"Curiosone! Non impicciarti nei fatti degli altri!"

"Fatti gli affari tuoi!"

"Pensa per te!"

"Non sono faccende che ti riguardano! Stai alla larga!"

Spesso, le domande insistenti di chi vuol sapere troppo sono fastidiose. Ognuno ha qualche segreto personale che non vuole rivelare a nessuno e ritrovarsi il becco dell'impiccione tra questi è sempre seccante. 

Il ficcanaso è curioso, troppo curioso, ma tutti dobbiamo conservare un po' di curiosità. 

La curiosità, qualità molto diversa dalla voglia di conoscere un pettegolezzo, è una delle caratteristiche umane più importante. 

Senza la curiosità, molte cose non sarebbero state scoperte. Se non fosse stato curioso di conoscere la forma del nostro pianeta, Colombo non avrebbe elaborato la teoria della rotondità del mondo.Se non fosse stato curioso di avere la conferma che la Terra fosse rotonda, Colombo non sarebbe partito per le Indie. Se non fosse stato curioso di intraprendere quel viaggio, Colombo non sarebbe giunto in America. Se non fosse stato curioso di guardarsi attorno e ispezionare il cielo sotto cui viveva, Galileo Galilei non avrebbe scoperto i satelliti di Giove.   

Senza la curiosità, i bambini non scoprirebbero il mondo. 

E' da loro, ingenui apprendisti eppure saggi insegnanti, che dobbiamo imparare. Non dobbiamo avere la curiosità del ficcanaso, né quella dell'inventore: dobbiamo avere la curiosità dei bambini.   

Non è necessario che usiamo la  curiosità per scoprire nuovi continenti, pianeti sconosciuti o oggetti complessi. Non è degno di noi usare la curiosità per intrufolarci nell'intimità degli altri. Ma è quasi un dovere quello di accogliere gli stimoli che la vita quotidiana ci offre, approfondendoli con interesse, per sfruttare a fondo la capacità di essere curiosi.