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1940-1948

-Ehi . - disse Jeff sollevando le il volto .
-basta piangere , ok ?-e le asciugò una lacrima.
Maia si sforzò di smettere di piangere . Sembrava quasi esserci riuscita quando rivide nella sua mente quell'occhio grande e rosso come il sangue . Una nuova paura s'insidiò nel suo cuore , insieme a tutte le altre : "E se avesse segnato la fine anche per quel ragazzo la cui unica colpa era essere in quella stanza ?" . Le lacrime tornarono a scordare dai suoi occhi con più forza di prima .
Maia si alzò in piedi sulle gambe tremanti
-Scusami - disse singhiozzando .
-Scusami davvero...- corse via .
Non appena usci dalla stanza le gambe non la ressero più e cadde a terra .
Rimase lí seduta per qualche secondo , poi senti degli strani rumori provenire dalla camera di Jeff .
Velocissima si rialzò in piedi e entrò .
Vide la bambina dai capelli color porpora avvicinarsi sempre di piú al letto del ragazzo paralizzato dalla paura .
Maia corse da lui e ,con un rinnovato coraggio salí in piedi sul letto e prese la croce che stava sul muro . Si parò davanti alla bambina e le urlò :
-Vattene !-
Da prima la creatura indietreggiò poi fece un urlo demoniaco e si lanciò fuori dalla finestra.
Maia lasciò cadere a terra la croce e corse da Jeff.
Ormai era troppo tardi per tirarlo fuori da quell'orrendo incubo .

La mattina dopo si risvegliarono l'uno abbracciato all'altra .
Imbarazzata , Maia , si alzò di scatto . Jeff , che si era appena svegliato , la guardò stupito . Maia arrossí improvvisamente suscitando nel ragazzo una risata appena accennata .
-Grazie - le disse .
Poi , vedendo lo sguardo interrogativo di lei, continuò :
-Per ieri notte intendo , mi hai salvato ... Wow è più imbarazzante da dire di quanto pensassi ! Di solito è il cavaliere che salva la fanciulla , non il contrario !- e scoppiò a ridere . Aveva una risata argentea simile allo scorrere di un torrente di montagna.
Maia ,però, non rise .
Con l'arrivo del demone dagli occhi di fuoco, nella sua vita, non c'era più spazio per la felicità o la spensieratezza . Bisognava restare vigili , in guardia .
- Ma tu non ridi mai , Maia ?-  le chiese Jeff .
- Non più . Quando vivi nella paura non hai tempo di ridere ...- rispose , voleva sembrare forte , ma sentiva che la sua voce tradiva ciò che ormai provava sempre , terrore .
-Ehi - le disse il ragazzo facendole segno di sedersi sul letto .
- Ti va di raccontarmi cos'è successo prima che tu entra a si da quella porta , prima che venissi all'ospedale ?-
Dopo un debole cenno di assenso , Maia , cominciò a raccontargli di come , la bambina-demone, l'avesse perseguitata .

Quando ebbe finito , sul volto di Jeff , era dipinta un espressione che comunicava angoscia , terrore e orrore , come se lui avesse vissuto insieme a lei quell'esperienza orribile .
Dopo alcuni momenti di silenzio, Jeff, disse
- Non avevo idea che andasse avanti da cosi tanto tempo . Mi dispiace . Ma... Perché non hai ancora detto niente a nessuno ?-
-Non ho detto niente perché avevo paura che mi reputassero pazza , che mi rinchiudessero in un manicomio o cose del genere e li non avrei avuto via di fuga .-
Jeff annuì .
-Adesso dobbiamo scoprire cos'è quell'essere .- disse .
Dopo essersi vestiti ( Maia era andata velocissima in camera sua a prendere un paio di jeans e una maglietta insieme alle sue convers basse , nere)
Andarono nella sala-ricreazione dove tutti i pazienti potevano svagarsi .
C'erano giochi per i bambino e una TV dove trasmettevano cartoni animati e , dal lato opposto della stanza , c'erano un area lettura e un area computer .
Si sedettero al computer e cominciarono a cercare i nomi e i volti di tutte le bambine uccise negli anni precedenti .
Maia si stupì vedendo un numero esorbitante di piccoli volti sfregiato e morenti poi riconobbe quello della bambina.
Sotto la foto c'era scritto :
Nome: Asia
Cognome: Sconosciuto
Età: 8 anni
Data di nascita : 5 Dicembre 1940
Data del dec esso: 5 Dicembre 1948
Maia rimase sconcertata . La bambina era stata uccisa il giorno del suo compleanno !
Chi poteva fare una cosa simile ?
Circostanze della morte : accidentali . La compagna di giochi Camilla Marzi ha , senza volere, spinto la bambina vicino alla finestra , essa è inciampata ed è caduta rompendo i vetri ed atterrando nella neve ,momento sul colpo. Gli occhi rossi di sangue per l'impatto .

Maia non credeva ai propri occhi .
Vedendola così sconvolta Jeff disse :- che è successo ?-
Dopo un attimo lei trovò la forza di parlare - Camilla Marzi era la mia bis nonna .-

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