Lily provò ad ignorarlo.
In tutti i modi.
Ma James era testardo, troppo testardo per non riuscire a spuntarla.
-Senti, Lily... mi dispiace.
Per qualsiasi cosa io ti abbia fatto, te lo giuro.
-Davvero non ricordi?- rise amaramente Lily- Perché ho perso la memoria, eppure... sai non pensavo che avresti usato la mia amnesia, che sapevi essere temporanea, per evitare di chiarirti con me.
E fu in quel momento che James si fermò in mezzo al corridoio, dove ormai altri pochi studenti erano rimasti, e probabilmente sarebbero arrivati in ritardo come lui, se non si fosse sbrigato.
La discussione che aveva avuto con Lily, prima della partita!
Ora appariva quasi logico, così evidente.
Ma quello che aveva supposto Lily non era la verità, neanche lontanamente.
In realtà l'amnesia aveva fatto dimenticare qualcosa anche a lui... infatti, il litigio era passato in secondo piano.
Come dimostrarlo però alla ragazza più intelligente di Hogwarts?

***

Lily non aveva poi tanta voglia di parlare a cena.
Quello strano biglietto... le diceva di recarsi in Sala Comune nel bel mezzo della cena.
La cosa era alquanto bizzarra... soprattutto perché, lei lo sapeva, dietro tutto ciò c'era lo zampino di James.
E questo non poteva che farle piacere.
Così si congedò velocemente da Alice e Marlene, uscendo dalla Sala Grande senza destare troppa curiosità.
La Signora Grassa sorrise in modo strano, quando Lily disse la parola d'ordine, e ciò non depose molto a favore dello strano incontro, ma la curiosità ebbe la meglio su di lei.
La Sala Comune era sì deserta, ma anche completamente buia!
Ma pian piano si accorse di tante piccole candele, sparse per la Sala Comune.
Illuminavano fotografie... che ritraevano lei e James prima e dopo l'amnesia.
Si ritrovò a sorridere davanti alle facce buffe di James, o semplicemente ricordando i loro momenti migliori, i loro istanti più belli.
Una lacrima di commozione le solcò il viso, finendo sulle sue labbra.
Il sapore salato le punse la lingua, ma Lily continuò ad osservare le fotografie.
In una lei rideva, e continuava a muoversi a causa di James che le faceva il solletico.
In un'altra beveva qualcosa ai Tre Manici di scopa e James faceva le facce buffe alle sue spalle.
Sorrise, passando il dito sul volto del ragazzo, guadagnandosi una sua occhiataccia.
E poi bastò poco.
Un abbraccio a sorpresa, qualche parola sussurrata, qualche spiegazione che ruppe il silenzio.
Un amore ritrovato.