Adesso parliamo.
È un vero miracolo il fatto che non si muoia di caldo. L'aria tiepida, accompagnata da un leggero venticello, mi permettono di non sudare come un caprone.
Stare in mezzo alla natura non mi dispiace poi tanto finché non incontro orsi, serpenti o tarantole OGM, ma ciò non significa che io abbia voglia di camminare all'infinito in mezzo a questa foresta.
Ormai le mie gambe viaggiano da sole da tre ore a questa parte, provo fierezza per me stessa quando ripenso alla mia abitudine di camminare sui tacchi. In confronto stare in scarpe da ginnastica e camminare in mezzo ai boschi, è letteralmente una passeggiata.
《Qua va bene secondo me!》esclama Mary fermandosi. Si guarda intorno stringendo le bretelle dell'immenso zaino sulle sue spalle. Vedo Shay annuire contenta, con il suo sorriso gigante e bianco da far paura.
《Si, è uno spiazzo abbastanza ampio!》corruccio la fronte non capendo di cosa stiano parlando.
Forse hanno intenzione di fare una specie di pic-nik e se così fosse sarebbe un'idea geniale. Dopo tre ore passate così, la fame inizia a farsi sentire più del normale.
《Okay gente! Tirate fuori il cibo!》esclamo in modo teatrale.
《Prima dobbiamo sistemarci!》alzo gli occhi al cielo alle parole di Shay.
《Su dai! Dammi la tovaglia che la stendo io!》dico in uno sbuffo allungando la mano verso di lei.
《Tovaglia?》annuisco ovvia vedendo la sua fronte aggrottata. Non ho capito, ha intenzione di mangiare in mezzo alle formiche e agli insetti?
Okay che sono proteine ma io vorrei passare per questa volta.
《Skyler, rimarremo qui》esclama Colin facendomi corrucciare la fronte. Scuoto la testa lievemente, come per chiedergli di ripetere ciò che ha appena detto.
《Restiamo qui per due giorni, in tenda!》esclama con fare ovvio.
《Come scusa? Non avevate det-》
《Mi sarò espressa male!》dice Shay con sguardo basso.
Scoppio a ridere, una risata talmente isterica e finta da far paura anche a me. Mentre sto ancora ridendo mi giro, dando le spalle a tutti quanti per iniziare a tornare giù, lungo il percorso appena fatto.
《Col cazzo!!》strillo stizzita iniziando a correre.
Non starò qui due giorni a farmi mangiare dalle zanzare. Rischiare di morire per mano di un orso solo perché loro vogliono fare i Bear Grills della situazione.
Ma chi si credono di essere?
Forse dei montanari di prestigio, persone capaci di montare tende, mangiare cibo in scatola e in grado di non lavarsi per due giorni.
Peccato che sono ragazzi di città, abituati a fare tutt'altro e a frequentare posti completamente diversi.
《Skyler!!》aumento la mia folle corsa quando sento la voce di Nathan in lontananza.
Non mi avranno mai.
《Ci vado io! Aiuta gli altri tu!》
《Non viene nessuno qui!!》urlo inviperita per rispondere all'idea di Colin. Inizio a fare una sorta di zig zag tra gli alberi, sperando di confondermi con la natura, ma a causa della mia felpa fuxia è ovviamente impossibile.
《Skyler fermati!!》urla Colin esasperato. Scuoto la testa continuando a correre decisa
《Dileguati!》urlo di rimando poco prima che mi raggiunga.
Con uno strattone mi fa girare di scatto, obbligando entrambi a riprendere fiato dopo questa corsa estenuante.
《Cazzo... se... corri!》bisbiglia con il fiatone. Appoggia le mani sulle ginocchia, piegandosi verso il basso per riprende fiato.
《Non verrò lì. Non starò lì due giorni a morire di freddo fame in mezzo agli insetti e chissà cos'altro e io-》
《Zitta!》mi interrompe in modo brusco, bloccando il mio monologo sensato che, per lui, sarà insensato.
《Non sto zitta! E poi dovrei stare con te per due giorni? Due lunghissimi giorni a condividere una tenda strettissima dove non passerà un filo d'aria e-》
《Vuoi stare zitta?》ribatte di nuovo facendomi arrabbiare ancora di più.
《Perché non ci stai tu zitto? Ti ho già detto prima che preferirei morire invece di stare-》questa volta mi blocco io quando mi da le spalle e senza dire niente inizia a camminare, allontanandosi da me.
《Divertiti con l'orso dietro di te!》esclama serio infilando le mani nelle tasche. Alle sue parole il fiato mi si mozza in gola
《C-cosa?》faccio per girarmi ma le sue parole mi paralizzano all'istante
《Non guardarlo negli occhi perché ti mangia》mormora cauto a dieci metri da me.
Si gira per guardarmi mentre il mio petto inizia a muoversi irregolare in base ai miei respiri.
《C-colin... Non sei divertente》sussurro in preda al panico guardando la sua immagine offuscata. Gli occhi si sono fatti lucidi e posso sentire il mio corpo irrigidirsi ancora di più quando percepisco qualcosa muoversi dietro di me.
《Io vado via... mi raccomando, non guardarlo e cerca di non morire...》sussurra lentamente agitando piano le mani, come a dirmi di stare calma.
Fa qualche passo indietro, ancora con gli occhi fissi alle mie spalle
《C-colin... ti prego》avanzo di un passo mantenendo il mio sguardo sul terriccio sotto ai piedi. Lo sento sbuffare infastidito prima di sentire la sua voce roca
《Corri al mio tre...》saetto lo sguardo sulla sua figura quando gli sento sussurrare queste parole.
Non so neanche come guardarlo, se fulminarlo all'istante per la demenziale idea, oppure ringraziarlo per non avermi lasciata qui da sola.
In un batter d'occhio le sue dita contano il numero uno ed io mi ritrovo a correre come una dannata verso il suo corpo teso e forte.
Con il fiatone a mille, gli occhi colmi di lacrime e la sua mano incastrata nella mia, corriamo a più non posso verso una direzione a noi sconosciuta.
《Avevo detto al tre!》
《Chiudi quella bocca!》strillo impaurita scappando a gambe levate.
Dopo non so quanto tempo inizia praticamente a trascinarmi, non ho più forze, il piede mi fa male e sto morendo di sete e di fame.
Urlo presa alla sprovvista dal suo gesto. Mi prende come un sacco di patate e l'unica cosa che riesco a vedere sono un sacco di gradini in legno e poi un pavimento del medesimo materiale.
Quando mi lancia con non curanza resto piacevolmente sorpresa dal materiale morbido e caldo che entra in contatto con la mia schiena.
Mi guardo intorno ancora ansimante, scoprendo di essere in una sorta di casa sull'albero che comprende una stanza. Il letto gigante in cui mi trovo è posto sotto ad una finestra immensa, riesco a vedere un migliaio di alberi altissimi circondare questo piccolo pezzo di paradiso.
《Ma dove cazzo siamo finiti?》domando con voce calma continuando a guardarmi in giro.
Vedo una porta in un angolo, scoprendo così un'altra stanza, e incuriosita mi alzo da lì per guardare cosa ci sia dietro
《La tua finezza è disarmante》esclama sarcastico venendomi dietro.
Apro la porta, scoprendo un piccolo bagno con lo stretto necessario; lavandino, wc e una doccia davvero minuscola.
《Dovremmo andare via!》dico ovvia spingendolo per passare.
Potrebbe arrivare il proprietario da un momento all'altro, farci trovare qui non sarebbe molto rispettoso e soprattutto non voglio essere denunciata per violazione di proprietà privata.
Una fedina penale non dovrà mai esistere a nome di: Skyler Evans.
《E dove dovremmo andare? Si sta facendo buio e non sappiamo neanche dove siamo finiti》sbuffa esasperato mettendosi a sedere.
Lo afferro dal braccio e lo faccio alzare all'istante.
《Non disfare il letto, idiota!》esclamo infastidita sistemando tutto.
《Ti vuoi rilassare? Sembri una casalinga pazza!》gli faccio il dito medio rifilandogli un'occhiata truce, la stessa che mi lancia prima di avvicinarsi.
Prima ero una nullità e adesso una casalinga pazza. Gli andrà mai bene qualcosa?
《Dovevo lasciarti lì e farti mangiare da quell'orso!》dice con un sorrisetto laterale che mi fa scuotere la testa infastidita. Si allontana di qualche passo, sedendosi nuovamente sul letto
《Comunque resteremo qui!》ordina monocorde sfilandosi il piccolo zaino.
《Colin non è casa nostra! Non possiamo restare qui e giocare alla coppia felice nella proprietà di qualcun'altro!》esclamo gesticolando come una matta.
La sua testa si inclina lentamente verso sinistra, mi guarda in modo strano, con gli occhi chiusi a due fessure, come se avessi appena detto qualcosa di assurdo ma a tempo stesso non troppo distante dalla realtà.
Poso le mani sui fianchi, inclinando anche io la testa, nell'assurdo tentativo di ripercorrere mentalmente ciò che ho detto.
《Ti piacerebbe fare ciò che hai detto?》mormora guardandomi con attenzione. Posso notare un ghigno beffardo sul suo viso. Stringo i denti prima di dargli le spalle e uscire da quella casa.
Ma ovviamente lo stronzo dai capelli ricci e dall'alito alla liquirizia, non me lo permette.
《Hai mai davvero pensato a quello che hai detto?》domanda calmo trascinandomi dentro.
Alzo gli occhi al cielo
《No, Colin! Mi sta già sulle scatole il fatto che sei il mio vicino di casa!》esclamo convinta, ma poi stringo gli occhi infastidita, ricordando una cosa.
Non è più il mio vicino di casa penso, incrociando le braccia al petto
《Ah giusto, non sei più il mio vicino di casa!》esclamo con un sorriso finto.
《Perchè non ammetti come questo ti dia estremamente fastidio?》pronuncia lentamente avvicinandosi di un passo.
Il suo sguardo è talmente serio e intenso che mi ritrovo a deglutire. Scuoto la testa per dire no, ma lo faccio in un modo così distratto e sconnesso che lui non ci crede minimamente
《Ti dà talmente tanto fastidio da comportarti da stronza-》
《Non chiamarmi stronza! L'unico vero stronzo qui, sei tu!》sibilo.
I toni si sono fatti più alti, adesso non stiamo più parlando con calma e tranquillità, tutto il contrario.
Se gli occhi potessero uccidere, uno dei due sarebbe già morto.
Ovviamente lui.
Faccio un passo indietro quando si avvicina
《Ah si? E per quale motivo? Sono proprio curioso》chiede divertito
《"Per lo meno fa tutto da sé e non rompe le palle"》dico, citando il suo dolcissimo messaggio e guardandolo increspare le sopracciglia.
《Ti chiarisco le idee.》dico convinta stringendo i denti
《Non ce né bisogno!》esclama in tono brusco, si passa una mano tra i folti ricci ed io lo guardo talmente male da voler iniziare a dirgli tutto ciò che di stronzo ha fatto
《Oh mio dio, non ti sopporto. Fanculo Skyler!》esclama esasperato lasciandosi scivolare sul letto.
Sgrano gli occhi
《Fanculo tu, Colin. Non provare ad evitare il discorso. Adesso parliamo!》ribatto seria lasciandomi scappare un gridolino disperato. Mi sta mandando a puttane il cervello.
《Non c'è niente di cui parlare!》il suo tono indifferente mi fa arrivare al limite e senza neanche accorgermene mi ritrovo a strillare
《Abbiamo molto di cui parlare! Perché non iniziamo dalle tue azioni? Per quale cazzo di motivo ti sei preparato in fretta e furia per quella sfilata?》si mette a sedere di scatto alle mie parole. Schiude le labbra, guardandomi sorpreso per un secondo, prima che il suo sguardo si indurisca di botto.
Alzo le sopracciglia con fare ovvio
《Ebbene sì, Colin. Lo so!》esclamo sicura di me e di ciò che Mary mi ha detto tempo fa. Mi fido di quello che mi ha raccontato, non avrebbe avuto motivo di inventarsi una cosa del genere, tanto meno Demyan.
《Per scopare con te o trovare qualcun'altro》replica guardandomi in faccia.
I suoi occhi non sono fissi nei miei.
Io faccio così quando non dico la verità e sono più che sicura che stia facendo la stessa e identica cosa.
Decido di fare il suo stesso giochetto, quello di prenderlo per il culo
《Venti minuti... sei stato veloce rispetto ai quaranta che ci mettevi con me!》mormoro fingendomi pensierosa.
Sbuffa una finta risatina prima di alzare lo sguardo e, questa volta, guardarmi negli occhi
《Cos'altro credi di sapere?》è divertito da questa situazione mentre io, invece, mi ritrovo a sorridere amaramente.
《Che sei corso allo spioncino quando Simon è uscito dalla porta. Che ti sei preparato in cinque minuti, cosa al quanto strana e che... secondo questa persona, l'hai fatto s-solo per me...》finisco in un sussurro, sentendomi una completa idiota sotto il suo sguardo serio, circondata da un improvviso silenzio.
《E poi... cos'altro credevi?》la sua voce calma per qualche strano motivo mi invoglia a parlare. Forse voglio solo chiarire le cose una volta per tutte.
Prendo un grande respiro prima di guardarlo. Sfrega le mani tra di loro, appoggiando i gomiti sulle ginocchia e piegandosi leggermente.
《Che fossi geloso. Ho creduto di piacerti ad un certo punto》mormoro ridendo di me stessa
《E da cosa lo avresti dedotto?》faccio spallucce abbassando lo sguardo sulle punte dei miei piedi
《Beh... per come ti sei comportato nella vasca idromassaggio, oppure per la tua reazione alle parole di Andrew... per il modo in cui mi hai abbracciata fuori dal tuo locale e per come mi hai risposto quando a casa di Michelle ti ho chiesto se avevi davvero intenzione di parlare...》ammetto in un sussurro stringendomi nelle spalle. Lo guardo di sottecchi, beccandolo con la testa china e con un sorrisetto assorto, come se stesse pensando a qualcosa di bello o stesse ricordando un momento felice.
Abbasso la testa quando noto che sta rialzando il capo.
《C'è altro di cui vuoi parlare?》chiede in un tono stranamente dolce. Annuisco alzando lo sguardo, lo trovo in piedi alla base del letto a torreggiare in tutta la sua altezza sulla mia piccola figura.
《Ero sveglia quando ti sei disteso al mio fianco, sul divano.》
《Non avevi nessun orso alle spalle》annuncia in un sorriso debole.
Spazio autrice:
Dhskakaiwja
Il disagio che mi accompagna ovunque!😂
Che ve ne pare?😇🤓
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