Capitolo 15 - ''Bernadette''
Steve's P.O.V.
-PRENDI QUESTO!- Mi scagliai verso l'ultima Blaze e la tagliai a metà, presi la sua verga e la usai per riscaldarmi... perchè nonostante quel mondo fosse caldo come il fuoco, la mia anima era fredda come il ghiaccio. Ma qualcosa non andava in quella fortezza... io non sentivo l'esperienza, non sentivo quel che sarebbe la linfa per una pianta... non mi sentivo vivere. Mi accasciai, supino, a terra... guardai quel soffitto, respiravo quell'aria e assaporavo quel dolore... quel vuoto. Sentivo il bisogno di riempire delle lettere... o semplicemente dei numeri, sentivo che mi mancava qualcosa... come se la mia anima fosse stanca di presentarsi a me... io avevo paura.
La paura della morte, la paura che porta le persone ad attendere quest'ultima... la paura che nessun uomo avrebbe mai pensato di provare... ma che un Hardcore... sa bene come essa sa amare.
Amare... la morte.
Questo è uno degli errori più grandi nella mia vita, dopo essere entrato in questo reame... ma ormai... cosa ci potevo fare? Ero lì intrappolato... nessuno delle mie urla si sarebbe preoccupato.
Eppure io quelle... nemmeno le sentivo. Nemmeno, le udivo. Mi rialzai.
Fuoco ardente attraversava il mio respiro. Determinazione incoraggiava le mie gambe.
Andai avanti, verso il mio, il suo, il nostro... re.
Entity 303's P.O.V.
Perfetto, le Blaze sono più deboli di quanto immaginassi, non sono riuscite a tenere testa a quel ragazzo... non sono mai riuscite ad agire come si deve. Eppure mi tocca un altra volta... evitare di mostrarmi, di librarmi in volo come una farfalla appena uscita dal bozzolo. Io odio la mia vita...
Io odio la sua vita... io... forse non la odio ma... non lo so. Ed eccolo camminare per quel labirinto di paura, scesi su un tetto e iniziai ad usare, quelli che chiamavo eventi casuali.
Posizionai delle TNT sotto al ponte e grazie ad un semplice accendino, qualcuno avrebbe avuto conosciuto Morte. Aveva una spada di ferro in mano, quel ferro splendeva ai miei occhi riflettendo il paesaggio sul suo specchio di metallo... era di un color bianco puro, ma del sangue sporcava la sua punta... e scivolava verso il terreno, sempre più in basso, sempre più in basso...
Ma eccolo il ragazzo, con i suoi castano capelli ondulanti... con la sua maglia azzurra e strappata... e i pantaloni non da meno rovinati. Scagliai la pietra focaia, il fuoco stava bruciando... ma sentivo la paura nei suoi occhi... pochi secondi... pochi secondi e tutto sarebbe esploso, anche la sua vita sarebbe esplosa... però qualcosa andava storto, di un anima mi ero dimenticato! Di colei che al ragazzo stava più cara... Alex... lei, la ragazza biondina. Che di me la leggenda aveva raccontato. Ma come salvavo adesso il ragazzo a cui stavo togliendo vita? Come avrei potuto agire senza che la mia faccia lui potesse scoprire? Tic-tac, faceva la dinamite... e pochi secondi mancava al botto. Lui continuava a camminare con le mani sull'arma e col sudore sulla fronte. Ed io su quel tetto... a non fare altro che osservare la sua morte. Ma se lui fosse morto in quel momento, senza che Alex avesse perso la vita. Io avrei avuto ugual destino. Regola del Nether Book: Quando un bersaglio viene affidato, se anche solo metà di una regola verrà violata, per colui che ha fatto quest'azione non ci sarà futura alba.
Avevo innumerevoli possibilità, ma ognuna di esse era falsa speranza. Come potevo io impedire la morte di quel ragazzo... senza sapere la soluzione mi stava toccando la spalla -Bentornata... Bernadette...- La ragazza mi guardava, le sue fiamme e il suo numero sulla schiena, l'ennesimo errore che avevo salvato. La numero 25. Aveva una tunica di pelle che finiva in una gonna, essa nonostante fosse di fuoco, non bruciava l'indumento. I suoi lunghi capelli toccavano il terreno, le fiamme delle mani scaldavano il mondo. Aveva dei grandi occhi verdi. E dei pali, tipici delle Blaze, intorno al corpo. Era un errore, ma era bellissima. Non provavo sentimenti verso lei, non potevo provare sentimenti per nessuno. Ma la sua proposta mi fu più utile di qualsiasi altra in quel momento -Entity, salverò io Steve dalla dinamite- Ed ecco il momento fatale, il ragazzo era sul ponte e la miccia stava finendo, Bernadette saltò giù dal tetto per finire su quel campo minato.
Bernadette's P.O.V.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!- Urlai quel grido di battaglia e atterrai sul ponte, il ragazzo mi guardava con sguardo confuso e pauroso. -Non andrai oltre di qui Steve Crafting! Il mio nome è 25 e sono qui per impedirti di conoscere la morte casuale!- Mi presentai senza nominarmi -Ma cosa?- Confuso commentò la mia frase, corsi verso di lui e lo calciai dall'altra parte del ponte -WAAAAAAAAH!- Saltai via da lì liberando le mie ali di fuoco. In quello stesso istante il ponte esplose. -COSA CAZZO E' STATO?!- Urlò l'hardcore. -Accontentati uomo! La tua morte tarderà ad arrivare! Ed ora... COMBATTI!- Estrassi l'arco incantato con Punch e Flame. Lui accettò la mia proposta ed impugnò una semplice spada di ferro. Caricai il primo colpo e lui iniziò a correre. Finalmente mi stavo divertendo!
Herobrine's P.O.V.
Ero nella Fine. L'End si estendeva davanti ai miei occhi ma... NO! Non volevo morire ora! Non volevo tornare a casa, pian piano quell'immagine sparì ma tornava. Non avevo abbastanza volontà per impedire al meccanismo di morte di prendermi. Questo sogno che stavo provando mi avrebbe premesso morte, la mia morte. Ed essendo l'unico al momento a sognarlo, avevo il 100% che fosse la verità. Regola del Nether Book: Il ''meccanismo di morte'' è un sogno che le entità fanno durante la loro prima morte, invece di perdere la vita perdono i sensi e uccidono in sogno... in futuro colui che hanno ucciso nel sogno, sarà da loro impersonato. Alcune anime possono farne più di questi sogni, altre, come gli Hardcore, ne fanno solo uno. O nessuno, dipende da Entità a Entità. Se due anime fanno lo stesso sogno a distanza di pochi secondi (come inizio), solo uno dei due sarà quello giusto.
Ed io ero fottuto. Solo in quel vuoto che si riempiva e poi spariva... ancora e ancora. Un continuò via vai di questo strano effetto. Forse ce la stavo facendo. Forse... stavo cadendo.
Alex's P.O.V.
Ero sola... da sola. Uscii dalle macerie che scoprì essere casa mia. Ma quando mi aspettavo di venire illuminata dalla luce del sole... tutto quel che vidi era corruzione. Ovunque, il mondo, era distrutto. La verde erba ormai si mostrava grigia morta... gli alberi erano bruciati e qualche fiamma stava ancora girovagando. Enormi voragini di esplosioni decoravano il paesaggio. Le piante... non avevano più vita. Soltanto una cosa rimaneva luminosa... quel portale, leggermente inclinato all'interno del terreno. Non so cosa me lo diceva ma... Steve era lì... ed io ero l'unica a poterlo salvare. (Se Steve è vivo e se Creepy è morto come immagino... vuol dire che Entity sta vincendo... e che la sua prossima vittima... sarò io) Ma io non volevo morire... non per mano sua... Steve è in pericolo... dovevo salvarlo.
Con molta calma mi diressi verso il portale, mentre mi tornavano alla mente tutti i ricordi delle avventure che avevo passato con i miei amici... ma anche del mio passato:
Tanto tempo fa... prima che conoscessi Steve, incontrai un ragazzo... portava una giacca nera col cappuccio ed aveva un paio d'occhi completamente blu, la pelle pallida ed era magrissimo... scheletrico quasi. Diceva che il suo sogno era incontrare Herobrine, che lui aveva ucciso Luther e che solo lui sapeva la verità su di noi. Che tutti ci sbagliavamo e che il nostro mondo non è altro che un illusione. Che esistono altri universi, altre dimensioni e cose del genere. Era mio rivale, anche se entrambi non potevamo morire definitivamente... fino a quando non scoprì che lui non era un normale umano. Una notte mentre scappavo da una foresta in fiamme, per mano di un gruppo di piromani, lui mi apparve davanti, mi sorrise con il suo sguardo sadico e poi delle strano forme uscirono dal suo corpo... era enorme... avevo tanta paura in quel momento... riuscii a scappare da quella tempesta che era diventato... passarono versioni e versioni... ma io non lo rividi più. Un giorno della 1.7.10 trovai la sua giacca, bagnata di lacrime rosse. Penso sia morto... ma non sono sicura lo fosse... però il punto di tutto ciò e che lui, Null, possedeva delle pagine del Nether Book... erano tutte riempite di scritte, che aveva usato per ostacolarmi e per diventare quello strano essere. Ma io non riesco a spiegarmi come lui non sia morto scrivendo su quelle pagine... come abbia fatto a vivere nonostante avesse macchiato qualcosa di sacro... come se avesse creato un... secondo Nether Book.
A quello pensavo... al mio passato, continuai a camminare verso la porta dalla luce violacea, attraversai quel vuoto... la mia anima stava soffrendo ma il mio amore per Steve copriva quel dolore.
Continua...
-Angolo Autore-
Finalmente sono riuscito a trovare il tempo per il capitolo u.u
Io vi vedo lì con l'hype ad aspettare il prossimo e con i cacciaviti in caso io non lo pubblichi in tempo XD
Del resto ho già pensato al finale!
Mi servono solo un po' di idee per rendere il libro più lungo.
Insomma altrimenti è troppo poco u-u
Inoltre in futuro penso di fare un libro di Oneshot su Minecraft che avrà anche pezzi collegati a Minecraft: The Hardcore.
Magari qualche pezzo dove si racconta della vita di Creepy, Michael e gli altri errori dietro le sbarre!
O della storia di Alex...
Naturalmente vi farò delle domande al riguardo nell'ultimo capitolo!
CIAO :D
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