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마지막 편지

Aveva pianto tutto il giorno, addormentandosi qualche volta a causa della stanchezza. Era accoccolato contro il muro della camera da letto e la sua maglietta, che un tempo era stata bianca, era completamente sporca, sciupata e bagnata delle sue lacrime. Jungkook si sfregò gli occhi, guardando casualmente il televisore davanti a sè. Non sapeva più cosa avrebbe dovuto provare.
Stava ancora tenendo tra le mani la fotografia che gli era stata fatta da Taehyung e, talvolta, la girava giusto per rileggere quelle due parole scritte con così tanto sentimento solamente per lui.

Sentì le lacrime risalirgli agli occhi, solo a pensare a quanto avesse dovuto soffrire Taehyung a causa sua. Non riusciva a credere al fatto che lo avesse realmente ferito così tanto, al punto da fargli perdere completamente la fiducia che nutriva in lui e da indurlo a sospettare che lo stesse tradendo. Non riusciva a credere al fatto che se ne fosse completamente andato semplicemente perché non si sentiva abbastanza.

Lanciò uno sguardo all'orologio sul muro, afferrando lentamente il diario ed accarezzando la copertina con dita tremanti. Era finalmente ora.
Fece qualche respiro profondo, tentando di calmarsi, prima di gettarsi in quel turbinio di dolorose emozioni che sapeva non gli avrebbe lasciato scampo. Chiuse gli occhi, aprendo il diario e girando con lentezza le pagine.

Sorrise dolcemente nel rileggere le vecchie pagine. Lesse la prima, poi la seconda, ed andò avanti finché non raggiuse quella in cui Taehyung iniziava ad esprimere il suo dolore. Saltò quelle parti, troppo dolorose per lui, finché non raggiunse quella che gli era stata destinata per quel giorno. Chiuse nuovamente gli occhi, sperando che quelle parole non lo avrebbero fatto soffrire come le volte precedenti.

"Ciao, Jungkook.
Come ti senti oggi? Il giorno in cui potremo finalmente rincontrarci si sta avvicinando! Non sei emozionato?
Oh, giusto. Forse sei troppo impegnato con Yoongi hyung e con il lavoro, per preoccuparti di me. Sai, la notte scorsa ho pensato a molte cose, che includevano me e te. Noi. La nostra relazione. L'amore che io provo per te, ma che tu sembri aver dimenticato. Sai qual è il problema, però? Io lo so che non è vero. Lo so, ma, allo stesso tempo, è come se mi imponessi di non crederci.

Sono così confuso, non ci capisco più nulla.
Voglio stare accoccolato a te, baciarti con, oh, così tanta passione, abbracciarti talmente forte da farti perdere il fiato, appoggiarmi al tuo fianco senza avere la sensazione che tu, in realtà, mi stia detestando.
Io ti amo così tanto, non riesco a sopportare tutto questo. Voglio uscire assieme a te, così come facevamo quando ancora eravamo felici assieme. Voglio andare al centro commerciale, comprare dei libri e dei DVD, per poi andare a prendere un gelato assieme. Quando ci rincontreremo, ti prego, comprami del gelato. Sono abbastanza sicuro che, nel posto in cui dovrò stare, non ce ne sarà affatto. Oh, aspetta, forse è meglio se dico 'se vorrai ancora stare assieme a me'. Sì, così è perfetto.

Ti prego non dimenticarti mai che ti amo.
Ti amo davvero tanto.
Ti amo e non smetterò mai di ripetertelo.
Perché ti amo."

Jungkook sospirò lentamente.
Quel capitolo era come un'enorme montagna russa di emozioni che non riusciva a decifrare; neanche Taehyung era stato in grado di ben spiegare cosa stesse provando, da quanto fosse confuso. Chiuse gli occhi e respirò profondamente nel pensare alla sua dolce anima gemella che soffriva in quel modo per paura di non essere amato.

In quel momento, Jungkook desiderava ardentemente prendere qualcosa a pugni, giusto per sfogarsi, ma la sua mano era ancora livida e dolorante da quando aveva colpito la lampada, pochi giorni prima. Ora che ci pensava, non aveva ancora pulito i frammenti di vetro che si erano sparsi per terra.
'Taehyung potrebbe farsi male.' Pensò, sfregandosi gli occhi.
'Non appena finisco di leggere questa pagina, andrò a pulire tutto.' Annuì con calma, riprendendo la lettura.

"Sai, sei davvero vicino a me ma, forse, non lo hai ancora realizzato. Questo indizio dovrebbe farti capire tutto (o, almeno, lo spero). So che sei intelligente, capirai di sicuro.
Ma, prima di darti l'indizio, vorrei farti notare una certa cosa; hai presente che nelle ultime due lettere sono stato assai arrabbiato con te, vero?"

Jungkook corrucciò le sopracciglia, confuso. Sì, lo sapeva, ma cosa c'entrava con tutto ciò?

"Ora, potresti aver notato che, oggi, sono molto più calmo rispetto ai giorni precedenti."

Sì, se ne era piacevolmente accorto. Questa volta, non lo aveva accusato di nulla e non aveva neanche dimostrato un comportamento eccessivamente triste. Cosa voleva dirgli?

"Ora ti spiegherò tutto.
Inanzitutto, ho imparato a stare più calmo. Ho smesso di essere così sospettoso nei tuoi confronti (se avessi continuato, non penso sarei stato in grado di reggere tutta quella pressione) ed ho realizzato che ti amo ancor più di prima. Ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo, sono così felice di essermi innamorato di te e che tu mi abbia ricambiato. Mi sento felice, solo pensandoci.

Ora, la seconda cosa. È molto più importante. È il tuo indizio.
Il luogo in cui mi troverò è un posto in cui ho passato un lunghissimo periodo della mia vita, è un posto che considero la mia seconda casa, è un posto in cui torno ogni qualvolta mi sento triste o depresso. Questo è il posto in cui, un giorno, mi piacerebbe vivere assieme a te.
Questo è il posto più piacevole del mondo.
Ti prego, dimmi che hai capito."

Jungkook si sentiva di nuovo sull'orlo delle lacrime. Non riusciva a capire, era tutto così vago e nulla pareva avere un senso. Affondò il viso tra le mani, tirandosi i capelli con fare frustato.
"Suvvia, Jungkook, pensaci. Taehyung ha fatto tutto questo solo per te. Avanti, non deluderlo più di quanto tu non abbia già fatto. Pensa Jungkook, pensa!"
Ma non ci fu verso. Tirò su con il naso, singhiozzando un poco.
'Speriamo che i prossimi punti mi aiutino a capirci qualcosa.'

"Jungkook, questa sarà l'ultima lettera.
Ti prego, trovami.
ㅡTaehyung.'

Il mondo iniziò a girargli attorno.
"Aspetta, cosa?" Sussurrò.

"M-Mi stai prendendo in giro?" Rise, sentendosi impazzire.

"Non può essere vero." Afferrò il diario, sfogliandone rapidamente le pagine.

"Ci rimangono ancora alcune pagine, questa non può essere la sua ultima lettera..." Disse, girando nervosamente tutte le pagine. Tutto oltre a essa era completamente bianco, non c'era neanche una piccola scritta. Neanche un segno a matita. Nulla.

Jungkook scoppiò a piangere, non sapendo più cosa fare. Taehyung credeva in lui, era sicuro che il suo ragazzo lo avrebbe ritrovato. Era certo che, un giorno, la porta si sarebbe aperta per rivelare un bellissimo ragazzo sorridentr dai denti da coniglietto.

E Jungkook voleva che questo suo desiderio si avverasse.









• • •

Foglie ormai secche stavano volteggiando leggiadre nell'aria, trasportate dal vento. Il sole brillava timidamente oltre la spessa coltre di nuvole scure, mentre pesanti gocce di pioggia impattavano al suolo. Un paio di bellissimi occhi castani e profondi scrutavano con attenzione l'ambiente a sè circostante, diventando lentamente umidi di lacrime. Un breve, quasi inudibile sospiro abbandonò le sue labbra, mentre si passava la mano tra i capelli. Un latrato lo fece girare, con un piccolo sorriso dipinto sulle labbra. Un cane si avvicinò al suo padrone, nella speranza di rallegrarlo almeno un poco.

Taehyung era seduto a terra, accarezzando lentamente la testa del cane accanto a sè mentre guardava attentamente fuori dalla finestra.
"Non sono sicuro che vada bene che tu stia in casa con me... ma dopotutto fa troppo freddo per lasciarti fuori, vero?" Disse dolcemente, sorridendo nel vedere il cane che gli leccava con affetto la mano.

Il ragazzo dai capelli castani poggiò il mento sulla sua mano, cantando piano alcune parti di una canzone che ricordava aver sentito un po' di tempo fa.

I miss you, when I say that,
I miss you even more.

Taehyung si alzò in piedi ed andò verso la sua camera da letto. Aprì la porta e vi entrò, osservando le pareti dipinte di un pallido color crema, decorate da varie cornici contenenti foto sue e di sua nonna o di lui e Jungkook assieme. Il ragazzo guardò una delle foto dell'altro, per poi avvicinarglisi.
"È passato così tanto tempo, Jungkook. È ora che tu venga a trovarmi."

Sorrise, lasciando che delle lacrime gli scorressero lungo le guance ormai pallide e smunte.
"Ovvio, se sei ancora innamorato di me. Se non sei troppo impegnato per realizzare la mia mancanza..." Si interruppe, deglutendo piano. "Forse sei troppo impegnato con Yoongi hyung."

Taehyung smise di parlare, scoppiando a piangere.
"P-Perché, Jungkookie? S-So che non sei cattivo, so che mi ami, è solo che..."

I'm looking at your photo,
but I still miss you.

"Ti amo così tanto e voglio davvero che tu mi trovi al più presto possibile... Pensavo che il tempo passato qui mi avrebbe fatto dimenticare ciò che provo per te, ma invece..." Crollò sulle ginocchia, piangendo ancora più forte; "Invece ho realizzato che ti amo più di chiunque altro al mondo, ed ho così tanto bisogno di te..."

I wanna hold your hand,
And go to the other
side of the Earth,
To end this winter.

Taehyung si portò le ginocchia al petto, piangendo come un bambino. Cercò di calmarsi, respirando lentamente, ma non ci riuscì. Aveva bisogno di Jungkook.
Aveva bisogno di abbracciarlo, di riempirlo di baci e di dimostrargli tutto il suo amore, fregandosene qualora avesse provato ad obiettare. Aveva bisogno del suo fidanzato, la persona che amava e di cui si fidava di più al mondo. La persona che lui amava considerare la sua anima gemella.

ㅡHow much longing
has to fell like snow,
For spring days to come?

"T-Ti prego, Jungkook, ti prego trovami. Ho bisogno di te. Ho così tanto hisogno di te."



[ 마지막 편지 ㅡ ultima pagina ]

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