21/05/2016

RITA'S POV
"Per favore tutti i liceali sono chiamati all'aula Magna!" Continua a ripetere una voce metallica che proviene dall'altoparlante della scuola.

Così dopo aver posato i miei libri nell'armadietto e aver preso il mio consueto biglietto, sul quale oggi trovo scritto:
"Doesn't matter where we go as long as it's me and you"
[Non importa dove andiamo basta che siamo io e te]
mi dirigo verso l'aula Magna.

Prendo posto in una delle ultime file, come al solito e aspetto che la riunione cominci.

Dopo circa dieci minuti, la sala è gremita di ragazzi e c'è un chiacchiericcio che ti tormenta.

Io resto in silenzio ad aspettare che qualcuno prenda la parola. Ultimamente il ricordo di mia madre è sempre più presente, ma non più vivo. Ricordo sempre meno i tratti del suo volto, il suo profumo, il suono dolce della sua voce. Mi manca.

Sento qualcosa scuotermi il braccio.
"Rita! Sveglia! Alzati, sta entrando il preside!" Mi incita qualcuno accanto a me.
Mi alzo di scatto e annuisco distrattamente senza neanche vedere chi mi ha parlato.

Alla vista di mio padre mi salta il cuore in gola.

"Allora ragazzi! Seduti per favore!" Comincia e si siede di fronte a noi, dietro una scrivania con sopra un microfono.

Tutti ci sediamo, e dopo alcuni secondi di rumore di sedie che stridono per terra, torna il silenzio.

Mio padre comincia a parlare.

"Allora ragazzi! Intanto buongiorno! Come ben sapete ogni anno si svolge il ballo di fine anno, gli ultimi giorni di scuola..." Continua a parlare ed io annuisco meccanicamente ogni tanto come se potesse vedermi.

Ho la mente da tutt'altra parte, così comincio a non ascoltare più.
SPAZIO AUTRICE
Ehiii
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A presto,
Michy❤️