Ho bisogno di te
-Cosa...cosa stai dicendo Lily?- disse James, leggermente scioccato.
-Tu... chi sei? Dove mi trovo?- rispose la ragazza, agitandosi.
James le accarezzò una guancia, tentando di suscitare qualcosa in lei. Niente.
Chiamò Madama Chips, anche se sapeva già da solo cosa era successo.
E la verità scottava come il sole nel deserto.
***
-Ha perso la memoria. Sa a malapena chi è lei.- cercò Peter di consolare James.
-Peter... Non puoi capire.
Come... come ha potuto scordarsi di me?
Dopo tutto quello che abbiamo passato, le litigate.
Sì è... dimenticata di noi.
-Madama Chips ha detto che presto si riprenderà.-intervenne Sirius- presto ricorderà.
James si alzò in piedi, iniziando a camminare per la Sala Comune.
Poi senza dire niente, uscì dal buco del ritratto.
Era a pezzi, e i suoi amici potevano fare ben poco per rincuorarlo.
Lily... semplicemente quella botta in testa le aveva fatto perdere la memoria. Non significava che, se si fossero persi di vista, lo avrebbe mai dimenticato.
Perché lui, di certo, non si sarebbe mai scordato di lei.
L'aveva reso così felice, e lui era stato talmente stupido da litigare con lei poco prima che succedesse il pandemonio.
***
Era circondata da sconosciuti, a stento ricordava il suo nome e quello dei suoi genitori.
Era una cosa orribile guardare quelle persone che la fissavano come se la conoscessero, mentre lei non aveva la più pallida idea di chi fossero.
Soprattutto quel ragazzo.
Come aveva detto di chiamarsi? Jared?
No, James.
Lui era James, lei era Lily.
Si era risvegliata con lui al suo capezzale, che le stringeva la mano. Ma, osservandolo, non si era sentita male.
Con lui, sapeva di essere al sicuro.
E così, quando finalmente Madama Chips acconsentì acconsentì a dimetterla, non poté fare a meno di cercarlo.
Voleva ricordare, disperatamente.
E lui poteva aiutarla.
***
Si muoveva nel Castello come se lo conoscesse benissimo, quando le sembrava la prima volta di percorrere i suoi corridoi.
Non riusciva a spiegarselo, eppure si orientava.
Qualcuno a volte la salutava, ma lei si limitava a sorridere.
Poi lo trovò.
Era seduto con la schiena appoggiata ad una strana statua, raffigurante una strega orba. Teneva accanto a sé un mantello che sembrava costituito da...Non avrebbe saputo dire cosa.
-James?- lo chiamò, incerta.
Lui sollevò lo sguardo, che si accese all'improvviso.
Sorrise, e in quel momento Lily si rese conto di che bel ragazzo fosse. Se solo fosse riuscita a ricordarsi qualcosa di più...
-Ti sei ricordata di me?- domandò lui.
-Non ancora. Sono qui per questo.
Voglio che mi aiuti a ricordare.
-Lily...
-Ti prego, James. Sei l'unica persona che... Mi suscita... qualcosa.
-Cioè?- sorrise, beffardo, calcandosi gli occhiali sul naso.
-Tu... io...
-Noi...- la interruppe James.
A quella parola, la mente di Lily si aprì.
Sprazzi di ricordi le attraversarono la mente.
Corridoi bui, la ronda in cui avevano sorpreso Pix... i sotterranei di Mielandia.
-Io e te eravamo più che amici, vero?
Gli occhi di James brillarono, mentre si alzava in piedi e le prendeva le mani nelle sue.
-Ti ricordi? Stavamo insieme.
-Ti piacevo? -rispose con voce tremante Lily.
-No, Lily. Tu non mi piacevi.
Io ti amavo. E ti amo tutt'ora.
Quelle parole scatenarono in lei una strana reazione. Sorrise, poi lo abbracciò.
Non ricordava praticamente nulla, ma se fosse stata in grado di innamorarsi di nuovo di lui...
Forse, e solo forse, sarebbe stato per sempre.
***
-Che facciamo oggi?- chiese Lily sorridente mentre James si sedeva al suo tavolo della biblioteca.
-Me lo dirai tu. Voglio portarti in un posto speciale.
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