Ospiti inattesi
Stava sorseggiando il suo bicchiere di vino, mentre osservava silenzioso i suoi bizzarri colleghi riuniti nel salone. Memei, e il suo manipolo di teppiste/terroriste. I fratelli Valentine, e il loro manipolo di Ghoul addestrati. Pure lui si serviva di Ghoul, ma solo per i casi di assassinii implssibili: per il resto lui lavorava pulito. Nessuno poteva risalire a lui, perché nessuno ne sapeva di lui, né lì, né in qualsiasi altra parte del globo. Essendo alieno, tutti lo conoscevano solo come Freezer. Spietato per i colleghi, un mostro per la polizia. In ogni modo, nessuno lo voleva contro, a parte quel moccioso con un solo occhio da Ghoul. Un anno prima aveva messo fine al suo geniale piano di conquista di Gotham, e solo al ricordarselo, il piccolo alieno con le corna e la coda fremeva di rabbia.
Fu in quel mentre dei suoi pensieri omicidi, che arrivò finalmente Byakuran Whitespell.
- Ce ne hai messo di tempo, Whitespell. Memei voleva bombardarti con un Bazooka. Parole sue.- commentò beffardo l'alieno.
Memei commentò irritata:- Chiudi il cesso, capra.-
- Oh, per favore. Non ci sarebbe mai riuscita...- disse con ironia l'albino...
Memei si accigliò divertita:- Oh, tu credi? Hai un ego così grosso... È difficile non prendere la mira.-
Luke Valentine commentò:- Disse quella con le tette a bomba.-
- Per favore, un po' di contegno. Non siamo qui a parlare d'affari?- rispose lui.
Freezer annuì:- Esatto. E devo dire che è un miracolo che non abbia ammazzato i tuoi colleghi per la noia.- concluse prima di bere un sorso dal suo calice.
Memei si massaggiò le tempie:- Come se non bastassero i nostri problemi con i nostri fondi... Ora Lelouch ci sta con il fiato sul collo.-
- Pff. Lelouch. Non è un pericolo come sembra.- disse l'albino con sufficienza.
Freezer lo fissò duro:- Forse i cavilli di Tribunale sono un vantaggio all'arringa... ma la presenza della Diplomatica e degli Affari Interni ci rovina il contrabbando. E gli affari vanno a male da un po'...-
In quel mentre entrò uno degli scagnozzi di Freezer, un certo Ginew, che esclamò:- Lord Freezer, signore! Un certo tizio chiede di conferire con voi in videochiamata.-
- Digli che non abbiamo tempo da perdere con i leccapiedi.- sbottò lui.
- Signore, dice di avere i vostri soldi.- protestò lui.
Tutti rimasero a fissare l'alieno, che dopo aver fino di sorseggiare il suo Pinot, si decise a sospirare:- Che entri.-
Portarono un PC aperto su Skype, con la faccia di un ragazzo coreano in posa per la chiamata.
"Ehilááá, salve a tutti signori"
Freezer commentò:- E lei chi sarebbe? Ha un aspetto familiare?-
"Permettetemi di presentarmi, io sono Lau. Il mio nome le dice qualcosa?"
- È arrivato il pagliaccio...- borbottò Byakuran, cercando di non farsi sentire
"Signor Byakuran, la prego, un po' di cortesia, non mi sembra il caso di offendere".
- Io non stavo offendendo nessuno.- disse
Freezer urlò, imbufalito:- Che c'entra lei con i nostri soldi insomma!-
"Mmh..." fece lui con aria pensierosa
"Eheh, sa, io sarei uno di quelli che lei e i suoi compari chiama mafiosi"
Memei sbraitò, inviperita:- Dicci quel che sai, finocchio! Dove hai messo i nostri soldi?-
"C'é tempo per tutto, voglio proporvi un gioco, se vincerete vi darò i vostri soldi"
Freezer si massaggiò le tempie:- Ottimo. Prima il bamboccio che gioca all'avvocato, ora il coreano ritardato che vuol giocare online!-
I Valentine commentarono:- Ehi, quindi hai tu i nostri soldi o no?-
"Suvvia calmatevi, ascoltate prima la mia richiesta. Il gioco consiste nel cercarmi, non appena mi troverete forse vi darò i vostri soldi"
Freezer sorrise gelido:- Quindi devo sorvolare il globo finché non ti ammazzo? E come facciamo a sapere che non ci stai mangiando sopra, il nostro malloppo?!-
"Mi guardi negli occhi. Le sembro un bugiardo? Le do la mia parola che se mi troverete forse le restituirò i soldi"
- E fino ad allora i soldi saranno al sicuro?-
"Probabile"
Fu allora che tutti udirono una risata. Giovane, immatura, piena di ironia. Dei passi accompagnarono l'avvicinarsi del suono, finché alla soglia non apparve una ragazza vestita come una Gothic Lolita, i capelli legati in due codini e un occhio minaccioso...
- Questa è bella! E io non avrei il senso dell'umorismo?!-
"Lei é?"
Un colpo di moschetto ruppe lo schermo, mentre la ragazza commentava:- Imbranato.-
- Oh, e cosa ci farebbe qua una piccola Lolita?- chiese Byakuran
- Oh, Whitespell senpai...così maledettamente kawaii!-
Gli uomini dei mafiosi stavano per circondarla, ma Freezer li fermò con un gesto deciso:- Fermi, deficienti! Vedete il pendolo che la ragazza ha al collo! È un Clock Rot, un gioiellino della Louisiana. Se qualcosa altera il suo battito cardiaco, siamo morti.-
- Oh, il delizioso Freezer, il temuto killer alieno! A New Orleans veniva chiamato il Pinguino, mi hanno detto!-
Memei si mise a sghignazzare e solo allora la ragazza la fissò inquietante:- Oh. La viola in Missouri veniva chiamata Mamma Oca, invece.-
Luke Valentine chiese:- E tu saresti?!-
- Oh, che sciocca! Io sono Joker! Piacerissimo! Posso sedermi?-
- Joker? Mi sembra di aver già sentito questo nome...- disse l'albino.
- Ma non mi sovviene il perché... Comunque, cara Jocker, siediti pure. E piacere.- rispose alla domanda della bambina.
- Grazie per la cortesia, Byakuran-senpai. E per il vestito.- disse lei sedendosi.
Freezer chiese, curioso:- Che c'entra il vestito?-
- Oh, non lo sa? Me l'ha comprato il Signor Byakuran. Su gentile concessione dei 68 milioni prelevati dalla sua banca oggi.-
- Sono contento che i miei soldi siano stati spesi così bene, Lady.- disse Byakuran, con un velo di sarcasmo e rabbia nella voce.
Freezer rise di gusto:- Mi sta già simpatica! Coraggio... Cosa propone?-
Kurumi cominciò a parlare:- Signori... riportiamo indietro l'orologio di un anno. I fighetti della diplomatica... I burocrati del dipartimento... I ciccioni imprenditori... Non si avvicinavano a voi se non per corruzione... o per vanagloria. Che è successo? Vi son cadute le... oh, scusi, Memei, voi non le avete le palle!- esclamò mettendosi a ridere.
- Comunque, scherzi a parte... Io so perché vi rintanate in questi buchi di condominio per parlare di giorno... perché i vostri Ghoul sono diminuiti di gusto e numero. È... One Eye il problema.-
Memei sbuffò:- Cialtrona!-
Joker insistette:- Sapete perché vi fa il culo, quel moccioso?-
Nessuno rispose e allora proseguì euforica:- Perché lui è come noi. Non conosce giurisdizione! Non conosce limiti! E quel coreano, che si crede furbo... Lo troverà e lo spremerà come un limone marcio! Lelouch Lamperouge, Yagami... Loro sono l'inizio! Presto tutti, pur di assomigliare a quell'orbetto si atteggeranno a vigilanti. E voi perderete tutto!-
Fece una pausa:- Non ci resta che una cosa da fare!-
- Cosa, piccola Lady?- chiese molto curioso Byakuran
Sorrise folle, dicendo:- Uccidere il Ghoul One Eye!-
Memei si mise a ridere, isterica:- E allora perché non lo fai tu?!-
La ragazza fece spallucce:- Se so fare bene una cosa, perché farla gratis?-
- La piccola non ha tutti i torti... neanche io lo farei. E allora, Lady, cosa te ne verrebbe in tasca?- chiese
- Oltre a non avere più quel vigilante tra le palle, ovviamente.- aggiunse
Lei sorrise, ridanciana:- La metà. Di tutto.-
I Valentine sghignazzarono:- Che è, scherzi?-
- Non scherza, razza di incapaci.- rispose rabbioso lui.
- Non credo proprio.- ammise lei seria.
- Non pensi che la metà di tutto sia troppo, piccola Lady? Vuoi spennarci tutti?- aggiunse ringhiando
- Ehi, vi libero in un colpo di ogni problema. Mi sembra il minimo.-
Freezer ammise:- Non è orribile come idea...-
Han Valentine si alzò, furioso:- E se ci rifiutassimo?-
- Zitto idiota, mi sembra di aver capito che non sia negoziabile.-
Byakuran rise alla fine:- Piccola Lady, nonostante l'età sei molto intelligente!-
- Grazie, ma...-
La ragazza si avvicinò al Valentine e sorridente ammise:- Beh, non voglio creare discordia in un così bel gruppo... una stretta di mano?- disse porgendo la mano a Han.
Nel momento in cui gliela strinse stupito si alzò un fumo puzzolente, intorno a loro e Joker sghignazzò:- Che stretta acida, Valentine! AHAHAHAHAHAH!-
Alla fine un cadavere putrefatto cadeva sulla sedia, davanti al povero sguardo di Luke.
- Idiota.- sussurrò l'albino....
Luke urlò, furioso:- Hai ucciso mio fratello!- puntandole una pistola.
- Desolata, condoglianze e blablabla. Ma so come farmi perdonare.-
E due braccia, apparse dietro di lui, gli ruppero il collo.
- Ecco, ora non ti mancherà più.-
Il silenzio fu interrotto dalla risata di Freezer, che si mise a battere le mani soddisfatto.
L'alieno commentò:- Bene, direi che lo scontento è passato!-
Memei urlò:- Ma siete due deficienti? Questa matta ha ammazzato due colleghi e uno se ne frega, l'altro applaude come un beota al cabaret!!!-
Freezer cercò di calmarla:- Ci sarà di meno da dividere, vero, Whitespell?-
- Vero....Pinguino- lo derise lui
- Grazie.- disse lui indifferente.
Joker rise placida:- Ragazzi, calma. Mamma Anatra è preoccupata di non avere i soldi per le scarpe sovraprezzate!-
- Che smetta di preoccuparsi. Non credo che farebbe una bella fine, in caso contrario. Abbiamo due esempi espliciti, o sbaglio, Lady?-
- Non sarò così sciocca da avvicinarmi a lei.- disse la donna puntando una pistola contro la corvina.
- Offro 500'000 dollari per il suo corpo morto, un milione se vive! Così vedrà con chi ha a che fare.-
Lei sbuffò, si avvicinò a Byakuran e Freezer, appoggiò sul tavoli un orologio da taschino ed esclamò:- Se volete, sapete dove contattarmi.-
Freezer commentò, alzandosi sulla sua sedia mobile, una volta che la ragazza si fu allontanata:- Beh, quando le donne smetteranno di piagnucolare ricominceremo a parlare di affari.- e si allontanò.
Uno dei suoi uomini commentò, mentre si allontanavano:- Signore... non credo sia stato saggio, ecco...-
Silenziosamente, bastò un dito dell'alieno per stendere il suo uomo, con lampo viola sinistro.
- Sia chiaro per tutti. Il prossimo che obietta su di lei è morto.-
Nessuno fiatò più.
Byakuran sogghignò.
- Io non ho obiezioni.-
E nella sua testa pensava che si sarebbe divertito un mondo, con quella piccola Lady Loli.
Pioveva. Levy era seduta al tavolo prenotato per quella sera; girò il capo rigoglioso di una chioma ametista, che quella sera aveva deciso di sistemare come si deve. I giorni di lavoro erano sempre più costanti, ormai non aveva neanche il tempo di farsi bella, come facevano dopotutto ogni ragazza della sua età. Posò lo sguardo sulle pareti a vetro accanto a lei, ammirando l'immensa strada immersa nelle bellissime luci della città serale, dove ancora non si intravedeva la macchina di Lelouch.
Osservò i visi sorridenti e spensierati delle ragazzine che passeggiavano con le proprie amiche lungo i marciapiedi, e un pò li invidiava. Non avere mai il tempo per divertirsi, per fare shopping con i propri coetanei, fantasticare sui ragazzi più belli, tutto questo per lei erano solo vaghi sogni notturni, traguardi che in quel momento sembravano impossibili da tagliare.
Diede un'occhiata all'orologio.
'7:20'
Non era poi così in ritardo, era lei che era arrivata troppo in anticipo, tanto sapeva che Lelouch sarebbe arrivato puntuale, come sempre.
E allora perché era così in ansia? Così in ansia di vederlo?
Sospirò, concentrandosi nuovamente sul rumore della pioggia.
Levy vide, in lontananza, la figura della macchina di Lelouch.
Guardò l'orario,7.25.
Non era passato molto tempo, ma la sua ansia aveva, apparentemente, allungato lo scorrere del tempo.
Lelouch scese dalla macchina nel suo abito elegante, bello come al solito. Lo vide entrare dalla porta con un sorriso dolce.
- Buona sera Levy. Aspetti da molto?- chiese con dolcezza.
Levy arrossì, forse una delle poche volte che capitava; se avesse potuto, sarebbe sciolta come neve al sole, o magari reincarnata in qualche barretta al cioccolato-latte dato che stava freneticando pensieri troppo sdolcinati per lei. E dire che era solo un sorriso.
- Molto? Giusto un poco più della norma - ironizzò con finto broncio. In realtà avrebbe voluto morire, lui era così gentile e lei si stava comportando come una ridicola bambina viziata. Non lo dava a vedere, ma quella sera era più agitata del previsto.
- Mi scuso per averti fatto aspettare. Ma, sai, mi sono perso a comprare una cosa mentre venivo qua...- disse con un sorriso tenero.
- Ma dai, potevamo andare insieme! - Levy non era arrabbiata, ma la sua voce dimostrava il contrario. Voleva nascondersi in una buca e non uscirne mai più, almeno avrebbe evitato figuracce.
- Ehm, diciamo che era per te, e non potevo portarti...- arrossì lui.
Il suo viso aveva preso una leggera sfumatura rossastra.
-Ehm... ecco tieni. Per te.- disse passando un pacchettino lungo e ben incartato.
Il pacchetto era viola, con un delicato fiocco argento.
Il tutto appariva molto elegante.
- Mi hai portato del thè? - esclamò Levy guardandolo stranita.
- Potevamo prenderlo al ristorante..- aggiunse ancora con aria interrogativa.
- Ma poi, perché in un pacchetto? - stava leggermente andando in paranoia. Lelouch non era stupido, insomma, forse aveva capito male.
Lelouch era arrossito completamente ora.
- Ehm, dai, aprilo. Giuro che non è tè, lo prometto- rispose ridendo nervosamente.
- Guarda che se vuoi del thè, sediamoci al nostro tavolo e lo ordiniamo - ridacchiò Levy, dandogli una pacca amichevole sulla spalla.
- In quanto al pacchetto...- sorrise, intrecciò le mani a quelle di Lelouch e lo portò a sedersi.
Posò il regalo al centro del tavolo e lo guardò negli occhi.
- Possiamo pensarci dopo - Levy non sembrava neanche più lei, finalmente riusciva a dire qualcosa di senso compiuto, ma soprattutto era più rilassata.
Sospirando, Lelouch si sedette tenendo la mano intrecciata a quella della ragazza.
- Va bene, possiamo pensarci dopo. Hai ragione.-
- Dai, non rimanerci male - sorrise Levy, non smettendo di fissare quelle pozze scure di lui.
In quel momento, Lelouch e Levy notarono Kaneki venire dalla loro parte accompagnato da una ragazza vestita succintamente.
-Buona sera ragazzi, lei è Patty, la mia accompagnatrice.- disse presentandola.
- Patty, loro sono Levy e Lelouch.-
- Ciao - disse Levy disinteressata.
- Salve signorina. Buona sera Kaneki. Va tutto bene?- disse Lelouch gentilmente.
- Ciao!- salutò lei allegramente. Poi si girò intorno e brontolò:- Uffa!-
- Kanekiiii! Non ci sono Giraffe qui!- strillò poi isterica!
- Giraffe? - borbottò piano Levy.
- Patty, cara, è normale che non ci siano giraffe qua, siamo in un ristorante- disse Kaneki.
- Aaaah! Ma non avevi detto "andiamo a cena a un safari"?- chiese lei schiudendo le labbra ad "o".
- In realtà avevo detto 'andiamo a cena domani.- disse marcando bene la parola domani.
- Vi volete sedere insieme a noi? - chiese all'improvviso Levy sorridendoli. Avrebbe voluto restare sola con Lelouch, la serata stava andando così bene, ma ora non sapeva più che pensarne.
Tuttavia non poteva comportarsi in modo così distaccato, era meglio guardare le cose in positivo, come ad esempio il fatto di non dover più agitarsi.
Patty rise con calma:- Ma non dovremmo, insomma, tra moglie e marito non mettere il matito. O almeno credo.-
- Dito, tesoro, dito-
Patty rise di nuovo:- Ma dai! Sul serio? Comunque no. Io e Keni ce ne andiamo subito!- aggiunse aggrappandosi al suo braccio.
- Ma dai, restiamo un poco, abbiamo davanti il neo eroe di Gotham!- disse Kaneki con entusiasmo
Lei lo fissò curiosa:- Ah, davvero? A me non sembra un Ghoul. E gli occhi li ha tutt'e due!-
- Patty, tesoro, il signore qui presente, Lelouch, è il nuovo eroe di Gotham- disse Kaneki.
Non si capiva se lo avesse detto con tono derisorio o se fosse serio.
- Mr. Kaneki, non mi definirei un eroe. Ho solo fatto quello che era giusto per la nostra città... - rispose l'uomo.
- E non è questa la definizione di eroe? Fare ciò che è giusto per gli altri.- aggiunse Kaneki.
Patty aggiunse, allegra:- Come un Gelataio!- convinta della sua assurda asserzione.
Visto che tutti la fissavano straniti, esclamò:- Che c'è? Il gelataio fa un buon gelato per gli altri e gli altri lo mangiano. Umpf.- e mise un simpatico broncio che fece ridere gli altri tre.
- Allora ragazzi, volete accomodarvi? A me e a Levy farebbe solo piacere, vero Levy?- chiese Lelouch con voce dolce...
- C-certo - Levy assunse un leggero colorito sulle guance. Di nuovo le aveva sorriso, di nuovo aveva sentito il cuore andare a mille.
- Cosa ordiniamo? - chiese rompendo il breve silenzio che si era creato nel frattempo.
Patty esclamò:- Tutto quello che vuole Kaneki-kun!-
- Io prendo una bistecca al sangue.- disse Kaneki sedendosi.
- Io prendo......- iniziò Lelouch
- Non so che prendere...- aggiunse lui.
- Bistecca? - rise Levy osservando il menù.
- Perché non ci prendiamo tutti una bella aragosta gigante? Siamo qui per mangiare no? - guardò Lelouch, dandogli una gomitata amichevole al braccio.
Patty ridacchiò felice:- Tutti d'accordo, mozione approvata!-
Dopo quello, si misero a parlare di molte cose. A un certo punto, il discorso verté sull'impegno del famoso vigilante mascherato di Gotham, e Lelouch Lamperouge era piacevolmente favorevole al suo impegno.
Patty esclamò, a un certo punto:- Deve essere dura per lui, ma ora che Lamperuge-San è in città, si sfoltirà il problema. Vedrete.-
Kaneki sorrise nervoso:- Mi sembra un azzardo, metterla così, Patty. Ogni giorno ce n'è sempre una, per Gotham: Freezer, Byakuran... Mi sembra che non abbia mai la vita facile, la sera.-
- Mr. Kaneki ha ragione. Ghoul One Eye non riceverà molto aiuto grazie a me, sono un bravo avvocato, ma non sono in grado di ridurre i criminali. Forse solo quelli minori. Il vero eroe è One Eye.- disse Lelouch
Patty esclamò, come colpita da un fulmine:- Uuuuh! Allora è questa la soluzione del mistero!-
- Cioè? Signorina Patty, cosa intende dire?- chiese il ragazzo moro.
Preso il menù, coprì con la carta la bocca all'avvocato, esclamando divertita:- E se fosse lei, Lamperouge, il misterioso One Eye? Combattere il crimine giorno e notte dev'essere faticooosooo!-
- Eh?- disse Lelouch
- Come le viene in me te signorina? Come posso essere io One Eye?- aggiunse.
- Appunto! L'insospettabile numero uno!- ridacchiò lei!
Kaneki aggiunse:- Se è così... Allora Levy è davvero in buone mani.-
- Sono lusingato, ma vi state completamente sbagliando. Non sono One Eye!- disse deciso il moro
Patty sbuffò, delusa:- Umpf. Che noia!-
Kaneki decise di cambiare argomento:- Ho sentito che dopodomani sera darete una cena di beneficienza, vero?-
- Si, è vero. Per la gente povera che vive qui a Gotham.- rispose alla domanda.
Kaneki bevve un sorso di Chardonnay e disse:- Allora magari potrei farci un salto.-
- Sarebbe un onore per noi averti alla cena. Visto tutti gli impegni che hai.- disse lui.
- Troppo vero. Domani devo essere a Hong Kong. Mr. Lau non mi ha lasciato per niente soddisfatto del suo addio improvviso.-
- A proposito di cene - intervenne Levy d'un tratto, che fin'ora era stata zitta - noi ne abbiamo una da concludere ancora.-
Voleva solo passare una serata romantica con Lelouch, e vista oramai la presenza di Kaneki e la sua accompagnatrice, aveva pensato a un qualcosa a quattro, eppure si erano tutti messi a parlare di cose serie. Sorrise, convincendo spiritualmente gli altri tre a rilassarsi e godersi la cenetta.
- Levy ha ragione. Siamo qua per goderci una bella cena, non per parlare di cose serie.- le diede man forte l'uomo.
'Cosí mi piaci' si disse mentalmente la ragazza.
Patty annuì:- Ben detto! Che ne dite di passare al dolce?-
Kaneki protestò:- Ma se siamo al secondo...-
Patty si fece seria:- Kaneki, è tutta la sera che assaggi a malapena il cibo!-
- Effettivamente, Kaneki, stai male?- chiese Lelouch preoccupato
- Bah, Kaneki, se sei al verde fa nulla - scherzò Levy - paga Lelouch - guardò il diretto interessato con un espressione inquietante, cercando di non scoppiare a ridere - Vero? -
...cercò di non impallidire, Kaneki. Era stato un azzardo venire a cena. Lo sapevano che i Ghoul non mangiavano, e il cibo normale dava il voltastomaco. Per fortuna fu salvato dal telefono di Lelouch che cominciò a squillare.
- Signor Lamperouge, ho bisogno di vederla sul tetto dell'edificio centrale di Gotham. Dobbiamo incontrare One Eye.-
- Signor Yagami, certo, con piacere. Ma in questo momento ho una cena. -disse Lelouch
- Capisco l'impertinenza, ma occorre che si sbrighi. Abbiamo un'ora di tempo. Scusi ancora e a rivederci.-
Dopo aver chiuso la chiamata tornò a tavola :- Ehi Levy, ti devo dare una brutta notizia-
- Dimmi!-
Abbassò lo sguardo cercando di parlare - Ehm ...il nostro appuntamento è, in parte, saltato...tra mezz'ora me ne dovrò andare per questioni di lavoro-.
Patty si mostrò delusa, ma provò a consolarsi:- Beh, terremo noi compagnia a Levy!-
- Scusa, tesoro, ma ho un impegno urgente pure io...- rise nervoso Kaneki riponendo il cell.
Patty sbuffò:- Maschi.-
Passata mezz'ora Leoluch scambiò uno sguardo con Kaneki per poi alzarsi:- Bene donzelle per e si è fatto tardi...è meglio andare. - Levy fece una piccola smorfia, come se qualcosa le desse fastidio per poi rispondere con un finto sorriso e facendo un cenno con la mano:- Bene, alla prossima allora.-
Kaneki si diresse fuori spedito, salutando Lelouch:- Arrivederci, Mr. Lamperouge- e sfrecciando in strada sulla sua Limousine.
Con un cenno della mano anche Lampeoruge salutò il suo amico, per poi dirigersi nel luogo stabilito in precedenza dal signor Sōichirō
Il Signor Yagami lo aspettava sul tetto dell'edificio:- Dovrebbe esser qui a momenti...-
Arrivato una decina di minuti dopo avanti all'edificio, scese dalla macchina e prese l'ascensore per salire. Arrivato sul tetto con tutta la calma del mondo si incamminò verso il signor Sōichirō, al che si fermò alle sue spalle e con un tono serio disse nel frattempo che si stava inchinando:- Mi scusi per il lieve ritardo signor Yagami, ne sono desolato...-
- Ci siamo tutti? Bene- E una figura si stagliò tra i due. Era ricoperto da una felpa con un cappuccio, ma il viso era chiaro alla luce dei fari: una maschera con un ghigno tirato con una zip, che lasciava intravedere solo un occhio scuro iniettato di sangue.
- Tu e le tue entrate teatrali...- commentò ridendo l'Ispettore, prima di presentarlo. - Lelouch, le presento il nostro illustre Ghoul One Eye.-
Appena il suo collega lo presentò a One Eye, Lelouch si inchinò:- È un piacere fare la sua conoscenza- disse in modo composto.
- Onorato e blablabla. Ma non perdiamo tempo. Vi ho chiamati perché posso eliminare la mafia da Gotham in poco tempo. Avete presente Mr. Lau, il capo della mafia coreana? È lui il nuovo "contabile" dei soldi della mafia qui a Gotham. Potreste accusarlo di frode fiscale, credo, Mr. Lamperpuge...-
Yagami protestò:- Non ci concederanno mai l'estradizione! Finché resta in Corea, è inattaccabile, fuori dalla giurisdizione di Gotham.-
- Sì, ma se in qualche modo i piani di Mr. Lau arriveranno fino a Gotham saremo spacciati davvero, quindi ci conviene darci una mossa e tentare comunque- si intromise alzando un po' il tono della voce - Se continuiamo così la città andrà a rotoli!-
- Preoccupatevi poco di questo. One Eye non ha giurisdizione. Lo trascinerò per le orecchie sin qui, se servirà. E lo farò entro domani. Preparate le cartabelle varie per l'arresto, voi.- detto questo cominciò ad allontanarsi.
In quello stesso istante Lelouch scambiò uno sguardo d'intesa con il sig. Yagami e rispose di botto:- Come faremo a fidarci completamente di lei? In fondo se lei fallisce falliremo tutti quanti...-
One Eye lo fissò con il suo unico occhio:- Non fallirò. È una promessa.- Detto questo, con un salto, sparì come era apparso.
Yagami confermò i suoi dubbi dicendo:- Non è il ritratto della socievolezza, già.-
All'affermazione del suo collega Lelouch tagliò corto e disse:- Bene; io vado a preparare i documenti per l'arresto, come ci ha detto di fare One Eye.- Con ciò si girò e ritornò sui suoi passi dritto alla macchina.
L'ispettore Yagami rimase molto a riflettere, poi ridacchiò tra sé:- Sono troppo simili, lui e One Eye. Non li avessi visti insieme, sospetterei di Lelouch un Ghoul.- e tornò a casa.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro