La promozione
Appena esco, vedo Luna abbracciata ad un ragazzo.
Ah si? E che cazzo, manco tempo!
Le vado subito vicino, incavolato come non mai, ma appena mi avvicino il tizio mi sorride:
"Ohhh, ma finalmente!"
Non capendo, giro gli occhi e mi rivolgo a Luna"
"Ti devo parlare"
"Su su Leo, che devi fare ? Non ne vedo il motivo, qui va tutto benone"- risponde il ragazzo
"Senti, ma tu chi cazzo sei?"
"Ehi, calmati calmati! Non sono qui per rubartela! Lu, non mi avevi detto che era così geloso"
"Potresti farmi capire qualcosa?"
Luna gira la faccia e mi guarda:
"Leo, mio cugino Riccardo"
Odio Luna perché è così. Enigmatica. Mai parlato di questo cugino, chi sarebbe?
"Sei di poche parole vedo"- risponde Riccardo - devi stare tranquillo. Sono il proprietario di questo albergo. E ti consiglio di prendere mia cugina, riportarla in camera e farla uscire con qualcosa addosso, così non ti assicuro la tua tranquillità"
Ma che si impiccia lui?
Prendo Luna per un braccio e senza salutare andiamo verso il corridoio.
Sono ancora arrabbiato ma ora sto ragionando.
Alla fine sono tre giorni, tre giorni di scuola si possono recuperare benissimo e alla fine passerei tre giorni....E tre notti...con la mia Luna.
Ma non voglio farle capire che è tutto risolto, perché lei ha comunque sbagliato.
Ci avviamo in stanza, Luna si siede ai piedi del letto e mi guarda, ansiosa, aspettando una mia risposta. Io al momento non sono in grado di elaborarla, perché lei è troppo bella....poi siamo soli, io, lei.....il mega letto matrimoniale....
Basta Leo! Comportati da signore!
"Leo scusami....devi imparare questo di me...sono viziata e sono impulsiva"
"Bhe si, questo lo vedo"
Mi guarda con occhi languidi:
"Con chi vuole che stai tuo padre ?"
"Cosa?"
"Me lo hai detto tu prima che accadesse tutto questo putiferio! Con chi?"
Luna si alza in piedi, va nella sua borsa, prende il cellulare e mi mostra una foto:
"Lui"
Nello schermo vedo un ragazzo alto e snello, supergiú della nostra età, rosso e con tantissime lentiggini. Ha lo sguardo perso e un pochino sognante e i suoi occhi non emanano intelligenza.
"È il figlio del capo di mio padre. Mio padre aspetta la promozione da anni, ma non gli viene mai data anche se è il primo nel suo lavoro. Per questo pensa che un legame di parentela sia la goccia che potrebbe far traboccare il vaso"
Sono senza parole.
"Ma io....lui è stupido...se gli parli balbetta e non riesce a fare un discorso sensato...io ormai lo so chi voglio...E ora mio padre farà di tutto per farmi allontanare"
La nostra storia è iniziata da pochi giorni e già è un casino.
Mi avvicino a lei, poso il cellulare sul letto e l'abbraccio forte. Avevo detto che doveva pagarla per il suo essere così viziata, ma con lei non riesco ad essere cattivo.
"Amore....supereremo tuo padre e tutto quello che ci capita davanti. Sono fiducioso, questa non è la storia di una gita"
"Mi hai chiamata amore? "
"Direi di si"
"Ti amo"
"Ti amo"
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