Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

06 - Tyler Posey

«Non vedo perché mi dobbiate accompagnare da Luke. Potevo chiedere ad Ashton», mi lamentai mentre, stretta tra Karinna e Tabitha, osservavo le villette dei ricconi abitanti delle Hills scorrere davanti ai miei occhi.

Luke mi aveva chiamato per chiedermi di passare da lui proprio nel bel mezzo dell'invettiva Dantesca di William e Tabitha, cosa che mi aveva costretta a portarli con me – beh, in realtà l'idea di andare tutti insieme da Luke era stata di quel bastardo di Micha, che quel giorno proprio ci teneva a farmi morire. Ovviamente, tutti avevano accolto la sua proposta, neanche Karinna mi aveva appoggiata quella volta (visto che pendeva dalle labbra di mia sorella, la stronza), e con l'intento di piangere ed abbracciare Luke, di chiedergli una scopata indimenticabile e di vedere le Hills, c'eravamo messi in viaggio. Di sicuro, però, non avrei fatto entrare William e Tabs da Luke, perché non è che ci tenessi tanto ad essere licenziata a causa di una sorella piangente e di un migliore amico che urla "sculacciami papino!" al mio capo. Insomma, avevo appena cominciato a lavorare lì, volevo far credere a Luke di essere una persona sana di mente circondata da amici e parenti normali (nonostante lui fosse il primo a non essere proprio mentalmente stabile, visto che faceva guardare i cartoni al suo cane).

«Ce lo devi, traditrice della patria», sbottò Tabitha nel mio orecchio, «Non vedo l'ora di sentire come si sta tra le sue braccia!», continuò, sognante, tenendo gli occhi sul finestrino. Volgendo gli occhi alla strada mi parve di vedere Tyler Posey passare, ma probabilmente era stata solo una svista – insomma, io vedevo Tyler Posey un po' dappertutto.

Mio fratello quasi investì Katy Perry mentre quest'ultima attraversava la strada, guadagnandosi una bestemmia e un dito medio che fecero scoppiare a ridere tutti. «Avrei dovuto atterrarla, brutta strega», borbottò Micha, ottenendo uno schiaffo sul braccio da parte di William, che adorava la cantante con tutto sé stesso – non se la voleva portare a letto, però. Quello era riservato al povero disgraziato che aveva fatto l'erroraccio di assumermi come dogsitter.

«Dovrei essere io ad atterrare te, idiota! Katy è la regina», sbottò contrariato, «Comunque non sei di larghe vedute, mia cara Tabitha. Io già non vedo l'ora di sentire il suo meraviglioso pe-».

«Ti prego, Will, sta zitto», borbottò Karinna, interrompendo William e facendoci sospirare di sollievo, «Non lo vogliamo sapere cosa vuoi sentire di Luke. In effetti, credo che nessuno di voi due debba vederlo».

«Ah, grazie al cielo!», esclamai, facendomi guardare male sia da Tabs che da William. Alla fine della giornata, ne ero sicura, mi avrebbero uccisa.

«Ma perché sei così contraria a far incontrare Luke a Tabs e William, sorellina? Le loro intenzioni sono più che innocenti», mi prese in giro Micha, prendendo le difese dei due solo perché quel giorno ce l'aveva con me per chissà quale motivo – insomma, io Micha non lo capivo la maggior parte del tempo, ciò che faceva e perché lo faceva era sempre un totale mistero. «Perché negare a due persone la possibilità di vedere il proprio idolo? Sei senza cuore».

«Ma perché finirà per essere licenziata!», prese le mie difese Karinna, «Insomma, voglio capire Tabitha, penso che Luke sia circondato costantemente da ragazzine che piangono, ma il problema è William».

«Hey! Non lascerò che tu, megera con la figa d'oro, mi dica che sono un problema!», si lamentò William, voltandosi per regalare un'occhiataccia a Karinna, «Non ti regalerò mai più quei reggiseni di Victoria's Secret che ti piacciono tanto».

Io sospirai, interrompendo Karinna che era già pronta a rimangiarsi quanto detto dietro la promessa di un reggiseno che io potevo procurarle più facilmente grazie ad Ashton – anche se, non dovrei chiedergli di prendere dei reggiseni a Karinna, potrebbe avere un attacco di cuore ad immaginare le tette della mia migliore amica in reggiseni improponibili che senz'altro lui mi proporrebbe. «William, sii ragionevole. Quale sarebbe la reazione di Luke a te che gli urli che vuoi che ti scopi forte – e tutte le altre porcherie che dici sul suo conto? Di certo non sarebbe proprio contento, eh. E chi ne pagherebbe le conseguenze? Io, quella che lavora per lui e che ha fatto entrare un pazzo sconsiderato in casa sua!», tentai di far ragionare William, che alla fine sospirò.

«Va bene. Cercherò di comportarmi meglio allora. Ma quando avrò più confidenza con lui farò le mie avances, non puoi frenare il mio desiderio carnale nei confronti del mio sogno erotico dall'età di sedici anni».

Scossi la testa. «Va bene. Ma potete aspettare, prima di incontrarlo? Voglio prima chiedergli se va bene per lui – e non posso presentarmi con voi due alla porta come se niente fosse. Devo avvisarlo, comunque».

Sorrisi quando mia sorella e il mio migliore amico sospirarono e me la diedero vinta, scatenando le ire di Micha che stavolta stava per mettere sotto Brendon Urie. Karinna schizzò fuori dall'auto urlando e piangendo mentre Brendon – ovvero: la luce dei suoi occhi, il respiro della sua vita, lo sciroppo d'acero sui suoi pancake – si alzava da terra dopo essere stato minimamente urtato dall'auto di mio fratello. Uscimmo tutti dall'auto per vedere come stesse (e se ci avrebbe fatto causa).

«Tu! Ma chi cazzo te l'ha data la patente?! Potevo morire!», esclamò Brendon, alzandosi per inveire contro mio fratello che si limitò ad alzare le spalle.

«Avrei fatto un favore alla comunità, il tuo nuovo album è peggio di un lassativo», replicò Micha, accendendo una miccia che sarebbe esplosa davvero facilmente.

Brendon si sporse in avanti per quanto potesse; Karinna lo stava trattenendo dalla maglietta – e si intravedeva benissimo l'espressione di pura estasi che aveva in volto mentre tastava gli addominali del suo più grande sogno erotico. Neanche lei si salvava dal nostro gruppo, in casi come questo. «Ah sì? È peggio del lassativo? Vieni qua che ti faccio sputare sangue!», strillò, facendo uscire qualcuno di casa a curiosare.

E vi dirò, avere Jennifer Garner e marito Ben Affleck, Gwyneth Paltrow e Tyler Posey – che sì, era proprio lui – a guardare tuo fratello che se la prende con una celebrità è uno dei momenti più imbarazzanti della vita. Non era mica così che avevo immaginato il primo incontro con l'uomo della mia vita, insomma!

Cercai di ignorare il mio imbarazzo per farmi avanti e sistemare la situazione. Non riuscivo proprio ad immaginare le facce di mia madre e mio e padre quando si sarebbero trovati i legali di Brendon Urie alla porta, con un'ordinanza restrittiva e una convocazione in tribunale per mio fratello...

«Signor Urie- Brendon, volevo dire, Brendon, le-vi-ti-».

«Dammi del tu, piccoletta. E tu smettila di toccarmi gli addominali, se non vuoi un'ordinanza restrittiva!», sbottò rivolto verso Karinna, che arrossì e lasciò andare il suo sogno proibito. C'era una tristezza nei suoi occhi che rendeva la cosa tragica.

Sospirai. «Ti volevo chiedere scusa da parte di mio fratello, perdonalo, è deficiente», borbottai, sorridendo sorniona quando Micha si lamentò dietro di me, «Non vedeva dove andava perché è tardo di comprendonio e probabilmente ha detto quelle aberrazioni sul tuo ultimo album perché ti ha scambiato per... John Mayer! Sì, ti ha sicuramente scambiato per John Mayer», dissi su due piedi, desiderando solo di prendermi a ceffoni da sola. Ero davvero pessima a mentire...

Brendon si sistemò la maglietta mentre io stringevo il braccio di Micha per farlo stare zitto. Se non voleva farlo per sé stesso, avrebbe dovuto farlo per i nostri genitori. «Va bene, ragazzina. Sei perdonata. Ma se ti vedo di nuovo da queste parti», disse Brendon, rivolgendosi prima a me e poi a Micha, «Avrai notizie dal mio avvocato. Capito?».

«Capito», sbottò Micha, borbottando qualcosa tra sé e sé che per fortuna non sentimmo. I miei fratelli, Karinna e William se ne tornarono alla loro auto, lasciandomi per strada a cercare casa di Luke. Dopo l'incidente con Brendon erano rientrati tutti nelle loro case; tutti ad eccezione di Tyler Posey, che ancora mi guardava dal cancello, ridendo divertito. Ricambiai le occhiate confusa, distogliendo subito lo sguardo e tornando concentrata alla mia missione, ovvero cercare casa di Luke. Ero in ritardo già al secondo giorno di lavoro, non male eh?

«Mi sembri confusa».

Mi voltai di scatto, arrossendo quando mi resi conto che Tyler Posey – quel Tyler Posey – aveva parlato con me. Proprio con me. e voleva una risposta. Così, mi limitai a scrollare le spalle e a non fargli capire che stavo morendo dalla voglia di saltargli addosso – adesso capivo come si fosse sentita Karinna prima con Brendon. «Non ricordo bene dove devo andare. Queste case si somigliano tutte così tanto...».

Fu a quel punto che Tyler mi sorrise sornione, saltando la staccionata che divideva la sua villetta dal marciapiede in perfetto stile Olio Cuore, e venne verso di me. «Se vuoi ti accompagno...», fece una pausa facendomi intendere che volesse sapere il mio nome.

Okay, niente di che, Tyler Posey vuole sapere il tuo nome. Cose di tutti i giorni, no. «Cara», gli sorrisi, «Mi chiamo Cara».

Tyler ricambiò il sorriso, poggiando una mano sulla mia schiena; il solo contatto con lui mi fece irrigidire – e fece anche svegliare le mie povere ovaie dal loro letargo durato quasi diciannove anni, ma questi sono dettagli che vorrei ignorare. «Bene, Cara, allora ti accompagno io. Dove devi andare?», mi chiese, facendomi quasi mancare il respiro per un attimo.

«Luke Hemmings», risposi, facendo spallucce, «Sono la dogsitter del suo cane».

Tyler annuì, conducendomi sul marciapiede. La sua mano era ancora sulla mia schiena. «Quindi sei la dogsitter di Petunia? Ugh, mi hai soffiato il posto. Volevo quel cane tutto per me, ma Luke me l'ha impedito», borbottò contrariato, facendomi ridacchiare.

«Vedo che piace a molti», constatai, distogliendo lo sguardo da Tyler per guardare la strada sotto i miei piedi. Non ce la facevo a guardarlo, ma allo stesso tempo volevo tenere gli occhi incollati a lui per confermare che non fosse un sogno e che io ero davvero in giro con Tyler Posey. Nessuno ci avrebbe creduto – neanche io, e lo stavo vivendo!

Tyler rise. «È adorabile. Forse l'unico essere di sesso femminile che Luke abbia azzeccato», disse vago, non dandomi tempo di chiedere di più poiché si fermò davanti alla porta di casa di Luke, «Eccoci qui. Non è tanto difficile arrivare, ma capisco che tu sia disorientata – specie dopo ciò che è successo con Brendon».

Annuii e ridacchiai. «Uhm... grazie», dissi, facendo per andare a bussare alla porta, quando Tyler si avvicinò a me per stamparmi un bacio sulla guancia che ruppe la diga e lasciò il fiume a scorrere libero. Tyler Posey – quel Tyler Posey – mi aveva baciato la guancia! Era troppo presto per scegliere il vestito da sposa?

«Figurati. Cara. Spero ti perderai anche la prossima volta, mi è piaciuto conoscerti», disse con voce calda e cedevole.

Avrei voluto strapparmi i vestiti da dosso e lanciarli per terra mentre saltavo addosso a Tyler, ma purtroppo la porta di casa che si apriva me lo impedì. Ringraziai Tyler un'ultima volta prima di entrare in casa, salutando Luke e scusandomi per il ritardo.

«Figurati, è tutto a posto. Piuttosto... mi spieghi cosa ci facevi con Tyler Posey fuori casa mia?», mi chiese Luke, suonandomi sospettoso.

Il cuore mi si fermò nel petto in modo spropositato ed ingiustificato. Luke mi era sembrato... geloso di me. Luke geloso di me? Era possibile?



***



[A/N] Buonasera! Avevate perso le speranze, eh? Purtroppo per voi io sono sempre qui, lmao

Questo capitolo è un po' un nonsense, ma serviva per introdurre un nuovo personaggio: Tyler Posey - quel Tyler Posey, come Cara ha avuto modo di ribadire nel corso del capitolo - che, state attente, ne combinerà delle sue.

Forse sono ripetitiva, ma settimana prossima - o le altre - non posterò questa storia. Il motivo? Sono arrivata ai mille followers (probabilmente lo sapete meglio di me, ormai) e quindi posto una storia a settimana. In ordine di scaletta MTAD è la quinta, quindi dovrete pazientare un po'. Che la forza sia con voi - e con il vostro spirito AHAHAH

Al prossimo aggiornamento! 

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro