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LETTERA

Lettera

Gajeel uscì dalla camera in cui aveva adagiato Levy, silenzioso come un'ombra, si chiuse la porta dietro le spalle e fece qualche passo in direzione della poltrona, ma l'Exceed non glielo permise. Non si era trasformato nella sua forma umanoide, ma i suoi occhi erano ugualmente infuriati, tanto che il corvino dovette distogliere lo sguardo, spostandolo a un punto indefinito dietro l'animale.
Fluttuava a mezz'aria esattamente davanti al suo volto, ma a circa mezzo metro di distanza, le ali erano spiegate e si muovevano leggermente per mantenerlo in quella posizione, le piume erano bianche e immacolate, pure. Come lo era Levy... E lui l'aveva ferita...
«Si può sapere che cazzo ti è preso prima!?»
Il tono della sua voce era basso per non svegliare la ragazza nell'altra stanza, ma era carico d'odio e indirizzato solamente a lui, Gajeel sapeva che PantherLily si stava trattenendo per non picchiarlo in quel preciso istante. Il gatto non diceva mai bestemmie o parolacce, era il suo compito quello, essere volgare e strafottente, e il fatto che ora non si fosse contenuto era un'altra prova della sua rabbia.
Non gli lasciò però il tempo di rispondere che iniziò ad attaccarlo verbalmente, non era in grado di sostenere quella conversazione, qualcosa dentro di lui si era frantumato, andando in mille e più pezzi, ma sapeva perfettamente che non era il suo orgoglio. Era il suo cuore.
Superò la creatura magica e si lasciò cadere di peso sulla poltrona, i suoi occhi rossi non vedevano niente di quella piccola stanza, ma al contrario la sua mente riviveva, osservava attentamente il volto della ragazza mentre cercava di ucciderlo con la lancia, mentre era un burattino di quell'arma. Perché, gli aveva chiesto... Ormai se lo stava domandando anche lui.
«Vuoi sapere la verità?... Non lo so che cazzo mi è preso prima... O meglio...»
Sbuffò grattandosi la testa con una mano, aveva capito ormai, ma troppo tardi. I sentimenti che provava quando era con Levy, quando lo guardava sorridente e quando invece chiacchierava con un altro uomo. Quelle morse al petto e quei salti che faceva il suo cuore. Aveva capito.
L'Exceed sospirò rassegnato, si sedette sul tavolo di fronte a lui, aspettando che andasse avanti a parlare.
«L'ho capito... Ma tardi... Quando quel bastardo di Laxus si era dimostrato anche solo leggermente interessato a lei... Non ci ho più visto... E il mio cervello, quel poco che ho!... Insieme al mio orgoglio del cazzo, hanno deciso che il modo migliore per tenerlo lontano non era dirgli che lei era mia... NO!... Era denigrare lei...»
Si zittì e appoggiò le braccia sulle ginocchia, si stringeva le mani così forte da far diventare le nocche bianche, e un leggero formicolio iniziò a insinuarsi fra le dita callose. Si nascondeva il volto fra le mani, incapace di mostrarlo al suo più caro amico, si vergognava di se stesso e delle sue parole, se solo avesse potuto portare indietro le lancette dell'orologio... Se solo si fosse accorto prima dei suoi sentimenti... Se solo...
«Mi sono accorto quando ormai avevo iniziato che la mia era gelosia... Perché lei è... Era... Mia... Ma continuavo a non capire cosa volesse significare... Finché non mi ha chiesto perché... Con quegli occhi devastati... Che non piangevano solo perché era controllata... La amo ok?...»
Finalmente l'aveva detto, si sarebbe dovuto sentire più leggero, felice, ma riusciva a pensare solo alla sua stupida boccaccia, che aveva allontanato Levy da lui.
«Beh... Era l'ora... Non voglio impicciarmi nelle vostre questioni Gajeel... Non sarò io a spiegarle cosa è successo, e non mi riferisco alla lancia... E sarà lei a decidere cosa fare... Se perdonare un coglione come te oppure non farlo...»
Alzò leggermente la testa e posò lo sguardo in quello di Lily, i suoi occhi avevano mille e più emozioni, era ancora infuriato con lui, però adesso lo compativa anche, aveva capito le sue motivazioni e aveva visto il suo pentimento. Però aveva ragione, era lei a dover decidere, e stavolta sarebbe stato sincero, se lo promise.
«Ti lascio un po' solo... Vado a vedere come sta...»
Gajeel rimase solo, finalmente solo, si mise a pensare, azione che non svolgeva così spesso. Si ripeté mentalmente quello che aveva appena rivelato all'Exceed, non poteva spiegarle i suoi sentimenti in quel modo, ma non sapeva come farlo, lui era rozzo e aggressivo, tutto il contrario di Levy.
Si appoggiò contro lo schienale per riposare qualche minuto gli occhi, ma qualcosa si mise fra la sua schiena e il cuscino morbido, solo in quel momento si ricordò del quaderno dorato che aveva preso qualche giorno prima. Se lo era portato a casa dimenticandosene completamente, probabilmente era rimasto impigliato nei vestiti quando si era cambiato, e quando poi se li era rimessi se lo era portato dietro nuovamente. Si diede dell'idiota da solo per non essersene accorto fino a quel momento, lo tirò fuori e iniziò a sfogliarlo, spalancando gli occhi quando si rese conto che era il diario di Levy.

Caro Diario,
La mia vita è cambiata considerevolmente da qualche tempo, così ho deciso di scrivere tutto quello che ho vissuto e provato fino a questo momento, per non dimenticare e chissà, un giorno potrebbe diventare un documento per i posteri!
Direi di iniziare dal mio primo incontro con Gajeel... Quando eravamo entrambi bambini...

Quando lesse quelle parole girò velocemente pagina, non era il momento di rivivere quell'episodio, non ora che l'aveva ferita nuovamente, anche se probabilmente molto più a fondo e dolorosamente di prima.
Le pagine scritte non erano molte e presto fogli bianchi presero il posto di quelli d'inchiostro, lo chiuse sbuffando e lo appoggiò sul tavolo, non voleva invadere la sua privacy, anche se tutto sommato gli sarebbe piaciuto vedere il suo volto diventare bordeaux per la vergogna e chissà che altro.
Un'idea improvvisa gli passò per la testa, come un fulmine a ciel sereno, era incredibilmente stupida e geniale allo stesso tempo. Poteva scriverle una lettera, in cui le spiegava quello che aveva provato e quello che provava tutt'ora, quello che lei significava per lui, sperando che lo perdonasse, o anche solo capisse un pochino.
Fece vagare lo sguardo per la stanza e trovò un plico di fogli bianchi appoggiati sopra una serie di libri, accanto ad essi c'era anche una penna, che Gajeel prese insieme al pezzo di carta. Si sedette sbuffando e grattandosi la testa, cercando di trovare le parole più adatte per cominciare.
Il falchetto era ancora appollaiato sulla finestra, e non sembrava intenzionato a muoversi, ma il corvino decise di lasciarlo stare, aveva altro a cui pensare.

Levy spalancò gli occhi nel cuore della notte, ma il suo corpo non si mosse, sentiva la testa pulsare e ci impiegò qualche momento per mettere a fuoco e capire dove fosse. Girò lentamente la testa di lato e vide PantherLily acciambellato accanto ai suoi capelli turchesi, il respiro era lento e regolare, ogni tanto gli scappava qualche suono, segno che stesse dormendo profondamente e anche sognando. Si domandò cosa potesse sognare un Exceed, ma un suono alla sua sinistra attirò la sua attenzione.
Si girò nuovamente, sempre il più piano possibile per non farle aumentare il mal di testa, che stava piano piano scemando, e si trovò davanti Gajeel, anche lui che dormiva come un ghiro. Era seduto su una sedia ma la parte superiore del corpo era appoggiata al letto, le braccia erano incrociate e reggevano la testa senza alcuno sforzo, i capelli corvini ricadevano dolcemente sul suo volto.
Quando lo vide Levy perse un battito, era bellissimo, le era parso un diavolo tentatore, che l'aveva stregata con quegli occhi vermigli, ma le parole di quel pomeriggio tornarono in fretta, lui non la voleva come lo voleva lei, si era solo illusa.
Con fatica riuscì a mettersi seduta, i muscoli protestarono ma non più di tanto, si era aspettata di vedere entrambi gli uomini svegliarsi, ma nessuno dei due si mosse, rimasero immobili a respirare lentamente. Capì in quel momento che probabilmente si erano preoccupati per lei ed erano crollati per la stanchezza dopo chissà quanto tempo, perché lei ricordava cosa era successo, anche quando era sotto il controllo di quella voce, della lancia. Aveva attaccato Gajeel e distrutto metà del pub, Natsu e Gray avevano fatto fuggire tutti mentre Laxus cercava di fermarla.
Buttò fuori dell'aria dal naso, sconsolata, non credeva di essere tanto debole da poter essere controllata da un'arma, era un forte colpo per la sua autostima già debole, ma il colpo di grazia furono le parole del ragazzo, lei non gli piaceva per il suo fisico.
Voleva andare via da lì, voleva stargli lontana e riflettere, le azioni di Gajeel erano in contrasto con le parole che aveva detto a Laxus. Voleva capire se stessa e se sarebbe stata capace di perdonarlo, anche perché lei non aveva smesso di amarlo nel frattempo.
Senza far rumore spostò le lenzuola che la coprivano e liberò le sue gambe che, lentamente, scesero dal materasso fino a toccare il pavimento freddo con i piedi. Sapeva che non era corretto nei loro confronti andarsene senza dire nulla, avrebbero potuto pensare che era stata rapita, o peggio. Con qualche fatica uscì dalla stanza, lasciandosi alle spalle i due uomini ancora addormentati, e una volta in salotto prese carta e penna per lasciargli un messaggio.

Sono andata a prendere una boccata d'aria,
tornerò presto non preoccupatevi.
Levy.

Lo appoggiò sul tavolino sicura che l'avrebbero visto una volta svegli, poi prese ed uscì di casa, nella notte buia.

Levy non sapeva di preciso dove andare, i suoi piedi si muovevano da soli mentre il suo cervello ragionava senza sosta, il dolore ai muscoli era passato dopo poco che li aveva mossi, si erano intorpiditi per la dormita pomeridiana, e ora non le davano più fastidio.
Le strade erano deserte e silenziose, solo qualche animale che frugava nei bidoni della spazzatura le faceva compagnia in quella camminata, e guardandosi attorno la turchina non poté non confrontarla con Tanril, la sua città natale.
Magnolia era completamente diversa, era calma e la criminalità era praticamente nulla, probabilmente grazie alla presenza di Fairy Tail e del Master Makarov, anche nel cuore della notte. Nei vicoli non si trovavano donne che vendevano il loro corpo a poco, non trovavi cadaveri freschi attorniati da mosche e vermi, questa città era pulita. Quando incrociavi qualcuno durante il mercato loro ti sorridevano, anche se non sapevano chi fossi o da dove provenissi, era come se l'intera cittadina fosse una grande famiglia.
I piedi si fermarono e Levy alzò lo sguardo, che prima teneva fisso sul ciottolato della strada, per controllare dove fosse finita, anche se poteva immaginarlo facilmente.
L'insegna di Fairy Tail, rossa e dorata, era ben visibile sopra il portone di legno scuro, esitò per un istante, ma dopo un profondo sospiro si incamminò nuovamente. Non aveva voglia di incontrare i suoi compagni di gilda, di spiegare cosa era successo e quindi di raccontare di lei e Gajeel, e di vedere i loro volti compassionevoli, senza contare che sarebbe stato il primo posto dove Gajeel e Lily l'avrebbero cercata.
Dopo poco si ritrovò alla Rosa Bianca, non sapeva bene nemmeno lei perché era andata lì, ma non le sembrava una cattiva idea, così si mise a chiacchierare tranquillamente con Pinku, la proprietaria.
«Cosa ti porta qui Levy? A quest'ora della notte poi!»
«Nulla di particolare... Avevo bisogno di schiarirmi le idee...»
La donna la guardò capendo al volo a cosa si stesse riferendo, ma non le chiese nulla, intuendo che non era il momento più opportuno e che non erano affari suoi.
«Dove sono le altre ragazze? Mi sarebbe piaciuto salutarle!»
«Lavorano tutte quante, questa sera siamo pieni! Se vuoi puoi aspettare qui, così quando finiscono le saluti di persona»
Levy arrossì leggermente nel ricordarsi il lavoro che facevano, così annuì solamente puntando lo sguardo sulle punte dei piedi, per nascondere l'imbarazzo. La trovava una professione come un'altra, in fondo lei derubava le persone, come poteva giudicare le loro scelte di vita? Ma si imbarazzava ogni volta perché lei non aveva nemmeno visto un uomo nudo, anche se sapeva perfettamente come erano fatti, non si riusciva a immaginare a fare un lavoro del genere.
La porta cigolò leggermente, ma Levy non ci fece caso persa nei suoi pensieri, finché una donna non le si accostò guardandola incuriosita, ma la lasciò perdere dopo poco rivolgendosi alla proprietaria.
«Hey Pinku! Da quanto tempo!»
«Cana! E' vero è da un po' che non ci si vede, cosa ti porta qui?...»
La donna mostrò un sorriso smagliante, e la turchina si permise di osservarla meglio mentre era distratta, il fisico era magro nei punti giusti e formoso negli altri, il seno era grande quanto quello di Lucy ed era coperto da un semplice reggiseno blu scuro, lasciando quindi scoperta la pancia piatta. Le gambe erano lunghe e snelle, e coperte da dei pantaloni rosso mattone, i capelli invece erano castano scuro e le arrivavano fino alla vita sottile.
«Cosa pensi che mi porti qui?! Il mio vero e unico amore ovvio!»
«Stai parlando di Bacchus?...»
Cana fece una smorfia e Pinku sorrise leggermente, Levy non stava comprendendo appieno lo scambio di battute fra le due, ma non voleva intromettersi e quindi si allontanò di un passo per lasciare maggior privacy.
«Ma che me ne frega di quell'idiota... Parlo dell'alcol io, ALCOL!»
«Idiota eh?... Comunque immagino tu non conosca Levy, è una tua nuova compagna!»
Detto questo la corvina sparì lasciando le due ragazze da sole e la turchina in imbarazzo.
«Ma dai! Anche tu ti sei unita a Fairy Tail?... E io che pensavo fossi una nuova ragazza che lavorava qui... Io sono Cana piacere!»
Levy le sorrise timidamente e allungò la mano per stringere quella della castana, che era tesa davanti a lei.
«Levy, piacere mio. Eri in missione?»
«Esatto... Da un paio di mesi ormai...»
Cana sbuffò sonoramente e si appoggiò con la schiena e i gomiti contro un tavolino, nel mentre guardava dove era sparita Pinku con ansia, ma quando vide che non arrivava riprese il discorso.
«Non che l'abbia scelto di mia volontà... Mirajane si era incazzata per qualcosa che avevo fatto da ubriaca, per di più non ricordo nemmeno cosa di preciso... Ma sta di fatto che mi ha spedito il più lontano possibile... Non puoi immaginare quanto sia noioso stare in missione, per due mesi, da sola...»
Levy le sorrise grata, grazie a lei si stava finalmente rilassando e il ricordo del corvino era sempre più lontano, e in più si divertiva ad ascoltare le sue strane avventure. Cana si girò nuovamente alla ricerca di Pinku e quando la vide i suoi occhi castani iniziarono a brillare, la turchina si girò a sua volta e vide che la corvina teneva in mano una cassetta, contenente qualche bottiglia di birra e altri alcolici che non riconosceva.
«Pinku lo sai che ti amo?»
«Lo so...»
Si diressero su uno dei tanti divanetti con tavolino e si sedettero tutte e tre lì, Cana non perse tempo e prese la bottiglia più vicina stappandola contro il bordo del tavolo in un colpo secco, e iniziando a bere grandi sorsate. Pinku la guardava scuotendo la testa e sospirando, mentre Levy tratteneva una risata.
«Allora Cana... Come mai sei venuta qui a bere e non sei andata a Fairy Tail?»
La proprietaria prese a sua volta una bottiglia, che passò a Levy, e poi ne prese una per se inumidendosi le labbra. La turchina tenne il vetro freddo fra le mani, senza toccarne il contenuto, non le piaceva bere.
«Mh?... Da quello che so c'è Mirajane stasera... E non voglio rischiare di essere spedita nuovamente in missione senza bere nemmeno un sorso di questo nettare paradisiaco! Quando Mirajane si arrabbia fa davvero paura...»
Detto ciò svuotò la sua bottiglia e ne prese un'altra come se nulla fosse, Levy non riusciva a immaginarsi quella dolce ragazza arrabbiata, era sempre gentile con tutti e non smetteva mai di sorridere.
«Tu Levy sei in squadra con qualcuno?...»
Si irrigidì immediatamente a quelle parole, azione che le due donne notarono al volo e la fissavano con curiosità e trepidante attesa, specialmente Cana.
«Sì... Sono in squadra con Gajeel e PantherLily...»
«Uuuh... E dalla tua reazione deduco che sia successo qualcosa con Gajeel, recentemente anche... Oppure hai gusti strani e l'uomo interessato è l'Exceed...»
Pinku la guardò male per farle capire che non era stato uno dei suoi commenti migliori, ma Cana alzò le spalle e le braccia in una muta domanda, non capendo il motivo di quell'occhiataccia. Levy sorrise leggermente, aveva capito che la sua era stata una battuta per tirarla su di morale, e forse poteva parlarne con loro. Abbassò lo sguardo e si vide in grembo la bottiglia di birra, che attendeva solo di essere bevuta, prese un profondo respiro e iniziò a bere, una, due sorsate. Il liquido freddo le scendeva nel corpo facendole venire la pelle d'oca.
«Sembra che la ragazza abbia bisogno di ubriacarsi! Fai bene!»
Cana rise di gusto e anche Pinku sorrise leggermente quando videro Levy, che dopo la prima bottiglia, aveva le guance rosse e gli occhi lucidi, e un sorriso da ebete sul volto.

Quando Gajeel si svegliò Lily dormiva ancora, non si accorse subito dell'assenza della ragazza e quando lo fece pensò semplicemente che fosse nell'altra stanza a leggere. Si alzò volendo approfittare del fatto che l'Exceed fosse ancora incosciente, non gli aveva parlato della lettera e voleva darla alla ragazza senza che lui lo sapesse, ma quando aprì la porta la stanza era vuota.
Il sole del mattino entrava pigro dalla finestra leggermente aperta, il falchetto comparve poco dopo iniziando a richiedere cibo e attenzioni, i libri erano tutti al loro posto e non uno mancava dall'enorme libreria che era quella casa, ma di Levy nessuna traccia. Il cuore iniziò a battergli all'impazzata nel petto e Gajeel sapeva che se avesse potuto, sarebbe saltato fuori dalla cassa toracica e si sarebbe messo lui stesso alla ricerca della ragazza. Fece per girarsi e andare a svegliare PantherLily per iniziare le ricerche, quando un foglietto appoggiato sul tavolino attirò la sua attenzione, con due grandi falcate lo raggiunse e lo prese, temendo dicesse che l'avevano presa o peggio lei se ne fosse andata per sempre.
Quando finalmente lo lesse un sospiro di sollievo lasciò le sue labbra, non lo aveva abbandonato, ma poi fu l'ansia ad impadronirsi di lui, poteva essere successo di tutto mentre era fuori sotto la sua protezione, e senza pensarci due volte uscì alla sua ricerca, non svegliò Lily ma gli lasciò il biglietto vicino alla testa, in modo tale che al suo risveglio lo potesse leggere.
Il primo posto che andò a controllare fu Fairy Tail, spalancò il portone attirando su di se l'attenzione dei pochi clienti che facevano colazione e si diresse a passo spedito verso il bancone, dove Mirajane lo guardava sorridente.
«Cosa succede Gajeel?»
«Levy è passata di qui?...»
Gli occhi della ragazza si spalancarono e il sorriso di prima sparì in un istante, il corvino imprecò a quella reazione e uscì senza dire altro e senza ascoltare l'albina che lo richiamava.
Si fermò davanti all'entrata smarrito, non sapeva dove cercarla, lei poteva essere ovunque e da nessuna parte, la biblioteca era troppo ovvia, poteva andare a controllare da Freed, Lily gli aveva detto che avevano passato molto tempo insieme mentre lui non c'era. Quel pensiero gli fece stringere i pugni e il cuore iniziò a dolergli, scosse la testa per scacciare quei pensieri e iniziò a dirigersi verso l'officina, ma una voce femminile lo chiamò.
«Gajeel! Mi riconosci?»
In quel momento gli parve una ragazza come un'altra, poteva essere sua sorella come una con cui era stato a letto, che lui non se lo ricordava, in testa aveva solo Levy.
«Immaginavo... Sono una ragazza della Rosa Bianca»
Qualche ricordo iniziò a riaffiorare nella sua mente, quei capelli scuri, gli occhi azzurro chiaro, sotto di lui che gemeva e lo chiamava, sì ci era andato a letto insieme, quasi un anno prima se ricordava bene.
«Ah... Ciao... Ti serve qualcosa?...»
La ragazza sorrise ignorando il suo tono freddo e quasi cattivo, e lo prese sotto braccio per farsi seguire.
«Stai cercando Levy-chan vero?»
Il corvino spalancò gli occhi facendo ridere la ragazza.
«E' alla Rosa Bianca, e prima che tu me lo chieda sta bene...»
«Da quanto è lì?...»
«Mmh... Pinku ha detto che è arrivata nel cuore della notte... Circa per le due credo, ed essendo quasi le otto ha passato tutta la notte qui, e non è andata a letto con nessuno...»
Lo guardò facendogli un occhiolino, capendo al volo la sua preoccupazione, ma il fatto che quella ragazza fosse di così buon umore lo insospettiva, e l'ansia non voleva abbandonarlo.
Arrivarono poco dopo e passarono dal retro, per comodità e perché Levy era nelle stanze private di Pinku, più facilmente raggiungibili dal retro, una volta dentro la ragazza lo lasciò per andare dalle sue compagne, ma prima gli fece un avvertimento.
«Gajeel sii gentile con lei... si è finalmente calmata e tutte le sono stata accanto, quindi quello che sto per dirti è da parte di tutto il locale... Falla soffrire ancora e te la faremo pagare...»
Detto ciò se ne andò via sculettando, e una volta che fu rimasto solo deglutì, sapendo perfettamente a cosa si stesse riferendo e per questo si maledisse nuovamente, ma si promise che non avrebbe fatto lo stesso errore. Non gli fu difficile trovare la stanza in cui erano, e dopo un profondo respiro aprì la porta, pronto a trovarsi davanti una Levy in lacrime, vista che al solo pensiero gli faceva stringere il cuore, che lo avrebbe insultato e maledetto in ogni modo possibile, ma invece la scena che trovò lo lasciò a bocca aperta e piacevolmente sorpreso.
Levy, Pinku e Cana, che non sapeva da dove fosse comparsa di preciso, erano sdraiate per terra a pancia in su e guardavano il soffitto, i loro discorsi erano sconnessi e ridevano senza alcun motivo apparente. Bottiglie di ogni tipo d'alcol erano sparse per tutta la stanza, sul tavolo, per terra, fra le loro mani; Gajeel si passò una mano fra i capelli indeciso su come comportarsi, nessuna delle tre sembrava accorgersi della sua presenza e non sapeva dire se fosse un bene o un male.
«GAJEEL! Cosa ci fai qui?!...»
Fu Levy a chiamarlo, i suoi occhi castano chiaro erano lucidi e lo guardavano, gli sorrideva e il cuore del corvino perse un battito, la ragazza cercò di alzarsi, ma riuscì solo a fare un passo prima di crollare sulle sue stesse gambe. Cana scoppiò a ridere seguita a ruota dalle altre due, Gajeel si riprese dal suo stato di trance e con un leggero sorriso andò a prenderla per aiutarla a stare in piedi, ma dopo un paio di tentativi decise di prenderla in braccio a modi principessa.
«Uuuh! Il diavolo si è trasformato in principe!... AHAHAH»
«Canaaaa... Almeno il mio principe è venuto a prendermi! Non come il tuo... BUCCHAS...»
Levy avvolse le braccia attorno al collo di Gajeel e strinse leggermente, con fare possessivo, mentre guardava la castana e le faceva una linguaccia, sapeva per esperienza che Cana si ricordava tutto quello che succedeva, anche il minimo dettaglio, mentre era ubriaca, anche se faceva credere il contrario, per questo si impose di non arrossire o di sorridere come un ebete.
«Primo, è Bacchus... E secondo il mio unico principe è questo! L'ALCOL! E' amore reciproco...»
«Come no... Ma se prima mi stavi chiedendo se è mai venuto qui e con che ragazze si è divertito... Minacciandole di morte! Ahaha»
Pinku scoppiò a ridere da sola, evidentemente ubriaca anche lei, Cana invece incominciò a borbottare frasi sconnesse per giustificarsi di quelle minacce, e Gajeel decise di approfittarne per portarsi via la turchina.
«Gajeel... Sai che hai le spalle davvero grandi!?»
Erano appena usciti dalla porta sul retro quando Levy se ne uscì con quella frase, Gajeel abbassò lo sguardo verso la ragazza e la vide che gli osservava le spalle, mentre con le mani faceva dei cerchi sul suo petto, poi sentendosi osservata lo fissò a sua volta sorridendo. In quel momento capì che lei aveva una sbronza allegra, per sua fortuna.
«Gamberetto da quando sei così chiacchierona?...»
«Non lo sono... E' l'alcol... Non avrei mai il coraggio di dirti queste cose da sobria... Ma ora non lo sono! Che ne dici di andare da qualche parte?! Mi sento piena di energie!»
Alzò le braccia in aria sbilanciandosi e rischiando di cadere dalla presa ferrea del corvino, che sorrise leggermente per il suo strambo comportamento, sì era proprio pazzo di lei.
«Ma se non riesci nemmeno a reggerti in piedi...»
«Non è che non riesco... E' che preferisco farmi portare da te! Ne approfitto...»
Lo abbracciò leggermente e appoggiò la testa contro il suo petto, chiuse gli occhi ma il sorriso rimase nel suo volto, era allegra e in pace. Gajeel si promise di portarla più spesso in giro così, anche se lo divertiva il metodo sacco di patate.
«E sentiamo cos'altro non mi diresti da sobria?...»
Levy corrucciò leggermente la fronte e aprì un occhio per guardarlo dal basso, il corvino si dovette trattenere per non fiondarsi su quelle labbra e farle combaciare con le sue, era troppo invitante.
«Mmh... Non mi sembra saggio parlare da ubriaca...»
«Non farti pregare Gamberetto...»
Erano finalmente arrivati a casa di lei, fare le scale reggendola fu un filo problematico per il ragazzo, ma non volle lasciarla andare nemmeno per un attimo. Quando entrarono Lily non c'era e decise di aspettarlo lì, mentre ringraziava qualche divinità per essere rimasto da solo con Levy e poterne approfittare.
Si sdraiò sul letto e fece sdraiare la ragazza su di se a pancia in giù, con una mano le accarezzava la schiena liscia, mentre con l'altra le pettinava leggermente i capelli scompigliati. Il respiro di lei iniziò a farsi regolare, ma lui non voleva che dormisse, voleva stuzzicarla ancora un po'.
«Allora ti devo proprio pregare Gamberetto?... Potrei anche farti il solletico...»
Spostò le mani sui suoi fianchi e mosse le dita velocemente, lei scoppiò a ridere subito dopo iniziando a muoversi convulsamente per sfuggire alla sua presa, inutile dire che fu inutile.
«Aiuto! Ahaha pietà basta! Basta! Parlerò!»
Si fermò appena sentì quella parola e incominciò ad accarezzarla, mentre inchiodava i suoi occhi scarlatti in quelli castani di lei in attesa, si sarebbe ricordato ogni cosa che gli avrebbe detto, e l'avrebbe messa in imbarazzo appositamente.
«Sentiamo allora, cosa non mi diresti mai?...»
«Mmmh... Che ti trovo incredibilmente sexy... E quelle volte che ti sei cambiato in mia presenza, lasciando scoperti i muscoli... Beh per farla semplice mi andava in pappa il cervello!»
Lo guardò sorridendo senza un minimo di imbarazzo, un po' gli spiacque che non si fosse comportata come suo solito, gli sarebbe piaciuto sentire pronunciare quelle parole vedendola arrossire e gonfiare le guance.
«Che informazione interessante... Cercherò di ricordarmelo ghihi»
«Non usarla contro di me!»
«Dovevi farmelo giurare prima Gamberetto, ormai è tardi, ghihi»
Le diede un bacio a stampo prima ancora di rendersene conto, era stata un'azione così naturale e volontaria che non si era fermato a ragionare, lei spalancò gli occhi e distolse leggermente lo sguardo, incapace di reggerlo oltre. Sospirò piano, rendendosi conto che ormai la sbronza stava perdendo i suoi effetti, e che presto si sarebbe ricordata perché si era ubriacata.
«Vi ho trovato finalmente!»
PantherLily comparve dalla finestra e si mise poco distante da loro guardandoli con le braccia incrociate e lo sguardo severo, a Gajeel ricordò una mamma che sgridava i figli e gli scappò un mezzo sorriso.
«LILY!»
La turchina cercò di raggiungere il gatto per coccolarlo, ma appena si sollevò dal petto del corvino ci ricadde sopra con un tonfo e una risatina. L'animale la guardò scioccato e poi passò lo sguardo su Gajeel.
«Ma è ubriaca?...»
«Esattamente... E non sono stato io se te lo stai chiedendo...»
«Sono ubriaca ma ancora lucida, solo non riesco a stare in piedi...»
Entrambi la guardarono dubbiosi e in risposta ricevettero una linguaccia, Lily scosse la testa incredulo e andò nell'altra stanza per farle qualcosa di caldo da ingerire, mentre Gajeel la prese nuovamente in braccio per seguire l'Exceed.
«Il Master e Laxus vorrebbero vederti per chiederti cosa è successo di preciso ieri, in più sembra che abbiano una missione da affidarci e dovremmo partire domani mattina...»
«Perfetto, così mi passa la sbronza e posso assistere alla gara di bevute fra Cana e Bacchus!»
Levy si guardò attorno e vide che entrambi gli uomini la osservavano con un sopracciglio alzato, non capendo a cosa si riferisse, rise leggermente e Gajeel cercò di imprimersi a fuoco quel suono nella mente.
«Questa sera Cana e Bacchus fanno una gara di bevute, ed ero curiosa di scoprire come andava a finire e di vedere questo fantomatico ragazzo di cui Cana è cotta, anche se non lo vuole ammettere... Però è palese che ne sia innamorata!»
«Ecco qua un po' di caffè, così ti riprendi e andiamo dal Master...»
PantherLily optò per cambiare argomento, in quanto la turchina non sembrava intenzionata a smettere di parlare, Gajeel si sedette su una poltrona e la fece sedere sopra di se. Probabilmente era egoista voler sfruttare la sua sbronza per averla accanto il più possibile prima che si ricordasse, ma era certo che appena si sarebbe ripresa gli sarebbe stata il più possibile lontano.
«Ma come siete premurosi! Se continuate così mi viziate! Allora finisco qui e possiamo andare...»
Bevve tutto d'un sorso la bevanda amara e si alzò di colpo dirigendosi verso la porta, ma dopo pochi passi si dovette reggere al tavolino per non crollare.

Stavano camminando in strada da qualche minuto, Levy aveva ancora qualche difficoltà ad andare dritta e a non cadere, per cui Gajeel le era accanto sorreggendola per un braccio, Lily invece si era nascosto nella borsa della ragazza lasciando uscire solo il musetto.
Ormai si era ripresa del tutto e già mentre il corvino la stava riaccompagnando a casa dalla Rosa Bianca le sue parole le erano tornate in mente, ma aveva deciso di non ascoltarle, di lasciarle segregate in un angolo del suo cervello. E ci era riuscita perfettamente, finché non erano tornate come un mantra quando lui l'aveva baciata, in quel momento faticava addirittura ad averlo vicino e non osava provare a guardarlo.
Arrivarono alla locanda dopo poco, salutarono Mirajane che serviva i tavoli, Lucy e Natsu che erano seduti al bancone e Gray, che cercava di liberarsi Juvia che gli si era attaccata ad una coscia; si diressero poi direttamente nell'ufficio del master, dove i due uomini li attendevano.
«Levy! Come stai oggi?»
«Molto bene Master! Ho saputo che volevate sapere di ieri, cosa di preciso?»
Laxus fece un passo avanti coprendo completamente il vecchietto e chinandosi leggermente verso di lei, voleva avere informazioni e in fretta, questo era ovvio.
«Non sono un tipo che fa tanti giri di parole, quella lancia che hai preso ha incenerito tutte le persone che hanno provato anche solo a toccarla, tu invece l'hai presa, ti sei fatta controllare e poi ne sei uscita indenne... Mi incuriosisce al quanto sapere come tu abbia fatto...»
Senza battere ciglio Levy si sedette sulla poltrona che le era accanto, incominciava a faticare a rimanere in piedi, e per raccontare quello che aveva passato era meglio che fosse seduta. Gajeel le si mise accanto, mentre PantherLily si accoccolò sulle sue gambe. Mentalmente rise, sembravano la sua guardia del corpo e il suo animaletto, come se lei fosse il capo di un qualche gruppo mafioso.
«Non so bene il perché... Ero arrivata con Lily in gilda per raggiungere Gajeel, poi vi abbiamo sentito parlare e avevo deciso di andarmene...»
Decise di sorvolare su cosa si fossero detti i due uomini, in fondo in quella stanza tutti sapevano il motivo per cui se ne voleva andare e perché avesse attaccato principalmente Gajeel.
«Per lasciarvi soli e per riflettere, ma all'improvviso ho sentito una voce che mi chiamava... Una voce femminile che mi diceva di prenderla e di usarla, ci impiegai un pochino a capire che era la lancia a parlare... Sentivo solo quella voce e il mio corpo si muoveva da solo, alla fine la presi come mi chiedeva e poi venni controllata completamente, ma nonostante questo la mia mente era sveglia, sapevo cosa stavo facendo e me lo ricordo vividamente... Poi mi hai fermata e mi sono svegliata questa notte...»
Laxus si allontanò, rendendo visibile il Master, sembrava abbastanza soddisfatto di quello che gli aveva raccontato e anche Levy si era fatta un'idea del potere delle armi, sembrava che ce ne fossero di ogni tipo e che ognuna fosse altamente pericolosa. Si chiese se anche quella di Erza parlasse oppure era una caratteristica esclusiva della lancia.
«Bene... Avremo un po' di cose su cui riflettere... Nel frattempo! Ho una missione da assegnarvi!»
Il biondo uscì dalla stanza lasciandoli soli con Makarov, quello che gli interessava l'aveva sentito e del resto non gli importava, la turchina si rilassò leggermente nel non averlo più attorno, le incuteva un certo timore.
«Nella città vicina, a Kenys, sembra sia arrivata un'arma magica... E' in mano a un nobile che va eliminato insieme al capo delle sue guardie e a chiunque interferisca... Recuperate l'arma e Lily...»
L'Exceed lo guardò serio, solitamente non aveva un grande ruolo nelle missioni perché non doveva essere visto, ma se dovevano occuparsi di così tante persone doveva entrare in azione anche lui, e Levy intuì dai suoi occhi neri brillare, che questo lo eccitava.
«Tu prova a usare l'arma... Sembra abbia il potere di modificare le sue dimensioni e sarebbe perfetta per te, che ti puoi trasformare a tuo piacimento... Se per caso non dovessi essere compatibile portatela in gilda il più in fretta possibile...»
La turchina deglutì, non aveva mai visto il Master così serio e ciò la preoccupava e la riempiva di punti interrogativi. Che la missione fosse così difficile? Oppure c'era qualcos'altro che il Master stava tenendo loro nascosto? O addirittura a tutti quanti...
Lo salutarono e uscirono, Levy preferì tenersi quelle domande per se e non chiedergli nulla, anche perché sapeva che non le avrebbe risposto e perché essendo un Djin probabilmente sapeva già quello che stava pensando. Sospirò e concluse che se c'era davvero qualcosa, sarebbe stato lui a parlarne quando sarebbe arrivato il momento più adatto.
«Sentite, io vado un attimo in officina a prendere un'arma o due per la missione, ci troviamo qui in gilda?»
«Vai pure Lily! Ti aspettiamo qui!»
Annuì e fingendosi un gatto incominciò a correre per le strade affollate della città, Levy lo seguì con lo sguardo finché non lo vide sparire in un vicolo, e a quel punto si girò verso Gajeel per chiedergli cosa volesse fare, ma lo trovò che la fissava intensamente mettendola in imbarazzo. Erano ancora sulla soglia dell'entrata e nessuno dei due sembrava intenzionato a parlare o a muoversi, dopo qualche istante, Gajeel si mise una mano fra i capelli sbuffando come suo solito.
«Non so come fare quindi sarò diretto... Tieni...»
Il corvino tese la mano e gliela mise sotto gli occhi, reggeva un foglio stropicciato e ripiegato su se stesso diverse volte, Levy lo guardò interrogativa e poi guardò nuovamente il foglio, sembrava una lettera ma non riusciva a capire perché volesse darle una lettera. La prese e appena l'ebbe in mano lui allontanò il braccio e si allontanò lui stesso di qualche passo, incominciando a fissare il nulla che aveva attorno.
«Non sono bravo con le parole... E scriverle mi era sembrata un'idea... carina?... Ad ogni modo decidi tu cosa farne... Leggila, buttala o non lo so...»
«Capisco... Che ne dici, ci alleniamo un po' mentre aspettiamo Lily?»
Lui annuì senza guardarla e si diressero verso la stanza degli allenamenti sotto terra, Levy aveva capito cosa significasse quella lettera, cosa contenesse e quanto sforzo fosse costato a Gajeel scriverla, ma non se la sentiva ancora di leggerla, sapeva però che la sua curiosità non l'avrebbe fatta attendere ancora a lungo.

Angolo Autrice.
Inzio con lo scusarmi per l'enorme ritardo... Ma ho finito! Ho fatto le proveeee, ho fatto l'oraleeeee, e ora sono in vacanza effettiva :D (devo fare il cosplay per Rimini ma prometto di scrivere nel frattempo, e a Rimini)
Spero che il capitolo sia valso l'attesa (ma chi voglio prendere in giro?...) Sono abbastanza soddisfatta di come mi sia uscito il pezzo iniziale, quello sul pentimento di Gajeel e sulla riflessione dei suoi sentimenti, mentre il resto mi lascia con l'amaro in bocca... Quindi criticae pure!
Seconda cosa, io in realtà in questo capitolo volevo mettere le BIG cose, loro già in missione, incontrano vecchie conoscenze, succedono imprevisti, e finalmente si dichiarano e fluff a volontà... Ma solo per questo capitolo ho fatto una decina di pagine... E se andavo avanti non so quando avrei pubblicato... Almeno avete qualcosa :'(
Poi! Piccola anticipazione :3 Bacchus e Cana faranno la fantomatica gara di bevute, in ballo c'è una scommessa (piccante e sadica) e vorrei chiedervi chi far vincere u.u perché io non lo so eheh... Mi divertirebbe fare entrambe ^^' Se volete sapere cosa c'è in palio chiedete pure!
Vediamo un po'... Mi sembra di aver detto tutto, se vedete degli errori scusatemi e avvisatemi che provvederò al più presto :3
Alla prossima e recensite in tantiiiii <3

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