Primi litigi.
É passata una settimana ed a scuola la situazione è tornata quasi normale.
Luna è riuscita a crearsi la sua cerchia di amichette ed io e Matteo siamo puntualmente ignorati, proprio come speravamo.
Guardandola meglio in classe, mi sono reso conto quanto sia un caso patologico.
Vuole sempre qualcuno accanto: per mangiare, andare in giro, camminare! Alcuni potrebbero pensare che tutto questo sia dovuto ad una forte insicurezza, ma in questo caso stiamo parlando di Luna Montes! Lei è la persona più sicura di questo mondo, vuole soltanto tutti ai suoi piedi.
Mia sorella è caduta nella sua trappola ed ora sono amiche strette: in un settimana è stata invitata ad uscire con Luna...qualche cinque volte !
Vabbé, posso pure accettare, basta che mi lascino in pace.
Torno da scuola all'una, mangio le ottime lasagne di mia madre ed esco con Matteo. Oggi abbiamo la partita di calcio contro il Liceo Classico Ludovico Ariosto ed abbiamo intenzione di stracciarli.
È una partita dura e sofferta, finché Mirko, il nostro pazzoide compagno, fa un gol spettacolare all'ultimo minuto! Siamo tutto al settimo cielo ed io e Matteo torniamo a casa col motore, a petto nudo e sventolando la maglietta della squadra in aria.
Entriamo a casa ridendo come i matti ma purtroppo la mia felicità viene subito interrotta.
Vedo scendere dalle scale Luna con mai sorella, che ridono:
"Cosa fa lei qui?"- esclamo irritato.
Luna alza la testa e rimane visibilmente sorpresa. Mi squadra dalla testa ai piedi e mi ricordo di essere a petto nudo. Mi infilo subito la maglietta e le riguardo:
"Leo- inizia a dire lei, avanzando- ti do fastidio? Scusami ma a casa mia mi stavo annoiando e tua sorella è stata così carina da invitarmi"
"Eva-ribatto- tu puoi frequentare tutte quelle che vuoi, ma questa montata a casa mia non la voglio!"
"Leo smettila! Luna é stata carinissima, mi ha pure regalato dei CD di sua madre! Inediti!"
Luna mi lancia un'occhiata e fa per uscire:
"Ci potrai riuscire con mia sorella ma io non mi lascerò mai abbindolare da una come te!"
Luna ride e se ne va.
L'indomani a scuola io ed Eva arriviamo in ritardo. Colpa di mia madre che si è addormentata!
Quando arriviamo, Eva entra subito in classe, ma io mi blocco in corridoio. Da lontano, in fondo al corridoio, due persone stanno.... urlando?
Che succede?
Mi avvicino e vedo Luna che urla con la vicepreside. No! Cazzo no, devo sparire!
"Signor Ragonesi- chiamò subito la vicepreside- dovevo giusto venire nella sua classe a cercarla! Devo parlarle."
Incredulo, mi avvicino a lei e Luna mi guarda:
"Stavo giusto parlando con la sua compagna e sono venuta a sapere di alcuni disguidi tra voi due. Signor Ragonesi, è inammissibile che lei non consideri la sua compagna, dopo tutto quello che lei ha passato! Deve aiutarla ad integrarsi!"
È incredibile. Deve avere le attenzioni di tutti ed è pronta ad ottenerla in ogni modo.
"Signora vicepreside, mi scusi, ma io e la signorina Montes siamo solo incompatibili di carattere."
Non ho intenzione di cederle.
"No, mi dispiace signor Ragonesi! Lei deve aiutare la sua compagna ad integrarsi! Anzi, gliela affido! Sua madre è stata molto generosa con la nostra scuola e pretendo rispetto da parte di tutti voi!". Detto questo, va via.
Luna mi guarda soddisfatta, le blocco il braccio e la guardo:
"Che cosa vuoi? È passata una settimana da quando sei qui, perché mi perseguiti?"
"Non mi è mai capitato che qualcuno mi tenesse testa così e ti odio per questo!"
"Bhé, il sentimento è reciproco"
"Bene. Guerra aperta, ma tanto vincerò io!"
Le mollo il braccio in modo scorbutico e me ne vado.
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