Merritt amava sorprendere le persone e trovare per ognuno l'abito perfetto. La cosa migliore è che ci riusciva sempre. Certo, a volte -spesso- faceva sfoggio dei suoi metodi poco ortodossi e del suo linguaggio non proprio cortese, ma questo non faceva che renderlo più interessante agli occhi di chiunque dovesse decidere dove recarsi.

Quel mattino entrò una coppia interessante. Erano due ragazzi giovani, l'aria furba e svelta.

Merritt si diresse prontamente dai due, col suo solito sorriso sarcastico.

"A B C D... L! Laura? Lola? Luna? No! Lula? Ecco: Lula! In cosa posso esserti utile Lula?"

Nel frattempo i due lo guardavano ammirati, ma non straniti.

"Tu che dici? Lo facciamo indovinare?" intervenne lui, sorridendo in modo malandrino alla compagna.

"Va bene! A te indovinare allora!"

"Vediamo... casual? No,non sareste venuti qui... quindi elegante. Elegante esagerato. Tu che dici Jack?"

Jack lo guardò sorpreso: non si aspettava indovinasse così in fretta il suo nome, ma in fondo le dicerie le aveva sentite anche lui. "Giusto"

Nel frattempo Lula li guardava e sorrideva.

Merritt spostò nuovamente lo sguardo su di lei.

"Corto. Morbido? No, attillato. Scollato, di questo sono sicuro. Molto scollato, se possibile e si, lo è. Colore... rosso. No. Verde. Blu. No. Nero! Ecco qui: nero, scollato, magari aperto. Devi fare colpo. Devi distrarre qualcuno? Magari mentre Jack gli svuota le tasche? Si, direi proprio di si. Stola? No, spolverino. Meglio il pellicciotto! Marrone? No, non centra nulla. Bianco? Ermellino!
Scarpe alte, assolutamente. Sandali? No. Stivali. Stivali molto alti, vertiginosi e almeno al ginocchio, se non più su. Neri, rigorosamente. Bene ripassate fra qualche ora e procurate un invito anche per me, tanto non avrete difficoltà."