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CAPITOLO XLVI

Lucya's pov

Oggi è il giorno che risveglieranno Daniel dal coma e sono veramente entusiasta. Spero solo che tutto vada bene. Siamo tutti nella sala d'attesa ad aspettare che il medico o chiunque altro ci venga a dire che tutto è andato per il verso giusto. Dopo poco arriva il medico che lo ha assistito fin ad oggi e dice "Daniel sta bene, domani incominceremo con la riabilitazione. Però ha un'amnesia temporanea, quindi sarebbe meglio non stancarlo durante le visite." Bene, ci mancava solo questa: un'amnesia. Voglio entrare, d'altronde me lo merito. "Posso andare per prima, devo vederlo e parlargli anche se non sa chi sono." In quel momento ad aspettare il risveglio di Daniel eravamo solo io e i due fratelli di Daniel, che mi concedono di andare prima. "Grazie mille! Giuro che non lo faccio stancare."

Mi trovo davanti alla porta della sua camera. Ho un po' paura di entrare, più che altro mi spaventa la sua reazione nel vedermi perché in questo momento sono un'estranea per lui. Quindi appena mi vedrà potrei non piacergli oppure stargli antipatica e così se non gli piacessi più s'innamorerebbe di un'altra. Sono terrorizzando dalla possibilità che un'altra ragazza lo faccia innamorare. Ma quante paranoie mi sto facendo, basta devo entrare. Apro la porta con troppo forza e butto per terra un'infermiera che era dietro alla porta perché probabilmente stava per uscire oppure non lo so. Daniel prova di trattenere le risate mentre io cerco di far rialzare la donna a terra, anche se è un pochino pesante. "Dovrebbe fare più attenzione quando apre le porte. Sa non è a casa sua." Mi metto le mani sulla faccia per l'imbarazzo e l'infermiera se ne va e l'unica cosa che riesco a dire è "Mi scusi, giuro che non l'ho fatto apposta." Mi metto a parlare da sola "Ma perché una persona normale dovrebbe stare dietro una porta, la gente è strana. E poi capitano tutte a me. –Sbuffo- Che bello ho fatto un'altra figura di cacca, per non dire altro." "Ehyyyy, non vorrei interrompere ma ci sono anch'io." oh, che imbarazzo me n'ero scordata di essere nella sua stessa stanza. Mi volto e ci guardiamo negli occhi senza dire niente. Sembra un'eternità che viene interrotta dalla mia linguaccia. "Io sono Lucya -gli porgo la mano- come stai? ovvio che non stai bene di testa, ce non volevo dire di testa mi è scappato. E' ovvio che tu sia sano mentalmente, più o meno. Ma ovviamente solo in queste circostanze." Ma cosa sto dicendo, ora è certo: mi avrà preso per una pazza. "Ora puoi anche lasciarmi la mano. Credo che in questo momento a non funzionare bene non è solo la testa, ma anche la mano." Lo dice in modo amichevole sorridendo. E' troppo dolce. "Perdonami ma non so cosa mi è preso. Comunque io so come ti chiami. –credo di essere diventata rossa in faccia- Va bene giuro che d' adesso non dirò più cavolate o almeno ci provo." Mi guarda sorridendo "No, perché devi smettere, a me piace il tuo modo allegro di fare. Qua è tutto così triste. Comunque dato che tu sai chi sono io, tu chi sei. Più precisamente che ruolo hai nella mia vita." Era la domanda che avrei voluto evitarmi ma era inevitabile che me lo domandasse, anche perché anch'io la farei come prima domanda. "Io chi sono? Io sono. Senti facciamo una cosa, lo devi scoprire da solo." Sono seduta su una sedia che è di fianco al letto, mentre Daniel è semiseduto con la faccia rivolta verso di me, ma tutto ad un tratto avvicina la sua faccia alla mia; il suo naso sfiora il mio, siamo talmente vicini da sentire i battiti l'un dell'altro. Io non riesco a guardarlo negli occhi per troppo tempo perché poi mi s'incrociano gli occhi e mi fanno pure male, quindi abbasso lo sguardo. Allora Daniel avvicina la sua bocca al mio orecchio destro "Questo gioco mi fa pensare che tu sia la mia ragazza." Allora prova a baciarmi però mi alzo di scatto. "Senti Daniel non lo so se sono la tua fidanzata, ma una cosa è certa non mi approfitterò della tua amnesia." Me ne vado via velocemente e fuori c'erano i fratelli di Daniel che aspettavano di entrare. "Tutto apposto Lucya? Come mai sei rossa in faccia." Cavolo e adesso cosa rispondo "Si certo che è tutto apposto, è solo che mi ha fatto una domanda scomoda. Scusate adesso meglio che me ne vada." Prima che loro entrino gli blocco e gli dico "Se vi dovesse chiedere se sono la sua fidanzata voi non rispondetegli." "Allora è questa la domanda scomoda. Comunque non gli diremo niente. Ma poi voi due siete fidanzati? Questa cosa non si è mai capita." Li guardo per pochi secondi con la faccia che la sentivo bollire e poi me ne vado salutandoli frettolosamente.

Dopo essere uscita dall'ospedale entro nella mia macchina parcheggiata non troppo distante e mi chiudo subito, perché ho sempre paura che qualcuno possa aprirmi la portiera della macchina e entrare. Sospiro più volte, i pensieri affollano la mia mente e vorrei solo essere a casa coricata sul mio letto. Prendo il cellulare dalla tasca della giacca e chiamo Ash che risponde subito "Ciao Ash, sono Lucya. Volevo dirti che il risveglio di Daniel è andato bene, però ha un'amnesia temporanea." "Dai l'importante è che stia bene, poi l'amnesia passa o almeno speriamo. Avrei voluto esserci anch'io. " Dalla voce si sente che è felice ed è come se si fosse tolto un peso dallo stomaco, dato che sa che il suo migliore amico sta bene. Alla fine è quello che proviamo tutti. "Tu ci hai già parlato?" "Si ci ho già parlato" lo dico quasi in modo scontroso "Lucya non dirmi che ti ha già fatto dannare." Ash finisce la frase e si mette a ridere "Il tuo caro amico è un cretino." "Eh, il caro Daniel è tornato." Dice Ash in modo allegro "Per essere tornato è tornato. Comunque mi ha chiesto che ruolo ho nella sua vita e io non gliel'ho detto." "Ma come! –dice Ash ridendo- Comunque non vedo l'ora di parlargli, infatti domani appena mi sveglio vado subito." "Salutami Alexa." Sento Alexa che urla: CIAOOO LUCYYY. "Allora Lucya grazie per la stupenda notizia. Ci sentiamo, ciao." "Si ci sentiamo. Ciao ciao." Chiudo la chiamata e metto in moto la macchina per tornare a scuola, anche perché devo parlare con la segretaria del preside per mostrargli e spiegarli la scaletta del ballo di fine anno che abbiamo creato io e Alexa. L'incontrò sarà alle 18 così almeno avrò il tempo di studiare e lavarmi. Io e Alexa è da tutto il giorno che non ci vediamo, infatti la prima volta in tutta la giornata in cui ci vedremo sarà alle 18.

Al college dopo che Daniel ha finito la riabilitazione, ma ancora con l'amnesia che sta migliorando...

Daniel da quando è tornato al college mi fa dannare incavolare e stare male. Non mi sta facendo del male direttamente, ma facendo il galletto, in mia presenza, con le altre ragazze mi fa diventare troppo gelosa. In pratica si sta comportando come quando ci conoscevamo poco. Non sono una persona estremamente gelosa però in queste condizioni non mi posso fidare di lui. Potrei dirgli che lui è impegnato con me, ma non lo farò voglio vedere a quanto si spingerà. Anzi gli farò tornare la memoria a modo mio, anche se in questi giorni sto sospettando che stia fingendo, ma c'è solo un modo per scoprirlo. Raffaello questo fine settimana verrà a trovarmi e fingerò di essermi fidanzata con lui. Se non ha più la memoria non dovrebbe avere delle reazioni eccessive, ma in caso contrario gliene dirò di tutti i colori. "Lucya –dice Alexa ridendo- ma con chi stai parlando e poi mi piace lo scherzo che vuoi fare a Daniel." Non me n'ero accorta di star parlando ad alta voce, per fortuna che c'è solo Alexa nella nostra camera. "Sono molto contenta che ti piaccia perché ho bisogno del tuo sostegno e soprattutto aiuto. Anzi adesso vado a vedere dov'è Daniel." "Stai diventando un po' troppo gelosa, prima o poi ti denuncerà." Ci mettiamo a ridere e io esco dalla stanza, giro l'angolo del corridoio e lo vedo con una ragazza di cui vorrebbe liberarsi, allora mi avvicino per aiutarlo. "Ciao Daniel sei qui? Ti stavo aspettando giù di sotto da un po' e dato che non arrivavi ti sono venuta a cercare." All'inizio mi guarda strano ma poi intuisce il mio intento. Allora si avvicina e mi dà un bacio a stampo "Si scusami amore." No fermiamoci un attimo, amore!? E poi mi ha baciato e ho sentito le farfalle nello stomaco. La ragazza è rimasta sconvolta e dice "Daniel non mi avevi detto che eri fidanzato." "Piuttosto tu chi sei, perché stai infastidendo il mio ragazzo?" dico in modo arrabbiato. La ragazza non controbatte e se ne va via. Daniel mi prende per un braccio e mi porta nel nostro nascondiglio,quello in cui andavamo per stare soli. Ci guardiamo per poco, poi mi abbraccia e mi ribacia. Si stacca e con un sorriso sulle labbra dice la fatidica frase "l'amnesia è passata, ricordo tutto e tutti. E so che ruolo hai nella mia vita, inoltre ti devo dire una cosa che avrei dovuto dirti molto tempo prima: Ti amo." Lo abbraccio fortissimo e nell'orecchio gli sussurro "Ti amo anch'io Daniel." Mi prende le mani e dice "Vorresti essere ufficialmente la mia ragazza?" rispondo senza pensarci due volte "ovviamente si."

Il resto della giornata l'abbiamo passato insieme ridendo e divertendoci tantissimo. La sera prima di andare a letto racconto tutto ad Alexa. Finalmente tutto sta andando per il verso giusto.

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