Il cammino di Casaldonato
Adesso mi trovo sola
davanti a questo cammino d'epoca acceso
in cui il fuoco,
prima quasi spento,
ora che ci ho messo della legna,
arde di passione,
passione di pura solitudine.
Non perché mi sento sola,
non perché non voglio essere in compagna,
ma perché è stato un puro caso a volerlo.
A volere questo momento in cui mi trovassi sola
dinnanzi a questo cammino che ora
brucia la legna,
il fuoco del legno si accende,
provocando un lieve rumore,
e il calore di quel fuoco si propaga per tutta la stanza,
accarezzando le mie gambe che sono più vicine al cammino.
Poco fa sono arrivati tre compagni da fuori.
Un attimo prima erano in mezzo alla neve,
gioiosi di stare sotto i cinque gradi, se non di più.
Ora sono ansiosi di sedersi davanti a questo cammino,
insieme a me, non per farmi compagna,
ma per riscaldarsi perché sentono freddo sino alle ossa
e sono bagnati fradici.
Adesso siamo in quattro davanti a questo cammino
che riscalda me e loro.
Fino a quando il calore non ha riscaldato quelle ossa infreddolite,
loro rimangono zitti.
Solo quando il caldo ha placato quella sensazione di freddo,
allora sì che muore la tomba di prima
e nasce la gioia di gruppo in cui tutti
parlano, scherzano e ridono;
parlano, scherzano e ridono;
Parlano, scherzano e ridono
e io mi aggiungo a loro,
dicendo una battuta per non sentirmi fuori luogo.
Poi, per un secondo, c'è silenzio.
Nessuno parla.
Nemmeno io.
Poi gli altri ricominciano a parlare, a ridere e a scherzare.
Mentre io, per altri cinque secondi,
mi faccio trasportare
da quelle risa,
da quelle parole
e, soprattutto, da questo fuoco
che arde di pura passione,
passione del ricordo di un'altra epoca;
trasmettendo con quel suo lieve rumore
l'ardore di quel fuoco che riscalda il cuori di chi lo ascolta.
È tutto il giorno che parla,
ma nessuno,
tranne me in quell'istante,
cerca di dargli ascolto.
Non voglio rimanere da sola,
facendo sì che gli altri se ne vadano.
Pretendo solo un po' di pace
come questo fuoco
... ... ...
... ... ...
... ... ...
Che non fa altro che parlare dalla mattina alla sera,
fino a tardi,
fino a quando io e i miei compagni,
a posto del cammino,
accendiamo il riscaldamento,
spegnendo quell'altro.
Il fuoco si spegne.
La legna non arde più.
E finalmente tutti quanti godono
Di un momento di pace
E il cammino non parla più.
E io non sono più qui.
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