Era ora
I cieli ingombri di nuvole cariche di neve lasciarono il posto a un caldo sole di inizio Aprile.
Le lezioni passavano velocemente, con i compiti dei professori assegnavano senza alcuna pietà e la voglia di prendersi una pausa che in pochi potevano permettersi.
Lily e James spesso studiavano insieme, per far passare più in fretta le giornate. Risate sommesse e baci rubati spesso interrompevano qualche sessione troppo dura o troppo lunga di studio.
I MAGO si avvicinavano, inesorabili, ma loro due non se ne preoccupavano troppo. Dopotutto, erano insieme.
***
Quella giornata sembrava fatta apposta per loro.
Il sole splendeva, regalando una di quelle rare giornate che non lasciavano spazio alle nuvole che anche in estate inoltrata non lasciavano mai troppo a lungo l'Inghilterra.
Quel giorno James era ai piedi della Foresta Proibita, dopo aver assistito all'ennesima lezione di Cura delle Creature Magiche.
Osservava il cielo, sorridendo mentre un'idea si faceva strada nella sua mente.
***
Era seduta in Sala Grande, parlando tranquillamente con Alice durante il pranzo, quando due mani le oscurarono gli occhi. Sorrise, istintivamente.
-James, che stai facendo?
-Hai da fare oggi pomeriggio?
-Devo scrivere una relazione per la McGranitt e studiare Storia della Magia.
-Puoi farli tutti entro mezz'ora?
Lily sgranò gli occhi, osservando James.
Non ce l'avrebbe mai fatta, e lui lo sapeva.
-Posso aiutarvi io- intervenne allora Alice- posso scriverti il saggio e puoi evitare per una volta di studiare.
-Problema risolto- rise James, mentre prendeva per mano Lily e la portava via da lì senza darle il tempo di opporsi all'aiuto di Alice.
Mentre camminavano a passo spedito, Lily si domandò per quale assurdo motivo James non le voleva dire nulla.
Ad un tratto si fermarono davanti alla statua di una strega orba.
Lily si voltò per un attimo, e quando riportò lo sguardo su James si accorse che un corridoio buio, nascosto dalla strega, si apriva dinanzi a lei.
-È un passaggio segreto- disse James- Ci porterà nella cantina di Mielandia.
Lily sorrise, prima di abbracciare James.
Quella gita inaspettata le faceva piacere.
Non esitò un istante in più a introdursi nel tunnel, e James le fece strada tenendola per mano e illuminando la via con la bacchetta.
Dopo non molto tempo, Lily non riuscì a stabilire quanto, arrivarono nella cantina di Mielandia.
Era illuminata solamente dalla luce che filtrava da una botola che conduceva al negozio vero e proprio e l'odore di zucchero pervadeva l'aria.
Di soppiatto, sgattaiolarono al piano superiore, senza farsi notare grazie al mantello dell'invisibilità di James.
Una volta giunti nella via centrale di Hogsmeade, vagarono per qualche ora, senza una meta o un obiettivo preciso.
Amarsi a vicenda gli bastava.
Ma fu quando tornarono ad Hogwarts che Lily si stupì di James.
L'aveva condotta in Sala Grande, poi le aveva bendato gli occhi.
E, una volta liberata dalla fascia, si era ritrovata nella Stramberga Strillante.
Un urletto di sorpresa lasciò le sue labbra, mentre da una piccola radio posata su una sedia partiva una musica leggera e delicata.
James le afferrò le mani, ed insieme ballarono.
Senza spiegazioni, senza motivo.
I discorsi sono sopravvalutati.
Perché parlare, quando i nostri occhi esprimono ogni nostra singola emozione?
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