04 - The girl with no name
Fissai Calum Hood sconcertata, in parte perché, diamine, avevo davanti a me una giovane promessa del cinema e in parte perché suddetta giovane promessa era davanti alla porta del mio datore di lavoro come mamma l'aveva fatto. Adesso capivo benissimo perché dovessi proteggere gli occhi di Petunia da lui... anche se, se fossi Petunia, non mi lamenterei così tanto. Insomma, sarà nudo, ma è pur sempre Calum Hood!
«Lo so che non si direbbe, ma fa freddo... che ne dici di farmi entrare in casa invece di stare lì impalata?», mi chiese Calum, sorridendo leggermente imbarazzato.
Io mi affrettai a togliermi di mezzo, lasciando che Calum entrasse in casa prima di chiudere la porta. Petunia ormai era diventata la mia ombra, mi seguì alla porta e all'interno della casa fino al divano su cui Calum si sedette senza fare troppi complimenti nonostante fosse nudo.
«Allora, dov'è quel vecchio volpone?», mi chiese, guardandomi divertito. Probabilmente lo stavo guardando perplessa – succedeva spesso, che lui entrava nudo da Luke e si sedeva sul suo divano come se niente fosse, o era un altro dei motivi per cui sarei stata licenziata al primo giorno?
Mi limitai a rispondere a Calum, stringendomi nelle spalle in totale imbarazzo. «Al lavoro, credo. Io sono-».
Calum ridacchiò interrompendomi. «Ah, che stacanovista, sempre a lavorare. Non ci credo che ti ha lasciata sola a badare al suo cane quando avrebbe potuto godersi la tua compagnia, ma Luke è fatto così», disse, facendomi arrossire. Pensava io fossi la sua ragazza?
«Io... io sono la dogsitter di Petunia, nulla di più», borbottai, sentendomi a disagio sotto lo sguardo attento di Calum. Oltretutto stavo cercando di non guardare dalla vita in giù, ma l'occhio ogni tanto cadeva e ciò era doppiamente imbarazzante.
Calum alzò il sopracciglio. «Sei la dogsitter? Quindi ancora non deve riprendersi da quella megera di Amaranto», rifletté, mordendosi il labbro inferiore con aria pensierosa.
Mi chiesi, un'altra volta, perché Calum fosse così ostinato sulla questione Luke che si riprende da Avocado prima e Amaranto dopo, insomma, questa sua ex fidanzata era stata davvero tanto cattiva? Volevo – e dovevo assolutamente – saperne di più.
«Calum, posso chiederti una cosa?», esordii, sentendomi improvvisamente troppo timida. Forse dovevo aspettare un po' di più.
Calum rise. «Sì, di solito a Luke da' fastidio che io mi sieda nudo sul suo divano, ma non lo verrà a sapere, tranquilla», disse, facendomi scuotere la testa.
«Non volevo chiederti questo – anche se a dire la verità già avevo un'idea di cosa pensasse Luke del tuo... uhm... affare che tocca il suo divano», borbottai, facendo ridere Calum, «Volevo sapere della ex di Luke. Come mai la definite tutti una stronza e una strega?».
Calum si alzò dal divano. «Ah, quindi vuoi sapere di Ammanuense! Se mi prepari un tè ti racconterò tutto – o quasi tutto – di lei», mi propose, sorridendomi entusiasta. Evidentemente amava il tè o i pettegolezzi o entrambi.
«Magari se metti dei pantaloni potrei accontentarti».
***
Calum tornò dieci minuti dopo, fortunatamente vestito di tutto punto, proprio nel momento in cui io avevo messo a bollire l'acqua per il tè. Mentre aspettavo Calum avevo letto il resto delle regole, trovandone alcune davvero assurde, come ad esempio la regola n.13: non aprire la porta a Jared Leto. Per nessun motivo al mondo, cosa che confermò una volta per tutte che Luke era completamente fuori di testa. Jared Leto bussa alla porta e tu non apri?! Ma ci sei o ci fai?!
Tornando a noi, adesso stavo servendo una tazza di tè a Calum – sperando che a Luke non desse fastidio, nonostante nelle regole non ci fosse scritto niente sull'offrire qualcosa agli estranei – prima di sedermi di fronte a lui con la mia tazza di tè. Stavo morendo dalla curiosità, volevo assolutamente sapere di più dell'ex fidanzata di Luke (l'essere pettegola l'avevo preso da mia madre, era un po' il vizio di famiglia).
«Allora. Dimmi della fidanzata di Luke», lo esortai, facendolo scoppiare a ridere. La sua risata fragorosa fece rizzare le orecchie a Petunia, che si alzò dal pavimento e trotterellò verso di noi, forse destata dalla voce di Calum. Il moro le accarezzò la testa sorridendole felice. Sarebbe stata una cosa carina, se Calum non avesse cominciato ad ignorarmi per giocare con Petunia parlandole con una vocina idiota...
«Calum...?».
«Chi è l'amore di zio Calum? Eh? Eh?? TU!», continuò Calum, completamente preso da Petunia per prestare attenzione a me – beh, comprensibile, ma io volevo sapere della ragazza di cui ancora dovevo capire il nome. Forse si chiamava davvero Avocado?
«Calum ti prego, non ignorarmi!», sbottai, facendo alzare il viso a Calum che mi guardò come se fosse stato un bambino beccato con le mani nella nutella.
Il moro mi fece un sorriso mortificato. «Scusa, è che amo i cani e Petunia è adorabile. Guardala!», esclamò, indicando il cane che adesso guardava me con evidente felicità. Le sue emozioni erano facilmente percepibili, cosa che giudicavo abbastanza strana – ma l'unico animale domestico che avevo mai avuto era un pesce rosso, quindi non ero molto pratica con la cosa.
Sospirai. «Non lo nego. Ma potresti giocare con lei più tardi? Ti prego, voglio sapere della fidanzata di Luke, me l'hai promesso».
Calum scosse la testa. «Io non ti ho promesso niente, bimba. Ma mi hai fatto il tè e non dirai a Luke che mi sono seduto nudo sul suo divano di pelle italiana, quindi te lo devo», rifletté, prendendo un sorso di tè, «Beh, tutto ciò che c'è da sapere è che Luke, fino a qualche mese fa, è stato con questa ragazza che davvero non so da dove sia sbucata, Altarino-».
«Ma ce l'ha un nome, questa? Non credo si chiami Altarino o Avocado sul serio», interruppi Calum fissandolo stranita. Era impossibile che non lo ricordasse, se davvero erano stati insieme per parecchio.
«Certo che ce l'ha, ma è irrilevante perché lei è una strega», sbottò Calum, accigliato, «Comunque, se non vuoi interrompermi più, io inizierei con il mio racconto struggente. Beh, vedi, non c'è molto da dire di Luke e Arcivescovo. Si sono conosciuti più di un anno fa, più o meno nell'anno in cui Luke ha preso Petunia dopo una cosa che gli è capitata che-».
«Cosa?», gli chiesi, saltando sulla sedia. Era una reazione spropositata ma andiamo, volevo saperlo!
Calum scosse la testa. «Non posso raccontartelo, mi dispiace. Sta a lui decidere se dirtelo o no, troppo personale. Comunque, lui e Andalusia si sono conosciuti più di un anno fa. A quei tempi Luke non era neanche in cerca di una relazione, era triste e concentrato più sul suo lavoro che su altro. Ma poi... non si sa davvero come, per quale oscuro motivo, Antartide è entrata nella sua vita e l'ha praticamente cambiato.
Da un giorno all'altro Luke è diventato il completo opposto di ciò che era, completamente accecato da chissà quale qualità positiva avesse Astice – io e Ben dall'altro lato della strada pensiamo fosse brava a letto, perché una tipa così scialba ed irritante non te la tieni per nessun motivo... Ma questo non è importante. L'importante è che Luke è totalmente cambiato, passava la maggior parte del suo tempo a casa, era chiuso, sembrava non avere amici e ignorava il suo lavoro. Questo almeno finché Amarena l'ha mollato e lui ha ripreso ad essere il vecchio sé stesso, soltanto più depresso e stacanovista. Tutto qui».
Alzai un sopracciglio. «Tutto qui? Ma scusa, perché la considerate tutti una strega?», borbottai confusa. La storia di Calum non mi sembrava poi così attendibile, a dirla tutta. E poi mi aveva lasciata a secco con il perché Luke avesse preso Petunia...
Calum alzò gli occhi al cielo. «Perché lo è! È stata lei a cambiare Luke. Lo ha influenzato facendogli credere che avesse bisogno solo di lei per andare avanti, lo costringeva anche ad ignorare Petunia – è arrivato al punto che la chiuse in una gabbietta fuori perché a lei dava fastidio!», rispose, facendomi accigliare, «Lo so, non ti sembra vero. Ma l'amore fa questo ed anche peggio, motivo per cui io preferisca il sesso senza sentimenti e i ragazzi perché tra loro girano molti meno drammi, già».
«Lo sai che questo non mi interessa, vero?», borbottai, sospirando, «Non so se crederti, Calum. Insomma, Luke che chiude Petunia in una gabbia? Le fa guardare i cartoni, per l'amor del cielo! Non mi sembra una cosa che potrebbe succedere».
«Ma prima è successa, perché l'amore ti cambia e ti fa fare pazzie – infatti credo che trattare Petunia così ora sia un po' il modo di Luke di farsi perdonare da lei per aver rovinato la sua vita con Altura».
Sospirai. «Mi dispiace, però. L'ho giudicato troppo in fretta. E mi dispiace anche per Petunia».
«Ah tranquilla, lei si è vendicata benissimo», mi rassicurò Calum, sorridendo malizioso.
Alzai un sopracciglio. «Come?».
Calum scoppiò a ridere. «Le ha fatto la pipì addosso. Urlò così forte che si è sentito per tutto il vicinato!».
***
*side note: Calum è bisessuale, come altri due personaggi della storia; poi c'è un personaggio pansessuale e un altro personaggio gay – sta a voi indovinare chi, però ( ͡° ͜ʖ ͡°)*
[A/N] Buon pomeriggio! Mi dispiace non aver postato venerdì, seriously :( spero che questo capitolo dedicato alla relazione di Luke e Avocado sia bastato a farmi perdonare tho. E comunque, sappiate che non abbiamo ancora neanche scalfito la superficie; c'è ancora molto altro da sapere di Luke Hemmings, della sua vita e del suo rapporto padre/figlia con Petunia. Stay tuned! ♥
Ps: quel Ben dall'altra parte della strada è Ben Mckenzie, ci tengo che lo sappiate lol
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