The Beginning
THE BEGINNING
Il vento soffiava lento e costante, portando un po' di fresco nelle strade, Gajeel era seduto sul tetto della gilda a guardare le stelle così luminose e perfette, non come lui, probabilmente stava diventando pazzo. Lily era già andato a dormire e dubitava fortemente che volesse vederlo dopo come si era comportato, e il punto chiave era che non sapeva nemmeno lui il motivo.
Con la mente tornò a poche ore prima, quando erano tornati dalla missione, era stata un successo eppure sentiva l'amaro in bocca, non aveva fatto nulla, erano stati Lily e Levy a fare tutto il lavoro, non lui, e quando al ritorno li vide chiacchierare tranquillamente dimenticandosi della sua presenza si sentì abbandonato, di nuovo.
Forse era per quello che poi le era saltato addosso, anche se non letteralmente, quando Lily aveva proposto di dividere la ricompensa in tre, per loro due e la turchina, il suo cervello aveva smesso di funzionare e senza che se ne rendesse conto stava già urlando contro di lei.
Gajeel chiuse gli occhi e se la vide davanti, piccola e indifesa, tremante e con gli occhi lucidi e spalancati, quegli occhi color sabbia che lo guardavano in così tanti modi diversi. Sospirò e si lasciò andare cadendo all'indietro, l'eco di un tonfo risuonò per qualche istante, ma nessuno lo sentì, Gajeel era ancora immerso nei suoi pensieri con gli occhi chiusi quando il suo naso sentì un odore familiare, spalancò gli occhi e si ritrovò davanti Levy che lo fissava, dal suo punto di vista, a testa in giù.
«Cosa ci fai qui?»
«Ti stavo cercando... Volevo parlarti...»
Senza farle notare il suo stupore si mise seduto e si girò leggermente verso di lei, puntando gli occhi nei suoi aspettando che parlasse, lo guardava titubante ma la paura di prima era sparita completamente.
«Per quello che è successo prima... Volevo darti questi!»
Tese le braccia verso di lui e abbassò il viso aspettando, la guardò senza capire cosa stesse succedendo ma quando vide i soldi nelle sue mani capì, era la sua parte della missione.
«Non li voglio, tieniteli pure.»
Detto questo si risdraiò aspettando che se ne andasse per tornare ai suoi pensieri, ma il suo profumo non voleva andarsene.
«Ma io non li voglio...»
«Se non li vuoi devi parlarne con Lily, non sono io il capo a quanto pare... Non ho nessun potere decisionale!»
Aspettò ancora un po' ma il suo profumo rimaneva, a quel punto si mise a studiarlo per capire che cosa fosse, era dolce e rilassante, come la vaniglia, aveva una punta di acido simile al limone, ma c'era qualcos'altro che non riusciva ad identificare, ma una risata leggera bloccò la sua ricerca e quando aprì gli occhi la vide sorridere.
«Beh allora ringrazia Lily da parte mia!»
«Lo farò...»
«Un'ultima cosa... Ho deciso di unirmi alla gilda... Volevo ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per me... Oltre salvarmi la vita naturalmente!»
«Di nulla...»
La vide sorridere ancora e poi alzarsi e andare via, la guardò da dietro cercando di capire il suo comportamento, ma alla fine l'unica cosa che riuscì a pensare fu tutt'altro.
"Mica male il culo..."
Infine chiuse gli occhi aspettando che tornassero a tormentarlo tutti i suoi dubbi, ma invece si addormentò quasi subito.
Levy scese le scale sorridendo tra se e se, aveva capito che Gajeel alla fine aveva cambiato idea, anche se le sarebbe piaciuto scoprire cosa passasse nella mente di quel ragazzo, un momento prima le urlava contro spaventandola a morte e il momento dopo le parlava tranquillamente.
Il Master le aveva dato una stanza provvisoria per la notte finche non avrebbe deciso cosa fare, salutò il vecchietto che era sdraiato sul tavolo del bar a fare qualche conto, ma mentre stava per aprire il portone per uscire e dirigersi a dormire una testa bionda le finì addosso, finendo col cadere entrambe.
«Aiaiai...»
La turchina alzò la testa e si trovò davanti Lucy che si massaggiava il fondoschiena, mentre
Natsu entrava tranquillamente con l'Exceed blu sulla spalla superandole entrambe.
«Lucy tutto bene?»
La bionda sollevò lo sguardo e le sorrise allegramente per poi alzarsi insieme a lei.
«Non preoccuparti! E' stata colpa mia, non vedevo l'ora di consegnare la missione e andare a dormire che quando ho visto il portone ho iniziato a correre! Tu invece? Non ti ho fatto male vero?»
«Non preoccuparti! Sono più resistente di quanto sembro! Stava andando a dormire ma a questo punto ti aspetto e facciamo la strada insieme!»
«Davvero?! Allora aspetta qui! Anzi, che ne dici di venire da me? Così possiamo chiacchierare e conoscerci meglio! Soprattutto posso parlare di libri con qualcuno!»
La bionda iniziò a saltellare dalla gioia, che contagiò la turchina e iniziarono entrambe a ridacchiare sottovoce come due bambine.
«Luuuucyyy! Se non vieni io e Natsu ti lasciamo senza ricompensa!»
«Arrivo arrivo! Stupido gattaccio!»
Levy ridacchiò a vedere quella scena, le sarebbe piaciuto anche a lei far parte di un gruppo, fare le missioni insieme e vivere mille avventure, sorrise a pensarci ma poi si sedette su un tavolo ad aspettare e tirò fuori il libro che si era portata dietro "Fairy Tales", lo sfogliò un po' e infine quando trovò una fiaba che la ispirava iniziò a leggerla.
Non passò molto tempo che le due ragazze si ritrovarono nell'appartamento della bionda a chiacchierare degli argomenti più disparati, prima dei libri che avevano o meno letto, poi del fatto che la bionda stesse scrivendo un romanzo fantasy in cui Fairy Tail era una gilda di maghi, infine si stavano dando consigli sulle tecniche di furto e combattimento. Si potrebbe dire che nonostante la fatica dei giorni precedenti e del viaggio nessuna delle due chiuse occhio per poter parlare con l'altra.
Gajeel si svegliò al sorgere del sole, i raggi avevano iniziato ad illuminargli gli occhi, dandogli così fastidio, si rese conto solo in quel momento di essere ancora sul tetto e a giudicare dal sole e dalla gente in giro dovevano essere le sei, massimo le sette, così scese al piano terra per ordinare una colazione al bar.
C'erano poche persone sedute ai tavoli, alcuni semplici clienti, mentre altri abituali, come Wakaba e Makao, due ex membri della gilda, avevano abbandonato quando ormai erano invecchiati e avevano fatto su famiglia, ma spesso venivano a chiedere qualche missione non troppo complicata in onore dei vecchi tempi. Dietro al bancone c'era Kinana, una ragazza dai corti capelli viola e un corpo da urlo, e quando gli arrivò il piatto posò lo sguardo sulla sua scollatura, lo considerava un ottimo modo per svegliarsi.
«Povera Kinana, dovresti smetterla di guardarle il seno!»
Gajeel si giro, un ragazzo dai capelli neri e disordinati si era seduto accanto a lui e aveva ordinato una birra, per poi guardarlo sghignazzando.
«Tzè, povera lo è di sicuro a dover servire un pervertito come te, la maglietta dove è finita stavolta? Ghihi»
«Cosa? Dove diavolo è finita?»
Stavolta fu lui a sghignazzare a vedere la scena di lui che si faceva passare una maglia da Kinana, non era la prima volta che gli capitava e ormai la gilda si era organizzata.
«E' da un po' che non ti si vede in giro Gray, finito la missione?»
«Sì, adesso pensavo di prendermi un periodo di pausa, sono stanco morto... Lei... E' qui?...»
«Non ne ho idea, sono tornato ieri, ma non l'ho vista in giro, forse sei fortunato ghihi»
Gray sospirò rassicurato e bevve un sorso dal boccale per poi mettersi a chiacchierare con Gajeel sulle varie missioni svolte.
Levy e Lucy si erano svegliate, se così si può dire, relativamente presto e si erano incamminate verso la sede principale di Fairy Tail, la sera prima la turchina aveva scoperto che esisteva un dormitorio in una sede separata, mentre c'erano delle camere per viaggiatori o per chi ne aveva bisogno al terzo piano della taverna.
«Quindi Levy-chan adesso fai gruppo con Gajeel e Lily?»
«In realtà non credo... Gajeel non mi sembra particolarmente felice di avermi intorno... E poi vorrei impratichirmi con qualche arma... Non vorrei ricapitasse la stessa situazione dell'altra volta, devo imparare a difendermi!»
«Io sono totalmente negata... Ci avevo provato una volta ma l'unica arma in cui non faccio così schifo è la frusta... Per fortuna c'è Natsu con me, anche se la maggior parte delle volte fa saltare in aria le cose...»
«Però mi è parso di capire che c'è affiatamento fra voi due... O almeno da quello che mi hai raccontato ihih»
Lucy arrossì visibilmente facendo scoppiare a ridere la ragazza, si era trovata talmente bene con la bionda che le sembrava di conoscerla da una vita, ogni suo comportamento, ogni suo gesto, le espressioni, li conosceva già tutti.
Quando si avvicinarono al portone trovarono una ragazza dai capelli lunghi turchesi, erano simili a quelli di Levy ma erano un filo più scuri, che guardava all'interno della gilda attraverso uno spiraglio della porta, quando Lucy la vide iniziò a correrle incontro e a agitare un braccio in segno di saluto.
«Lluvia! Quando sei tornata? Potevi avvisarmi uffa!»
«Lucy-san? Lluvia è dispiaciuta ma voleva vedere il prima possibile il suo Gray-sama!»
«Sì sì... Posso immaginare... Comunque lei è Levy! Un nuovo membro!»
Solo all'ora sembrò notare Levy, inizialmente la guardò male, poi iniziò a girarle intorno studiandola in ogni minimo particolare, infine le prese le mani e iniziò a saltellare contenta.
«Lluvia è così contenta! Levy-san non può essere una rivale d'amore di Lluvia come Lucy-san!»
«Eh?... Aspetta! Tu sei Lluvia degli Element Four?»
La ragazza si fermò e la guardò senza perdere il suo sorriso, ma lasciando trapelare la sua curiosità dai suoi occhi.
«Lluvia lavorava lì esatto! Levy-san come lo sai? Hai incontrato Aria-san e gli altri?»
«Ho passato una notte lì insieme a Gajeel, è stato Aria a portarci qui ieri!»
Lucy prese entrambe le ragazze da dietro e le spinse all'interno della gilda, dicendo qualcosa sul fatto che era meglio sedersi e prendere qualcosa da bere, ma quando entrarono trovarono la gilda completamente a soqquadro.
Gajeel e Gray erano ancora tranquilli a chiacchierare e a commentare le ragazze che entravano e uscivano dal locale, finché ad entrare non fu una ragazza ma Natsu, che quando lì vide li raggiunse con il suo solito sorriso da schiaffi.
«Guarda a che ora si sveglia la fiammella! La sveglia stavolta non è esplosa?»
«Beh sempre meglio che essere un pervertito come qualcuno qui presente! Vero... Nudista? Ihih»
«Io almeno non spavento le ragazze con i vari piercing che ho sul corpo! Non sei d'accordo ferraglia?»
Gajeel non capì bene come ma dopo queste e altre poche battute i tre iniziarono a litigare e a passare alle mani, non che fosse una novità per Fairy Tail, infatti nessuno fece nulla per fermarli, ma proprio sul più bello sentì due voci familiari che fecero fermare Natsu e Gray.
«Insomma! Non potete stare due minuti senza fare a botte?!»
«Gray-sama non ascolti Lucy-san! Luvia tifa per Gray-sama!»
Il rosato si alzò e si diresse verso la bionda e contemporaneamente il moro cercava di staccarsi di dosso Lluvia, Gajeel sbuffando si rimise seduto sullo sgabello e solo allora vide Levy, stava osservando le varie situazioni sorridendo e ridendo a seconda della situazione, era talmente composta e gentile che nessuno sembrava accorgersi della tristezza celata nei suoi occhi.
«Lasciamo perdere... Ma sappiate che Erza non sarà clemente come me!»
«Certo che sei una guastafeste Barbie-girl! Tzè...»
La bionda ignorò il suo commento e si girò verso la turchina per presentarla, Gajeel stava per andarsene ma quando si alzò vide Lily al secondo piano con un foglio in una zampa, ghignò a quella vista e si fiondò verso l'amico, una missione era la miglior distrazione dai suoi pensieri.
«Gray ti presento Levy! E' un nuovo membro e volevo chiedere a te e a Natsu un favore! Potreste insegnarle a combattere?»
Levy non aveva fatto in tempo a vedere Gajeel andarsene che sentì Lucy parlare e quattro paia di occhi fissarla incuriositi, il primo a parlare fu Natsu sorprendendola con un sorriso a trentadue denti.
«Per me non c'è nessun problema! Così imparerai qualche trucco del mestiere!»
Rimase sbalordita a sentire quella frase, quando la bionda glielo aveva proposto la sera prima non pensava avrebbero accettato, anzi credeva l'avrebbero ritenuta solo un peso.
«Lu-chan mi ha raccontato qualcosa... Ma che cosa usi di preciso?...»
«Esplosivi! Principalmente quelli ma sono un esperto in tutto quello che c'entra col fuoco!»
«Se potessi mandarti a fuoco da solo probabilmente l'avresti già fatto fiammella! Non fidarti di lui, ti troveresti con i capelli bruciati ancor prima di iniziare!»
«Beh di sicuro lui non è adatto come maestro! Sorvolando il fatto che Lluvia ti ucciderebbe ancor prima di avvicinarti a lui!... Questo ghiacciolo è talmente freddo e insensibile che non impareresti niente di utile!»
I due ragazzi si guardarono in cagnesco, a Levy parve addirittura di vedere delle scintille d'odio provenire dai loro occhi, Lucy provò a fermarli ma ormai era troppo tardi, si misero a litigare come poco prima e a prendersi a pugni. La bionda la guardò sospirando e facendole capire che erano sempre così, a quel punto si girarono verso Lluvia, che invece stava tifando per la vincita del moro e quando si accorse di essere osservata si girò verso di loro facendole scoppiare a ridere.
Levy si sentiva al settimo cielo in quel momento, aveva trovato un luogo in cui stare e una famiglia, come la chiamava il Master, che l'amava, si sedette accanto a Lucy a chiacchierare aspettando che i suoi "maestri" la smettessero di litigare e iniziassero a insegnarle qualcosa.
Passarono i giorni e i due ragazzi si davano i turni per addestrarla al loro lavoro, Levy scoprì che sotto i dormitori del Fairy Tail c'era una zona ad accesso limitato che era una stanza di allenamento per i membri che volevano provare un nuovo tipo di arma o che semplicemente volevano migliorare le proprie abilità, o nel caso suo partire da zero.
Al contrario delle aspettative e delle previsioni Natsu fece saltare in aria la stanza solo una volta e i capelli di Levy si bruciacchiarono un paio di volte, ma per sua fortuna solo le punte. Nonostante tutto però imparò come accendere un fuoco con pochi oggetti e come creare un esplosivo in caso di necessità, come una fuga o un diversivo. Gray invece si scoprì essere un maestro eccezionale per quanto riguardava la spada, era la sua arma preferita anche se spesso utilizzava anche la lancia, imparò come parare i colpi, anche se approssimativamente, e dove colpire un avversario per mandarlo al tappeto il più in fretta possibile, in quanto lei non reggerebbe un incontro duraturo nel tempo.
Passò una settimana in totale, durante la quale incontrò altre persone che le diedero una mano, come Alzak e Bisca, esperti nelle armi da fuoco, oppure due ragazzi che la presero subito in simpatia e che dopo cinque minuti le avevano proposto di formare un team con loro, Jet e Droy, il secondo che utilizzava veleni ricavati dalle piante, ma proprio per questo non ne aveva molto, mentre il primo a quanto dicevano le voci non aveva nessuna specialità, tranne la velocità che lo salvava spesso da brutte situazioni fuggendo.
Era ormai notte fonda e tutti erano andati a dormire, ma Levy non ci riusciva, non aveva trovato nessun tipo di arma che si adattasse a lei e questo le faceva venire gli incubi, si sognava durante un combattimento e non riusciva a parare venendo trafitta, oppure sbagliava qualcosa nel preparare l'esplosivo e alla fine veniva seppellita dalle macerie, ma quello che la disturbava di più era che alla fine di ogni sogno le comparivano davanti due occhi color rosso sangue.
Decise di alzarsi e di andare a fare un giro, magari dell'aria fresca le avrebbe schiarito le idee, ma le sue gambe si mossero da sole e scendevano gradino dopo gradino, fino ad arrivare nella stanza degli allenamenti, guardò le spade appese ai muri, le bambole d'allenamento e i centri per le frecce, nessuna di quelle armi faceva per lei, ormai si stava chiedendo se aveva fatto la scelta giusta ad unirsi, forse non ce l'avrebbe fatta.
Sospirò e cercando di scacciarsi quei pensieri deprimenti dalla testa si girò per tornare in camera, ma si trovò davanti due occhi rosso sangue a fissarla.
«Cosa stai facendo qui nanetta?»
«Non sono una nanetta!... Semplicemente non riuscivo a dormire, ma ora me ne torno in camera, buona notte!»
Non aveva più visto Gajeel da quel giorno, era partito insieme a Lily per una missione, o due non se lo ricordava più, e ora avercelo davanti la destabilizzava, non sapeva più come reagire dopo la loro chiacchierata senza contare i sogni. Ma proprio quando cercò di superarlo per tornare ai piani superiori lui le mise un braccio davanti alla porta bloccandole l'uscita.
«Se ci tieni davvero a imparare a combattere non dovresti dare ascolto a quei due idioti...»
Levy si girò a guardarlo con le guance gonfie e le mani sui fianchi, fatto che lo fece sghignazzare e innervosire di più lei.
«Da quello che dicono in giro loro due sono i migliori membri della gilda attualmente disponibili! E dato che voglio migliorare sono la mia unica possibilità!»
«Ghihi ma non eri tu l'intelligentona? Sbagli addirittura i tempi verbali! Erano i più bravi, ora sono tornato io e sono molto più forte di quei due!»
Levy lo guardò cercando di capire il senso di quello che aveva detto, ma prima che potesse dire qualsiasi cosa lui ricominciò a parlare.
«Ti aspetto domani mattina qui, vedi di non fare tardi se non vuoi essere punita scogliattolino ghihi»
E se ne andò lasciandola letteralmente a bocca aperta e persa nei suoi pensieri.
In una terra lontana dai nostri protagonisti un uomo fissava l'orizzonte, cosparso di piante e uccellini cinguettanti e solo in lontananza la sabbia, il vento soffiava lento e caldo suoi capelli dell'uomo, capelli di un colore particolare, un azzurro turchese.
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