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Decisioni

Decisioni
Voglio solo dire che faccio pena a disegnare! Quindi abbiate pietà della mia mappa :'( buona lettura <3


Erano partiti la mattina presto, le strade erano quasi deserte, ma decisero di travestirsi comunque per non rischiare. Adesso erano su un carretto diretti a Magnolia e Levy non riusciva a non guardare ovunque, era abituata a vedere sabbia dappertutto mentre qui c'era una strada trafficabile, case sparse in giro e non rinchiuse all'interno delle mura.
«Signorina Levy! Attenta o potresti cadere! Sarebbe così... Così doloroso!»
La turchina si girò a guardare l'uomo che gli stava dando un passaggio, era grosso e anche più alto di Gajeel, i capelli erano nascosti da un cilindro verde, anche i vestiti erano dello stesso colore tranne per una sciarpa arancione, ma ciò che stupiva di più la ragazza non erano tanto i vestiti quanto il suo modo di parlare e il fatto che teneva in continuazione gli occhi chiusi.
«Mi spiace Aria-san cercherò di stare attenta...»
«Gajeel... Anche per te sarebbe molto doloroso!... Se mi dovessi finire tutto il carico prima di arrivare! Ahhh così doloroso...»
Gajeel era stravaccato sul carretto e stava monopolizzando quasi tutto lo spazio disponibile, aveva anche spostato qualche botte e cassa per poterci stare, ma dopo poco tempo che stava fermo si era messo a mangiare e a bere quello che trovava.
«Tzè come sei permaloso... Per un po' di birra»

Il tempo passò e ormai Levy si era appisolata, il travestimento si era tolto mentre si rigirava nel sonno, ma per sua fortuna non era più necessario, Gajeel aveva alla fine smesso di mangiare a scrocco con la promessa di fermarsi per l'ora di pranzo, che arrivò fin troppo tardi per lui.
Quando si fermarono, in una taverna vicino al bordo della strada, Gajeel scese dal carretto con un balzo e, nonostante non atterrò molto delicatamente, Levy continuò a dormire beata stringendo Lily come un peluche.
"E' davvero un animale, è andata in letargo ghihi... Aspetta..."
Il ragazzo si bloccò, tese le orecchie e iniziò ad annusare l'aria, quell'odore di polvere esplosiva gli era nota e dopo qualche istante sentì una voce familiare provenire dalla porta, si stava avvicinando.
"Ghihi c'è da divertirsi!"
«Insomma! Hai mandato all'aria nuovamente la missione! Letteralmente!»
«Ma dai Lu! Sei la solita esagerata, è stato un successo!»
«Certo certo...»
La porta si aprì lentamente e una ragazza dai lunghi capelli dorati legati in una coda laterale uscì con in volto un'espressione sconsolata, seguita da un ragazzo dai capelli rosa, una sciarpa bianca scaccata e con un sorriso a trentadue denti.
«Guarda guarda chi c'è! Salamander... Ghihi»
Sentendosi chiamato il ragazzo si girò verso Gajeel e quando lo vide iniziò a ridacchiare.
«Ferraglia che ci fai qui?! Pensavo avessi finito la missione... Oppure hai avuto problemi e ti hanno scoperto eh? Ferraglia?»

Levy era ancora mezza addormentata quando sentì dei rumori di lotta, inizialmente l'aveva scambiato per il suo sogno e credeva di essere in mezzo a una guerra o qualcosa del genere, ma poi sentì le voce di Gajeel e alla fine si svegliò.
Si mise seduta e vide Lily, seduto a gatto, che guardava il punto da cui proveniva il rumore che l'aveva svegliata, si girò anche lei e vide Gajeel che si azzuffava con un altro ragazzo dai capelli rosa e una sciarpa bianca al collo, stava per intervenire a fermarli quando una voce femminile le parlò.
«Ahhh... Sono senza speranza... Non trovi?»
Levy si girò e vide una ragazza snella e molto formosa, i capelli biondi erano legati un una coda laterale sul lato destro, gli occhi marroni la guardavano sorridendo.
«Eh?... Ah sì credo di sì...»
«Io sono Lucy! Piacere!»
La mano della ragazza era tesa davanti a lei, la osservò scioccata per un momento, ma quando guardò il sorriso sincero e allegro si decise e la strinse.
«Levy Mcgarden! Piacere mio»
Lucy si sedette sul carro accanto a lei e si mise a guardare lo scontro dei due ragazzi, si stavano pestando pesantemente e non sembravano intenzionati a smettere tanto presto, però le sembrava che entrambi stessero sorridendo, nonostante il sangue dal naso o le labbra rotte.
«Levy-chan come mai sei in viaggio con Gajeel? Non per essere cattiva... ma non è molto socievole...»
«Beh... E' una storia un po' lunga... Ma in sintesi mi ha salvato la vita e ora mi sta portando in un posto sicuro...»
Levy era titubante, non sapeva quanto conoscesse quella ragazza di Gajeel, non le sembrava un'assassina e non voleva rischiare di essere sgridata da lui.
«Sei la ragazza di cui ci ha parlato il Master!?»
Le prese le mani tra le sue e la guardò con un sorriso a trentadue denti e in volto un'espressione più che contenta, quasi euforica.
«Che bello! Per fortuna sei una ragazza normale e non come Erza o Mirajane! E dimmi dimmi! Leggi?!»
Lucy aveva iniziato a saltellare sul posto nonostante fosse seduta e gli occhi le brillavano come se avesse visto un gioiello prezioso.
«Ma quindi anche tu fai parte di Fairy Tail?!»
«Esattamente, sia io che Natsu, il ragazzo che sta lottando con Gajeel. Abbiamo appena finito una missione e stavamo tornando a casa. Ahhh non sai quanto sono contenta di averti incontrato! Poi se fai coppia con Gajeel devi essere una ragazza d'oro!»
Levy iniziò ad arrossire immaginandosi lei e Gajeel come coppia, non capendone il motivo, non le piaceva e quando l'avrebbe portata al sicuro pensava che non l'avrebbe più visto.
"Ahhh non ditemi che soffro della sindrome di Stoccolma?!"
«Ecco io e... Gajeel non stiamo insieme...»
«Eh? Oddio! Ahah scusa mi sono spiegata male! Intendevo coppia di lavoro, fare le missioni insieme per poterle fare più facilmente... Fare gruppo insomma!»
«Ahhh! No non siamo un gruppo, e per ora non faccio nemmeno parte di Fairy Tail... E scusa se mi permetto... Ma non mi sembri molto...»
«Un combattente? Ahah non preoccuparti! Io infatti mi occupo di altro, solitamente faccio le missioni in cui c'è bisogno di essere silenziosi, mi sento una piccola Robin!»
A Levy si illuminarono gli occhi quando sentì quelle parole e il cuore iniziò a batterle più velocemente, probabilmente non aveva sentito bene.
«Robin Hood?»
La bionda la guardò con altrettanta sorpresa e speranza.

Era da una settimana che Gajeel era fermo per colpa della turchina, non credeva che l'avrebbe mai pensato, ma incontrare Natsu in quel momento era stata una manna dal cielo, ormai non capiva nemmeno più di chi era il sangue e se era lui o se stesso ad essere sdraiato sulla sabbia in quanto ormai li circondava completamente. Non seppe quanto tempo passò ma alla fine smisero la loro piccola lotta e si rialzarono dandosi una testata per finire.
«Vedo che ti sei rammollito fiammella! Ti devo aver rotto il naso dal sangue che ti sta uscendo ghihi»
«Quello che vedi è il sangue che è caduto dal tuo labbro, ti sei fatto un bel taglio... forse dovresti fartelo controllare prima che faccia infezione ihih»
Stavano per iniziare una lotta verbale quando sentirono una voce acuta che si rivolgeva a Natsu.
«Natsuu! Mi avevate dimenticato dentro! Non sareste partiti senza di me vero?»
Un gattino azzurro, tranne per il musetto, la punta della coda e la pancia che erano bianche, si stava avvicinando camminando su due zampe e parlando verso il rosato.
«Happy! Non ci eravamo dimenticati di te! Non potrei mai lascia...»
Ma prima che potesse finire la frase un urlo di Lucy lo fece scattare pronto ad un eventuale pericolo, ma vide solo la bionda schizzare verso il gatto e prenderlo tra le braccia tappandogli la bocca con una mano.
«Brutto gattaccio! Quante volte te lo devo dire che non puoi parlare!? E tu!»
Con l'indice della mano libera indicò Natsu, che indietreggiò di qualche passo per sicurezza.
«Quante volte ti ho detto di non dargli corda!? Se lo scoprissero sai cosa gli farebbero!»
Sia il gatto che il padrone abbassarono lo sguardo colpevoli e consapevoli, ma quando li vide così la ragazza sospirò rassegnata.
Gajeel guardò la scena un po' annoiato, conosceva Happy e sapeva che aveva il cervello pari a quello del suo padrone, cioè quasi zero, lui per fortuna aveva Lily quindi non doveva preoccuparsi, stava ancora osservando i due ragazzi quando sentì un qualcosa tirargli la maglia e quando si girò si trovò il volto di Levy guardarlo intensamente.
"Che diavolo vuole questa adesso?"
«Senti... Non è che potremmo dare un passaggio anche a loro due?...»
«No»
Distolse lo sguardo e si diresse verso il carro intenzionato a riprendere il viaggio, ma la voce di Levy lo fermò di nuovo.
«Ma...»
Si girò di scatto spaventandola e facendola sobbalzare un filo, Gajeel aveva lo sguardo duro che non ammetteva repliche e lui lo sapeva bene.
«No! Non gli daremo un passaggio! Non c'è posto e il patto con Aria era solo per due persone e un gatto! Ora sali o fatti il viaggio con loro se ci tieni tanto!»
Detto questo risalì con un balzo seguito a ruota da Levy, che salutò con una mano Lucy la quale le sorrise rassicurandola.

La schiena di Gajeel le copriva la visuale, riusciva ad intravedere un portone di legno con delle incisioni dorate sui bordi, la porta cigolò quando il ragazzo la aprì e un profumo di birra e vaniglia e un gran numero di voci le invasero il naso e le orecchie.
Sentì molti salutare Gajeel e alcuni chiedere anche come era andata la missione, ma lui rispose solo con un cenno ad alcuni e molti li ignorò.
Camminava spedito verso il bancone del bar e Levy faceva fatica a seguirlo per quanto era veloce, quando si fermò si scontrò contro la sua schiena.
«Master Makarov!»
Levy si sporse da dietro di lui e vide un vecchietto più basso di lei, con degli enormi baffoni e i capelli coperti da un berretto, seduto a gambe incrociate sul bancone che beveva da un boccale di birra.
«Ohh! Gajeel! Come è andata la missione? Lily mi ha detto che c'è stato un contrattempo... Non è successo nulla di grave vero?»
Il ragazzo si sedette lasciando completamente scoperta la turchina, che venne fissata dal vecchietto che aveva scoperto chiamarsi Makarov, solo in quel momento si accorse di essere osservata da tutti i presenti.
«Nulla a parte questo criceto ferito... Lily ti ha riferito qualcosa giusto?»
Annuì continuandola ad osservare. Levy lo guardava a sua volta con attenzione, ma ogni volta che si soffermava su un dettaglio non riusciva bene a metterlo a fuoco, come se fosse affaticata o con gli occhi lucidi. Stava iniziando a sentirsi a disagio dal suo sguardo quando lui gli mostrò un sorriso talmente caloroso che si sentì immediatamente come a casa, come se ogni dubbio e paura fosse stata spazzata via da quel semplice sorriso.
"Come posso sentirmi così tranquilla grazie al sorriso di un vecchietto che non conosco nemmeno? E poi c'è qualcosa di strano in lui..."
Ma quando ci ragionò su, fu come se le fosse scattato un meccanismo in testa. Le si spalancarono gli occhi e rimase a bocca aperta, il suo cervello aveva iniziato a funzionare come un tempo, o almeno in parte, e non riusciva a credere a quello che vedeva.
«Lei è un Jinn!»
Lo disse quasi sottovoce per paura o timore che se l'avesse sentita sarebbe scomparso ma invece scoppiò in una fragorosa risata che risuonò in tutta la sala.
«Sei sveglia! Esattamente sono un Jinn e sono anche il proprietario di questa taverna! Ma tutti mi chiamano Master»
Nonostante Lily le avesse detto che Fairy Tail aveva come facciata quella di una taverna le sembrava comunque strano sentirlo dire, ormai si era abituata all'idea di una gilda di mercenari.
«Prima mi libero di questo scocciatore e poi arrivo da te»
Si girò verso Gajeel e gli lanciò un foglio, quando il ragazzo lo prese e lesse cosa c'era scritto ghignò e salì al piano di sopra seguito da Lily, che al momento si comportava come un comune gatto. Makarov si girò verso di lei e le fece segno di seguirlo, saltò giù dal tavolo e si diresse anche lui al piano di sopra, ma salì da un'altra scala che portava a una sola porta, quando entrarono Levy capì che era il suo ufficio.
«Allora! Non sei obbligata a dirmi tutta la tua vita... Ma se possibile mi piacerebbe sapere almeno cosa è successo per finire in questa situazione... Lily mi ha detto che non potevi restare nella tua città natale a causa loro, vorrei sapere il tuo racconto.»
«D'accordo...»
Gli raccontò l'essenziale della sua vita per fargli capire come era finita in quella situazione, saltando l'incontro con Gajeel e avrebbe preferito evitare anche la morte della madre, ma si sentiva al sicuro con lui. Infine raccontò il più dettagliatamente possibile l'incidente.
«... Alla fine sono svenuta e non ricordo molto... Da quello che mi ha detto Lily, Gajeel mi ha salvata e si sono presi cura di me...»
Makarov rimase a pensare per qualche istante mentre si lisciava i baffi. Alla fine la guardò con un sorriso smagliante.
«Beh l'unica cosa che posso dirti è... Benvenuta a Fairy Tail! Adesso fai parte della nostra famiglia!»
A Levy si riempì il cuore a sentire quella parola, famiglia, non si sentiva parte di una da quando sua madre era morta e all'improvviso si ritrovò a fare parte di una composta da cinquanta o forse da addirittura un centinaio di persone per quanto ne sapeva lei.
«Sono lusingata Master! Ma ecco io... Non credo di essere adatta a... Come dire... il lavoro che fanno Lily e Gajeel...»
«Non preoccuparti per questo! Non potrei certo darti delle missioni simili a quelle di quei due scapestrati! Ma ci sono alcune missioni che richiedono altre abilità, come la furtività che hai dimostrato di avere...»
Levy lo guardò scioccata, non pensava che avrebbe continuato a rubare in futuro, mille dubbi iniziarono ad assalirla, si chiedeva se sarebbe stata all'altezza e se era davvero giusto rubare e uccidere, sapeva quello che facevano ma non ci aveva pensato fino ad adesso, probabilmente perché era stata salvata proprio da loro e li riteneva delle brave persone, ma prima che potesse esprimere i suoi tormenti il Master riprese a parlare continuando a sistemarsi i baffi.
«Ti avviso però che se vuoi guadagnare molto lavorando poco io non accetto quel tipo di missioni...»
«Che cosa intende?...»
«Oh è semplice! Io accetto solo compiti che ritengo giusti! Non derubo un innocente, né tantomeno lo faccio uccidere! Ci sono dei limiti anche in questo lavoro e non intendo superarli... In ogni caso non sei obbligata! Puoi anche fare qualsiasi cosa che ti piaccia! Anche non collegato a noi, ma in ogni caso qui avrai un posto per dormire e un piatto caldo ogni volta che ti serve!»
Non sapeva più cosa rispondere, quel vecchietto le aveva dissipato ogni dubbio e le lasciava completamente carta bianca, poteva fare quello che voleva e sarebbe stata comunque ben accetta, iniziarono a pizzicarle gli occhi ma si fece forza per non piangere.
«Ecco io vorrei essere comunque d'aiuto a tutti voi... Ma non so ancora...»
Non si era nemmeno accorta che Makarov si fosse mosso verso di lei che si ritrovò una mano sulla spalla a rassicurarla, le sorrise ancora, sembrava che non riuscisse a fare altro, e con un gesto della mano le fece segno di seguirlo. Uscirono dall'ufficio, scesero e si diressero al piano superiore con l'altra scala dove c'erano vari tavoli sparsi in giro, uno di quelli era occupato da Gajeel e Lily che discutevano davanti a un foglio.

Finalmente non aveva più la ragazzina tra i piedi e poteva rimettersi al lavoro col suo compagno e cosa gli affibbia il Master? Una missione più che complicata, quasi impossibile! Ci stavano ragionando da un'eternità e non avevano idea di come svolgerla. Gajeel non era un genio al contrario di Lily, ma sapere che nemmeno lui riusciva a capirci qualcosa lo consolava, passò altro tempo e alla fine sbottò.
«Mi sono rotto! Entriamo uccidiamo tutti e prendiamo quel maledetto vaso!»
«Se facessimo come dici tu non riceveremmo un centesimo! E dato che la ricompensa è bella abbondante giuro che se lo fai ti uccido con le mie mani!»
«Tzè... E allora come hai intenzione di prenderlo?! È impossibile...»
«In realtà è piuttosto semplice...»
Una voce femminile interruppe i due che parlavano e quando si girarono si accorsero di avere Levy e il Master dietro di loro ad osservarli, Gajeel grugnì quando la vide, non ne voleva sapere più niente di lei e invece era ancora lì a girargli intorno, nemmeno Lily aveva parole per lo stupore.
«Oh oh! Sembra che la novellina vi abbia fregato! Forse dovrei affidare a lei la missione invece che a voi due!»
«Sta zitto vecchiaccio! Sentiamo, come avresti risolto il nostro problema?»
Il tono sgarbato di Gajeel la spaventò un po' ma ritrovando il coraggio prese i fogli che erano sul tavolo e dopo averli osservati per un momento iniziò a spiegare.

«I muri della stanza in cui c'è il vaso sono fatti interamente di vetro, le guardie sono due per lato e nonostante il numero non sono un problema dato che guardano l'esterno e non l'oggetto. L'unico modo per entrare e non essere scoperti è dalla botola che c'è sul soffitto... Avevo letto tempo fa di questo vaso e so che il proprietario se ne vanta molto, la botola serve come finestrella per illuminare il vaso quando chiude le finestre con delle tende... in modo tale da renderlo ancora più spettacolare...»
Non solo Lily e Gajeel, anche se cercavano di non darlo a vedere, rimasero a bocca aperta, ma anche il Master poco dietro di lei, che aveva intuito che fosse brava, non sospettava che avesse così tante abilità.
«La richiesta è di sostituire il vaso vero con uno fasullo che vi verrà dato poi... Con l'abilità di Lily di volare, dopo aver aperto la finestra, può entrare tranquillamente e senza fare nessun rumore scambiare i due oggetti, tanto le guardie sono girate verso l'esterno in quanto più preoccupate di un attacco diretto»
Gajeel la guardò scioccato, probabilmente la ragazzina non aveva nemmeno letto i fogli e aveva comunque trovato un piano che sembrava a prova di bomba, per un attimo sentì quasi dell'ammirazione per quella ragazza, ma poi tornò ad essere impassibile come sempre e con la sua solita aria strafottente parlò.
«Bene! Ora che abbiamo un piano direi di andare! Forza Lily!... Lily?»
L'Exceed era rimasto fermo al suo posto e con una zampa sotto il mento stava rimuginando qualcosa, e solo quando alzò lo sguardo su di Levy Gajeel capì.
«Vieni con noi!»
Imprecò sotto voce e quando sentì la risata del Master non si diede limiti, mentre Levy non riusciva a capire che stesse succedendo.
"Era stato tutto un piano di quel vecchiaccio per farla venire con noi! Non ci posso credere! E Lily ci è cascato come un idiota!..."
«Né io né Gajeel sappiamo scassinare una serratura ma tu sì! Inoltre ci hai suggerito tu il piano, mi sembra logico che partecipi anche tu! E non voglio discutere con nessuno dei due!»
Levy sospirò arrendendosi, mentre Gajeel picchiò la testa contro il tavolo mandando imprecazioni mentali al suo compagno, ormai doveva portarsela dietro anche per quella missione.

Quando arrivarono alla residenza del loro obiettivo, ormai di sera, Levy ne fu felice. Aveva capito che Gajeel non la voleva intorno e continuava a farglielo capire più che bene, per questo non voleva partecipare alla missione e se non fosse stato per il Master non avrebbe nemmeno aperto bocca quel pomeriggio, ma le aveva detto che l'unico modo per estinguere i suoi dubbi era provare.
Avevano trascorso il viaggio in silenzio, talmente pesante che le sembrava di essere schiacciata da un masso, era addirittura felice di dover derubare il vaso, almeno avrebbe avuto qualcosa a distrarla dai suoi pensieri, avevano recuperato il falso poco prima sepolto sotto la sabbia di fianco a una roccia, Lily le aveva spiegato che non si incontra mai il mittente di un lavoro.
Erano arrivati dalla parte opposta al loro obiettivo, e Levy si chiedeva come avrebbero fatto a raggiungerlo da lì, ma quando vide Lily usare la magia e farsi comparire le ali rimase talmente emozionata da non accorgersi che l'aveva presa per i vestiti e ora stava volando. Atterrò poco dopo sul tetto di fianco alla botola e vide Lily sparire nel buio per poi tornare con Gajeel, entrambi la guardarono senza dire una parola facendole capire che era il suo momento, così legò un pezzo di spago non troppo lungo su un lato sporgente della finestra che fece reggere a Gajeel, anche se le ringhiò qualcosa come risposta non capendo l'importanza del pezzo di spago, e infine si mise al lavoro.

Non poteva credere al suo udito, la ragazzina stava lavorando eppure faceva quasi fatica a sentire il rumore del grimaldello contro il legno, dopo pochi secondi sentì un "click" che li avvisava che ora era aperta, gli prese lo spago dalle mani e facendo attenzione lo lasciò andare lentamente, facendo aprire la finestra verso l'interno, e facendo anche capire a Gajeel il motivo della corda.
"Se l'avesse lasciato cadere senza accompagnarlo sarebbe caduto facendo casino e attirando l'attenzione delle guardie... E' furba..."
Quando fu completamente aperto fu il turno di Lily. Scese a prendere il vaso, per poi tornare giù una seconda volta per mettere quello falso, a quel punto Levy richiuse la botola e se ne andarono come erano venuti, ma nonostante la missione fosse stato un successo Gajeel sentiva dell'amaro in bocca.
Durante il ritorno, al contrario dell'andata, Lily e Levy chiacchierarono tutto il tempo contenti del risultato della missione, mentre Gajeel se ne stava in disparte assorto nei suoi pensieri.

Angolo Autrice
Comincio col dire che questo capitolo non mi convince :( non riesco a farmelo piacere... spero di ricevere un vostro parere se no mi dovrò deprimere a scuola...
Comunque! Spero che vi sia paiciuta l'entrata in scena di Makarov-Jinn e del team di Natsu e Lucy :3
Avete qualche idea sul perché Gajeel alla fine sia così insoddisfatto? u.u secondo voi cosa sceglierà di fare Levy? Si unirà la gilda o aldrà a fare la fioraia?
Sady-chan: Ma che cazzo stai dicendo?! La fioraia in un deserto?! Te sei fuori! Lascia il lavoro a me va che sei un incapace!
Celty: :'(
In ogni caso fatemi sapere le vostre idee :3  


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