Il mio cuore sta battendo ad alta velocità mentre sento i passi di Sanji diventare più forti. Questo è il momento in cui ho davvero bisogno di Ace.

Quando ho avuto la sensazione che il suo corpo fosse in piedi accanto a me, guardo il lato opposto e mi comporto come se non lo avessi visto. Cerco di ignorarlo ma lui chiama di nuovo il mio nome più forte.

"Tch, cosa vuoi?" Mi rivolgo a lui mentre guardo altrove.

Lui ridacchia.

"Sei arrabbiata?"

"Certo, biondino." Alzo gli occhi al cielo.

Lui ride e lui mi prende il mento per rinfacciarlo.

"Che ne dici se torniamo insieme? Ti rendrebbe felice?"

Sussulto e sgrano i miei occhi.

"Insieme? Perché?" Domando incuriosita.

"Be ', sembri più matura ora. Mi sono pentito quando ti ho lasciato quel giorno..." Spiega Sanji mentre si sfrega la nuca.

Abbasso lo sguardo per pensarci. Ma non importa, non penso di voler tornare con lui perché ho iniziato a provare qualcosa per Ace.

"Sanji.... non posso..." Rispondo dolcemente.

Me lo sento che non se la prenderà bene e il suo sorriso cede.

"Perché?"

"Perché ormai sono mi sono trasferita."

"Ma questo non significa che non mi ami ancora, vero?" Dice con tono serio e mi prende il polso con forza.
 
"Verrai con me."
 
"No, lasciami andare!" Ho provato a liberarmi ma la sua presa è troppo forte. Continua a trascinarmi fino a quando qualcuno gli dà un pugno in faccia, il chè attirò l'attenzione di tutti gli ospiti del ristorante.

Il mio polso viene lasciato da lui e guardo verso la persona che lo ha appena preso a pugni.
 
"Ace!"

Mi abbraccia forte e io ricambio con piacere. Dopo di ciò, ci liberiamo dalla stretta l'uno dall'altra.

"Stai bene?" Chiede preoccupato mentre prende le mie guance fra le mani.
 
Annuisco e sorrido fino a quando Sanji si alza di fronte a noi.

Corro dietro la schiena di Ace.

"Figlio di puttana, chi saresti tu?" Dice con il sangue alle labbra.

"Beh, sono l'attuale fidanzato di (T/n). Non meriti una ragazza bella, gentile, dolce e responsabile come lei. E a proposito, è grazie a te che lei mi appartiene ora." Gli parla con tono mortalmente serio.

Sono rimasta sorpresa da ogni singola parola con cui mi ha descritta. Veramente pensa di me tutto questo?

Sanji si asciuga il sangue dalla bocca con il dorso della mano e ringhia lasciando il ristorante perché non vorrebbe sfidare Ace.

Quando Sanji esce fuori dalla mia vista, Ace si gira per fronteggiarmi. Mi fissa per un po', poi mi trascina al mio posto mentre il nostro cibo era già arrivato.

Mangiamo il pasto senza conversare.

Dopo aver cenato, Ace paga il conto prima di andare alla sua auto. Anche se siamo dentro la sua macchina, non ci siamo ancora parlati.

'Sai cosa? Ho intenzione di parlare!'

"Ace..."

Finalmente, ho rotto il silenzio.

"Sì?"

"Dove stiamo andando?"

Si stringe nelle spalle.

"Ah... non lo so."

Poi, un'idea gli è venuta in mente.

"Che ne dici di venire a casa mia?"

"Hmmm.... okay."

Mi stringo nelle spalle.

POV normale

Poi di nuovo, ricade il silenzio. La tua mente è curiosa di sapere se erano vere le parole che ha detto al ristorante. Eri spaventata se avesse finto di pensarlo. Ma tu vuoi davvero saperlo.

"Ace, eri serio riguardo a quello che hai detto prima?"

Lui si è comportato come se non avesse capito cosa intendessi.

"C-cosa vorresti dire?"

Sospiri.

"Sai, hai detto che sono bellissima... e... gentile e..... dolce. È vero?"

Lui ti guarda e lui annuisce mentre arrossisce. Non puoi evitarlo ma gli sorridi e ti senti così commossa.

"Grazie..." Sussurri.

Ma c'è un'altra cosa che non hai avuto il coraggio di chiedergli: se era tutto vero o no. Lasci un respiro profondo e inizi a chiedergli di nuovo "E...." Hai iniziato a sudare.

"Eri serio quando hai detto che tu sei il mio....... fidanzato?" Dici l'ultima parola balbettando.

All'improvviso, ferma la macchina sul ciglio della strada.

"Perché ci siamo fermati?" Gli chiedi.

Alzi lo sguardo sulla sua faccia che mostra un'espressione seria. Hai iniziato ad andare nel panico vedendo il suo viso e stai iniziando ad essere turbata da una marea di pensieri negativi.

E se avesse solo finto di essere il tuo ragazzo? Oppure se lo avessi fatto arrabbiare per la domanda così stupida?

Quando ha iniziato a girare la testa verso di te, distogli lo sguardo e gridi dentro di te perché hai paura della sua faccia seria.

Ace si alza dal suo posto per prenderti il viso fra le mani. E poi, le sue labbra andarono spedite sulle tue. Sgrani gli occhi perchè hai pensato che andasse tutto male, ma invece è successa la cosa migliore. Chiudi gli occhi, avvolgi il braccio intorno al suo collo e lui ti tira via le mani dalle guance arrossate e ti circonda la vita per attirarti più vicino e approfondire il bacio.

Quando rimani senza fiato, ti allontani da Ace e ansimi, così fece anche lui. Lui ti riprende a coppa il viso e fissa profondamente i tuoi bellissimi occhi mentre ansima. Una volta recuperato il ritmo del respiro, inizia ad allontanararsi dalle tue labbra.

"Ti amo..." Sussurra dolcemente.

Non hai sentito bene.

"Ti amo, (T/n)." Dice un po' più forte. "Ho smesso di parlarti dopo la situazione al ristorante perché era il posto in cui ti avevo incontrato per la prima volta, e mi avrebbe dovuto dare un sacco di coraggio per confessare i miei sentimenti per te, ma quando il tuo ex aveva cercato di portarti via da me, io mi arrabbiai davvero molto e decisi di salvarti da lui. E poi, quando era quasi giunto il nostro momento lui ha rovinato tutto, e ho perso tutto il mio coraggio per dirti cosa provo per te." I suoi occhi stavano quasi per formare il pianto. "Ti amo, (T/n)." Avvicina la sua faccia di più alla tua finché il suo naso sfiori il tuo, sei sorpresa della serietà e del suo volere realmente che tu sia sua, visto che anche a te piace lui, accetti di appartenere a lui.

"Ti amo anch'io, Ace." Sorridi mentre gli asciughi le lacrime dal viso.

"Davvero? Quindi... Stiamo insieme?" Chiede.

Gli prendi a coppa le guancie e lo cogli con le tue labbra sulle sue.

"Sì, comandante Ace."

Sicuramente il tuo gesto lo ha reso così felice da renderlo il ragazzo più gioioso di questo mondo. Ridacchi per il suo atteggiamento e poi sbadigli. Sei assonnata e decidi di dormire un po' mentre aspetti di raggiungere la sua casa. Ti appoggi all'indietro e chiudi gli occhi.

All'improvviso, ti sei ricordata che ha detto che ti aveva incontrato per la prima volta al ristorante. Ma come??
Non l'hai notato.

Tuttavia, sei così assonnata pertanto di non preoccuparti di chiederlo.