- Benvenuta! Accomodati! - Luca si muove sicuro, al buio e va ad aprire la finestra e la persiana per fare entrare un po' di luce, ma il tempo non è dalla nostra parte e così preme l'interruttore del lampadario.

L'ambiente è davvero carino, è grande e spazioso. Da fuori non lo avrei mai detto. Su una parete è installato un lavandino e qualche pensile, e accanto c'è un piano cottura con quattro fornelli; un tavolo rotondo e qualche sedia completano l'arredamento della stanza. Una porta situata di fronte a quella di ingresso conduce ad un'altra stanza. - Vieni, ti faccio vedere la mia reggia, - mi prende per mano - questa è la cucina, di là ci sono la sala relax e il bagno. -

Al di là della porta, noto che la stanza è piu grande della cucina; un divano posto di fronte a un grande televisore attira subito la mia attenzione, inoltre sono presenti anche una scrivania, un computer e varie cassettiere. Poco più in là c'è il bagno, piccolo ma accogliente. È un mini appartamento a tutti gli effetti. E pensare che da fuori sembrava un posto del tutto abbadonato...

- È tuo questo posto? - chiedo mentre sto per ritornare in cucina.

- Era dei miei nonni. Avevano questo casolare, ma non ci venivano spesso, lo abbiamo ereditato insieme alla casa in paese. Mia madre è cresciuta in questa campagna e poco prima di sposarsi lo aveva sistemato per passare del tempo con gli amici e i parenti, poi però è dovuta andare via e adesso che siamo ritornati... Beh, l'ho sistemato e ora passo qui il tempo durante il fine settimana, o quando non lavoro. -

- Ma dove dormi, scusa? - non mi pare di avere visto una camera da letto.

- Credo che ti serva un altro caffè! - dice andando in cucina. Prende la caffettiera da uno dei pensili, il barattolo del caffè e riempie la caldaia con l'acqua del rubinetto. Dopo aver preparato tutto la mette sul fuoco e mentre aspettiamo mi dice : - Se c'è una cosa che ho capito di te è che il lunedì hai bisogno di tanto, tanto caffè! -

- Ma perché? Che ho detto? - non mi pare di essere rintronata, o almeno non credo di esserlo più del solito.

- Dormo sul divano! Anzi nel divano. Si apre e diventa un letto. - ride.

- Ah! - scuoto la testa - Potevi dirlo senza prendermi in giro! - incrocio le braccia al petto e metto il broncio. Lui mi guarda e sorride, prende due tazzine le appoggia sul tavolo, poi fa la stessa cosa con lo zucchero e i cucchiaini. Non appena sentiamo il fischio della caffettiera, spegne il fornello e versa il caffè. Sono appena le 10 di mattina e mi sembra passato tantissimo tempo. Bevo e devo dire che mi ci voleva proprio un altro p' di caffeina.

- Allora, perché dicevi che non avrei più voluto andare via? - chiedo mentre poso la tazzina sul tavolo.

- Prima di tutto, perché il mio caffè è migliore di quello che potresti prendere al bar. - dice alzandosi per mettere le cose sporche nel lavello .

- E poi? - chiedo mentre mi fa segno di ritornare alla sala relax.

- Poi che? - mi chiede confuso.

- Dai! Continui a prendermi in giro! - non mi piace questo gioco - Hai detto "Prima di tutto...", quindi mi aspetto il seguito! -

Scuote la testa per ricordare - Certo. Visto che ti piacciono i thriller, ti faccio vedere una cosa. -

Si avvicina a una cassettiera e apre il primo cassetto: i miei occhi non credono a quello che vedono! Sistemati, con ordine quasi maniacale, una miriade di dvd occupa tutto lo spazio disponibile. Ci sono tante serie televisive: Body of Proof, Criminal Minds, i tre C.S.I. e poi, stento quasi a credere ai miei occhi, Dexter! Sto per mettermi a saltellare dalla gioia, poi cerco di darmi un contegno. - Non ci credo! Dove li hai trovati? - chiedo prendendo in mano il mio cofanetto preferito. Lui cerca di togliermelo dalla mani per riporlo con cura al suo posto poi mi guarda serio e mi dice: - No, no, no! Non toccare i miei cofanetti! -

Mi sento davvero in imbarazzo! Non so che fare, né che dire. Poi ci rifletto: - Allora perché me li hai fatti vedere? Potevi dirlo, invece di rimproverarmi! - sono offesa. Chi si crede di essere?

- Dai! Te la sei presa? Scherzavo! Mi ha stupita che avessi preso proprio quello. - cerca di rimediare. - In pochi lo conoscono perché in tv lo hanno dato in differenti periodi e su reti diverse. -

- Ehi! Tu non mi conosci ancora, ma se c'è una cosa che tutti i miei amici sanno, è che NESSUNO, e ripeto, NESSUNO conosce quella serie meglio di me! - dico orgogliosa.

Lui comincia a sorridere poi riapre il cassetto, prende il primo dvd e lo sistema nel lettore. Si siede sul divano e accende al tv. Mi fa segno di sedermi accanto a lui e fa partire il programma.

Mi metto accanto a lui quando le prime scene si alternano sullo schermo. Spero solo che non dica niente, detesto quando qualcuno parla mentre guardo la tv. Alla fine del primo episodio, mette in pausa, si alza e va in cucina.

- Ti va di mangiare qualcosa? - lo sento parlare dall'altra stanza. Mi ricordo che in effetti non ho neanche mangiato la merendina che avevo portato nella borsa. - Ho le patatine e qualche wafer! - ritorna con i pacchetti in mano. Li fisso e alla fine scelgo i wafer, almeno sono zuccherini e mi daranno un p' di energia. Chiacchieriamo dell'episodio appena visto e sono felice di aver trovato qualcuno con cui discuterne. Perla e Fede non amano questo genere di programma. Siamo davvero diverse, ma in qualche strano modo, ci completiamo a vicenda.  Guardo l'ora e abbiamo tempo di vedere un altro episodio prima di andare via.

- Allora - dico - se fai partire il dvd, ho tempo di vedere un'altra puntata, altrimenti mi accompagni all'uscita di scuola e aspetterò fino a che le mie amiche non mi raggiungeranno. -

- Oppure possiamo stare un po accoccolati... - mi abbraccia facendo appoggiare la mia schiena al suo petto e in quel momento ho un tuffo al cuore - tra poco ti riporto dalle tue amiche, sana e salva... Forse! -

Mi viene da sorridere.

Sto davvero bene, stretta tra le sue braccia.