L'aula di erbe e pozioni era ampia, ariosa ed odorosa di erbe e reagenti chimici di varia natura.

i banchi erano grandi. dei veri e propri banconi con un leggio rialzato,, una luce direzionabile ad alimentazione ignota, un alloggiamento per eventuali fiamme, un cassetto scorrevole per appoggiare libri e quaderni ed un bancale parzialmente in vetro per poter leggere al di sotto. Sotto il tavolo si potevano trovare anche uno sgabello per lo studente ed un gancio per appendere la borsa coi libri.

dietro la cattedra, più grande degli altri banchi, ma analoga nella composizione, facevano mostra di sè una enorme lavagna e due porte.

La prima portava alla stanzetta della vetreria: un locale lungo che conservava perfettamente provette, ampolle, beker, alambicchi, distillatori ed attrezzatura di ogni genere, tipo e fandom. Era spoglia ed asettica, ma non spiacevole.

La seconda portava verso una stanza molto meglio protetta ed illuminata: la stanza degli ingredienti. Era più grande della precedente e decisamente straripante di ogni pianta. Entrare, per chi aveva il naso sensibile era faticoso, almeno le prime volte, poi ci si abituava... forse.
I materiali erano riposti in alti scaffali ed etichettati con cura per provenienza, regno e specie.