*Maggie*

Mi accuccio sul divano, tramortita dai brividi. Troppi pensieri si insinuano nella mia testa.
Starò facendo la cosa giusta aiutando Rich?
Credo che ormai sia tardi per chiederselo. Qualcosa mi dice che mi sto già innamorando.

Vorrei poter fare di più per lui, ma questa storia sta sconvolgendo anche me. Come se non avessi già abbastanza grane.

"È così che muore la libertà..." grida qualcuno alle mie spalle "sotto scroscianti applausi".
Risalto. Poi mi ricordo dove mi trovo.

"Eddy, su alzati". Il comandante è steso a terra, con occhi sognanti e il suo elmetto preferito in testa.
Lo adoro.

Gli tendo una mano, ma lui mi trascina giù dal divano, porgendomi una tazza di cioccolata.

"Chi devo fare fuori questa volta?", mi chiede fingendosi serio, "scommetto tutte le mie statuine di Star Wars, che si tratta ancora di quel Rich, lo sapevo. Non mi è mai piaciuto".
Non riesco a trattenere una risata.
Mi conosce troppo bene.

"Ma no Eddy, non è solo lui". Naturalmente tralascio il fatto che il mio quasi ragazzo potrebbe avere ereditato qualche terribile potere sconosciuto.
"È solo che sai, sono stanca di trovarmi in una situazione incerta.
Di non avere un lavoro o una casa".

"Ma piccola, tu ce l'hai una casa, lo sai! È un po' pazza e scombinata è vero, ma come direbbe Ian Solo : < ti piaccio perché sono una canaglia, non ci sono canaglie nella tua vita>."

"Eddy tu sei un fratello per me" gli dico confortandolo " ti ringrazio per quello che hai fatto e continui a fare.
Ma è tempo ormai che io spicchi il volo, che riprenda in mano la mia vita", affermo convinta.

"Non ti fermeró principessa, ma mi mancherai". Mi abbraccia.
Subito dopo, però, comincia a rincorrermi, fingendo di volermi saltare addosso.

Rido come una bambina. "Eddy, dai smettila".
Mancherà anche a me quell'esaurito di un nerd.

Finisco di preparare la valigia. Sono esausta. Ho passato il pomeriggio a cercare nuove possibilità.
Ho trovato qualcosa. Non sembra granché, ma come inizio può andare. Inoltre mi permette anche di studiare e mi garantisce un monolocale in cui stare, meglio di niente.

Un' auto è parcheggiata di fronte al vialetto.
Rich. Gli corro incontro.

"Ehi che ci fai qui?"
"Perché ragazzina? Ti dispiace?".
In realtà non avrei voluto che mi vedesse così, ma incontrarlo mi mette costantemente i brividi.

"Sei pronta a farti un giro nella mia vita incasinata?" , mi dice sorridendo.

"Non vedo l'ora" gli rispondo.

Potrà mai essere peggio della mia?