CAPITOLO XXXVI
Ally's Pov
Sto dormendo come un angioletto nel mio letto, quando la sveglia interrompe i miei sogni e mi fa tornare alla realtà. E' la stupida sveglia di Joe, la riconosco perché ha un suono fastidioso, ma a detta di Joe ha un suono adorabile. Mi alzo ma la sveglia non smette di suonare, mi sta venendo mal di testa a forza di ascoltarla "Joe cazzo, chiudi quella maledetta sveglia e alzati che è tardissimo" detto questo prendo i miei vestiti e l'indosso. Ho finito di prepararmi, prendo il mio zaino ed esco.
Sono arrivata a lezione oramai da un pezzo e devo dire che oggi storia è più interessante del solito, infatti la sto seguendo con molta attenzione come se le parole che uscissero dalla bocca dell'insegnante fossero degli indizi per cercare un tesoro nascosto. E' arrivata l'ora di ginnastica e mi sto dirigendo dagli spogliatoi alla palestra. Quando entro mi accorgo che insieme a noi c'è la classe di Mark e con lui a mia sorpresa c'è pure Lorenzo, cosa ci fa lui nella sua classe. Mi avvicino a Mark e gli do un lungo bacio, quando mi stacco dal bacio con una faccia interrogativa "e lui che ci fa nella tua classe?" dico guardandolo, lui fa una faccia strana, sembrerebbe quasi scocciato,proprio per questo prima di rispondermi prende fiato e sospira rumorosamente "si è voluto spostare di classe, ma secondo me sa che abbiamo l'ora di ginnastica in comune, vuoi sapere perché?" faccio cenno di si con la testa "oggi l'ho visto troppo felice e non smetteva di parlare di quanto sarebbe stato entusiasmante l'ora di ginnastica, ma lui non sa che se ti tocca si ritrova con un occhio nero, se va tutto gli va bene" scoppio in una risata che viene spenta dalla prof che mi sta richiamando dalla mia classe, gli do un bacio che lui ricambia con piacere " il dovere mi chiama, ci vediamo dopo a pranzo" lo vedo fare un ok con le dita e un sorriso smagliante.
Sono nello spogliatoio che sto bevendo, le prof hanno deciso di fare una partita di palla avvelenata contro la classe di Mark e devo dire che non sono molto entusiasta, semplicemente perché la palla avvelenata non mi piace anzi la odio e mi vorrei inventare una scusa come le altre volte, ma devo anche pensare che questa volta ci saranno anche Mark e Lorenzo.
Mi dirigo in campo e incominciamo a giocare, iniziamo noi e la palla la danno a me da lanciare contro qualcuno dell'altra classe decido di lanciare la palla verso Lorenzo solo che lui la schiva prontamente, la prende e me la rilancia contro, così inizia una guerra tra noi due che dura per un bel po' fino a quando non mi colpisce con la palla. In questo momento sono arrabbiata perché mi ha preso e per questo ora devo cercare di prenderlo, quando la lancio non lo prendo e la palla va a finire nel campo della mia classe, e così un mio compagno ha la possibilità di rilanciarmela e finalmente mi libero colpendo Lorenzo, passandogli di fianco gli dico ridendo "dolce amara vendetta" lui mi guarda e rimane perplesso.
Per fortuna l'ultima ora suona e stiamo per entrare negli spogliatoi quando passandomi di fianco mi dice "hai delle belle gambe, quei pantaloncini ti stanno a pennello" sento il sangue ribollirmi nelle vene "sei un maniaco" lui fa una leggera risata e gli sbatto la porta dello spogliatoio in faccia.
Mi stavo per andare a sedere quando vedo una foto attaccata al muro, ma che...sono Joe e Crish che si baciano, credevo che Joe odiasse quel tipo. Sento vibrare il telefono, mi sono appena arrivate delle notifiche da facebook e quando le apro vedo di nuovo un'altra foto dove sempre Joe e Crish si baciano,sconcertata mi vado a sedere a mangiare al solito tavolo vicino Mark e a altri due tizi, che devo dire non sono per niente antipatici stiamo ridendo come dei matti, anche per le cose più stupide. Finiamo di mangiare ed io e Mark salutiamo quei due e ci dirigiamo nella mia stanza per prendere le mie cose visto che devo provare dei salti per l'esibizione della partita di basket che devo perfezionare visto che deve essere tutto perfetto, così prendo la mia roba e ci dirigiamo in palestra.
Siamo arrivati in palestra e noto che non sono sola infatti c'è un ragazzo in fondo alla palestra e vedo che mi sta guardando, ma non riesco a capire chi sia, così mi avvicino un po' e quando vedo chi è mi prende un colpo così grande che mi giro per tornare dove ero prima. Vedo che lui si è accorto di me, infatti sta correndo per tentare di avvicinarsi così incomincio a camminare più veloce e mi vado a mettere dietro Mark, vedo il ragazzo fermarsi per poi riprendere a camminare fino a dove siamo noi. Mark è molto infastidito dalla sua presenza e si vede "Lorenzo tu che ci fai qui" Mark ha sempre un'aria fredda quando c'è lui, Lorenzo sembra non sbilanciarsi di molto "vedo che hai la memoria corta, sono venuto qui perché io assieme ad un nostro compagno di classe dobbiamo gonfiare dei palloni. Ti ricordi, la prof aveva chiesto se qualcuno lo voleva fare e io e lui ci siamo offerti. Anche se mi sa che dovrò fare io tutto il lavoro perché il mio amico ha avuto un contrattempo, ma sono felice che non resterò solo e a farmi compagnia ci sarà Ally" queste parole le ha dette con un sorriso incredibile, come se lui volesse restare solo con me, anche se avverto un enorme tensione tra lui e Mark che sembra sempre meno convinto di lasciarmi sola con lui "con lui non ti ci lascio sola, lo aiuterò io" lo ha detto come se stesse per fare la cosa più eroica del mondo anche se con un accento di disgusto, penso che non gli piaccia lavorare con lui, ma lo ha deciso lui mica io. Sto provando davvero tante volte la coreografia rifacendo più volte i salti che non mi riescono bene, più di una volta vengo distratta da Lorenzo e Mark che litigano per delle sciocchezze e per questo la maggior parte del tempo la sto passando a tentare di non farli prendere a pugni, anche se mi verrebbe la voglia a me di picchiargli, non ce la faccio più a sentirli litigare "BASTA! State litigando da mezz'ora ed io non riesco a concentrarmi. Se vi sento ancora una volta litigare vi sbatto fuori al freddo a gonfiare palloni" le mie urla rimbombano per tutta la palestra, mentre loro si guardano rassegnati e dicono contemporaneamente "va bene, tenterò di non litigare con questo qui" si guardano negli occhi per poi riprendere a parlare in contemporaneo "non ti azzardare a ricopiarmi copione!" si stanno di nuovo fulminando con gli occhi, non so più come dirglielo di smetterla "ragazzi avete sentito che cosa ho appena detto, piantatela o vi sbatto fuori sul serio, e questa sarà l'ultima volta che ve lo dico" adesso sembra che si siano calmati infatti stanno tornando al loro lavoro e finalmente posso avere un po' di pace, non devo più preoccuparmi di quei due. Mi posiziono sopra una trave per provare l'ultimo salto, inoltre sono contenta di aver fatto grandi progressi. Con tutta la mia felicità prendo la rincorsa faccio delle giravolte e salto, ma vengo distratta alle urla di Mark e Lorenzo che si stanno scannando con le parole, così facendo non sono riuscita a cadere in piedi infatti ho preso una botta al piede che ora mi fanno malissimo. Mark e Lorenzo si accorgono della mia caduta e mi vengono ad aiutare a rialzarmi solo che non ce la faccio, mi fa troppo male "Oddio Ally ma come hai fatto" mi chiede Mark "è molto semplice voi due con le vostre urla mi avete distratto, vi avevo detto di non litigare più"loro due si guardano dispiaciuti, si sentono molto in colpa "non è che ti sei rotta qualche osso?" c'è un tono di preoccupazione nelle parole di Lorenzo "grazie di preoccuparti ma non credo.... Anche se, magari un salto in infermeria lo faccio, giusto per rassicurarmi" mi sta guardando come un bambino e quello sguardo mi fa ricordare noi da piccoli e quasi mi viene nostalgia, ma so anche che non devo pensare a questo oramai non siamo più bambini.
Sto guardando il mio piede dolorante quando inaspettatamente Mark mi prende in braccio "che stai facendo?" mi guarda con fare rassegnato "non hai detto che volevi andare in infermeria" faccio cenno di si con la testa "hai detto che ti fa male il piede e che non riesci ad alzarti quindi ti ci porto io, tanto lo so che se non ti ci porto io tu non ci vai" ho paura di andare in infermeria ma in generale di tutti i dottori. Ho sempre avuto paura che i medici mi dicessero che ho qualcosa di grave. Il terrore si poteva notare dal mio sguardo cupo, ma è giusto che lo faccia, li sto facendo preoccupare e tra un po' mi sa che Lorenzo sviene dalla paura "d'accordo, ma Lore tranquillizzati che tra un po' ti vediamo steso per terra come anni fa" Mark fa una faccia divertita mentre Lorenzo si è offeso "visto che ti fa male il piede non ti potrebbe fare male anche la bocca, e poi perché devi tirare sempre fuori questa storia" mi metto a ridere di gusto, fa sempre bene farsi una risata anche nelle mie condizioni. Siamo arrivati in infermeria bussiamo ed entriamo, Mark mi posa sul lettino e l'infermiera non appena mi vede si avvicina a me "cosa ti è successo?" la guardo preoccupata, prendendo fiato e tenendomi stretta il piede per il dolore "vede, sono caduta da una trave mentre mi stavo allenando a saltare" l'infermiera è preoccupata, come Mark e Lorenzo che la stanno guardando per ricevere un esito "allora ragazzi voi adesso uscite e aspettate fuori" dice l'infermiera, i ragazzi la guardano poco convinti e sembra che non se ne vogliono proprio andare "ragazzi per favore" ribadisco, solo dopo le mie parole escono dalla stanza con passo lento e sbattendosi la porta alle spalle.
Dopo un po' l'infermiera chiama i ragazzi "allora sta bene?" le chiede Mark, l'infermiera lo guarda prendendo fiato e rivolgendosi a loro dice "penso che abbia una microfrattura al piede, ma non ve lo posso dire con certezza, non ho gli strumenti adatti per farlo, la cosa che vi consiglio è portarla in ospedale e farla vedere da un dottore" come può essere, ho una microfrattura al piede non ci posso credere e ora come farò con l'esibizione "va bene, grazie" riesco solo a dire. Mark mi riprende in braccio e mi porta giù velocemente per poi uscire fuori, andare verso la sua macchina ed entrare per andare all'ospedale.
Siamo arrivati all'ospedale ed io mi sono fatta visitare dal dottore che mi ha detto che, purtroppo, ho una microfrattura al piede, ed ora ho il gesso. Il dottore mi ha proibito di fare sport per ora, ovviamente gli ho chiesto se potrò partecipare a quell' esibizione ma la sua risposta è stata un grandissimo no e ha aggiunto anche che se lo facessi il piede peggiorerebbe e quindi ci sarebbe il rischio di un operazione, non nascondo di essere preoccupata così per ammazzare il tempo mi metto a guardare il telefono.
Vedo entrare un'infermiera tutta sorridente con un carrellino dove c'erano degli aghi con altre diverse attrezzature, "salve come sta?mi hanno detto di dirle che i suoi genitori hanno telefonato per sapere le sue condizioni, quindi dopo li richiami sembravano molto preoccupati" faccio un mega sorriso, ma poi mi incupisco quando vedo che sta preparando un ago "aspetti, cosa vuole fare con quell'ago" mi guarda con un sorriso che in questo momento sto odiando " come?non glielo hanno detto? sua madre quando ha chiamato ha chiesto di farle un esame del sangue" ma perché mia madre non si fa gli affari suoi e non se li fa lei. Vedo l'infermiera avvicinarsi con l'ago istintivamente mi butto giù dal letto è incomincio a strisciare per terra "ma che sta facendo" la guardo sorrido e mi rimetto a sedere con il suo aiuto "ma niente, è che mi prudeva il piede così mi sono buttata per tentare di grattarmi" in questo momento mi sta guardando con una faccia strana ma sempre sorridente "allora sei pronta, tu pensa che non sia un ago e credimi non fa male non sentirai assolutamente niente"faccio come dice lei mi rilasso e chiudo gli occhi, quando gli riapro ha già fatto "non ha fatto male" lei mi guarda con la faccia, te lo avevo detto "ma sta bene, la vedo pallida" faccio di si con la testa ma in realtà no, mi viene da vomitare, faccio per alzarmi quando mi fa risedere e mi fa sdraiare. Mi da due bustine di zucchero e poi mi alza le gambe. Dopo poco mi sento subito meglio "la ringrazio ora mi sento proprio meglio" mi guarda e il suo sguardo si rasserena "sono felice che stia meglio, se vuole uscire e tornare a casa lo può fare" mi dice guardandomi negli occhi "grazie penso che andrò a casa". Esco con la sedia a rotelle e vedo Mark e Lorenzo alzarsi di scatto "bene ragazzi ora potremo fare le gare con le sedie a rotelle o con le stampelle" gliele mostro, e si mettono a ridere "Ally, proprio non lo so come fai ad essere allegra e sorridente anche in questi momenti" dice Mark "ho imparato che quando la vita ti mette degli ostacoli da affrontare tu li devi sorpassare con felicità, anche se sono dolorosi"scuotono la testa e poi si guardano "comunque è colpa tua se si è procurata una microfrattura al piede" dice Lorenzo rivolgendosi a Mark "cosa, ma se sei stato tu ad iniziare la litigata e a distrarla" ed ecco che ricominciano a litigare come dei bambini "basta"non mi stanno ascoltando stanno continuando a litigare, così glielo ripeto "basta!!" di nuovo non mi ascoltano, dovrò usare le maniere forti "BASTA!IDIOTI!!" si fermano e mi guardano "comunque sia noi ti volevamo chiedere scusa per averti fatto fare male, sappiamo che è tutta colpa nostra" dicono in coro, sono davvero dispiaciuti "si ragazzi è colpa vostra lo so, ma dai mi ripagherete in qualche modo" dico sorridendo, loro rimangono spiazzati facendo solo un mezzo sorriso "ed ora riportatemi al campus non ce la faccio più a stare a qui".
Sono tornata e sto prendendo le mie stampelle per andare fino in camera quando vedo una folla in cerchio che urla, ma non capisco cosa, così spintonando le persone in cerchio vedo Dylan ubriaco marcio e Crish picchiarsi. Non so cosa fare così provo a chiamare Joe ma non risponde, gli mando dei messaggi e gli lascio alcuni messaggi in segreteria. Sento il telefono squillare è Joe rispondo alla chiamata "Ally dimmi" "Joe -sento la tua voce preoccupata- devi subito correre qui, Dylan è ubriaco e sta picchiando Crish, sta gridando perché ha pubblicato una foto di voi due che vi baciate su facebook. Muoviti sono fuori dal cortile." Chiudo la chiamata velocemente, dopo un po' vedo Joe andare verso loro due per fermarli, e quando cerca di fermare Dylan lui la spinge e gli fa battere la testa contro un enorme pietra. O mio Dio no!! Ma che cos'è oggi la giornata della corsa all' ospedale? Mi precipito da lei (o quasi) "Joe, Joe, Joe!!! Svegliati ti prego" sto piangendo a dirotto. Nel frattempo noto che nessuno sta facendo niente "ma che cazzo fate!!!! Non state li impalati come dei lampioni chiamate l'ambulanza!!!" sento dire un fascio di già, oh è vero sarà meglio farlo,le persone ci stanno mettendo troppo a chiamarla così prendo il mio telefono e con la voce rotta e singhiozzando spiego la situazione agli operatori del 118.
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