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Rebecca

Erano le nove di venerdì sera. Tra meno di mezz'ora sarebbero già cominciati ad arrivare i primi ospiti per la festa di inaugurazione di casa Velere e nessuna di noi tre era ancora pronta.

Sistemai di fretta la linea dell'eyeliner mentre il mio telefono suonava con insistenza. Sbuffai: era Ruben.

Mi tormentai le dita prima di decidermi a rifiutare la chiamata. Ormai erano settimane che lo ignoravo.

"Emergenza 118" urlò Veronica.

Mi affacciai dalla mia camera con ancora il pennello dell'eyeliner e il cellulare in mano. Nello stesso momento anche Eleonora fece lo stesso. Veronica se ne stava nel corto corridoio che connetteva le nostre tre stanze con il suo unico paio di collant squarciati a metà. Indossava una gonna di jeans nera e un top rosso "Ma come diavolo hai...Vero, ma quello è il mio top?" chiesi. Avevo cercato quel top per tutta la sera per poi arrendermi a ripiegare su un top nero con gonna di pelle.

"Non lo so, l'ho trovato nel mucchio di vestiti che c'era qui" disse gesticolando.

"Voi due siete così disordinate che poi è ovvio vi confondiate i vestiti" ci rimproverò Ele.

"Si, okay ma possiamo concentrarci sul mio problema ora?"

"Vero, siamo in casa. Non metterle" risposi sbuffando.

"Non se ne parla, stanno bene con l'outfit" si lamentò lei.

"Va bene, va bene. Apri il mio armadio e prendi un paio delle mie"

Il mio telefono ricominciò a suonare. Rifiutai di nuovo la chiamata imprecando a bassa voce.

"Era Ruben, vero?" mi chiese Vero mentre frugava tra le mie cose alla ricerca dei collant che le servivano.

"Dovresti rispondergli, Becky" mormorò Ele.

"E tu dovresti cambiarti" risposi io secca. Ele era ancora praticamente in pigiama. La ragazza arrossì "E' che non so cosa mettere... mi sembra tutto troppo o troppo poco"

Vero tirò fuori dal mio armadio una tutina corta coperta di strass argentati "Questa è troppo" scoppiammo tutte e tre a ridere.

"Avete un problema più grande mie care ragazze" Simone entrò dalla porta d'ingresso con la sua solita teatralità.

"Ma come diavolo hai fatto ad entrare?" sussultò Veronica.

"Ma questo non è importante, la cosa importante è che vi siete dimenticate di comprare la vodka"

Veronica lanciò a Simone il suo paio di calze rotte "Avevi detto che te ne saresti occupato tu"

Cominciarono ad urlarsi addosso a vicenda e il mio telefono riprese a squillare.

"Okay, basta così" dissi spostando Simone dall'ingresso della mia camera "Qua vicino c'è un supermercato aperto 24h. Visto che sono già pronta andrò io a prendere la vodka. Ele, apri il mio armadio e vedi se c'è uno dei miei vestiti che ti piace, io torno subito".

Così dicendo presi il mio parka verde militare appeso all'ingresso e uscì di casa.

Cercai di fare il più in fretta possibile. Per strada non c'era già quasi nessuno e il freddo pungente di inizio dicembre mi faceva pentire di non aver messo le calze come Veronica.

Presi le ultime quattro bottiglie di vodka che erano avanzate al supermercato e mi affrettai a tornare a casa. Non sapevo bene quanta gente avessero invitato le ragazze. A dire la verità non ero nemmeno troppo entusiasta della festa: Natale si stava avvicinando e questo sarebbe stato il mio primo anno da sola.

"Rebecca" sussultai e per poco non mi cadde la busta di plastica con le bottiglie. Cazzo, era Ruben.

"Mi stai continuamente ignorando, puoi almeno parlarmi?"

Continuai a camminare verso casa. Sentivo i suoi passi dietro di me.

"Ti prego, Bebe, parlami".

Bebe. Mi voltai di scatto e per poco non mi venne addosso. "Non mi chiamare mai più in questo modo" ancora una volta ci trovavamo a pochissimi centimetri di distanza "E lasciami in pace. Devi capire che non ti voglio" "Se fossi certo di questo ti lascerei stare ma so che non è così. Comunque non ti sto seguendo. Sono stato invitato anche io alla festa per la tua nuova casa. Ci sono anche Sofia e gli altri".

Imprecai. Perché Eleonora e Veronica facevano di testa loro?

Quando arrivai all'appartamento, seguita a ruota da Ruben, la festa era già cominciata. La musica a palla e come unica luce quella violetta dei led che ci aveva prestato Dino dal locale.

Non so bene da dove arrivasse tutta quella gente ma decisi di non farmi troppe domande.

Simone mi tolse dalle mani il sacchetto con la vodka "Vuoi un drink?" disse offrendomi un bicchiere di plastica.

"No, Simo. Dove sono Ele e Vero?" chiesi guardandomi in giro.

Il ragazzo scrollò le spalle. Per lo meno avevo perso nella confusione del mio non molto grande appartamento Ruben.

"Ciao coinquilina!" dietro di me comparve Ele. In una mano aveva un bicchiere e stava a braccetto con un ragazzo riccio che indossava una camicia nera sbottonata almeno fino a metà torace.

"Questo è Mattia" biascicò. Era già andata, quella ragazza con l'alcol proprio non andava d'accordo.

Il ragazzo mi tese la mano e mi sorrise (credo, era troppo buio).

"Sai, noi ti abbiamo dato un soprannom..." cominciò Ele ridacchiando.

"Sta zitta Ele, facciamo che questo drink che tieni in mano lo prendo io eh"

Mattia continuò a sorridere e disse che sarebbe andato sul balcone a fumare una sigaretta. Tappai la bocca ad Ele prima che potesse dire qualcosa di imbarazzante e la costrinsi a sedersi barcollante sul divano. Visto che si lamentava perché voleva riavere il suo drink le piazzai in mano un bicchiere d'acqua fingendo fosse vodka.

Qualcuno fece cadere una bottiglia di rhum per terra. Per fortuna non avevamo tappeti.... Presi scopa e paletta e cercai di rimediare il meglio che potevo tra la gente che spingeva e il buio. "Becky... ti posso aiutare?" era Ruben... di nuovo lui... "Certo, levandoti dai coglioni"

In quel momento comparve anche Simone "Ragazzi, volete un drink?" disse agitando una bottiglia di sambuca che non mi ricordavo nemmeno avessimo comprato.

"No Simone, non lo voglio il tuo cazzo di drink. Voglio che voi due vi leviate dalla mia vista tipo immediatamente" sbuffai e uscì sul balcone per buttare i cocci di vetro della bottiglia che avevo raccolto. Sul piccolo terrazzo c'era solo Mattia. Ora, alla luce flebile dei lampioni, il suo visto era molto più chiaro. Sì, carino.

Mi offrì una sigaretta e l'accettai. "Allora, che stava dicendo Ele prima che tu la fermassi?" ridacchiò.

"Oh, nulla... non regge bene l'alcol... sai...."

"Becky!" Veronica mi salvò dall'imbarazzo. Aveva il viso arrossato per l'alcol e il caldo che c'era dentro casa. Poi lanciò uno sguardo a Mattia e assunse un'espressione stupita "Che ci fai tu qui?" poi scosse la testa "Oh, lascia stare, ti avrà invitato di sicuro quello sciagurato di Simone". Mi strappò la sigaretta dalle dita e prese un tiro. "Vedo che hai già conosciuto il mio misterioso Romeo"

Sgranai gli occhi. Okay, ora il drink di Simone mi serviva eccome. Lanciai a Mattia una breve occhiata. Non sembrava a disagio né in imbarazzo. Sfoderò un altro sorriso che ora mi sembrava solo arrogante.

"Vero, mi accompagneresti un secondo in bagno?"

"Sto fumando..." replicò lei. Le presi la sigaretta e la spensi nel portacenere. "Ora non più"

La trascinai in bagno facendo lo slalom tra le persone. Mi chiusi la porta alle spalle. "Vero, tu sai che il tuo Romeo è il Mattia di Ele?"

La mia amica mi guardò incredula "Non è divertente"

"No, non lo è. Non so come dirlo anche ad Ele"

Vero si mise a giocherellare con uno dei suoi braccialetti. Concordammo che ne avremmo parlato con Ele la mattina seguente. Tornammo fuori nel caos della festa e, proprio mettendo il piede fuori dal bagno, la prima cosa che vidi fu Mattia. Era seduto sul divano con le gambe di Ele accavallate sulle sue. Anche Veronica lo vide.

Prese la sua giacca dall'appendiabiti all'ingresso e uscì di corsa di casa. Imprecai e raggiunsi Simone in cucina, alle prese con un'altra bottiglia di sambuca. "Ora avrei bisogno di un drink e di un favore" dissi lasciandomi scivolare su una sedia. Simone mi riempì un bicchiere "Dimmi".

"Potresti andare a cercare Vero? È uscita di corsa di casa e non posso lasciare Ele da sola qui"

Era già mezzanotte passata e i nostri vicini non avrebbero sopportato la musica alta e le grida ancora per molto quindi, per mia immensa gioia, la festa finì poco dopo. Di Vero e Simo ancora nessuna traccia mentre Ele era andata ad accompagnare Mattia alla moto. Erano rimasti appiccicati tutta la sera.

Accesi le luci e guardai il disastro a cui era ridotto il salotto: bicchieri ovunque, tovaglioli di carta incollati al pavimento appiccicoso di alcol.

Sbuffai senza nemmeno rendermi conto che, appoggiato al muro vicino all'ingresso, c'era ancora Ruben.

Mi versai un bicchiere di un alcolico qualsiasi che trovai abbandonato in giro.

"Ora che la festa è finita puoi ascoltarmi?" mi chiese Ruben.

Mi prese un colpo e per poco non feci finire anche l'alcol nel mio bicchiere per terra.

Ero stanca: l'unica cosa che volevo fare era dormire ma Ruben mi stava esasperando.

"Avanti, parliamone. Così magari ti deciderai a lasciarmi stare dopo"

Ruben si avvicinò a me "Non ti lascerò mai stare"

Man mano che avanzava verso di me il mio cuore accelerava di un battito. Ero paralizzata, in mezzo al salotto.

"Becky, io non posso toglierti dalla mia testa e so che nemmeno tu ci riesci"

Una delle sue mani sul mio fianco. Mi attrasse a lui. Il mio bacino pressato contro il suo, la testa pesante per l'alcol. Il suo profumo, l'odore di fumo. Tutto si condensò nel suo battito che andava a tempo con il mio.

Ci guardammo negli occhi "Sai che noi siamo fatti per questo, noi siamo fatti per stare assieme"

Poi le sue labbra sulle mie. Per la prima volta mi sembrò giusto. Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare. Non riuscivo a pensare a nulla se non a lui. Fu come se un peso mi scivolasse di dosso. Le sue mani che correvano lungo la mia schiena. Mi persi nel nostro ritmo mentre le mie mani scendevano senza che le potessi controllare verso la sua cintura. La slacciai.

"Ci distruggeremo a vicenda" mormorai sulle sue labbra. Debole tentativo di resistenza.

In pochi istanti i nostri vestiti erano per terra.


SPAZIO DELL'AUTRICE:

Hey pupe e pupi! Come va la vita?

Siete almeno un po' scioccati dalla rivelazione sul misterioso Mattia/Romeo o ve l'aspettavate?? Chissà... magari tutto questo rovinerà il rapporto tra Ele e Vero oppure una delle due si farà indietro... voi che dite? quale coppia preferite?

E Rebecca, invece, alla fine ha ceduto a Ruben...

Insomma, fatemi sapere che ne pensate del capitolo! A mercoledì prossimo XOXO

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