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10-LA MUSICA DELLA PRINCIPESSA

CIRO

Alzo il cuscino e come promesso mi ritrovo il
fascicolo.

Mi accendo una sigaretta e mi giro verso i ragazzi.

-Eccolo.- dico, buttando il fascicolo sotto ai loro occhi.

-Cirù ma che ce dobbiamo fà co' fascicolo della
principessa?- mi chiede subito Totò.

-È a' sora e' piecuro- dico guardandoli.

-Chella? Cioè tu me stai dicenn' ccà chella bella come a' Madonna è a sora' e' piecuro? Nun è possibile- dice Edoardo.

-E controlla se non me credi. Sofia Di Salvo- rispondo, a denti stretti.

-Me sa che non tengono gli stessi geni- scherza Pirucchio guardando il fascicolo.

Gli altri iniziano a ridere, ma io sono serio.

-U piecuro se sta a fa troppo amico u' Chiattillo. E aggi' ucciso Nazario, se facessimo qualcosa dimostreremmo fedeltà, e chist' starebbe buon pe' a ' famiglia mia. E di conseguenza pure pe' voje- spiego.

-C' amm' fa, accidere a chella bellezza? U Cirù, chelle accussì nun nascono spesso ja- mi dice Totò.

-Ma magari- dice Edoardo con un sorrisetto.

Sferro un pugno sula sbarra del letto a castello.

E tutti loro cessano di ridere.

-Nun me ne fotte nu cazzo se è bella o no, e nun l'aggià accidè, aggià solo spaventarlo u
piecuro- dico.

-E mo andatevene che aggi' pensà- dico, e mi avvicino alla finestra che sbocca sul mare.

Sta Sofia e' merda sta a diventà nu problema pe' me.

Prima me la levo di torno, prima la smetto e' pensarci.

___________

-Silvia, non è molto difficile, do, re, mi...-

La direttrice ha avuto questa grande idea di fare un corso di musica con maschi e femmine.

Eppure io non sento musica, sento solo fischi e apprezzamenti di ogni genere.

Viola è davanti a me, ma io non riesco a non lanciare occhiatine alla nanetta appoggiata al piano che ascolta quelle due ragazze suonare il piano.

Sofia ridacchia mentre la ragazza sclera per far imparare a Silvia le note.

-Ma che te ridi, vuoi provà tu?- le dice Silvia.

-Sicuramente faccio meglio e' te- scherza, e prende il suo posto.

-E stateve zitti- urlo ai ragazzi.

Subito cala il silenzio.

-E sentiamo come suona chist' uagliona- dico, facendo un sorrisetto.

-Ah vuoi vedere comm' suono, ja?- dice, prendendola come una sfida.

Mi lancia uno sguardo minaccioso e poi mette le dita suoi tasti.

Subito una musica dolce e perfetta inizia a suonare nell'aria.

Lei schiaccia i tasti come se li comoscesse da una vita.

Ha il capo chino, è attenta, e la coda alta che le ricade dalle spalle.

Tutti sono zitti.

-Wa Cirù, a' principessa nun è solo
bella- mi dice Totò all' orecchio, divertito.

E invece io sono incantato dal modo in cui le sue mani si muovono, dal suo viso perfetto e dall'espressione attenta in quello che fa sul volto.

-Mo basta.- dico.

Ma lei alza solo il capo e mi guarda, continuando a schiacciare i tasti.

Chiunque cederebbe sotto al suo sguardo enigmatico da cerbiatto.

Con passo svelto arrivo al pianoforte e schiaccio i tasti che von la sua melodia stonano, e finalmente la musica cessa di suonare.

-Ma che problemi hai?- mi chiede la sua amica dagli occhi chiari.

-Agg' detto basta.- dico a Sofia a denti stretti.

Lei si alza.

-E scusa, tu chi cazz' sj pe' dì basta, eh?- mi dice con aria di sfida.

Mi arriva  davanti e mi fronteggia.

Solo che c'è talmente tanto distanza d' altezza che   fa ridere prenderla sul serio.

-Si, si abbiamo capito ora però basta- Beppe si intromette e lo guardo male.

-Ciù ciù- le sussurro, e poi me ne torno al mio posto.

Io non mi faccio incantare. Io sono il boss, lei solo una delle tante.

L'entrata del Chiattillo è solo la ciliegina sulla torta in questo magnifico corso.

Entra applaudendo e poi guarda la ragazza con gli occhi chiari, l'amica di Sofia.

-Bene, lei fuori è una ladra e qua invece un insegnante di musica- dice, applaudendo.

Guardo i ragazzi e faccio un sorriso.

-Ti è piaciuto fottermi l'orologio?- dice, smettendo di applaudire.

Un coro si diffonde nella stanza e tutti sembrano molto interessati.

Sofia lo studia, in piedi.

-Ce l'hai ancora?- chiede poi.

-L'agg' già venduto, Chiattì-  dice la ragazza sorridendo.

Sofia sorride e batte il cinque a la ragazza.

-Davvero molto bello che questa fuori è una zingara di merda, e qui è—

Filippo non finisce la frase perché viene interrotto.

-Parli come se nun ce stassi pure tu ccà intr'.-

Riconosco subito la voce di Sofia.

Mi sembrava un po' troppo in silenzio per lei.

-So proprio curiosa e' sapè comm' maje nu Chiattillo milanese interista sta intr' nu carcere di Napoli- dice, guardandolo fisso negli occhi.

Lui si zittisce.

-Cre, mo nun a' chiami cchiù zingara e' merda?- chiede avvicinandosi.

-Va bene ragazzi, lo spettacolo è finito! Tornate tutti ora nelle vostre celle.- dice Beppe.

-Proprio quando finalmente ci stavamo divertendo- commenta Edoà.

Guardo un ultima volta Sofia e poi porto Chiattillo via.

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