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53: -Female Titan Identity-

I due fidanzati, Armin e Jean, erano seduti ormai da più di un'ora al tavolo, ma il biondo sembrava assente e non ascoltava quasi nessuno dei dialoghi che il più grande faceva praticamente a se stesso.

-Va tutto bene?- Gli chiese ad un certo punto Jean, schioccando due dita di fronte al viso del fidanzato.

-Si, si, stavo solamente pensando...- Farfugliò il più piccolo.

-A cosa?-

-Al gigante dalle fattezze femminili.-

-Ancora? Ormai è tutto finito, cosa c'è che ti turba?- Si meravigliò Jean aspettandosi più una risposta riguardante la sorte di Eren.

-Mi ricorda qualcuno.- Confessò di colpa il biondo.

-Seriamente?-

-Si. Il suo aspetto fisico e stando a quanto Eren mi ha detto subito dopo la missione ha uno stile tutto suo nel combattimento.- Spiegò Armin portandosi un dito sotto il mento.

-Credi che qualcuno possa controllare quel titano?- Chiese ancora Jean, più a bassa voce.

Il più piccolo annuì guardandosi intorno alla ricerca di un possibile ospite del gigante, ma nessuno rispecchiava la descrizione.

'No, non è qui con noi.' Rifletté tra se e se. 'Ha una sua caratteristica che resterebbe impressa a chiunque.'

Guardandosi intorno notò in un tavolo, posto dalla parte opposta alla sua, il migliore amico e seduto vicino il capitano intenti a fare una colazione.

'Forse Eren può aiutarmi.' Pensò nuovamente alzandosi in piedi e suscitando la curiosità del fidanzato.

-Dove vai?-

-A parlare con Eren.- Rispose velocemente, senza aspettare la risposta del suo interlocutore.

S'incamminò verso il tavolo con ancora mille pensieri in testa e per poco non si dimenticò cosa stesse facendo.
Il castano notò l'amico avvicinarsi e gli andò incontro abbracciandolo.

-Grazie...- Sussurrò al suo orecchio, riferendosi alla relazione con il corvino.

-Ti sei dichiarato?- Domandò visibilmente stupito il più piccolo.

-Possiamo dire così.- Confermò il castano con un enorme sorriso. -È successo qualcosa?-

-Ho bisogno di parlarti, ma possiamo fare più tardi. Non voglio interrompervi come l'ultima volta.- Disse Armin passandosi una mano dietro la nuca.

-Potete sedervi.- Parlò una terza voce all'improvviso.

Levi osservava il suo moccioso da quando si era alzato per andare dal migliore amico, avrebbe di gran lunga preferito che non lo facesse ma capiva che l'amicizia con quel ragazzo era molto forte e nulla li avrebbe divisi.
Tuttavia una leggera nota di curiosità lo pervase e il volere sapere cosa stessero dicendo stava diventando estenuante.

I due amici fecero quanto richiesto sedendosi di fronte all'uomo che sorseggiava il suo caffé.

-Di cosa dovevi parlarmi?- Domandò il castano sorridendo.

-Del... del titano... dalle fattezze femminili...- Balbettò Armin spaventato dalla presenza del capitano.

Il più grande ebbe un brivido su tutta la schiena, quel mostro aveva ucciso tutta la sua squadra e sperava di non dover più udire nulla riguardo al gigante.

-E cosa...?- Cercò di incitarlo Eren a proseguire.

-Mi ricorda qualcuno.- Confessò il più piccolo guardando il tavolino.

-Chi?!- Esclamarono insieme i due amanti.

-Non mi ricordo. Voglio dire il suo modo di combattere dovrebbe ricordarmi qualcuno ma proprio non mi viene in mente, quello che posso dire è che sia io che te lo conosciamo.- Disse tutto d'un fiato Armin.

-Il modo di combattere.- Ripeté il castano dubbioso.

-Non ricordi una sua caratteristica nello stile? Hai lottato con lui, no?- Chiese ancora il biondo all'amico.

-Mi ricorda una persona della 104esima squadra.- Ammise Eren con convinzione. –Ma...- Fece spallucce non riuscendo a distinguere chi potesse essere l'ospite del gigante dalle fattezze femminili.

I due si ritrovarono a pensare sotto gli occhi straniti del corvino, il quale non conosceva quasi nessuno dei compagni di corso del suo moccioso.
Aspettava una risposta che potesse essere usata come pista per catturare il colpevole del fallimento della missione.

-Annie!- Esclamò il biondo.

Eren osservò l'amico contrariato e stupito, stava pensando alla ragazza come una possibile ospite o pensava che la bionda potesse conoscere la persona che aveva causato tutto quel trambusto?

-Pensaci, lei corrisponde a gran parte delle caratteristiche del gigante.- Continuò Armin riportando il castano coi piedi per terra.

-Ma non è possibile. Come può lei aver fatto tutto questo? Non era la ragazza più simpatica, ma non credo odiasse così tanto l'umanità.- Tentò di difenderla Eren.

-Lo so che è incredibile, ma se l'ospite fosse lei allora molte persone sono in pericolo.-

-Che intendi?- Intervenne Levi scrutando il più piccolo.

-Lei fa parte del Corpo di Gendarmeria, si trova dentro le mura più interne e se si trasformasse tutta la popolazione si troverebbe nei guai.- Spiegò il biondo.

-È solo una possibilità.- Cominciò a ripetere il castano potandosi le mani tra i capelli.

-Eren, calmati, ti prego.- Lo abbracciò Armin accarezzandolo. –So che tenevi a lei, ma devi pensare a questa ipotesi. Se credi che non sia lei, io non farò nulla per convincerti ma prova a valutarla come realtà solo per un istante.-

-Annie vorrebbe veder morti tutti noi?- Domandò agitato il castano.

-Questo non lo so, sicuramente c'è una motivazione dietro alle sue azioni a cui non riesco a dare risposta.- Lo consolò ancora un po' il più piccolo.

-Che sia lei o no, dobbiamo in ogni caso mettere in allerta tutti gli abitanti del Wall Sina. Possiamo portarla qui ed interrogarla fin quando non sapremo la verità sulla sua identità.- Rifletté ad alta voce Levi.

-Se posso permettermi, credo che così facendo faremo sorgere altri dubbi riguardo alle altre persone dentro il Wall Sina. Nel senso che probabilmente comincerebbero ad aver timore l'uno dell'altro e se Annie non fosse chi stiamo cercando avremo causato solo guai.-

-Allora cosa facciamo?- Chiese il caporale freddamente.

-Ho un'idea, ma Eren dev'essere disposto a farlo.- Ammise il biondo ricevendo un'occhiata preoccupata dall'amico.



//Quante al Lucca Comics? Io domani😚\\

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