Correre
Correre. Doveva correre. Più forte. Più veloce.
Sino a non farcela, sino a far cedere le gambe.
Correre. Doveva farlo. Per Lui. Per loro.
"Fermati! Non farlo, ti prego!"
Urlò. Urlò più forte che poteva.
"Troppo tardi." gli rispose un sussurro e poi un corpo che si getta nel vuoto.
Silenzio. Neppure il vento soffiava più.
Quel vento che aveva accompagnato quel corpo a terra.
Gelo.
Gelo dentro, nel cuore, nell'anima.
Fermo, immobile, come se il tempo si fosse fermato.
Perché é così Amore, dalla tua morte il tempo per me si è fermato.
Non hai emesso un urlo amore mio.
Un angelo. Ecco cosa eri, ecco cosa sei.
Ora e per sempre.
Sii il mio angelo, Amore.
Aspettami Angelo mio.
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Un vento soffiava leggero, come quel giorno.
Un vento leggero scompigliava le fronde della quercia.
Il tiepido Sole primaverile scaldava il suolo spoglio del Cimitero.
Erano insieme. Ora e per sempre.
FLASHBACK
"Tu credi nel filo rosso del destino?" gli chiese.
"La leggenda secondo cui due anime possono essere legate per l'eternità? Sì"
FINE FLASHBACK
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