Capitolo 13
Pov. Eren
La mia mente è offuscata da una rabbia incontrollabile. Non ostante abbia già distrutto interamente la stanza d'albergo, le vene mi pulsano ancora e il respiro non accenna a regolarsi. L'unica cosa che potrebbe aiutarmi a stare meglio sarebbe riavere tra le mie braccia Levi e sotto i piedi il cadavere di quel bastardo di Zeke. Come cazzo si è permesso di prende proprio lui? Non si è proprio reso conto del terribile errore che ha commesso.
Mi guardo intorno, cercando tra quella confusione di oggetti distrutti e gettati a terra, lo schermo nero del mio telefono. Non appena lo trovo, lo prendo in fretta e in pochi secondi già faccio partire una chiamata. Dopo un paio di squilli finalmente quel cavallo risponde.
-Che cazzo vuoi? Solo solo le otto di mattina! Sai a che ora sono andato a dormire?!- urla con rabbia Jaen.
-Hanno preso Levi- dico soltanto, ignorando tutte le sue lamentele sull'orario -Sveglia tutti, ci vediamo tra dieci minuti nella mia stanza- e senza aspettare una risposta gli chiudo in faccia. Mi porto nervosamente una mano alla nuca, cercando in qualche modo di tranquillizzarmi mi siedo su quel morbido materasso, su cui si trovava anche il nanerottolo poche ore prima, cerco di respirare il suo odore, ma ormai quel dolce odore di pulito è completamente svanito.
Vengo risvegliato dai miei pensieri quando sento bussare freneticamente alla porta. Mi alzo di malavoglia da quel materasso e scopro sull'entrata un esemplare di Jean incazzato di prima mattina con i vestiti tutti in disordine.
-Cos'è successo?- chiede entrando direttamente nella stanza.
-Zeke ha preso Levi, per farmi tornare con loro- spiego con rabbia mentre mi butto sul letto portandomi le mani al volto coprendolo.
-Tuo fratello? Non ci credo! Non pensavo che si spingesse a tanto!- sbotta dopo aver dato un forte calcio a una sedia mezza scassata sul pavimento, poi si gira verso di me e mi guarda interrogativo -Allora qual è il piano?-
-Semplice: Vado a riprendermi quello che è mio- rispondo con sicurezza.
***
Pov. Levi
Mi sveglio piano, aprendo con tranquillità gli occhi, ma li richiudo subito a causa della troppa luce nella stanza. In pochi secondi comprendo di trovarmi in una stanza differente da quella camera buia. Quando riesco a mettere a fuoco l'ambiente, capisco di trovarmi in una camera dell'hotel, molto probabilmente una suit. Mi trovo, di nuovo, legato a una sedia di legno, di fronte a essa si trova la porta d'ingresso. Cerco di nuovo un modo per liberarmi , ma questa volta hanno usato delle manette di ferro per le mani e delle corde normali per le gambe, rendendomi così impossibile la fuga. Mi guardo in torno cercando di trovare un altro modo per liberarmi da quelle corde e noto che su una scrivania alla mia destra si c'è un tagliacarte, non è la lama più affilata di tutte la forse posso usarla per allenare le corte delle gambe.
Così piano piano mi avvicino, ma un rumore di passi mi fa trasalire. In un secondo torno alla mia posizione iniziale. In quel preciso momento la porta viene aperta e fa la sua apparizione quell'uomo biondo fratello di Eren, come ha detto lui.
-Ben sveglio, dormito bene?- chiede ironicamente chiudendosi la porta alle spalle. Io non rispondo e continuo a guardarlo sospettoso. Come risposta lui sorride e si siede difronte a me, dopo aver preso una sedia vicino alla porta.
-Vedo che siamo di buono umore- inizia ironicamente prendendo una sigaretta e posizionandosela tra le labbra dopo averla accesa -Come hai conosciuto il mio fratellino?-
-Non capisco perché dovrei dirtelo, visto che mi hai rapito- rispondo quasi ringhiando.
-Touché- ammette espirando il fumo bianco -Allora, ti racconterò io una bella storia, ti va? Il passato che il mio fratellino tenta inutilmente di nascondere- rivela con un sorriso terrificante.
Non posso non ammettere che mi ha incuriosito, io non so quasi niente su Eren, ma non so se posso fidarmi di un tipo del genere. Mi limito a fissarlo per breve tempo prima di rispondere con un semplice: <Ti ascolto>
Lui ridacchia piano, come se fosse certo della mia risposta affermativa.
-Come avrai già capito Eren ed io siamo fratelli, per la precisione fratellastri. mio padre dopo che mia madre scomparve si riposò con un'altra donna, Carla, la madre di Eren. Io e lui siamo cresciuti insieme nella nuova casa di mio padre, una vita semplice direi, avevamo tutto: giocattoli, amici e amore, o almeno Eren. Dopo qualche anno, quando io avevo diciotto anni Carla morì in un incidente, e poco dopo anche mio padre la seguì nell'altro mondo per la disperazione. Per me non fu una grande tragedia, ma Eren aveva solo dieci anni e il tutto lo distrusse. Quelli furono anni più di brutti dalla nostra vita: non avevamo più soldi, e io non riuscivo a sostenere le varie spese soltanto con il mio lavoro part-time, così convinsi Eren a... beh ad aiutarmi in vari modi- racconta prendendo dalla tasca della giacca una fialetta piena di liquido trasparente, forse vodka, e dopo averne preso un gran sorso continuò -Dopo qualche anno riuscimmo a mettere da parte abbastanza soldi per trasferirci qui, e in poco tempo ottenemmo il lavoro di guardie del corpo in questo casinò. Finalmente la nostra vita era di nuovo perfetta, ma il tutto non poteva durare, infatti quasi un'anno dopo accadde un altro incidente e da qui Eren cambiò-
Continuo a guardarlo aspettando che continui il racconto, ma lui continua solo a guardarmi o a bere da quella maledetta bottiglietta.
-Allora? Cos'è successo?- lo incoraggio a continuare con voce calma.
-Il resto non sta me raccontarlo, questa parte la conosce solo il mio fratellino- a questo punto si alza e prende in mano il telefono, che squilla da un po'.
-Sì?- chiede con voce atona -Oh finalmente, non ci speravo più!... sì arrivo subito- chiude in pochi secondi la chiamata e si volta verso di me.
-Pare proprio che qualcuno sia arrivato a prenderti-rivela sorridendo.
Spazio autrice:
Ciao! Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che non ci siano errori (non l'ho fatto correggere quindi se notate errori per favore avvertitemi). Volevo dirvi che SE ce la faccio cerco di fare un capitolo speciale per Natale, oppure pubblico il capitolo 14, vedremo XD
P.s. per precisione devo dire che la storia della vita di Eren e Zeke (se non si fosse capito) è tutta inventata, quindi per chi non ha letto il manga non consideri questa parte della storia come uno spoiler 😄
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro