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CAPITOLO XXXIV


LUCYA'S POV

Anno nuovo, vita nuova e scuola ricominciata. E' anche ritornato Daniel e si è promesso di guardare al futuro e non al passato o almeno l'ha promesso a me. Continueremo a stargli vicino anche se lui continua a dire che sta bene, ma penso che certe cose sono difficili da superare. Sono in piedi davanti alla finestra e come ogni solita mattina prima di scendere a fare colazione, osservo tutte le persone che rientrano nel mio raggio d'azione. Lo so che può sembrare inquietante, ma l'essere umano mi affascina perché siamo così diversi... Prendo il cellulare per controllare l'ora e mi volto verso Alexa per vedere a che punto è, però è persa nei sui pensieri così la interrompo e iniziamo a parlare.

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"Signorina Blu" Questa donna non mi è nuova, ah forse è la stessa che mi ha detto che sono diventata il coach della squadra femminile di basket. Infatti mi stavo dirigendo all'allenamento. "Finalmente l'ho trovata." Prende un grosso fiato "Volevo informarla che dal momento che Daniel Grey è tornato a scuola, Dante tornerà nella stanza che condividi con Alexa." Che bella notizia, un po' mi mancava. "Grazie dell'informazione, inoltre io e Alexa saremo lieti di riaccoglierlo. Ma Alexa lo sa?" "Non sono riuscita a trovarla, sarà uscita. Quindi se non ti dispiace potresti farlo tu?" "Certo." Ci salutiamo e vado immediatamente in camera, magari Dante è già lì. Entro e insieme a Dante c'è un ragazzo che non ho mai visto e lo sta aiutando a mettere tutto apposto. "Ciao Dante, sei felice di essere tornato?" lui con un grosso sorriso sulla faccia risponde "Si, certamente! Non ce la facevo più a stare con Ash." Guardo il ragazzo che è con lui e Dante me lo presenta "Oh, che sbadato, mi sono dimenticato di presentarvi. Lui è Diego, lei è Lucya." Ci stringiamo la mano e Diego mi sorride, anche se dietro a quello sguardo noto un velo d'imbarazzo. Bah, a volte sono strani i ragazzi. "Quindi Devo avvertire Alexa." Dico unendo le mani a livello del busto. "Allora vado, perché rischio di arrivare in ritardo all'allenamento." Ci salutiamo e io mi dirigo al campo.

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Durante il riscaldamento arriva spedito il coach con la sua squadra maschile di basket , però non so se stanno venendo da noi oppure devono andare da qualche altra parte. Invece no, il coach vuole parlare con me. Noto arrivare da lontano anche le cheerleader, ma oggi cosa succede? "Lucya, potremmo allenarci con voi perché stamattina non abbiamo potuto dato che il campo era occupato. Inoltre dovresti accogliere anche le cheerleader, per lo stesso motivo." Mi giro verso le ragazze e mi consulto con loro, prima di dare una risposta. Erano tutte d'accordo a collaborare per oggi. "Abbiamo discusso e per noi va bene. Inoltre ho avuto un'idea." "Grazie mille! L'idea quale sarebbe?" faccio un sorrisino e inizio "Allora dato che tra poco ci sarà un'importante incontro, potremmo iniziare a pensare ad una scenografia per l'entrata in campo." Il coach risponde con un sorriso e anche le cheerleader sono d'accordo, così iniziamo.

Alla fine dell'allenamento...

Daniel si avvicina a me e dice "Oggi è stata una giornata produttiva e faticosa." Ci dirigiamo verso gli spogliatoi "Faticosa perché avete perso." Prima che finisse l'allenamento abbiamo deciso di fare una breve partita e per la prima volta abbiamo vinto contro i maschi. "Beh, devo dire che sei stata molto brava a preparare la squadra, ci avete battuto alla grande." Daniel si schiarisce la voce e mi dice "Senti dopo, quando hai tempo ti dovrei parlare." Vorrei chiedergli di parlarmene adesso, però non mi sembra il posto opportuno e soprattutto il momento.

Nella mia camera....

L'allenamento mi ha distrutta, però è andato bene. Sono coricata nel letto, sotto le coperte dopo che mi sono fatta una doccia calda e rilassante. Tra poco devo scendere a cenare, ma non ho voglia di fare le scale, però ho fame. Mamma mia come sono complicata. Bussano alla porta, ma chi è. Non se alzarmi, alla fine mi decido e vado ad aprire e davanti mi ritrovo Raffaello con le valige. A capodanno quando mi ha chiamata, mi aveva detto che sarebbe ritornato al suo collegio. Ci abbracciamo forti e ci diamo gli ultimi saluti, prima di rivederci tra non so quanti mesi. "Sai sono andato anche a salutare Daniel." Sono sorpresa, non me lo sarei mai aspettata "E avete parlato civilmente?" "Ma, abbiamo parlato del più e del meno." Che risposta è? "E potrei sapere di che cosa avete parlato?" Mi mette una mano sulla spalla e mi dice "Mi dispiace ma sono cose di ragazzi." Incrocio le braccia e faccio una faccia perplessa, perchè lui sa che sono molto curiosa e che adesso lo torturerò per sapere tutto. Però non penso che cederà facilmente. "Lo sai che insisterò, molto." "Cavolo, allora meno male che me ne vado" scoppiamo a ridere,ci risalutiamo e se ne va. Guardo Raf che se ne va, finchè non scompare. Da lontano vedo Daniel avvicinarsi "Raf mi ha detto che vi siete parlati" Daniel si mette le mani nelle tasche e mi risponde "Si. Ti ha pure detto quello di cui abbiamo discusso?" vorrei dirgli di sì per vedere la sua reazione, ma non voglio creare casini tra loro due, che già vanno poco d'accordo. "No no, ha fatto il misterioso" Fa uno strano sorriso e poi dice "Sono contento che abbia mantenuto il segreto." Adesso anche lui si mette, lo fa apposta "A me non interessa." Lo dico con una voce incerta "Se, certo. Comunque posso entrare oppure preferisci parlare qui?" Mi ero dimenticata che dovevo farlo entrare. Diciamo che sono un po' impacciata quando si tratta di fare la brava padrona di casa. Lo faccio entrare e ci sediamo sul mio letto. Daniel incomincia dicendo "Dante ha fatto presto." "Si. Detto tra di noi non vedeva l'ora di andarsene da voi." Si mette comodo sul letto e mi risponde "Immaginavo. Inoltre è un ragazzo strano" Abbassa lo sguardo poi lo rialza e riprende "Se ti ricordi, oggi, ti ho detto che dovevo parlati. Quello che ti devo dire è che venerdì sera torno a casa, ma domenica mattina riparto per tornare qui." Perché deve ripartire, di nuovo "Ti starai chiedendo il perché, ma è semplice: parto per mio padre" "Sta male anche lui?" Dico senza pensarci "No, per fortuna no. Solo che si comporta strano e devo capire perché." Che sciocca che sono, ho fatto una figuraccia. Perché l ho detto "Scusa, non so perché ti ho chiesto se sta male." Ride buttandosi sul mio letto e dice "Tranquilla non hai detto niente di male,-si tira su, ora siamo faccia a faccia, ma a separarci sono pochi centimetri-è tutto ok." E' sempre più vicino. Alza la sua mano e la mette sul mio volto. Chiude gli occhi e lo faccio anch'io, ma Alexa entra di colpo e lui si alza immediatamente, ed è anche imbarazzato. Mi metto a ridere e l'unica cosa che riesce a dire è "Allora ci vediamo a cena." Non capisco il suo imbarazzo. D'altronde Alexa lo sa che c'è qualcosa tra me e Daniel. Dodo se ne va via salutando frettolosamente anche Alexa e lei giustamente dice "Ho interrotto qualcosa?" scoppio a ridere e anche lei inizia, senza sapere il perché.


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