Piccola nota:
Sera Wattpad!
Lo so, è un po' che non aggiorno ma, come vi ho detto, ultimamente sono davvero molto impegnata... Non vedo l'ora di liberarmi e tornare a pubblicare regolarmente, per davvero!
Ma comunque, stasera ci sono, no? Perciò, dato che non mi è passata la voglia di consigliarvi la canzone da ascoltare mentre leggete il capitolo, stavolta vi suggerisco "Emperor's New Clothes" dei Panic! At The Disco... è epica!
E adesso, beh, vi lascio a Clare e al capitolo.
Buona lettura!

I miei passi rimbombano nel corridoio, pesanti e veloci.
Voglio andarmene.
O, perlomeno, stare da sola. Non riesco più o sopportare la compagnia di nessuno, non adesso.
Insomma, chi cavolo si crede di essere Tom? Okay, certo, sarò pure a casa sua, ma non può dirmi di smetterla di fare domande!
Dopotutto, non ho chiesto io di essere qui, non in questo modo.
Abbandonare tutto, tutti, senza dare nemmeno un accenno di motivazioni a nessuno. Non credo gli piacerebbe trovarsi al mio posto. Anche perché io stessa mi ritrovo rinchiusa in quel gruppo di disinformati: non so perché sono qui, nessuno si è premurato di dirmelo nonostante io abbia cercato più volte di capirlo.
Eppure, una qualche motivazione la devo avere avuta quando sono scesa da quella stramaledetta finestra, no? Perché volevo seguire Alex? Magari perché non ne potevo più della routine di tutti i giorni? Oppure perché troppo sconvolta dai fatti accaduti da quando Alex mi ha regalato il diario? O, di nuovo, solo perché avevo bisogno di essere speciale almeno per una volta?
Cavoli, non lo so.
Ho come l'impressione di non sapere più niente, non da quando tutto questo è iniziato: un po' come se qualcuno si fosse divertito a farmi un qualche strano scherzo che comportasse il mio non capire più nulla.
Mi accascio per terra, la schiena appoggiata contro il muro freddo mentre le lacrime mi appannano lo sguardo.
Certo che è strano vedere come, proprio le persone che dovrebbero e potrebbero aiutarti in questi momenti, siano sempre le prime a peggiorare le cose.
Tiro su col naso, cercando di non scoppiare a piangere come una bambina a cui hanno rubato la bambola preferita, quindi sospiro, alzandomi in piedi.
Odio non capire e... beh, se voglio che le cose inizino ad avere almeno una parvenza di senso non posso rimanere qui senza fare nulla.
Ricomincio a camminare, i passi lunghi e regolari per cercare di dare un ritmo meno impetuoso a tutto, le mani incastrate fra i capelli come per trovare un pensiero da cui iniziare a ragionare.
"Se, da quel poco che ho capito, riesco ad entrare nei libri - inizio a bisbigliare tra me e me, sorprendendomi non poco non appena mi rendo conto di avere già qualche idea da cui partire - Dovrò pur trovare la risposta ad almeno uno dei miei problemi dentro uno di loro, no?"
Aspetto qualche istante in silenzio fino a quando, all'improvviso, un sorriso mi si dipinge sulle labbra: non è poi così male come inizio! Anzi, ora che ci sono, quasi mi chiedo come abbia fatto a non pensarci prima. In fondo era così semplice!
Il mio passo accelera sempre di più, lasciandosi indietro il ritmo rilassato e calmo di pochi secondi fa: che bello! Che bello avere finalmente una risposta, anche se, per il momento, puramente teorica e...
Mi fermo di colpo: già, teorica. Perché dopotutto, chi mi garantisce che esista un libro del genere? E, in caso esistesse, perché dovrebbe essere proprio qui? Ci sono un milione di altri posti in cui si potrebbe trovare... Cavoli, perché devo sempre trovare qualcosa che non funziona?
"Fantastico - mormoro, i denti stretti - Illudersi per un momento di aver trovato un punto di partenza stabile era troppo complicato, vero Clare?"