Capitolo 1.6
Ho trascorso tre ore di spensierata felicità alla sala bowling, ma ora è giunto il momento di salutare i miei amici e di incamminarmi verso casa. Non appena esco fuori, l'aria fresca mi sorprende improvvisa! Non pensavo che la temperatura calasse in questo modo! Metto gli auricolari, alzo il cappuccio della felpa sulla testa e mi avvio verso casa.
Sto per uscire dal parcheggio, ma una mano mi afferra la spalla e mi costringe a voltarmi.
- Ma che cavolo! - dico spaventata.
- Ti ho chiamata ma non mi sentivi! Non volevo metterti paura. -
Luca mi guarda abbozzando un timido sorriso.
- No, non importa. Avevo la musica a palla! - scuoto la testa.
- Come mai vai via? Speravo restassi ancora un po! -
- Non so, ma mi sono stancata e ho bisogno di prendere aria. E poi non ho dormito per niente bene. Magari vado a riposare. - dico guardando il ragazzo uscito a cercarmi.
- Magari posso accompagnarti, se ti fidi! - dice indicando la sua macchina.
- Veramente volevo camminare...-
- Ok, allora facciamo due passi! - dice guardandomi negli occhi.
- Ma, cosa fai? Lasci la macchina qui? - chiedo stupita per la decisione presa.
- Ritorno a prenderla più tardi, prima che chiudano. Possiamo andare? - dice indicando la strada.
Annuisco e senza neanche accorgermene mi ritrovo a sorridere.
Mi sento stranamente felice, sono felice e nel contempo a disagio! Mi sembra strano che questo ragazzo abbia deciso di accompagnarmi, fino a casa. In fondo neanche mi conosce, e poi queste cose capitano a Perla, non a me!
Luca è stranamente a suo agio mentre camminiamo l'uno accanto all'altro sul marciapiede, un ragazzo in skateboard si avvicina a noi e ci separiamo per farlo passare. Non appena ci ritroviamo vicini, lui mi prende sottobraccio e un sorriso fa inarcare le mie labbra.
- Perché sorridi? - mi chiede curioso e imbarazzato - Vuoi che mi allontani? -
- No, ma di solito sono le ragazze che prendono sottobraccio i ragazzi! -
- Allora accomodati! - dice porgendomi il suo braccio.
Non posso fare ameno di avvicinarmi a lui e il conforto che provo mi stupisce. È una sensazione che mi lascia basita. Da quando avevo cominciato a frequentare Paolo non avevo neanche tenuto in considerazione di poter essere interessante per qualcun altro. Forse dovrei ricredermi.
O forse sto solo facendo dei castelli in aria...
Ad ogni modo, mi piace stare accoccolata a lui.
Arrivati al muretto vicino a casa mia gli indico il portone: - Sono arrivata.-
- Hai fretta di rientrare? -
- Te l'ho detto, vorrei solo riposare un po! E domani c'è scuola. -
- Ok, allora ti lascio rientrare. Grazie per la passeggiata! - sta per andarsene, poi si volta e mi dice - Alla prossima, Anna! -
- Alla prossima, Luca! -
Rientro e vado dritta in camera mia, mi stendo sul letto e ripenso al pomeriggio appena trascorso.Non sono neanche le 20, ma a me sembra mezzanotte! Scendo in cucina e vado a prepararmi un toast al prosciutto e formaggio, anzi due. Li metto in un piatto e ritorno in camera, accendo la tv e cerco qualcosa di interessante da vedere. Dopo mezz'ora ho finito la mia cena ma non ho ancora trovato niente che mi piaccia.
Il suono del mio telefono mi avvisa dell'arrivo di un messaggio:
< Tesoro, spero tu sia arrivata sana e salva a casa. Ci vediamo domani! Un bacio >
< Tesoro, tutto bene, a domani. >
Rispondo a Perla e continuo a fare zapping. Un nuovo messaggio mi distrae dalla tv, sicuramente sarà Fede, non ci siamo sentite né viste da ieri...
< Ciao, scusa il disturbo, ma non volevo aspettare per poter chiacchierare ancora con te! Ho passato un bel pomeriggio, peccato sia finito... >
Non ho il numero in rubrica ma sospetto sia Luca...
Resto di sasso se ripenso alle sue parole del pomeriggio appena trascorso
Hai ragione, ero distratto! Aveva detto quando stavamo giocando a basket.
Speravo restassi ancora un po! Diceva al parcheggio del bowling.
Hai fretta di rientrare? Chissà perché me lo ha chiesto...
E ora questo strano messaggio. Non so davvero cosa rispondere. Sono davvero confusa: da una parte penso a Paolo, spero che cambi idea su di me e nel contempo mi rendo conto che non succederà mai, vista la lontananza; dall'altra c'è Luca, o almeno credo che ci sia.
No! Sto creando una storia che non esiste! Non può capitare a me! Sicuramente ha solo voglia di svagarsi fino a che non trova un'altra ragazza migliore di me! Non ci metterà molto. Sono un semplice rimpiazzo, ne sono sicura! Non può succedere a me! Io sono l'amica di tutti e la ragazza di nessuno. Magari è pure fidanzato... Certo! Non può essere diversamente.
È carino, sembra simpatico, e poi quel sorriso...
È inutile che io perda tempo a pensarci. Ho deciso cosa rispondere, prendo il telefono e comincio a scrivere:
< Non ho il tuo numero... forse hai sbagliato destinatario.>
Sicuramente non è Luca! E domenica pomeriggio e un sacco di persone passano il pomeriggio insieme... No, non è lui!
Ecco il suono di un altro messaggio:
< Spero di non essermi sbagliato, altrimenti dovrò uccidere il mio amico Roby! Cmq sono Luca. >
Oddio! Allora non ha sbagliato! E ora? Devo pensare in fretta, e non ho tempo di essere ambigua, sarò diretta e sicura di me:
< Ciao! Perché Roby ti ha dato il numero? >
< Perché glielo ho chiesto... Ti dispiace? >
< Beh, mi sembra strano, tutto qui! >
< Sono andato a riprendere la macchina, ho visto Roby...e adesso sto qui a scriverti! >
Cavolo! Non può essere vero!
< Sono costernata! Davvero! >
< Senti, ti va di vederci? >
< Quando? >
< Adesso! Ti sto scrivendo davanti casa tua! >
< Sì, certo, come no! Mi vuoi far credere che te ne stai qua fuori! Se hai voglia di prendere in giro qualcuno, trovati un'altra persona, perché io non ci casco! >
Ma quando si è mai visto un ragazzo che fa queste cose per me? Ma non ci credo proprio! È solo l'ennesimo stupido scherzo che mi fanno i miei amici.
Il suono insistente di un clacson mi distrae dai miei pensieri e subito dopo mi arriva un altro messaggio:
< Lo hai sentito il mio clacson? Ci credi, adesso? Se ti va, ti aspetto qui fuori ... >
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