4.
Non so cosa avrei dato quella mattina per starmene a casa a letto. La testa mi faceva male e il mio stomaco era ancora sottosopra.
Mi guardai allo specchio e facevo schifo. La sera prima non mi ero struccata e avevo quel che rimaneva del trucco spalmato per la faccia, quindi mi feci una doccia veloce e mi beai dell'acqua che mi scivolava sul corpo. Mentre ero li con gli occhi chiusi flash di momenti della sera prima mi saltarono alla mente.
Louis e il suo quasi bacio, la vodka e il viso di Benjamin così vicino al mio. Se non avessi bevuto tutta quella vodka l'avrei sicuramente baciato.
Avevo scoperto però un altro lato del suo carattere, aveva un sorriso strafottente che mi faceva irritare ma allo stesso tempo lo rendeva così sexy.
Le prime ore a scuola furono devastanti e non vidi Leila fino alla pausa. Lei al contrario di me era raggiante, venne a sedersi sotto il solito nostro albero quasi correndo.
<<Celine, non potrò mai ringraziarti abbastanza!>> mi disse con un sorriso che neanche le modelle di dentifricio avrebbero potuto eguagliare.
Io la guardai confusa non capendo cosa avevo fatto.
Lei portò le mani alla faccia smorzando un urletto e io continuai a guardarla storto non capendo che le stava succedendo. Non l'avevo mai vista così, lei era sempre composta e così rigida, non lasciava mai trapelare emozioni e invece era davanti a me in preda all'euforia.
<<Kevin!>> mi disse solo con gli occhi che quasi le lacrimavano.
Altri flash della sera prima mi vennero alla mente. Lei e Kevin tutta la sera a parlare e quel casto bacio sulla guancia che però dato da una tipa come lei era come un regalo per pochi eletti.
<<Scusami se non sono mai stata con te, ma davvero non riuscivo a staccarmi da lui. È bellissimo, l'hai visto? Ovvio che l'hai visto! Non ti sembra bellissimo?>>
Iniziai a ridere, non per prenderla in giro ma vedere una Leila fuori di testa non capitava tutti i giorni. Lei mi tirò un pugnetto sul braccio e mi ricomposi schiarendomi la gola.
<<Si Leila è davvero bello>> le dissi sorridendole.
Lei fece un lungo sospiro e mi raccontò di quanto era stato carino per tutta la sera e di quanto avessero parlato senza mai smettere.
<<Scusa ancora per averti lasciata sola. Ma ho visto che hai trovato chi ti ha aiutata>> mi disse alzando un sopracciglio.
<<Chi era quel ragazzo?>>
Sospirai e le raccontai di Benjamin, non avevo ancora avuto l'occasione per parlale di lui. Lei mi ascoltò attentamente e quando finii il mio racconto la vidi un po' pensierosa.
<<Sembra un tipo difficile>>
<<Lo è, credimi. Ma qualcosa di lui mi attira come mai in vita mia>>
<<Allora forse dovresti passare un'altra sera al falò e vedere che succede, tipo questa sera visto che ci sarò anch'io>> e mi strizzò l'occhio.
Scoppiammo a ridere e rientrammo a scuola.
Aveva ragione, quella sera sarei andata al falò, ero curiosa di vedere come si sarebbe comportato.
Finito di lavorare al chiosco andai da Kate e le proposi la nostra ormai abitudinaria passeggiata e quando in lontananza vedemmo il fuoco le sorrisi e le chiesi di andare a salutare i ragazzi, lei mi guardò un po' stranita ma poi accettò.
Quando Benjamin ci notò mi fissò negli occhi ed io mantenni il contatto visivo con decisione, fu lui a cambiare direzione e si alzò andando a salutare amorevolmente Kate. Mi sentivo fissare e vidi Louis seduto su un tronco con gli occhi rivolti a me, senza pensarci andai a sedermi vicino a lui, un po' per provocare Benjamin e un po' perché volevo sapere come mai la sera prima era sparito.
<<Oh, sei vivo, pensavo ti avessero rapito gli alieni>> gli dissi con una finta espressione preoccupata, senza ovviamente dirgli che sapevo benissimo chi lo aveva trascinato via da me.
<<Hai ragione, ma sono riuscito a scappare dalla loro astronave>> mi disse stando al gioco.
Ridemmo entrambi di gusto.
<<Comunque scusa davvero se ti ho lasciata sola, ma un amico aveva bisogno di parlarmi, e in ogni caso forse è stato meglio così, sai avevo bevuto un po' troppo>> rise in modo nervoso.
Avevo capito che si stava riferendo al ''tentato bacio'' ma decisi di far finta di niente.
<<Ormai ti avevo già visto ballare, non c'era peggio che potessi fare>>
Sono sicura che mentalmente mi ringraziò per non aver infierito e che preferì essere deriso per le sue scatenate danze.
Mentre io e Louis stavamo ridendo assieme i ragazzi stavano cantando.
<<Canta, ho davvero voglia di sentirti>> mi disse mettendomi un braccio attorno alle spalle. Sentivo che le cose erano state chiarite anche senza parlarne apertamente e non mi sentii a disagio con il suo braccio su di me così iniziai a cantare con lui finché sentimmo una forte stonatura da una chitarra e tutti si fermarono. Guardai Benjamin ed era con la mascella contratta e mi guardava con rabbia. Si alzò di scatto ed andò verso il mare. Il mio corpo si mosse da solo, mi alzai anch'io e in quel momento arrivò Leila con Kevin che fece scomparire il sorriso dal suo viso quando vide me in piedi e Benjamin camminare sulla spiaggia. Io la guardai in cerca di aiuto e lei con un accenno di sorriso mi indicò di andare verso Benjamin e fu quello che feci.
Era buio pesto ma la luna era luminosa e mi permise di vedere un'ombra seduta proprio in riva al mare, andai verso di lui e senza dire niente mi sedetti accanto a lui.
<<Sei strano lo sai?>> gli chiesi senza guardarlo ammirando l'orizzonte invisibile come faceva lui.
<<Sei venuta fin qui solo per dirmi questo?>> e si voltò per guardare il mio profilo. Io non gli risposi e sospirai.
<<Forse avrei dovuto lasciare che Louis ti baciasse, tanto sarebbe successo stasera o un'altra volta>> e si mise a fissarsi i piedi.
<<Non avevo capito le tue intenzioni, forse ti aspetti addirittura che ti chieda scusa per avervi rovinato l'appuntamento>> continuò sarcastico.
Era per caso geloso? Solo questa spiegazione mi passava per la testa. Continuai a non rispondere e a tenere lo sguardo fisso nel vuoto, anche se stava diventando sempre più difficile.
<<Ti ho sempre visto parlare e ora lasci il tuo ragazzo per venire qui e non dire una parola?>>
<<Non è il mio ragazzo>> gli dissi solo e questa volta girandomi verso di lui. Com'era bello. Subito mi rigirai per non distrarmi.
<<Perché sei venuta qui?>> mi richiese, ma questa volta più dolcemente.
<<Non lo so>> ammisi <<però sono sicura di volere comunque delle scuse>> gli dissi decisa.
<<Per cosa?>> era sorpreso e quasi irritato <<mi sembra di non averti mai fatto niente, anzi, non ci conosciamo e ieri sera ti tenevo i capelli mentre avevi la testa nel water>>
<<Per quel giorno al chiosco>>
Non era da me parlare così poco, era vero che ero una gran chiacchierona ma avevo quasi paura di sbagliare e quindi mi limitavo a dire il mimino indispensabile.
Dalle sue labbra uscì un solo <<Oh>>. Aveva capito a cosa mi riferivo ed ero già contenta di quello.
<<Non era mia intenzione essere maleducato. Hai toccato argomenti delicati>>
Eh no, non poteva dare la colpa a me.
<<Ma io non ne sapevo niente!>> gli dissi con durezza.
<<E ora invece sai?>>
<<Qualcosa, ma ti assicuro che non ho chiesto niente, non era mia intenzione impicciarmi. È solo che non capisco, prima sei gentile, poi sei maleducato, poi sei scontroso, poi ancora gentile, non è facile capirti>>
<<Perché ti interessa capirmi?>>
Già, perché mi interessava? Così gli dissi la verità.
<<Non lo so, ma qualcosa mi dice che ne vale la pena>>
Lui sorrise e si alzò porgendomi la mano.
<<Andiamo a cantare>>
Sospirai e presi la sua mano e come la prima volta una scossa si impossessò del mio corpo. Quando arrivammo vicino al resto dei ragazzi mi fermò e si avvicinò pericolosamente al mio viso per poi spostarsi vicino al mio orecchio.
<<Siediti accanto a me>> e mi lasciò un dolce bacio sulla guancia lasciandomi senza fiato.
Mi resi conto che forse non era una stupida cotta da ragazzina.
Lo raggiunsi sul tronco e come mi aveva detto mi sedetti affianco a lui, ringrazia tutti i santi vedendo che alla mia sinistra era seduta Leila e passai il resto della serata a cantare e a scherzare con lei.
Ogni tanto Benjamin mi guardava sorridendo e mi veniva spontaneo contraccambiare. Le nostre gambe di tanto in tanto si sfioravano e brividi freddi percorrevano il mio corpo. Stavo bene, in quel posto, con quelle persone, stavo bene.
Spazio Autrice
Ciao a tutti! Ho ripreso in mano questa storia dopo tanto tempo. Non so se qualcuno di voi aveva già letto qualche capitolo ma ho preferito eliminarli per modificarli.
Non scrivo solo per i lettori ma soprattutto scrivo per me, per sfogarmi o rilassarmi!
Vi chiedo solo, se vi va, di farmi sapere se vi sta piacendo, se avete suggerimenti o critiche nel modo in cui scrivo e anche nel contenuto.
Ho già pronti un bel po' di capitoli e per adesso penso di riuscire a pubblicare una volta al giorno escluso il sabato e la domenica.
Spero di aver modo di confrontarmi con voi al più presto!
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