[tre]
Esco dalla presidenza con un diavolo per capello, sarà meglio scendere al piano di sotto per rientrare in classe, il lato positivo di essere stata dal preside (se davvero può esserci un lato positivo) è che mi ha trattenuta nel suo ufficio per tutta la seconda ora di educazione fisica dove di solito facciamo stretching e addominali, roba che odio, troppo faticosa e dolorosa.
La campanella è suonata da circa venti minuti, se non sbaglio adesso dovrei avere chimica o biologia, non ricordo, fatto sta che dovrei sbrigarmi.
Sto camminando alla velocità di una lumaca, Brook la bella addormentata dovrebbe darsi una mossa se non vuole avere un'altra nota disciplinare cosa che se permette non mi sembra assolutamente il caso.
Arrivo davanti alla porta della mia classe e busso perché è già chiusa, spero solo che non mi dia un ritardo.
Dopo un sonoro ‘avanti’ del professore apro la porta per poi richiudermela alle spalle.
-Buongiorno signorina Clark, vada a sedersi al suo posto e si metta in pari con gli appunti-
Mi intima il professore con voce autoritaria, dopodiche riprende a scrivere una serie di numeri e lettere astruse sulla lavagna, non vado male a chimica, anzi direi che sono piuttosto brava, ma sarebbe d’aiuto seguire le spiegazioni dall’inizio.
Mi siedo al banco accanto ad Emma, dietro di noi ci sono Chris e Andrew, che sono seduti vicini. Sinceramente non capisco cosa ci trovi di tanto interessante Ethan in Christian, è un ragazzo davvero inquietante a parer mio.
Per tutta l’ora cerco di stare attenta per quello che posso, ma non riesco a farmi passare la rabbia:
nè per la reazione di Jade in palestra nè tantomento per la ramanzina del preside, che, fra parentesi era rivolta solo a me.
‘Non possiamo permetterci di dare una punizione alla figlia del finanziatore di questa scuola’.
Lei non ha alcuna punizione da scontare, né una nota disciplinare né un cazzo di niente.
Solo perché è una viziata figlia di papà, ormai la società dove viviamo è tutto un giro di favori e roba così, è tutto in mano ai ricchi. Ma che merda.
Finalmente suona la terza campanella e io mi rendo conto di aver pensato solo agli affari miei durante quest'ora.
Si parte bene!
Inizia la ricreazione e finalmente posso uscire a respirare un po’ d’aria fresca, forse mi tranquillizzerò una buona volta, sistemo le cose nella mia borsa e tiro fuori il cellulare per guardare se ho notifiche, messaggi o roba del genere.
-Ei brook, allora? che ti ha detto la preside?-
Ethan si siede sul mio banco con le game penzoloni, mi accarezza i capelli e sorride, il suo sorriso è davvero tranquillizzante.
Appoggio i gomiti sul tavolo e sbuffo guardandolo negli occhi
-Punizione- dico infine alzando gli occhi al cielo
-Ah, che devi fare?- domanda con aria interrogativa spostando la testa da un lato
-Bhe per ora nulla, devo solo stare a disposizione dei prof per le ripetizioni, cioè se qualche prof mi chiede di aiutare qualcuno di classe o non, devo farlo- sbuffo di nuovo.
Odio dare ripetizioni, è la cosa che odio di più della scuola, bisogna sempre organizzarci su ogni tutto:
‘vengo io da te?’ ‘vieni tu da me?’ ‘dove ci troviamo?’ ‘cosa devo portare?’ è uno stress, e per giunta non si resce mai a trovare un accordo, e come se non bastasse la maggior parte delle volte non servono a nulla perchè non si impara la bencheminima cosa.
Solo perdite di tempo.
Ethan scoppia a ridere e io gli tiro un pungo leggero sul braccio
-Smettila, non è divertente- dico mettendo su un finto broncio
-Oh si che lo è, vederti incazzata è sempre divertente-
scoppia a ridere di nuovo e si tiene le mani sulla pancia, è una cosa davvero così divertente?
-Brook, Ethan volevo sapere, verdì sera siete liberi?-
domanda Megan, che non avevo visto arrivare, interrompendo le risate di Ethan
Lui mi guarda e io annuisco
-Credo di si, perché?- chiede lui
-Oh avevo organizzato una festa alla discoteca centrale,visto che faccio diciannove anni, se vi andava di venire anche voi, ditelo anche a Emma-
Dice lei sfoderando un bellissimo sorriso.
Megan è una ragazza dolcissima, sorride sempre a tutti ed è davvero gentile, dovrei imparare da lei, così finirei un po’ meno spesso dalla preside e riuscirei a mantenere l’autocontrollo con Jade.
No, okay scherzo. Mantenere la calma con quella arpia è seriamente una cosa impossibile, se mai ci riuscirò dovranno mandarmi ai ‘ginnes world record’!
-Già! Venerdì è il tuo compleanno!! ma certo che veniamo, io e Emma ti compriamo un regalo super, è da un mese che l’abbiamo adocchiato, e questa è l’occasione giusta per comprartelo!- Dico io battendo le mani a mo’ di bambina di quattro anni, a volte sono davvero infantile, me lo dice sempre Ethan.
Lei sorride e mi abbraccia sussurrandomi un ‘grazie’ nell’orecchio
Fortunatamente le due ore successive trascorrono in fretta e io sono veramente felice di uscire da quella specie di carcere che chiamano scuola, non ce la faccio davvero più, questa giornata è stata a dir poco pesantissima!
Recupero Emma e mio fratello ed entriamo tutti e tre in macchina per tornare a casa.
Finalmente siamo arrivati, sono in camera e penso che questo sia per adesso il momento più bello della giornata.
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Emma è distesa sul letto a pancia in giù a messaggiare col cellulare mentre io sto finendo di fare la relazione che ci hanno assegnato per domani, ultimamente mia sorella è sempre attaccata a quel telefono e sparisce in ogni situazione, anche oggi a ricreazione non l’ho mai vista, appena può, prende e se ne va, ma che cazzo ha di così interessante da fare?
-Io esco, a dopo brook- si avvicina e mi stampa un bacio sulla guancia forzando un sorriso, non sembra che vada a fare qualcosa di così tanto interessante, si è comunque scordata completamente di quello che dovevamo fare oggi
-Ma non dovevamo andare a prendere il regalo per Meg?-
Domando io con aria infastidita, non può davvero esserselo scordato! Glielo ho detto mille volte dall’ora di pranzo ad adesso.
-Emh.. dai Brook vai tu, anzi no andiamoci domani, scusa ma oggi proprio non posso-
Dice, mi saluta un’altra volta e scende di corsa le scale.
Okaaay.. quella ragazza mi farà uscire di testa un giorno o l'altro.
Scuoto la testa per allontanare il pensiero e tornare a concentrarmi sul lavoro che stavo facendo.
Sono le cinque e Emma non è ancora tornata, chiamerei Megan per chiederle di uscire ma so che è molto indaffarata con i preparativi della festa, non ho per nulla voglia di restare a casa ma mi rassegno e scendo in salotto per guardare un po’ di tv.
A quest’ora su Mtv danno ‘16 anni e incinta’ mi fa morire dal ridere quindi decido di guardarlo, penso sia l’unica cosa decente che danno di pomeriggio, Ethan dice che è una cazzata disumana, effettivamente lo è, ma a me fa ridere.
Mentre vado a prendere qualche patatina per accompagnare la mia maratona di programmi tv scemi, sento il portone chiudersi, mi affaccio in corridoio e vedo Emma che è appena tornata, non sembra avere una bella cera, ha anche tutti i capelli spettinati.. Avrà fatto una corsa ..
-Ciao brook, ciao Ethan sono a casa!!-
Urla dal piano di sopra, entra in camera e sbatte la porta.
Ma dov’è finita la mia Emma? La mia migliore amica nonché mia sorella gemella che mi dice sempre tuttissimo di quello che le succede?!
Bhe si, è la sua vita, è grande e può fare tutto ciò che vuole, ma adesso comincia un po’ a stancarmi sinceramente, penso che ne parlerò con Ethan, ma adesso non ho assolutamente voglia né di incazzarmi né di pensare troppo, direi che la giornata è già stata abbastanza piena.
And so, adesso Brook ti calmi e affoghi i tuoi dispiaceri in una busta di patatine guardando ‘16 anni e incinta’ .. direi che come pomeriggio da depressi è più che sufficiente.
**Hei PEOPLE!
nuovo capitolo postato.
spero vivamente che sia uscito fuori qualcosa di almeno accettabile ahaha!
Grazie a tutti u.u
Ciao Ciao**
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