"Mm fammici pensare.." pensai tenendolo nelle spine.

"Dai é un si."disse ridendo.

"Mmm" dissi fingendo di pensare.

"Ragazza ma quanto pensi?"
Mi domandò.

"Haha  è un si."  Mi avvicinai lentamente.
Non ci potevo credere, io che facevo la prima mossa? Essere pazzi di lui comportava questo probabilmente.

Passammo il pomeriggio nell'edificio , che dopo un' ora riaprì.
Ad un tratto mi chiese
"Qual'è la città dei tuoi sogni ?"

"Parigi,da piccola ho sempre voluto andarci, è romantica."
Mi guardò sorridendo e fissandomi con quei bellissimi occhi che aveva.

"La mia invece è Bangkok, passerei per sempre la mia vita in quel posto."affermò.
Mi distrò dalla conversazione correndo in un ufficio.

  e da lì cominciammo a catturare foto strane del professore di canto che teneva nella sua mansione. Dopodiché lo aiutai  a prendere la maggior parte dei libri di Nicholas Sparks presenti nella scuola , diciamo che io ero più per i film.

Verso le 18:00 cercammo di tornare a casa   ma pioveva , ancora.
Allora mi prese in braccio correndo fino all'appartamento, sentii tutta la pioggia nei capelli, ma era più divertente con lui.

"Ma tu sei pazzo" dissi ridendo.

"Mi fai quest'effetto non posso farci niente." Rispose.