2-LA NOTIZIA
SOFIA
Da quando Ezio e Carmine sono usciti per ammazzare quei coglioni in casa è guerra fredda.
Io non mi faccio andare bene quello che non mi va bene. Punto.
Alla fine non gli hanno uccisi, anche se se lo meritavano.
Carmine ha ripreso a lavorare,da oggi, e Ezio a spacciare e a fare quello che un buon camorrista fa.
Che un buon Di Salvo fa.
-Io te l'ho detto, quello sbava pe te- mi dice Ilary mentre usciamo dalla gelateria.
-Ma che stai dicenn'- rispondo io con un sorrisetto stupido sul volto.
Mentre camminiamo sulla riva del mare, il mio sguardo incontra quello di qualcuno che avrei preferito non incontare.
-Wa, ma chella è Rosa Ricci- sussurro alla mia amica.
C'è sempre stato odio tra i Ricci e i Di Salvo, ma io e Rosa Ricci non ci siamo mai inquadrate davvero.
Tra noi non c'è odio, siamo solo costrette a non parlarci e a non vederci.
La fisso anche quando la supero, e lei fa lo stesso.
-Ilary, io mo me ne devo annà o mia madre m'ammazza- le dico.
-Allora amò ce rivedemmo?- mi chiede con un sorriso.
Ilary è na brava uagliona, ed è anche na brava amica.
-Eccerto amò- le dico, e corro via.
Attraverso la strada, ma per poco un motorino non mi investe.
-Nina! Amò, ma comm' staje?- grido quando riconosco il viso gentile.
-Sofì!- dice, accostando.
-Sofì, ma Carmine?- mi chiede subito.
Nina è la ragazza di Carmine. Il loro rapporto è davvero fantastico. Innocuo, dolce, ma vero.
-Eh Nina, Carmine oggi torna a faticà- le dico.
-Si ma nun c'è stato per un po'... Sofì ij teng' paura che lo licenziano- dice con tono preoccupato.
Le metto una mano sulla guancia e le sorrido.
-Amò stai tranquilla, che Ca' è forte, chello nun lo licenzia nesciun- le dico, e poi scappo via correndo verso casa.
__________
-Ma che stai scherzando?-
Le urla di mia madre mi svegliano e vedo i raggi di sole filtrare dalla finestra.
-AO, MA'!- grido, stropicciandomi gli occhi.
Chiudo gli occhi imprecando ogni santo.
Ma che cazzo.
Mia madre piomba in camera mia spalancando la porta.
Ha una sigaretta in mano e batte il piede a terra numerose volte.
È incazzata nera, si vede lontano un miglio.
-Ao, ma che vuoje?- dico, assonnata, e spostandomi ciocche di capelli dietro l'orecchio.
-U frate tuo è stato arrestato-
-Ma che stai dicenn'- dico sotto shock.
Sento il cuore cessare di battere.
Le parole di mia madre si fanno ovattate, non sento più.
Non è possibile.
Non lui.
Ti prego, no. No, no, no. È un incubo questa famiglia.
No, no, no.
Una lacrima salata mi bagna la guancia.
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