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CAPITOLO XLIII


Ally's pov

Mi sento sola e triste, non potrò rivedere il mio migliore amico per un po' di tempo e ho anche un'amica che sta lottando per sopravvivere. La vita a volte è proprio ingiusta e cattiva con le persone buone.

E' arrivata un'altra giornata schifosa, mi sono alzata da un po' di tempo, sono seduta a bere il mio caffè con una spruzzata di panna nel silenzio più totale e ora che ho finito di fare colazione devo andare a lezione.

La lezione è iniziata da più di venti minuti e sono venti minuti che sto guardando il banco vuoto di Joe, " red la smetta di guardare il vuoto e legga" che imbarazzo io non so nemmeno dove sono arrivati "mi scusi professoressa ma non so dove devo leggere" la professoressa ha la faccia più spaventosa di prima "deve stare più attenta alla lezione, voglio l'attenzione più totale nelle mie lezioni. Siamo alla riga trentatre" è davvero antipatica, ed è strano di solito non lo è così tanto.

Finalmente, le lezioni sono finite e sono nella mia stanza a guardare la TV con il mio pranzo e purtroppo come al solito non ho molta fame, in questo periodo mi sto chiudendo in me stessa. Joe è sempre stata un punto fondamentale per me e ora che so che forse non la rivedrò più mi fa male, sento le mie guance bagnate,sto piangendo come una bambina che si è fatta male. Il divano sta diventando scomodo quindi mi alzo e nel frattempo sento bussare alla porta, di malavoglia vado ad aprire e vedo che è Mark, mi sta guardando con una faccia preoccupata che odio così tanto che vorrei che sparisse dalla faccia della terra "Ally hai pianto?" non rispondo, tento di non guardarlo negli occhi perché so che se lo facessi scoppierei a piangere di nuovo, ma è impossibile i suoi occhi sono come dei magneti per i miei, sento di nuovo quella sensazione di tristezza, sento di nuovo le mie guance bagnate, ma stavolta e diverso perché sento che Mark mi sta abbracciando forte come se potesse capire tutto il mio dolore e subito ricambio. In questo momento ho bisogno di un po' di amore, sto piangendo a dirotto e non so come fermarmi "perché non me lo hai detto subito che stavi così male?" mi dice vicino all'orecchio "non lo so, ma non volevo che tu ti deprimessi insieme a me, e poi-mi prendo una pausa per via dei continui singhiozzi- ora se ne sono andati via tutti" sto piangendo ancora più forte "Questo non è vero, nessuno ti ha abbandonato ci sono io, Joe, Alexa, Lucya, tuo fratello, tua sorella e anche Lorenzo. Tu non sei stata proprio abbandonata da nessuno" ecco perché lo amo così tanto. Lui è sicuro di ciò che dice e mi fa sentire al sicuro. Mi stacco dall'abbraccio mi asciugo le lacrime e lo ringrazio, solo che in tutto questo non ci siamo accorti che siamo ancora fuori dalla porta e alcuni studenti che sono appena passati ci stanno guardando con una faccia strana, ma dico non hanno mai visto due fidanzati, "sarà meglio che entriamo" sto ridendo come se non ci fosse un domani, lui mi guarda, annuisce e mi segue dentro.

"Hai finito dobbiamo andare o faremo tardi" me lo sta ripetendo da più di cinque minuti "si ho finito arrivo" lo so che si sta annoiando ma una donna deve avere il suo tempo per prepararsi e poi tutti sanno che i ragazzi sono peggio delle donne visto che loro si fanno attendere più delle donne "lo avrai detto almeno tre volte" gli lancio un cuscino addosso con tanto di linguaccia.

" vi prego ditemi che abbiamo finito, io sono stanchissima" e da più di un ora e mezza che sono qui dentro e sinceramente non ce la faccio più, non mi posso riposare che subito incominciano altri allenamenti. Nel frattempo anche Mark ne ha approfittato per fare un po' di sport e devo dire che è molto bravo io invece...beee lasciamo perdere no comment. Anche se devo ammettere che molte volte mi distraevo per guardarlo e soprattutto quando si e tolto la sua maglia sudata e poi c'èrano quelle galline che sembrava non avessero mai visto un ragazzo in tutta la loro vita"non ti preoccupare abbiamo finito" dice finalmente il mio istruttore "ahahaha vedo che ti sei divertita magari quando usciamo ti porto qui è molto romantico" ci deve solo provare "ah ah ah che spiritoso sai quanto ci divertiremmo tu palestra e io ti guardo" mi fa spallucce, prende la bottiglia e ne beve un po' "dopo voglio andare da Joe" la mia voce si è fatta più triste "certo, va bene" Mark è quello che mi sta aiutando di più in questo periodo "non ti preoccupare si riprenderà" mi dice fermamente, appoggio la testa sulla sua spalla e incominciano a scendermi delle lacrime "lo spero" riesco a dire.

Siamo vicini all' ospedale e delle ragazze si avvicinano e incominciano a farmi domande "possiamo fare una foto?" "tu sei la ex di Lex vero?" "perché vi siete lasciati?" ma che cosa stanno dicendo "aspettate un moment, io e Lex non siamo mai stati insieme, chi vi ha detto queste cavolate" sono sconvolta la gente come può pensare che io e lui eravamo fidanzati "ma dai, tutti lo sanno non fare finta di non saperlo tutti i giornali di gossip ne parlano, possiamo farci una foto" non me lo devono nemmeno chiedere per le foto visto che me ne stanno facendo lo stesso " Lex è il mio migliore amico niente di più ci conosciamo fin da piccoli , non siamo mai stati insieme" le ragazze mi guardano e nel frattempo si sta radunando sempre più gente "wow e quello chi è? È i tuo nuovo fidanzato?" ma queste capiscono la mia stessa lingua oppure sono io che parlo in una lingua sconosciuta al mondo e poi guarda come lo stanno strattonando. Sento che mi sta salendo l'istinto omicida "lui è il mio fidanzato, ora però fatemi andare, vado di fretta" ma questi al posto di ascoltarmi stringono ancora di più il cerchio che si è formato fino a quando non sento Mark che mi prende per mano e si fa spazio tra la gente e cerca di andare via, non ne vuole a che sapere. Incominciamo a correre con dietro quei pazzi scatenati e sento l'adrenalina scorrermi dentro, visto che è la prima volta che vengo rincorsa da delle persone che hanno in mano i loro telefonini pronti a scattare delle foto e a farmi domande strane. Ci fermiamo in un vicolo per riprendere fiato "ora capisco come si sentono i vip quando vengono rincorsi dai fan accaniti" mi dice Mark "e io ho capito che non mi sento a mio agio a fare delle foto, che poi chissà come sono venuta" si mette a ridere e già un po' di sarcasmo ci vuole in questo momento, "ora penso che possiamo andare, solo facciamo attenzione" lo guardo e faccio di si con la testa.

Finalmente sono dentro l'ospedale, ora devo salire un po' di scale per arrivare da Joe devo dirgli alcune cose perché io so che lei mi sta ascoltando. Ho trovato la sua stanza anche se con un po' di fatica ma ce l'ho fatta "posso entrare –lo domando a un'infermiera che è appena uscita dalla stanza di Joe- un attimo da sola, devo dirgli alcune cose che per me sono molto importanti" mi guarda e fa si con la testa. Entro e la vedo tutta intubata ed al suo fianco c'è suo fratello Cameron seduto su una sedia che le tiene la mano, alza la testa e mi saluta, io ricambio "come sta?" mi fissa per un istante e poi torna a guardarla "non bene è in gravi condizioni, ma so che mia sorella è forte" mi stanno venendo le lacrime agli occhi"posso parlarle un attimo? so che ti sembrerà strano ma lo so che lei mi sente" mi rivolge un sorriso e mi dice "già lo penso anche io" esce dalla stanza e siamo io e lei sole, mi siedo su una sedia "mi dispiace di essermene andata, ma capiscimi ero spaventata e non riuscivo ancora ad accettare che la mia migliore amica fosse in ospedale in gravi condizioni" dico tutto ad un fiato e con la voce rotta dalle lacrime "tu sei sempre stata la mia migliore amica e lo resterai. Ti voglio bene non scordarlo e ti prometto che da d'ora in poi sarò sempre qui e anche quando ti sveglierai sarò qui a dirti quando sei stata forte e coraggiosa per aver superato tutto questo" gli prendo la mano e la stringo leggermente "Joe ti prego svegliati, vivi per chi ti vuole bene" le lacrime scendono ancora più forte, sento la porta aprirsi "signorina l'orario di vista è finito" mi alzo dalla sedia e prima di uscire mi giro verso di lei "ah e mi dispiace di essere arrivata in ritardo sai com'è ho avuto degli imprevisti che ti prometto che quando ti svegli te li racconto tutti " esco dalla stanza con le lacrime agli occhi e abbraccio Mark "andiamo dai si è fatto tardi" mi siedo su una sedia "no,da qui non mi muovo lei è la mia migliore amica" le lacrime rincominciano a scendere "non ti faranno restare qui per lo più a dormire" scuoto la testa ripetutamente e incomincio a fare come una bambina "e va bene, ti prometto che domani torniamo di prima mattina anche alle sei se vuoi" "va bene, ma domani torniamo a che ora voglio io" mi guarda esasperato e usciamo.

Sono davanti alla porta della mia camera, infilo la chiave nella toppa e poi mi chiudo la porta alle spalle, sento un rumore provenire dal bagno, apro la porta che era socchiusa e rimango sconvolta "e tu chi diavolo sei".

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