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《Andrew.》

《Skyler posso rubarti un secondo?》mi giro di scatto sentendo la voce del direttore. Sorrido e annuisco, come mi ha insegnato Shay; usare questa tattica è davvero intelligente. Non mi sta per niente simpatico il direttore della libreria ma, se voglio tenermi questo lavoro, devo essere gentile o per lo meno far finta di esserlo.

《In questa settimana sei riuscita a vendere molti libri. Per la precisione 89!》esclama soddisfatto accennando un sorriso orgoglioso. Sembra quasi mio padre quando mi vede sistemare, quelle rare volte, i piatti nel lavandino.
《Ne sono felice signor Drew.》dico sinceramente.

《Anche io! Volevo avvisarti che passerai al livello successivo!》nella mia testa sto già aprendo lo champagne e accendendo i botti. Niente più magazzino e unghie spezzate. Gli dedico un sorriso così ampio che quasi mi fanno male le guance
《Ho visto che ami leggere...》prosegue amichevolmente. Annuisco mentre lo guardo attentamente, aspettando che riprenda a parlare.
《Bene... avrei da chiederti un favore. Ovviamente sarai pagata con un extra di 300 dollari a giornata. Io e mia moglie dobbiamo partire per una settimana, abbiamo una convention!》dice d'un fiato facendomi socchiudere gli occhi.

Sono felice che abbiano la possibilità di partire e di farsi i cavoli loro ma io cosa c'entro? 300 dollari per cosa?
《Non sei obbligata ad accettare, ma vedendo il tuo modo di lavorare, l'impegno che ci metti nel far le cose e soprattutto il modo in cui ti rivolgi ai bambini... mi chiedevo se...》si tortura le mani, strofinandole tra loro mentre mi guarda con aria speranzosa, facendo salire alle stelle la mia curiosità.

《Potresti fare da babysitter a mia figlia?》sgrano gli occhi a queste parole, sorpresa dalla sua richiesta e dalle lodi che mi ha rifilato per infinocchiarmi.
《Io... io non ho mai fatto la babysitter...》ammetto spaventata.
Se dovesse succedere qualcosa cosa dovrei fare? Se si facesse male, se fosse allergica a qualche cibo, se le andasse l'acqua di traverso...

《Ha quattro anni, è dolcissima, obbediente e soprattutto tranquilla!》dice interrompendo i miei pensieri. Scuoto la testa in preda al panico
《Non mi conosce neanche... potrei essere una pazza psicopatica-》
《Skyler... sei la figlia di una delle stiliste più conosciute al mondo e tuo padre mi ha rinnovato la villa l'anno scorso...》esclama con fare ovvio accennando un sorriso.

Oh, questo non lo sapevo. Ecco perché l'ha chiesto a me. Conosce mio padre e relativamente conosce anche a me.
Sospiro in preda all'ansia e alzo lo sguardo per puntarlo proprio sul suo viso.

《La nostra babysitter si occuperà di lei per metà giornata durante tutta la settimana. Tu potresti badare a lei il resto del tempo? Non posso portare Michelle con noi. Potrai stare a casa nostra e mia moglie ti lascerà tutt-》
《Okay, okay va bene》dico infine interrompendolo.

Annuisco con fare sicuro anche se nel mio cervello mi vedo già a correre diretta all'ospedale con una bambina in braccio.

《Davvero?》chiede stupito guardandomi con occhi sgranati. Mi limito ad annuire.
《Ottimo! Allora ci vediamo domani pomeriggio. Ovviamente dovrai dormire a casa nostra, questo è l'indirizzo!》esclama velocemente facendomi scuotere la testa.

《Dormire?》chiedo lentamente afferrando il biglietto. Non dormirò a casa loro. Non esiste. Ho accettato pensando di stare con questa bambina durante la mattinata.
《Si! Grazie!》gira i tacchi e mi lascia lì con la mascella che tocca il pavimento.

È forse impazzito? Cosa diavolo dovrei fare a casa sua tutta la notte? Da sola?
Ma non è solo quello. Dovrò venire a lavoro la mattina per poi andare a casa sua e badare a sua figlia. Non avrò più la forza neanche di mangiare.

-

《La smetti di muovere quelle gambe?》fulmino Andrew con un'occhiataccia continuando a dondolare le gambe giù dal tavolo.
《Okay. Dimmi che diavolo ti prende!》esclama esasperato afferrando una sedia. Si siede proprio di fronte a me facendo diminuire di gran lunga le spinte dei miei piedi.

《Dovrò fare da babysitter ad una bambina di quattro anni!! Ti rendi conto, Andrew?》strillo in preda all'ansia. Inizio a mangiare le pellicine delle dita mentre lui inizia a ridere divertito. Lo guardo malissimo
《Che cazzo ti ridi?》domando innervosita.

Ho accettato e neanche so cucinare. Cosa dovrei farle mangiare?
《E se morisse di fame? Oh mio dio... sono un idiot-》neanche finisco di parlare che perdo l'equilibrio quando una spinta troppo forte delle gambe mi fa sbilanciare. Finisco con la faccia sull'addome di Andrew e lo sento urlare all'istante con voce stridula, quasi femminile.

Alzo il viso e mi rendo conto che la sua faccia è rossa come il fuoco, le guance sono gonfie come quelle di un pesce palla mentre i suoi occhi sono sgranati. Mi spingo indietro, capendo solo dopo il motivo della sua faccia addolorata.
Per sbaglio, cadendo, gli ho tirato un pugno proprio sui gioielli di famiglia.

《Questo è il karma stronzo! La prossima volta eviti di ridere!》dico con fare snob facendo ridere qualcuno alle mie spalle.
Mi giro all'istante, ancora divertita dalla faccia di Andrew, trovandomi davanti Colin che scuote la testa.

I ricci si spostano da una parte all'altra mentre continua a ridere facendo spuntare le sue meravigliose fossette.
《Oh cristo!!》esclama in preda alle risate facendo ridere anche me.
Inizio ad avvicinarmi a Colin ma quando i suoi occhi si sgranano e la sua risata smette di inebriarmi i sensi, mi blocco all'istante.

I suoi occhi sono fissi alle mie spalle e guardarlo così mi fa sentire increbilmente in un film horror. È come se in questo momento avessi dietro un tizio vestito da clown con un'ascia in mano, pronto a smembrarmi e a vendere i miei organi al mercato dell'est.

Non ho neanche il coraggio di girarmi. Semplicemente inizio ad urlare in modo isterico correndo subito da Colin. Continuo ad urlare e a saltellare come una pazza anche quando mi nascondo dietro alle sue immense spalle. Per sicurezza decido di salire a cavalluccio sulla sua schiena, mi aggrappo a lui come un koala mentre mi afferra per le cosce e inizia a indietreggiare. Finalmente guardo dritto davanti a me.

Un Andrew estremamente inalterato e dolorante si ferma davanti ai nostri corpi. Sembra voglia ucciderci da un momento all'altro oppure prenderci a legnate visto i pugni chiusi lungo i fianchi. Deglutisco e urlo una sola cosa all'orecchio di Colin.

《RUN.》come un fulmine supera il tavolo cercando di scappare da Andrew. Strillo spaventata quando per poco non sbatto contro la credenza in cucina, la schivo giusto un attimo prima che la mia fronte entri in collisione con questa.
《Mollala Colin.》esclama Andrew con aria minacciosa. Il riccio si ferma di botto alle parole del suo amico. Lo strattono come fosse un cavallo ma niente, non si smuove.

Improvvisamente mi sento cadere all'indietro. Chiudo gli occhi aspettando la botta; quel traditore di Colin oltre al fatto di essersi fermato mi ha pure mollata per terra. Li apro di scatto quando qualcosa di morbido e delicato entra in contatto con la mia schiena rigida.
"Il divano" penso, mentre un ombra da sopra la mia testa oscura la mia visuale.

《Bene bene bene...》sussurra Andrew con fare da pazzo psicopatico.
Faccio per alzarmi ma un attimo dopo mi sento afferrare da dietro e caricare sulle spalle.
《Oh, ma è un vizio il vostro?!》chiedo allibita dimenandomi di conseguenza.
Sento Colin ridere di gusto. Per quel che mi è possibile alzo la testa in sua direzione, sporgo la mano e gli faccio il dito medio giusto prima di sparire dietro alla porta.

《A-Andrew... cazzo fai?》chiedo, iniziando ad agitarmi. Riconosco all'istante le mattonelle del pavimento, sono le stesse che ho nel bagno in casa mia.
Sgrano gli occhi quando realizzo cosa stia per succedere

《No!! Andrew ti pre-》Non posso neanche finire la frase che un attimo dopo avermi messa nella vasca, un getto di acqua congelata mi schizza in faccia. Chiudo gli occhi di scatto, cercando di ripararmi inutilmente dal soffione che mi viene puntano addosso.

Rabbrividisco all'istante e quasi mi manca il fiato
《And- Andrew smettila!!》allungo le braccia alla cieca afferrando qualcosa di morbido. Quando capisco cos'è mi ritrovo a sghignazzare. Afferro meglio la sua giacca e lo tiro velocemente facendolo cadere nella vasca.

《Cazzo che male!!》sbraita addolorato mentre io mi preoccupo di prendere subito il soffione. Senza aspettare oltre glielo punto addosso e scoppio a ridere.
《Così impari brutto idiota!!》strillo divertita facendogli bere l'acqua.
Mi distraggo solo per un attimo, il pensiero di aggiungere anche del sapone mi passa per la mente ma poi evapora all'istante quando mi ritrovo Andrew a cavalcioni, a torreggiare su di me. 

《Sei una piccola insolente...》sussurra senza fiato chinandosi velocemente verso di me. Deglutisco quando mi toglie il soffione dalle mani e spegne l'acqua. Cosa vuole fare? I miei occhi attenti non trascurano lo strano luccichio che si impossessa dei suoi occhi scuri.

Non può farlo. Non possono farlo quando va a loro. Non possono baciarmi a piacimento lasciandomi poi perplessa e con la mente confusa.
Poi perché proprio a me? Perché si comportano in questo modo solo nei miei confronti?

《Andrew.》sussulto, risvegliandomi subito dai pensieri quando la voce potente di Colin riempie le mura.
Non mi ero accorta dello stato in cui fossi. Ho il cuore che batte a mille, il fiato corto e le mani poggiate sul petto di Andrew, come a volerlo respingere dal possibile bacio che voleva darmi.

Saetto lo sguardo su entrambi e ritiro subito le mani. Mi allontano leggermente, provando a mettermi seduta e ad accennare un sorriso ma le parole divertite di Andrew mi fanno fare tutt'altro
《Te la sbatti da un mese, Colin. Non hai il diritto di interrompermi sul più bello》

Le mie labbra si schiudono incredule a quelle parole. La mia vista si annebbia in una frazione di secondo mentre sposto lo sguardo proprio sul riccio. Ha la mascella tesa, i pugni stretti lungo i fianchi e uno sguardo torvo rivolto dritto al suo amico.
Con una falcata arriva dritto davanti a noi e afferra il colletto di Andrew, obbligandolo ad allontanarsi da me che intanto mi alzo ed esco dalla vasca.

Mi passo le mani sul viso, sentendo per un attimo il sapore salato delle mie stesse lacrime
《Non ti azzardare mai più a dire una cosa del genere.》sibila Colin a denti stretti mollando in modo brusco la presa sulla maglietta di Andrew.

Si gira senza aggiungere altro e mi afferra la mano. Mi trascina fuori dal loro appartamento andando dritto al mio. Chiude la porta con un tonfo secco che mi fa sussultare lievemente.

È questo che pensano di me? Che sono una sottospecie di divertimento per tutti quanti loro?

Mi divincolo dalla presa stretta di Colin, corro in camera mia con le lacrime agli occhi sentendomi profondamente umiliata e delusa. Faccio per chiudere la porta ma uno stivaletto nero si intrufola tra il muro e quest'ultima
《Và via Colin!!》La mia voce esce strozzata e per nulla minacciosa. Gli basta spingere senza troppa forza per spalancare la porta e farmi indietreggiare incazzata, pronta ad urlare.

Tu l'hai detto a tutti!! Mi credono una puttana perché tu non riesci a tenere la bocca chiusa!!》asciugo nuovamente quelle dannate lacrime, indietreggiando quando lo vedo fare un passo verso di me.
《Fanculo, tutti quanti voi.》dico disgustata digrignando i denti. Gli dedico l'occhiata più cattiva e schifata che riesco a fare mentre lo vedo avvicinarsi a passo spedito. Le mie parole sono abbastanza forti e chiari da farlo fermare a cinque centimetri da me e dal mio viso.

《Ho chiuso con te. Ho chiuso con tutti voi.》sputo con livore, asciugo con il dorso della mano le ultime lacrime che rigano il mio viso prima di vederlo serrare la mascella e socchiudere gli occhi, incazzato. Fa per dire qualcosa ma decide di darmi le spalle e andare via.

Sospiro stanca sedendomi sul letto. Fisso il pavimento sotto ai miei piedi e lascio che la testa mi cada verso il basso, sconfitta e delusa anche da me stessa.

È anche colpa mia. Non avrei dovuto iniziare una cosa del genere. Non mi sarei dovuta far coinvolgere, avrei dovuto evitare determinate situazioni e sicuramente il mio carattere strafottente e snob non mi ha aiutata.

Sussulto quando il suono del citofono rimbomba dentro casa. Aggrotto le sopracciglia e mi trascino al piano di sotto afferrando la cornetta
《Chi è?》inizialmente non risponde nessuno ma dopo secondi che mi sembrano ore, una voce tetra e bassa risuona nelle mie orecchie facendomi rabbrividire. Sussurra solo una cosa prima di ridacchiare producendo un suono che mi fa accapponare la pelle.

《Skyyleeer》

La mia mano diventa come il burro facendo si che la cornetta mi scivoli tra le dita e rimbalzi contro il muro. Indietreggio all'istante con gli occhi sgranati, il cuore batte senza sosta e nella mia testa quella voce canzonatoria e paurosa si ripete all'infinito.

Spazio autrice:
Ciao 😍😍

Aggiungiamo anche un po' di mistero!!! OLÈ 😂😂

Che ne pensate di Andrew?
E della reazione di Colin?

Soprattutto... riuscite ad immaginare una Skyler babysitter?🤦😂😂

Se avete qualche idea, sui possibili avvenimenti e danni, nella settimana da babysitter, sbizzarritevi e scrivetemeli nei commenti. Vi darò i meriti alla fine del capitolo, ovviamente!😄😻

Kisseeeees
-LauOrLalla-

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