l'importante è che non trasfigurino fiori in api come l'ultima volta- disse l'uomo ridendo
-Sei insopportabile come loro!- sbuffò quella che doveva essere Ginny
L'uomo si avvicinò a lei e le baciò la guancia provocando una risata alla bambina di pressappoco 2 anni.
-Oh mio Godric, Lily! Ma quanto pesi?- disse prendendola in braccio
-Le stai dando dell'obesa Potter?- chiese Ginny in tono di sfida
James ebbe un tuffo al cuore
-Ti ricordo che siamo sposati e che è anche il tuo di cognome-
James guardò Lily e poi l'uomo, non sapeva perchè ma il tono che aveva usato in quella frase.. gli ricordò ogni risposta pronta di Lily ad ogni lezione, insinuando in lui il dubbio che quel ragazzo non fosse solo un suo parente..
-Potresti assecondarmi qualche volta..- brontolò
-Si potrei..-
La bambina in braccio a lui gli tolse gli occhiali e subito il ragazzo si arrestò.
-No Lily, quante volte te l'ho detto? Non rubare gli occhiali a papà.. Lily! Oh Ginny per Silente aiutami!-
-Si potrei..- sghignazzò la ragazza mentre prendeva in braccio uno dei due bambini che aveva finalmente recuperato.
-Allora, vedi James? Quando il "mitico Harry Potter" alza un po' troppo la cresta, questo è quello che succede- quello che doveva essere appunto James, scoppiò a ridere e James.. l'altro James provò un'innata simpatia per quel bambino.
-Non sei divertente Gin!- sbuffò.. il mitico Harry Potter che cercava ancora di riprendersi gli occhiali.
Ginny spazientita li tolse alla bambina e li mise sul naso di Harry
-Tu avviati alla tana con i bambini, io ho dimenticato una cosa a casa-
Harry annuì e prese in braccio il bambino con i capelli neri, mentre James jr (così l'aveva soprannominato James Primo) si reggeva ai pantaloni del padre, mentre si incamminavano per la strada
Ginny fece materializzare la casa e i due ragazzi ancora nascosti, colsero al volo l'occasione.
Prima che la casa scomparisse di nuovo, corsero verso di lei e James l'aprì sotto lo sguardo stupito di Lily
-Che c'è? Tu non sai aprire la casa della tua migliore amica?-
Lei alzò un sopracciglio in risposta
Si guardarono attorno, James riconosceva ogni mobile nonostante ci fosse venuto poche volte. Non era uguale a come se la ricordava era più nuova e più vecchia allo stesso tempo.
Mentre si guardavano intorno Lily urtò un porta ombrelli
-Oh no!- sibilò James prima che esso iniziasse a urlare: Feccia di mezzo sangue.. eccetera eccetera
Dall'altra stanza si sentì Ginny sbuffare
-Felpato! Se fai i tuoi bisogni sulla Signora Black un'altra volta..- ma si bloccò non appena raggiunse l'ingresso e li vide
Appena i due si accorsero di esser stati scoperti, Lily balbettò
-P..possiamo spiegare..-
-Voi non dovreste essere qui- disse Ginny lugubre
-Ci conosciamo?- chiese James
La donna prese qualche respiro
-Da che anno venite?-
-Aspetta, tu sai chi siamo?- chiese James
-Si e mio marito non deve assolutamente vedervi, quindi prima tornate a casa e meglio è-
-Prima di tutto: tu cosa ci fai a casa di Sirius?-
Qualcosa balenò negli occhi nocciola della ragazza: dolore.
-Questa non è più casa di Sirius- tagliò corto
-Perchè tuo marito non deve vederci?- indagò Lily
-Non potete sapere cose riguardo il futuro. Adesso mi dite da che anno provenite? Così vi rimando nella vostra epoca-
-Siamo nel futuro?- chiese James stupito
-Per Merlino, James sta zitto!- urlò Ginny
Qualche attimo di silenzio
-Ripeto: tu sai chi siamo? E come?-
Ginny si massaggiò le tempie
-Lily e James Potter- alzò lo sguardo -Voi siete i miei suoceri-
Altri attimi di silenzio
-Aspetta, io e lui siamo sposati?- chiese incredula Lily
-E abbiamo un figlio? Poi perchè l'abbiamo chiamato Harry? Jerry è molto più bello!-
-Oh Silente non sta succedendo davvero- mormorò Ginny in preda alla disperazione
-Quello là fuori è nostro figlio?- chiese James
-E quei bambini sono i nostri nipoti?- continuò Lily
-Si e si- rispose paziente Ginny -Sapete anche troppo ora dovete andare..-
-Ma io non amo James! Siamo a malapena amici!- disse Lily
James non controbatté, rimase in silenzio. Ferito.
-Vabbè io ci rinuncio!- Ginny alzò le mani e si diresse verso la porta
-Aspetta!- disse James -Cos'è successo a Sirius?-
La ragazza si bloccò
-Non puoi saperlo. Ma sta bene- mentì, ma James parve crederci.
Ginny si voltò
-Ora, mi dite da quale epoca venite?-
-Dal mille novecento..-
Ma Lily fu interrotta dalla serratura che scattava
-Sotto al mantello!- disse Ginny
-Come..- iniziò James
-Presto!- sibilò ancora
La porta si aprì rivelando Harry
-Ginny tutto bene? È mezz'ora che ti aspettiamo-
-Ehm.. si, non ti preoccupare adesso arrivo-
Harry fece qualche passo avanti con lo sguardo corrucciato
-Ginny ti conosco da una vita, so che mi stai mentendo-
Ginny evitava il suo sguardo, non sarebbe mai riuscita a mentirgli, la conosceva meglio di se stessa
-Harry devi credermi se ti dico che è meglio che tu te ne vada-
-Non vado da nessuna parte se prima non mi spieghi cosa sta accadendo- rispose serio
-Non posso..!- era sul punto di piangere, odiava i segreti soprattutto quando era lei a mantenerli
-C'è qualcun altro in casa non è così?-
Lily e James ebbero un tuffo al cuore
-Non nel modo in cui pensi tu- continuava a non guardarlo, non ce la faceva.
Lily la osservava, vedeva quanto amasse quel ragazzo, il suo ragazzo/bambino/figlio a quanto pare, e quanto le costasse mentirgli.
E lo stava facendo per loro.
-Non possiamo lasciare che continuino così- disse James come se le avesse letto la mente
-Ginny ha detto..-
-Non mi interessa! Quello è mio figlio e vedere la donna che ama mentirgli lo sta distruggendo-
Lily guardò James.
Dal mantello filtrava poca luce, e creava l'ombra degli occhiali rettangolari sul suo viso.
Pensò che fosse bellissimo, e nemmeno troppo idiota.
Lui la guardò a sua volta e fecero un cenno d'assenso
-Gin se non mi dici cosa sta accadendo..-
Ginny ormai piangeva per un segreto troppo grande per lei.
-Basta così- Lily uscì fuori dal mantello
Harry si paralizzò all'istante
-Era me che non dovevi vedere-
Fece qualche passo verso di lui
Lo guardava negli occhi, quegli occhi identici ai suoi in ogni minimo particolare.
Pensò che a James stessero molto bene gli occhi verdi.
Perchè pensava a James?
-Mamma..- sussurrò Harry
Lei gli sorrise e gli accarezzò una guancia, e poi..
Con un colpo ben assestato, Harry cadde a terra svenuto
-Che cosa gli hai fatto?- urlò Ginny sedendosi accanto a lui in preda al panico
-Dimenticherà i ricordi degli ultimi venti minuti, il tempo che abbiamo per tornare al 1978-
Ginny le lanciò un'occhiata di fuoco mentre James continuava a guardarla incredulo
-Ho fatto un corso di karate magico al quinto anno, non ti sorprendere-
-Hai appena pestato tuo figlio!- dissero in coro i due
-Preferivate che morisse di crepacuore vedendo sua madre che a quanto pare non vede da secoli?-
Ginny abbassò lo sguardo, non voleva dirglielo
-Già perchè era così emozionato?- chiese James
-Se ve lo dicessi, metterei a repentaglio tutte le nostre vite- disse sbrigativa -Adesso, prendetevi per mano-
James e Lily si guardarono e ubbidirono
-C'è una cosa James che vorrei fare, prima di andarcene-
-Sarebbe?-
Lily mise l'altra mano sulla sua guancia e lo baciò
-Forse non è così improbabile che quello sia nostro figlio- gli sorrise
Entrambi erano così presi l'uno dall'altra che non si accorsero che il mondo attorno al loro si stava muovendo e dopo quelle che sembrarono ore caddero entrambi nel Lago Nero.
Mano nella mano.

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